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Autore: Ruby Efp    23/09/2014    2 recensioni
Il diploma è un grande rito di passaggio. Non per Renesmee Cullen, che è alle prese con il suo primo anno di università al Trinity College Istitute, a Dublino, Irlanda. Tutto sembra andare per il meglio. Il college è pieno di ragazzi carini, amori, gelosie e amicizie false. Ma non è questo che tormenta Renesmee. Cosa sono le voci che la tormentano? Le voci che stanno cercando di aiutarla. Un detto recita -Il diavolo non muore mai, e tu devi continuare ad ucciderlo- L'oscurità si aggira tra le mura del college, costringendo Renesmee a tornare a casa. Ma anche lì il pericolo incombe su di lei.
Vita,morte,passione,dolore: tutto questo in Everside.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Beginnings '
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RUBY EFP PRESENTA:


1x07 - NUOVI ARRIVI

 
Appena Quil arrivò sul retro della casa di Emily, Leah sgattaiolò via. Seth era rimasto incastrato da Paul che non lo lasciava uscire, mentre Sam lo rimproverava. Da lontano si sentivano di ringhi di Seth diventare sempre più forti. Prese Paul per il collo e lo scaraventò sul tavolo, mentre si avviava verso il bosco. Dalla porta sbucò Jake, che nonostante avesse lasciato il brano, non si fece scrupoli ad entrare in casa di Sam. Si scambiarono uno sguardo minaccioso e subito si accomodò accanto a me, avvolgendo un braccio intorno al fianco.
-Allora, che succede?- disse Jacob appoggiandosi appena sul tavolo, facendo una risata vedendo Paul infuriato che sia alzava dal tavolo con delle ferite lievi.
-La donna dai capelli rossi…..è tornata……- cercò di spiegare Quil.
Mia madre e mio padre mi avevano raccontato più volte la loro storia, ma non mi avevano mai accennano della donna dai capelli rossi. Da come ne parlava il branco sembrava che fosse un pericolo, forse era proprio quella donna che mi stava dando la caccia. E forse era anche la donna che avevo sognato in quello strano tunnel al college.
-Chi è?- esclamai.
Jacob sospirò e mi prese il mento tra le mani. –Quale anno fa, questa donna creò un clan per uccidere tua madre quando era ancora umana. Visto che tuo padre aveva ucciso il suo unico amore per proteggere tua madre, lei voleva vendicarsi.- spiegò Jake.
-Ma i giochi sono finiti quando tuo padre l’ha uccisa….- proseguì Jared.
-Come ha fatto a tornare in vita? Non esistono le streghe vero?- ironizzò Paul.
Mi misi un attiamo ad analizzare la situazione. Una donna, che sia il branco di Sam che la mia famiglia, a cui davano la caccia da anni. La partita si è conclusa quando mio padre, Edward Anthony Masen Cullen, l’aveva uccisa per proteggere mia madre. E adesso che mia madre era diventata una vampira, stava dando la caccia a me. L’unica cosa per cui i miei genitori avrebbero sofferto davvero. La loro unica figlia, e la loro bambina.
-E allora? Cosa possiamo fare per fermarla?.- m’intromisi ponendo fine ai miei pensieri.
-Da adesso comincia la caccia. Dobbiamo perlustrare tutta Forks, da capo a piedi.- rispose con tono serio Sam.
Jacob e Sam si scambiarono uno sguardo irritato. Lui e Sam si erano sempre odiati, e l’unico collegamento che li univa era stato spezzato: il branco.
-I Cullen proteggono la loro zona, noi proteggiamo la nostra.-
Jake scattò in piedi, lasciando la presa dal mio fianco e incrociando le braccia al petto.
-Che razza di piano è questo? Noi dobbiamo prenderla, e se ce n’è bisogno di ucciderla.-
Jake non aveva tutti i torti. Il piano di Sam non era uno dei migliori, anzi era pessimo. Perlustrare la zona avrebbe dato vantaggio alla donna, che avrebbe usato il branco per arrivare a me.
-Noi siamo in pochi per ucciderla. Lei, è pericolosa.- aggiunse Embry da un angolo della stanza.
I miei amici sarebbero dovuti arrivare tra qualche giorno, loro avrebbero potuto aiutarci. Jonathan e Natalie erano due cacciatori, Violet un ibrida, e Sean e McKenzie erano dei vampiri.
-Ehm….dei miei amici del college, avevano detto che sarebbero venuti qui tra qualche settimana. Forse, loro potrebbero aiutarci. Sono in molti, e due di loro sono cacciatori.-
Tutti mi guardarono come se avessero appena sentito la voce della verità. I miei amici ci avrebbero aiutato sicuramente, e forse c’era anche qualche collegamento con quella setta che mi voleva a tutti i costi.
-Non sarebbe male….infondo avremmo un gran vantaggio.- commentò Paul inutilmente.
-Se tu li chiamassi oggi, ce la farebbero a raggiungerti qui a Forks tra due giorni?-
-Certo, ci aiuteranno di sicuro.-
**
Erano passati due giorni dall’avvistamento della donna dai capelli rossi, e nel pomeriggio sarebbero arrivati i miei amici. Jonathan, Natalie e Violet ci avrebbero raggiunto in serata. Mentre Sean, McKenzie, Red e Kate sarebbero venuti puntuali. Mi faceva più che piacere rivedere i miei amici. Non avremmo passato il nostro tempo solo a occuparci della donna sconosciuta. Sconosciuta per me. Ci saremmo sicuramente divertiti, e forse avrei lasciato alle spalle gli avvenimenti accaduti negli ultimi giorni. Avevo passato la giornata a studiare, e a fare un paio di ricerche sul mio nuovo computer portatile, che mi avevano regalato i nonni. Ero anche andata in libreria, per comprare qualcosa di interessante da leggere. Quando l’orologio segnava le quattro in punto non stavo più nella pelle, i miei amici stavano per arrivare.
Il campanello suonò due volte. Alla porta c’erano solo Sean e McKenzie, che stavano aiutando le ragazze a trasportare le loro valigie nella camera degli ospiti.
-Salve ragazzi. Benvenuti.-
Nonno Carlisle tranquillò i ragazzi, che sembravano molto imbarazzati. Erano in un territorio sconosciuto e dovevano abituarsi alla fredda e gelida aria di Forks.
-Allora, loro due sono Sean e McKenzie e sono vampiri. E loro Kate e Red, semplici umane.-
I ragazzi e il nonno si scambiarono dei sorrisi, mentre salivano le scale per andare in soggiorno e salutare gli altri familiari. I miei genitori sembravano entusiasti di conoscere i miei migliori amici, che mi avevano aiutata in quei pochi giorni al college. Zia Rosalie sembrava molto contraria, lei sosteneva che dovevano risolvere noi la questione con la donna. Zia Alice e Zio Jasper stavano chiacchierando con McKenzie che, a differenza degli altri, si stava lasciando andare.
-Credevo fossero molti di più.- sussurrò zia Esme.
-Infatti nonna, in serata arriveranno gli altri.-
I nonni erano felici che di ospitare i miei amici, visto che avrebbero usato una scusa per iniziare a utilizzare le camere per gli ospiti. Nel corso degli anni che avevano trascorso a Forks, non avevamo mai avuto dei veri ospiti.
 
Finalmente i miei amici erano arrivati, e non vedevo l’ora di scambiare due chiacchiere con Kate e Red. Sarebbe stata una grande opportunità per conoscere anche Natalie e Violet, ma in realtà se ne stavano sempre in disparte in compagnia di Jonathan. Sembrano quasi impauriti, e forse il loro istinto da cacciatori gli diceva di stare alla larga da loro, altrimenti gli avrebbero fatto del male. Poco dopo arriverò anche Jacob, che rimase sorpreso nel vedere i miei amici in salotto a parlare con la mia famiglia. Non credeva avessi così tanti amici, ma ne era felice. Appena entrò mi salutò con un bacio, e ricambiai il sorriso notando gli occhi di tutti posati su di noi. Natalie e Jonathan si guardarono per una frazione di secondo e poi tornarono nel loro mondo. Violet cercava di parlare con Sean, ma lui la ignorava totalmente. Ormai stravedeva solo per Natalie. Avevo il sospetto che lei e Jonathan stessero insieme segretamente. Infondo Jonathan era un bellissimo ragazzo. Alto, molto più di Jacob, capelli di un bruno scuro, occhi verde chiaro, i lineamenti nel viso erano perfetti. Più perfetti di quelli di nonno Carlisle, che di solito batteva tutti in quello. Dalla maglietta si intravedevano i suoi addominali ben curati e scolpiti. Insomma quel ragazzo faceva invidia a tutti. Come poteva esistere un essere umano così bello?
-Allora, vuoi raccontarci com’è andata oppure ci tieni sulle spine?- Disse Red distogliendomi dai miei pensieri.
-Ovvio che voglio raccontarvi tutto. Venite, forza.-
Le ragazze si guardarono e annuirono mentre mi seguivano. Notarono i capelli dei diplomati mentre si incamminavano per il corridoio e rimasero a fissarlo per circa dieci minuti. Ci fermammo in camera mia, dove mi sedetti sul letto e feci accomodare le ragazze, facendole sentire come se fossero a casa loro.
-Vogliamo i dettagli.- urlò Kate –forza, che avete fatto a Port Angeles?-
Ero rimasta in contatto con Kate e Red dopo essermene andata dal College. Soprattutto con Red, che insisteva sui particolari più succosi.
-Ci siamo divertiti. Siamo andiamo a mangiare qualcosa, poi al Luna Park e quando siamo tornati….-
Mi fermai notando che le ragazze cominciavano a saltellare per la gioia.
-Ragazze è stata solo una notte. Ci siamo divertiti, e abbiamo deciso di farlo.-
Gli dissi notando i sorrisi a trentadue denti delle due ragazze. A Red per il momento non voleva avere dei ragazzi. Si era messa in testa di dover finire prima di studiare, e poi avrebbe pensato ai ragazzi.
-Kate, con Sean? Come va?.- disse Red.
Kate sobbalzò dalla sedia, guardando prima Red e poi me. C’era qualcosa che non sapevo.
-Cos’è che non so?-
Guardai infuriata Kate, che si strinse nella sedia con il volto basso. Forse era solo intimidita, e non se la sentiva di dirmelo.
-Diciamo che…mi piace….S-Sean.- si morse un labbro prima di finire la frase.
-Non ci credo? Davvero?.- urlai
Ero felice per Kate. Infondo Sean era un bravo ragazzo, con le idee a posto. Era anche carino, e sarebbero stati la perfezione in persona se si fossero messi insieme.
Kate annuì sorridendo, e poi guardò Red, che fece un sbuffo diventando tutta rossa.
-Beh….anche a me piace qualcuno…-
Red era molto timida, e nemmeno con le sue amiche parlava tanto. Aveva paura della reazione che avrei avuto io, ma doveva capire che le avrei solo offerto il mio appoggio, e l’avrei anche aiutata se era in cerca di aiuto.
-E’ Jonathan….- cominciò –tutto è iniziato tre giorni fa, in biblioteca. Mi aveva aiutato a studiare…e mi ha fatta letteralmente impazzire.- abbassò il volto nascondendo una ciocca dietro l’orecchio.
-Ma io credevo che….non sta con Natalie?.-
Kate scoppiò in una sonora risata, che si interruppe quando io e Red ci fissammo pensando che fosse un po’ stordita quella sera a causa del viaggio.
-Andiamo, Natalie e Jonathan?.- continuò a ridere –Ma se si odiano. Non vanno mai d’accordo. Stanno sempre appiccicati perché sono gli unici cacciatori tra di noi. Tipo e Red. Non siamo lesbiche. Restiamo insieme solo perché siamo le uniche umane.-
Non avevo mai visto Natalie e Jonathan litigare o roba del genere. Era sempre appiccicati, e la tesi che portava Kate poteva essere corretta. Jonathan non ero ancora riuscita a interpretarlo bene. All’apparenza sembrava un bravo ragazzo, ma poi si raffreddava. Sembrava quasi che volessi uccidere qualcuno quando eravamo giù un salotto.
-Non potete capire quanto mi abbia fatta impazzire in quella biblioteca. E credo che non riusciremmo ad avere più un momento da soli se c’è di mezzo Natalie.-
-Natalie la prenderemo noi in prestito domani, e tu passerai un po’ di tempo con Jonathan.-
Kate sembrava felice. Forse confidandosi con me si era tolto un peso da sopra le spalle. Ma non sapeva che anche Violet correva dietro a Sean, o così sembrava. Avrei dovuto dirglielo. Ma forse era meglio fargli godere quel momento.
-Forse sarà meglio andare di sotto. Si preoccuperanno.- dissi alle ragazze, che si alzarono sgattaiolando vicino alla porta.
Quando scendemmo di sotto trovammo Violet e McKenzie che litigavano sulla soglia delle scale, Natalie e Jonathan fermi e muti come le statue, e gli altri intenti a fare una chiacchierata con la mia famiglia scambiandosi qualche risata.
Per adesso sarebbe andato tutto bene. Ma prima o poi, e ne ero sicurissima, sarebbe successo qualcosa. Qualcosa di brutto.

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Salve a tutti lettori. Mi scuso per la lunga assenza, provocata da tanto studio e tanta scuola. Devo dirvi con sincerità che avevo pensato di non continuare la storia, ma poi mi sono detta "al diavolo le recensioni negative, voglio continuare". Perciò sono ancora qui.
Detto ciò, come sempre: LEGGETE E RECENSIONE!
-Ruby.

 
   
 
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