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Autore: The Fire    23/09/2014    5 recensioni
Un gioco, sei giocatori inconsapevoli di quello che dovranno affrontare: le loro peggiori paure.
I giocatori sono Ginny, Ron, Hermione, Harry, Luna e Neville.
Il gioco è orchestrato da indovinate chi?
Draco
Perché Draco fa questo?
Ancora questo non ve lo dico, vi dirò solo che è proprio lui che ci insegnerà una cosa molto importante: non tutto è nero o bianco.
(Ispirato al libro "Il gioco Proibito" con i personaggi di Harry Potter)
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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D’ora in avanti alternerò i POV dei personaggi, al racconto in terza persona, per rendere le cose più interessanti, poi fatemi sapere come preferite la storia.
 

POV HERMIONE :

Buio, è completamente buio, ma so di essere sola, in questa stanza rimbomberebbe persino un respiro.

Perché tutto questo? Non capisco, non capisco nemmeno il fatto di non riuscire capire, per una come me è possibile.

Non ho la situazione sotto controllo, e questo mi fa arrabbiare, non so come comportarmi, non ho letto nessun manuale su come agire in una situazione del genere.

Malfoy.

Si, Malfoy, quell’emerito idiota, come poteva farle una cosa del genere?

Dopo tutti gli anni passati a fare la gara per chi inventasse l’insulto più pungente e originale, lui se ne usciva con il fatto che l’amava.

Certo amore, come no, sicuramente quel furetto non sa cosa voglia dire AMARE, sarà solo eccitato per il suo nuovo “giocattolino”!

 Si, era ovvio che per lui, lei fosse solo un oggetto!

Oh, ma non l’avrebbe avuta vinta, lui avrebbe capito a sue spese che quando si gioca con Hermione Granger non se ne esce illesi.

Soprattutto se si gioca con il suo orgoglio e la sua dignità, perché era questo che lui stava facendo, stava aspettando che lei gli chiedesse in ginocchio di finirla con quel terribile gioco.

Beh se era questo che si aspettava, nell’attesa gli sarebbe cresciuta una barba da fare invidia a Silente!

Ora però, devo calmarmi e pensare a come raggiungere gli altri.

In quel momento una frase mi balenò in testa, improvvisa e disarmante : “ Il gioco dice che bisogna giurare sulla runa Uruz che il gioco è reale e che quello che succede nel gioco accade davvero”.

Una frase detta da Ginny poco tempo prima, che riuscì a spazzare via com’era arrivata la mia sicurezza.

Tutti loro possono farsi male, forse perfino morire ed è colpa mia.

E’ a causa mia se siamo finiti in questo sadico gioco, tutto questo è stato organizzato per me, gli altri sono qui solo perché hanno a che fare con me.

-Esci fuori stronzetto platinato, questo gioco è per me vero? Allora libera gli altri e affrontami ad armi pari, codardo!-

Dopo aver urlato questa frase con tutto il fiato che avevo in corpo, con “l’impeccabile” educazione per cui una volta ero nota, si poteva dire che tutto il mio autocontrollo fosse andato a farsi benedire!

Ancora furente, mi appoggiai al muro per aiutarmi a schiarire le idee, giusto in tempo per sentire un sonoro “click” seguito dall’apertura di un varco dietro di me.
 Precipitai nel vuoto.

Intanto qualcuno si stava divertendo immensamente.
 

POV DRACO :

Eccola li, la mia Hermione, che si guarda intorno spaesata.

Sembra pensierosa : -Sicuramente in quel cervello si stanno fiondando un sacco di domande a cui lei, ancora, non può risponde, questo la farà svalvolare- pensai sorridendo a mia stessa insaputa.

Presi del Vino elfico, lo versai in un bicchiere finemente ricamato e incominciai a bere, quando ad un certo punto la sentii urlare: - Esci fuori stronzetto platinato, questo gioco è per me vero? Allora libera gli altri e affrontami ad armi pari, codardo!-.

Quasi mi strozzai, dovevo ammettere che quella ragazza riusciva sempre a sorprendermi.

C’erano delle parti di lei così chiare ed esplicite che potevo capirle con un solo sguardo, altre parti di lei, invece, erano così complesse che, quando provavo a comprenderle, mi ritrovavo come in un labirinto, e quando ero ad un solo passo dal finirlo, mi ritrovavo magicamente al punto di partenza.

Sembrava essersi calmata, si adagiò ad un muro.

Sul bel volto di lei vidi dipingersi un’espressione di sorpresa e poi cadde, nel vuoto.
 

POV HERMIONE :

Caddi su dei cuscini molto morbidi, li guardai meglio: nella fodera ero raffigurata io con l’espressione sorpresa, nel momento in cui stavo per cadere.

-Ottimo mi prende pure per il culo- pensai.

Mi alzai e osservai il corridoio in cui mi trovavo: era abbastanza illuminato grazie a delle lanterne che volteggiavano in aria, le pareti erano verdi con degli strani disegni dorati, in più,  spiccava un tappeto rosso con rifiniture argentate, questo era disteso sotto i mie piedi ed andava ad adagiarsi fino al limite del corridoio.

Era strano ma pensai che tutto questo mi doveva far venire in mente qualcosa, sciocchezze no?

Ad un certo punto le luci delle si affievolirono, fino quasi a scomparire.

In quel momento sentii dei passi che si avvicinavano, a causa della poca luce non riuscivo a capire da chi provenissero.

Mi misi all’erta, poteva succedere qualunque cosa, dopotutto quella maledetta casa racchiudeva i loro peggiori incubi.

Pensare di scappare era inutile, dietro di me il corridoio trovava la sua fine.

I passi si fecero più secchi e maggiormente udibili, il mio coraggio Grifondoro mi impedì di tremare.

Non ci credetti! Quella persona aveva dei lunghi capelli rossi, che risplendevano riflettendo la poca luce.

-Ginny-  urlai, prima di correre ad abbracciarla.

In quel momento la luce ritornò normale.

Continuai ad abbracciarla, fino a che la proprietaria del corpo, che stavo stritolando, non disse : -Si, si anche io sono contenta di vedere che stai bene, ma se continui così, penso che morirò asfissiata-.

Solo allora lasciai la rossa per assicurarmi che stesse effettivamente bene.

Aveva i capelli in disordine come non mai, il mascara che le colava da un occhio; e che dire dei vestiti, erano sgualciti e  con qualche taglio qua e la.

 Sebbene tutto questo, la sua amica, era riuscita in qualche modo a non perdere la sua abituale eleganza.

-Senti Herm- mi disse –ma da dove sei sbucata, insomma, è mezz’ora che faccio avanti e indietro in questo corridoio, e qui non esiste alcuna porta-.

Le spiegai tutto, le riferii per filo e per segno la conversazione con Malfoy, tralasciando ovviamente, il fatto che mi era venuto così vicino da farmi battere il cuore all’impazzata.

A fine spiegazione lei mi sembrò soddisfatta quanto pensierosa, finché non mormorò: -Ho sempre pensato che in lui ci fosse qualcosa di più, di quello che realmente fa trasparire-.

La guardai interrogativa e lei scosse la testa dicendo: - Comunque devi ammettere che Malfoy è diventato seriamente un gran figo!-.

Io la fissai sconcertata dicendole: -Solo tu potresti dire una cosa del genere, in momenti come questi! E poi non pensi ad Harry?.-

-Certo che penso ad Harry, ma ce li ho ancora gli occhi!- continuò la rossa, con un sorriso furbetto.

Non è possibile, perché ad ogni persona che conosco manca qualche rotella?

-E poi trovo abbastanza romantico che abbia organizzato tutto questo per te-. proseguì Ginny

Ok, è ufficiale a lei mancano tutte.

-Senti comunque, da quanto mi hai detto, siamo qui per affrontare i nostri peggiori incubi, allora perché non è ancora successo niente?-. disse la rossa, mettendo fine ai miei sproloqui mentali.

-Già, è davvero strano- dissi.

- Vorrei affrontare subito il mio incubo, almeno mi leverei il pensiero, aspettare e basta è una vera tortura- si lamentò la mia amica.

In quel momento davanti a loro si materializzò una porta, dove si poteva ben distinguere una foto di Ginny fissata al legno tramite un chiodo.

Ma la foto non era l’unico elemento che si notava in quella porta, anzi, era ben visibile una frase, scritta con quello che sembrava sangue e recitava : “Attenta a quello che desideri, piccola Weasley”.
 

SPAZIO AUTRICE
Innanzi tutto devo dire che questo capitolo è stato partorito di notte, spero che per questo non ne abbia risentito.
Poi beh, sono in ritardo come al solito, causa scuola e una sorella psicopatica a cui da noia il ticchettare del computer.
Detto questo, ho voluto fare un esperimento, cioè quello dei POV.
Che ne dite? Vi piace più così la storia, o la preferivate come prima? Oppure vi piacerebbe di più se alternassi?
Per favore, ditemi cosa ne pensate al riguardo.
Con questo credo che abbiate capito il perché del titolo, se non è così non esitate a chiedere!
A presto, Raffaella.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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