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Autore: JKEdogawa    24/09/2014    1 recensioni
"- Ah! E' il solito ritardatario!- sbuffò Jade a braccia conserte- E vuoi scommettere che ha capito karate per davvero?- un rumore catturò la sua attenzione- Vuoi vedere che si è nascosto? Ehi, Ryoma! Ti ho sentito, puoi anche venire fuo...- qualcosa la colpì sulla spalla facendole perdere i sensi all'istante."
Veloce come il vento, solido come la montagna, elegante come l'albero, spietato come il fuoco. Questi sono i requisiti che ha il giocatore perfetto, colui che Ray Dark ha cresciuto per anni e che Gyan Cinquedea ha allenato nel Giardino Imperiale. Un giocatore in grado di usare qualsiasi tecnica in qualsiasi momento, un giocatore in grado di analizzare la situazione all'istante.
Un giocatore che ha perso l'umanità, o che forse non l'ha mai avuta.
[Prequel di Incontri Prima della Fine di GiulizTheBat, ad ogni capitolo sarà associato un brano musicale]
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutta un'altra Inazuma'
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2- L'importanza di chimarsi Dark
[musica]

<< Tu ne sapevi niente, Lucian?>> domandò Victor.

<< Onestamente no.>> rispose Dark guardando la ragazzina<< Mai vista.>>.
<< Mio padre mi ha cresciuta all'insaputa di tutti.>> disse Luce<< Voleva evitare che avessi ritorsioni per quello che faceva.>>.
<< A me sembra sincera.>> sorrise Arion.
<< A me no.>> ammise Victor guardandola<< A partire dal fatto che è vestita come Jade.>>.
<< Ladruncola!>> esclamò qualcuno dalla porta, così tutti si voltarono e videro la Green in intimo con le mani sui fianchi.
<< Mamma mia.>> commentò Adé mentre Eugene di fianco a lui si puliva gli occhiali. Michael alzò la frangia per vedere con entrambi gli occhi, mentre Ryoma svenne dietro alle poltrone della sala.
<< Jade, copriti!>> esclamarono Skie e Rosie parandosi davanti all'altra manager che però le spostò e raggiunse Victor che aveva preso un colorito rosso ed imbarazzato (insolito per lui).
<< Sentimi bene, tu!>> disse<< Non so come hai fatto a mettermi fuori combattimento per tutte e sei le ore di scuola, ma sappi che non la passi liscia. Ed ora ridammi i vestiti.>>.
<< Trovare risposta.>> disse Luce<< Non qui.>>.
<< L'importante è che me li restituisci.>> le prese il braccio e fece per trascinarla fuori.
<< Aspetta.>> esclamò Lucian<< Jade, aspetta.>>.
<< Che vuoi?>>.
<< Ecco... lo so, ti sembrerà strano, ma lei è mia cugina.>> tutti rimasero sorpresi da quell'affermazione<< Lo so, l'ho scoperto adesso anch'io, ma... ma le credo e voglio capire perché...>> deglutì<< Perché ti ha rubato i vestiti.>> guardò Luce negli occhi<< Ti sei appena trasferita?>>.
<< Affermativo.>> rispose inespressiva.
<< Quindi non hai la divisa scolastica ancora?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Skie, sai dove possiamo trovare una divisa da studentessa?>>.
<< Oh... em... possiamo chiedere alla Professoressa Hills.>> rispose rossa in volto<< Vero Rosie?>> la Red annuì.
<< Bene, allora andate a cercarla, intanto Jade e Luce andranno nel bagno delle ragazze a cambiarsi.>> spiegò Lucian.
<< Nessuno ha chiesto il tuo parere.>> sbuffò Jade<< Ma va bene, forza, andiamo.>>.
E così uscirono non prima che Luce sibilasse un “Grazie” nell'orecchio di Lucian.
<< Perché lo hai fatto?>> domandò Victor<< Neanche la conosci.>>.
<< Mio padre mi ha sempre insegnato una cosa.>> rispose<< “Per quanto un Dark sia corrotto resta sempre un Dark e la famiglia si aiuta sempre, nella buona e nella cattiva sorte.”. Zio Ray non ha mai chiesto aiuto e mai lo chiederà, ma Luce ha bisogno e non la posso lasciare sola.>>.
<< Sei più saggio di quanto sembri, ma sappi che d'ora in avanti è un problema tuo.>>.
<< Bé, che succede qui?>> domandò Mark Evans entrando<< E perché Jade era in intimo con una ragazzina che indossava i suoi vestiti?>>.
<< Storia lunga, allenatore.>> sorrise Arion.
<< Allora me la racconterete un'altra volta, ora ad allenarvi.>>.

Luce era rimasta tutto il tempo a cercare una divisa per lei con Skie, Rosie, Jade e la Professoressa Hills. Per arginare il problema le avevano dato una divisa da calcio, poi erano andate alla ricerca per tutta la scuola e alla fine la Professoressa aveva tirato fuori quella che usava lei durante gli anni scolastici. A parte l'odore di naftalina era ancora messa bene, inoltre stava benissimo a Luce che però si limitava a dire “Affermativo” e “Negativo” e che ogni tanto chiedeva “Quando torniamo da Lucian?”. Celia aveva promesso che avrebbe parlato di quella ragazzina al consiglio dei docenti e che probabilmente sarebbe stato utile assegnarle un'insegnante di sostegno almeno per i primi giorni.
Mark, una volta saputa la storia, aveva consigliato di spostarla nella classe del cugino e che avrebbe potuto osservare gli allenamenti della squadra quando voleva. Non era uno studioso di psicologia, ma pensava che qualcosa non andasse nella ragazzina. Una malattia mentale dovuta dal vivere con Ray Dark? Un raro caso di autismo? Non sapeva spiegarlo, ma sentiva che la vicinanza con il cugino l'avrebbe aiutata.
<< Ehi, Luce.>> sorrise Lucian salutandola e vedendo che camminava per strada da sola<< Abiti da queste parti?>>.
<< Affermativo.>> rispose inespressiva.
<< Allora possiamo fare un po' di strada assieme.>>.
<< Negativo.>> ed indicò il centro del campetto vicino al fiume<< Io abito qui.>>.
<< È impossibile!>> la guardò preoccupato<< Non hai una casa?>>.
<< Definire casa.>>.
<< Bé, un posto dove vivi.>> indicò nuovamente il centro del campetto<< Un posto coperto, con un tetto.>>.
<< Tipo quella?>> indicò un'abitazione poco distante.
<< Esattamente, quella è una casa. Tu non hai una casa?>>.
<< Negativo.>>.
<< E dove sei stata per tutto questo tempo?>>.
<< Io...>> s'irrigidì<< Errore, errore. Aaaah!>> si prese la testa ed iniziò a scuoterla<< Errore, non lo so. Errore.>>.
<< Calma, calma.>> provò a tranquillizzarla Lucian<< Facciamo così, vieni a stare da noi.>>.
<< Da voi?>> rispose calmandosi.
<< Sì, da noi. Mio fratello, cioè il tuo altro cugino Jean, è all'estero per lavoro. Sei una Dark ed i Dark non si abbandonano mai.>> allungò la mano.
<< I Dark non si abbandonano.>> ripeté stringendo le dita del cugino.
<< Bene.>> continuarono a camminare<< Cosa ti piace?>>.
<< Definire “cosa ti piace”.>>.
<< È difficile da definire... facciamo così, io ti dico una cosa e tu mi rispondi sì o no, va bene?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Lo prendo per un sì. Ti piace il calcio?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Un punto in comune. Ti piace il cielo?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Ed il pesce?>>.
<< Definire pesce.>>.
<< Quegli esseri che nuotano nel mare o nei fiumi.>>.
<< Negativo.>>.
Continuarono così per tutto il tragitto ed il più delle volte Lucian doveva spiegarle cos'era una certa cosa per avere risposta. Il fatto che sapesse benissimo cos'era il calcio o la matematica, ma che ignorasse cosa fosse un bagno o gli spaghetti in brodo lo lasciava perplesso. Pensare inoltre che non aveva la minima idea di cosa fosse una casa, ma che non avesse esitato a dire che era sua cugina lo inquietava e non poco.
La famiglia Dark viveva nel quartiere Beika a Tokyo(If you know what i mean) e Lucian prendeva il treno tutti i giorni per raggiungere la scuola, per questo molto spesso era in ritardo. Quando entrò in casa con Luce al seguito, suo padre Kristoff rimase perplesso, così il ragazzino gli raccontò quello che era successo.
<< Il solito Ray!>> esclamò Kristoff infine<< Mai chiedere aiuto, vero?>>.
<< Può dormire nel letto di Jean?>> chiese Lucian quasi come una supplica.
<< Non credo ci siano problemi, ma dovresti chiedere a tua madre. E magari anche a sua madre. Sa che sei qui?>>.
<< Negativo.>> rispose Luce<< Mia madre non può saperlo, lei non c'è più.>>.
<< Oh, mi dispiace. Allora puoi fermarti qui quanto vuoi, immagino.>>.
<< Grazie, signore.>>.
<< Chiamami Zio Kris, preferisco.>>.
<< Affermativo, Zio Kris.>>.
<< Vieni, ti accompagno in camera.>> sorrise Lucian prendendola per mano.
Quegli occhi.” pensò Kristoff Dark “Dove li ho già visti?”
La stanza di Lucian e Jean era una collezione di poster calcistici attaccati su ogni superficie possibile. Muri ed armadi, persino le testiere dei letti non erano state risparmiate ed avevano preso la forma di due grandi palloni bianchi e neri. Due poster erano addirittura incorniciati, uno era il Football Frontier di dieci anni prima e l'altro era il Cammino Imperiale di quell'anno.
<< Quinto Settore.>> lesse inespressiva<< Cammino Imperiale.>>.
<< Già. Avremmo potuto vincere, ma non ci sono riusciti.>> disse Lucian<< Io non ero ancora entrato in squadra quando hanno perso.>>.
<< Perché sei entrato?>>.
<< Perché mi piace il calcio e volevo imparare.>>.
<< Anche se avevano perso?>>.
<< Già.>>.
<< Le squadre che perdono sono deboli.>>.
<< No, sono solo meno preparate.>>.
<< Quindi più deboli.>>.
<< Pensala come vuoi.>> si buttò sul suo letto, ma si rialzò subito<< Dovremmo cambiare le lenzuola! Vado a chiedere a mamma dove sono, così ti faccio il letto.>> uscì e scese le scale il più in fretta possibile. Luce rimase a studiare i poster che si trovavano della camera.
<< Calcio.>> disse<< Giocare a calcio.>>.

<< Luke.>> lo chiamò suo padre<< Come hai conosciuto Luce?>>.
<< Cosa?>> chiese il ragazzino con le lenzuola ben piegate in mano.
<< Come l'hai conosciuta?>>.
<< Oh, è venuta a scuola da noi, ha rubato i vestiti ad una nostra manager e si è nascosta nell'armadietto del Club di Calcio. Ma te l'avevo già detto.>>.
<< E non hai notato niente di strano?>>.
<< Parla come un automa. L'allenatore Evans dice che potrebbe essere una specie di malattia mentale, mentre la Professoressa Hills sostiene che si tratti di autismo. Hanno anche detto che la vicinanza della famiglia potrebbe aiutare, in fondo sono dieci anni che vive da sola.>>.
<< Il fatto che Ray non me ne abbia parlato mi da fastidio.>> sospirò<< Non lo capirò mai il fratellino, perché tenere nascosta una figlia anche quando è in carcere e sa che siamo disposti ad aiutarlo su qualsiasi cosa.>>.
<< Pensi che portare Luce dallo zio potrebbe aiutarla?>>.
<< Non posso dirlo io, ci vorrebbe un medico psichiatrico, immagino.>>.
<< Capisco. Va bé, io vado a fare il letto.>> e così iniziò a salire le scale.
Chissà Ray come la prenderebbe a sapere sua figlia da noi.” pensò finendo di sistemare la tavola.

<< Mark.>> lo chiamò Celia<< C'è un problema.>>.
<< Di che tipo?>> domandò Evans perplesso.
<< Si tratta di Luce Dark. Non risulta iscritta alla Raimon. Non risuta iscritta in nessuna scuola, come se non esistesse.>>.

Angolo Autrice: E sono sbarcata al secondo capitolo... cavolo... temevo che non prendesse. Il punto è che penso che dietro ad ogni uomo "negativo"(Gyan Cinquedea, Ray Dark, Frank Wintersea...) ci sia un padre amorevole e protettivo... e temo di essere l'unica con questa idea! Non chidetemi perché, ma sono convinta di ciò! Quindi spero che nessuno mi denunci per questa fic vi saluto!
Grazie a Marina Swift che ha recensito e ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa
   
 
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