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Autore: Silena Beckendorf    23/09/2014    2 recensioni
Sette vite, sette angeli, sette ragazzi, una missione.
Cosa succederà se in questa ricetta (?) ci aggiungiamo tre Arcangeli impiccioni, un custode un po' matto e tanta, ma tanta goffaggine?
Dal primo capitolo:
-Sveglia! – la ragazza saltò sul suo letto e si trovò due vispi occhi grigi.
-GABE FATTI UNA VITA E NON VENIRMI A SVEGLIARE! – prese la coperta e si creò un bozzolo.
-Ma guarda che oggi viene Will[…].
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo undici
 
 
Emilia aveva di poco superato la quercia quando mise un piede in fallo e cadde storcendosi la caviglia. Fece un urletto, ma si tappò la bocca. Non voleva che Tommy si muovesse solo perché lei si era storta la caviglia, così si alzò e cercò di non poggiare il peso sulla caviglia, ci riuscì e continuò a camminare, ma…
 
 
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Tommy sentì un urlo.
-Oddio! Emilia è in pericolo!
Emilia non ha urlato, si sarà spaventata per un ragnetto lo sai come sono le ragazze.
-Dio sono diventato pazzo! Adesso parlo anche da solo! – Tommy si diede uno schiaffetto e decise di andare a vedere se era successo qualcosa alla ragazza, quando un urlò squarciò la tranquillità della foresta.
-EMILIA! – Tommy urlò il nome della ragazza e corse nella direzione presa da lei, preoccupato di quello che le sarebbe potuto succedere.
 
 
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Emilia continuò a camminare finché non cadde in una trappola, o meglio, finché non mise la caviglia storta su un cumulo di foglie secche se volarono via appena la trappola scattò. E fu così che Emilia si ritrovò in una trappola per volpi.
Emilia iniziò a urlare finché non sentì dei passi, sperò che fosse Tommy, ma da dietro un albero spuntò un altro ragazzo.
-ODDIO SCUSA! – il ragazzo si affrettò a liberare la ragazza che poco dopo si ritrovò lunga distesa a terra.
-Oh, tranquillo… conosco gente che combina più danni – disse pensando a Tommy, scacciò il pensiero dalla mente e cercò di alzarsi, ma un dolore lancinante partì dalla caviglia fino ad arrivare al cervello, così ricadde a terra e il ragazzo si affrettò a soccorrerla. Era alto, con una massa di ricci indomabili neri e occhi castano chiari, quasi dorati, aveva un fisico scolpito e gli si vedevano i muscoli delle braccia, Emilia arrossì e disse:
-Cos’è usi le trappole per beccare qualche ragazza? – lui rise.
-No, in realtà era stata messa lì da me, sai… io caccio – disse lui mettendosi il braccio di lei dietro il collo.
-Figo. Ahio! – Emilia strinse gli occhi – credo di essermi slogata una caviglia. Comunque io mi chiamo Emilia.
-Simon – il ragazzo le sorrise.
-EMI! - Tommy sbucò da dietro un cespuglio e guardò malissimo Simon – E tu saresti?
-Io sono Simon – gli porse la mano che non reggeva Emilia – tu sei?
-Il suo fidanzato – Tommy gli porse la mano tranquillamente – mi chiamo Tommy.
-No aspetta tu cosa? – chiese Emilia guardando sbalordita il ragazzo.
-E da quando state assieme? – chiese Simon.
-Da un annetto o due… - Tommy si guardò le unghie con non chalance.
-Come scusa? – Emilia guardava sbalordita il bruno e il rosso.
-Beh – disse Simon – se è la tua ragazza come mai non eri con lei? Sai si è storta la caviglia.
-Ci eravamo persi di vista… aspetta, COSA È SUCCESSO? – si girò verso la ragazza che lo guardava in cagnesco.
-Sei il mio ragazzo, giusto? Allora prendimi in braccio e portami dove ha detto Simon, lui conosce il primo soccorso. Tu no, quindi… RENDITI UTILE! – si spostò da Simon e Tommy la prese in braccio.
-Davvero pesi così poco? – le chiese all’orecchio sfoggiando il suo sorriso da playboy.
-Senti tesoro, segui Simon, lui mi cura e forse, ma sottolineo forse non ti ucciderò per aver detto che stiamo assieme.
-Non sai quante ragazze pagherebbero per essere fortunate come te – disse lui facendole l’occhiolino, per tutta risposta lei gli diede uno schiaffo sulla nuca.
-Zitto e cammina, Evans.
 
Tommy seguiva Simon mentre teneva in braccio Emilia, dopo un paio di grandi alberi la foresta si aprì in uno spiazzo dove al centro stava una piccola capanna, un terreno coltivabile e un pollaio.
-Polli? Allevi polli? – chiese Tommy alzando un sopracciglio.
-Si, non hai idea di quante ragazze si possano rimorchiare con un buon pollo – disse lui sorridendogli.
-Ei bello, che ne pensi di scambiarci qualche consiglio per rimorchiare? – chiese Tommy.
-Ma tu non sei fidanzato? – chiese Simon facendo un cenno verso Emilia che si era addormentata.
-Oh beh… in un certo senso… in realtà non lo so – disse lui accennando un sorriso – in realtà non stiamo assieme è solo che tipo bu… non sappiamo chi sei e io ero preoccupato per lei e allora…
-Ei, amico. Tranquillo. Non sono un serial killer – Simon gli fece un occhiolino, poi lo guidò dentro la casetta e gli fece distendere Emilia sul letto -  beh, almeno è addormentata, così non dovremmo anestetizzarla per raddrizzarle la caviglia.
-Già, hai ragione… aspetta, CHE COSA?
-Shh, non svegliarla. Devo aggiustarle la caviglia, potrebbe farle male, meglio se dorme, ma per precauzione coprile la bocca – Tommy fece come gli aveva detto il moro che poco dopo raddrizzò la caviglia alla ragazza.
Emilia spalancò gli occhi e urlò per il dolore, ma l’urlo fu attutito dalla mano di Tommy premuta contro la sua bocca. Quando finì di urlare guardò in cagnesco i due ragazzi.
-Cos’è? Vi siete coalizzati contro di me?
-No, assolutamente – disse Tommy – tu sei la nostra isterica preferita disse lui scompigliandole i capelli e facendo sfuggire una risa a Simon che stava sistemando due stecche per tenere dritta la caviglia a Emilia.
-Andate a fanculo.
 
 
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Lily stava iniziando a perdere sempre più forze, Kaliko era sempre più scheletrica, per non parlare di Annie, lei era quella combinata peggio, sveniva si e no quattro volte al giorno e se venivano per prelevare altro sangue o altri poteri sveniva una quinta volta. Lily e Kaliko cercavano di fare il più possibile per evitare che stesse peggio, ma purtroppo i loro sforzi molto spesso erano vani.
Lily aveva imparato ad utilizzare i suoi poteri da Guardiana che consistevano nel controllo degli agenti atmosferici, un giorno era riuscita ad evocare una leggera pioggerellina all’interno della cella, ma sfortunatamente non potevano lanciare incantesimi alle sbarre perché altrimenti l’incantesimo sarebbe rimbalzato loro contro.
Lupo, Pantera e Tigre continuavano a venire e Lily continuava a pensare che Lupo fosse estremamente triste, per un motivo a lei sconosciuto.
-Cibo per le prigioniere – una voce distrasse Lily dai suoi pensieri su Lupo, ma indovinate un po’ di chi era quella voce? Lupo era davanti alla cella delle tre Guardiane che spingeva un carrello sul quale facevano bella mostre tutte le pietanze possibili e immaginabili, persino quei dolci italiani che un giorno aveva fatto la madre di Emilia, come si chiamavano? Ah si, sfogliatelle.
-Cos’è tutto questo cibo? – chiese sulla difensiva Kaliko, mentre teneva un panno bagnato sulla fronte di una svenuta Annie.
-Il nostro Signore vuole che siate in forma per la festa di sabato sera – disse Lupo guardando intensamente Lily, la ragazza arrossì involontariamente e i suoi occhi ebbero uno strano guizzo, come se si fosse compiaciuto della reazione della ragazza.
-Quale festa? – Annie si era svegliata e ora guardava stanca il ragazzo dal basso verso l’alto.
-Una festa, non mi è permesso dire di più – aprì la celle e fece entrare il carrello – adesso mangiate – poi ritornò da dove era venuto.
Le tre ragazze si guardarono preoccupate, ma poi cedettero alla fame e iniziarono a mangiare, poco dopo scoprirono che alle pietanze era stato fatto uno strano incantesimo che ne faceva spuntare ancora di più, quando le tre non ce la fecero proprio più decisero di dormire un po’, cosa che non riuscì a nessuna delle tre.
 
 
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Jake stava “esplorando” i dintorni dell’albero dal quale era caduto, quando si fu assicurato che non c’era nessuno pericolo si mise in marcia verso quello che pensava fosse il nord.
Jake fermati.
Il ragazzo si guardò in torno, ma credendo di essersi immaginato la voce continuò a camminare verso la sua “meta”.
Jake porco Zeus ho detto che ti devi fermare, cazzo.
-James? – Jake si guardò in torno – dove sei?
Oh, in un bar a prendere un caffè con la Pimpa e Barbie… SECONDO TE DOVE SONO IDIOTA?
-Barbie? La Pimpa? James sei sicuro di stare bene?
STO BENONE!
-Emm… Okay… ripeto: dove sei?
-Dietro di te idiota – Jake si girò – hai davvero un udito finissimo – disse James alzando gli occhi al cielo e spettinandosi il ciuffo blu elettrico.
-O forse tu hai un passo così felpato che nemmeno una lucertola lo sente.
-Può essere – James si girò verso la direzione che stava prendendo Jake – e tu vuoi trovare gli altri facendo il giro giro tondo quant’è bello il mondo nella foresta da solo?
-James, ammettilo che ti droghi, altrimenti non si capirebbe il tuo comportamento – Jake gli sorrise con un sorriso da angelo.
-No, io sono solo un po’ eccentrico – James iniziò a guardarsi in torno, controllare il vento e altre cose strane che Jake non capiva.
-Solo un po’? – chiese Jake ridendo.
-Zitto – James lo guardò male – hai dei poteri fantastici, perché non li usi per segnalare che sei qui? Potresti inviare un messaggio luminoso.
-Un che? – Jake lo guardava confuso.
-Jake sei l’Angelo della Luce, puoi controllare la luce ovunque. Potresti visualizzare gli altri e creare una via luminosa che li porti verso di te.
-Ma se io non so dove mi trovo – Jake lo guardava stupito di quanto fosse stupido il Custode.
-Lo sai che puoi evocare le tue ali vero? – James lo guardò facendogli l’occhiolino – EVOCALE! – James spalancò le braccia con fare teatrale.
 
 
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Emilia dormiva sul letto di Simon, mentre i due ragazzi erano usciti fuori a caccia, ma a nemmeno a mezzo chilometro di distanza Tommy disse:
-Sono preoccupato per Emi, è sola! Potrebbe succederle di tutto!
-Tommy, calmo. Siamo praticamente dietro casa mia! E con lei c’è Bala con lei! – Simon mise una mano sulla spalla dell’amico.
-Chi è Bala? – chiese Tommy guardando il moro.
-La mia tigre – disse lui tranquillamente.
-TU HAI UNA TIGRE IN CASA CHE STA CONTROLLANDO EMILIA! – neanche finì la frase che praticamente era già partito verso la casa veloce come il vento, spalancò la porta della camera e vide una bellissima tigre bianca accucciata accanto a una sorridente Emilia che l’accarezzava tranquillamente – EMI POTREBBE UCCIDERTI ALLONTANATI DA LI’! – la ragazza si girò fulminando Tommy con lo sguardo.
-LEI è una bellissima e tranquillissima tigre bianca, se continui ad urlare la spaventerai idiota – e gli diete uno scappellotto sulla nuca.
-Ahio! – Tommy si massaggiò la nuca mentre Simon, appena arrivato, si godeva la scena della ragazza che picchiava il rosso.
-Taci Evans – poi si rivolse a Simon con un sorriso – non ti eri portato questo imbecille a caccia?
-Si, ma dopo neanche un chilometro ha scoperto che avevo lasciato Bala con te ed è corso veloce come il vento verso di te.
-Comprendo… ma in questa foresta non ci abita nessuno a parte te? – chiese Emilia mentre trascinava Tommy davanti la tigre e lo costringeva ad accarezzarla.
-Oh si, a pochi chilometri da qua, in un altro spiazzo c’è la tenuta del presidente.
-Avete un presidente? Io pensavo ci fossero dei re – Tommy ci aveva preso gusto a coccolare la tigre che adesso aveva iniziato a leccargli tutta la faccia.
-Una volta, prima che gli Ultra invadessero Mondo con l’aiuto di Azazel.
-Aspetta un attimo – Emilia guardò Simon – quindi è vero che gli Ultra sono comandati da Azazel?
-Purtroppo si – Simon era affranto – dopo la venuta degli Ultra Mondo ha iniziato a diventare un posto orribile, i re scapparono, i Custodi uccisi, i Sette Angeli scomparvero e i sette Arcangeli si divisero, tre di loro (Gabriele, Michele e Raffaele) vennero sulla Terra, altri due (Raguel e Ramiel) con l’aiuto di Zerachiel si reincarnarono in due uomini sulla terra, ma Zerachiel venne preso assieme a Uriel e venne portati al cospetto di Azazel, ancora non si sa che fine fecero gli ultimi quattro – disse Simon abbassando gli occhi.
-Ma è terribile! Davvero non… – Emilia aveva ascoltato tutto, mentre accarezzava Bala, ma Tommy la interruppe:
-Sta arrivando qualcuno – prese il suo arco e si avvicinò alla porta incoccando una freccia, mentre Simon ordinava ad Emilia di rimanere seduta e prendeva la sua lancia.


 
⇔MIO SPAZIO SBRECHISI (?)⇔
HOLAAAAAAA
so che vi avevo promesso un capitolo per ogni coppia, ma ho ritrovato l'ispirazione per la parte delle tre guardiane e avevo bisogno dell'incontro tra James e Jake (che è stato un parto D:)
che ne pensate della storia dei sette arcangeli? non mi convince molto a me, però ho scoperto che è una cosa molto importate :')
passiamo a Simon! io lo adoro :3 voi no? e Bala? ahahah mi sono immaginata troppo Emilia che trascinava Tommy dalla tigre è stato bellissimo :')
mi piacerebbe molto sapere che ve ne pare
BACI BELLA GIENTEEEE


ps. ho un blocco per le altre due storie che sto scrivendo, quando papino Ermes si deciderà a darmi la giusta ispirazione non perderò tempo nel pubblicare
  
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