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ORGOGLIO
“Mat ha dato del figlio di puttana a Jacopo, sgridalo tu.”
Ti trovai seduto al banco: testa bassa, posa contratta.
Dissi poche parole, perché non sono brava a sgridare, soprattutto te. Ma furono sufficienti: percepii le lacrime cadere una a una sulla carta del quaderno. Ti incurvasti cercando di nasconderle, perché l’orgoglio è una parte del tuo carattere che non sei mai riuscito a sfumare.
Così ti appoggiai una mano sulla schiena e inghiottii il mio, di orgoglio.
“Scusami, ho sbagliato. Dovevo chiederti cos’era successo, invece di sgridarti subito.”
I tuoi occhi umidi si alzarono su di me, sbalorditi.
Fu la prima volta che ci fissammo sul serio.