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Autore: Grilka    19/01/2005    1 recensioni
*Cap 12!* Remus Lupin è coinvolto da una creatura misteriosa in un giallo che lo porterà dal Ministero della Magia alle brughiere del Galles. Accade nell'inverno di "Harry Potter e il Calice di Fuoco" che Lupin venga a scoprire un diabolico piano che si intreccia con le sue vicende personali. Spero ricrei quel senso di mistero tipico dei libri di HP.
Il racconto si comporrà di 13 brevi episodi (che pubblicherò a distanza di qualche giorno) e cercherà di non entrare in conflitto con gli avvenimenti descritti della Rowling.
Genere: Avventura, Azione, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Meno male che mi manca solo l'ultima puntata! Altrochè! Perdo colpi e ci metto un sacco di tempo per fare l'episodio successivo! Forse proprio perchè sono alla fine e devo tirare le fila del tutto o forse solo perchè sono una pigra maledetta.
Lupin e Shaklebolt dopo aver messo in fuga i Mangiamorte che volevano ucciderli entrano nel Pozzo all'inseguimento di Alma per impedirle di liberare i Garou rinchiusi. Una strana guida offre loro i suoi servigi.

*./\.*

12 - Discese e sorprese

«Dov'è andato?» chiese Shaklebolt bruscamente.
L'enorme paio di occhi si allontanò di colpo dalla grata, leggermente impaurito «Piluk lo sa ma non vede bene da dietro la porta».
«Facciamolo uscire, faremo più velocemente se sa dove andare» disse Lupin.
L'Auror gli puntò un indice come ad avvertirlo di non aggiungere una parola «Se è qui dentro un motivo c'è e non ho intenzione di avere un altro problema libero di circolare!».
«Quanto tempo dobbiamo perdere ancora??» Un ululato in lontananza parve sottolineare la frase di Remus.
«Per la barba di Merlino! Ma è una mania la sua di far scappare chiunque le sia a portata di mano??»
Incrociarono gli sguardi e involontariamente scappò sui loro volti un sorriso involontario che finì in una risata nervosa.
«Roba da non credere» continuò Shaklebolt appoggiandosi con una mano alla parete «Ci siamo persi dentro un labirinto facciamo gli spiritosi...»
«D'accordo, ascolti» Lupin si ricompose «Lo terremo d'occhio, ma dobbiamo decidere se preferire Garou e Mangiamorte insieme o il fastidio momentaneo di un elfo domestico.»
«Ehi! Fastidio? Piluk vi sente, eh!» ribatté una vocetta petulante.

Dopo qualche minuto si aggiravano per i surreali corridoi del Pozzo con la piccola e vivace creatura che gli saltellava davanti facendo strada.
«Ahhh! Piluk sempre aiuta i maghi! I maghi sono buoni con Piluk» le lunghe orecchie rimbalzavano flosce su e giù ad ogni salto.
Era impossibile orientarsi in qualsiasi maniera, anche gli ultimi echi degli ululati rimbalzando da una parete all'altra arrivavano distorti ed era un impresa senza speranza cercare di individuare la direzione da cui provenivano, l'elfo però pareva sicuro di dove bisognasse andare. Lupin e Shaklebolt non erano lo stesso rassicurati dall'ampio sorriso di Piluk che pareva sempre più falso via via che si addentravano nelle prigioni.
Più volte trovarono i corpi accasciati dei guardiani del Pozzo, apparentemente privi di sensi, alcuni giacevano in posizioni scomposte o innaturali tanto da far temere che qualsiasi aiuto potesse giungere troppo tardi. Incantesimi di letargia gli avrebbero garantito ancora qualche tempo di tranquillità per poter agire e sarebbero state necessarie troppe spiegazioni se si fossero risvegliati.
Finalmente arrivarono in una sala rotonda piuttosto ampia, con il soffitto a volta, e i guaiti e gli ululati si fecero vicini. Ai lati delle mura, che si aprivano a cerchio davanti a loro, si succedevano una dopo l'altra molte inferriate ricoperte di simboli. Dall'entrata divelta di una di esse volò fuori come un proiettile una spessa catena che andò a sbattere sulla parete opposta con gran sferragliare. ShakleBolt e Lupin si avvicinarono in punta di piedi e bacchette in pugno, appena coscienti del fatto che l'elfo domestico si era dileguato in un istante in una nuvola di fumo azzurrino. Sapevano che anche se i Garou respingevano gran parte degli incantesimi diretti, potevano ugualmente essere trattenuti o immobilizzati con magie che non li colpissero direttamente.
Si avvicinarono rasenti al muro e dopo un silenzioso cenno con la testa si lanciarono sulla soglia gridando «PETRA ENC...» ma non finirono la frase.

Il Mangiamorte aveva detto il vero, c'erano altri due Garou nella cella insieme ad Alma. Quest'ultima aveva ripreso aspetto umano e stringeva a se un bambino o e una ragazzina coperti di stracci. Si ritrovarono sei occhi ambrati piantati addosso e chiunque avrebbe potuto quanto fossero uguali tra loro. Dai loro volti ugualmente inespressivi traspariva una grande sofferenza, quasi palpabile. Non seppero se era il modo con cui Alma aveva circondato le sue magre braccia intorno ai due giovani o gli sguardi carichi di ansia ma nessuno dei due terminò l'incantesimo che avrebbe eretto un muro magico di solida pietra davanti alla porta.
«Cosa... perché...» iniziò Lupin senza nemmeno sapere da che parte cominciare.
«I miei figli... Sono stati troppo tempo al chiuso» mormorò la donna bianca in un soffio «Non hanno più la forza di cambiare» e mentre guardava le sue creature una piccola ruga le increspò la fronte e fu più evidente di un grido di disperazione.
«Perché non mi hai detto la verità?»
«Non mi avresti aiutata altrimenti» ribatté lei con tono fiero.
«Non ci hai nemmeno provato e adesso non sappiamo cosa aspettarci»
«Voi... è così difficile capirvi... mostrate le zanne quando siete felici, date cibo ai demoni quando li temete, trattate con i non maghi ma fate attenzione a controllarli e catalogarli, dite una cosa e ne pensate un'altra. Io credevo che fosse questo il vostro modo di comunicare.»
«Con le menzogne?»
«Lui... l'uomo che venne al Branco e ci insegnò la vostra lingua ci disse così.»
«Va bene, va bene, ora spiegami cosa hai a che fare con i Mangiamorte»
«Loro vennero nella verde Irlanda» la donna lupo si soffermò un attimo, come se quella parola le avesse risvegliato ricordi amati «Vennero nella nostra foresta, nessuno di voi era mai tornato dopo il primo. Ci chiesero di fare qualcosa per loro, ma i Garou non combattono per nessuno e non ci fidavamo dei maghi. Riuscirono però a convincere loro con la promessa di un ritorno glorioso e da allora non li ho più visti.» accarezzò la testa ricciuta del bambino selvaggio che aveva capelli come la notte e un volto dai tratti così ferini che non era difficile immaginarlo in forma di lupo «Venni qui su una nave da carico e i maghi neri mi trovarono nella brughiera. Tornarono a farmi la stessa offerta e dissero che altrimenti non li avrei più rivisti. Allora ho fatto in modo da andare al pozzo come prigioniera ma una volta che mi sono fatta catturare mi dissero che non mi avrebbero portata qui ma sarei rimasta lì dove mi hai trovata.» la ragazzina non dimostrava più di dieci anni e fissava in modo inquietante le gole dei due uomini come se volesse azzannargliele da un momento all'altro «Poi nel momento più nero ho sentito la tua mente, era debole e soffocata, ululava nella sua prigione e l'ho chiamata»
«Quale... prigione?» chiese Lupin con timore.
«Quella che tu hai costruito per te stesso»risposte Alma col tono di chi afferma una banalissima ovvietà .
«Inizio a farmi un idea» disse Shaklebolt parlando per la prima volta «Direi che possiamo rimandare i dettagli a più tardi, cosa volevano i Mangiamorte dai Garou?»
Alma lo guardò valutando con cura la risposta, poi senza esitazione rispose «Attaccare Azkaban e liberare chi è rinchiuso».

*./\.*

Continua... il prossimo episodio sarà pronto... uhm... approssimativamente sabato o domenica... più o meno ;)
  
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