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Autore: SottieScali    24/09/2014    2 recensioni
La donna si voltò e i suoi capelli lunghi le scoprirono il viso, i suoi occhi scintillarono sostituendo le stelle che quella notte non splendevano, quegli stessi occhi lo scrutarono in modo curioso, i suoi piedi doloranti erano insicuri sul da farsi.
- Da dove viene? - Chiese curiosa di sapere la risposa, speranzosa ma comunque sulla difensiva.
- Dalla luna- Ripose ghignando.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hijo De La Luna

Tonto el que no entienda
Cuenta una leyenda
Que una hembra gitana
Conjuró a la luna hasta el amanecer




La leggenda racconta che in una notte buia e silenziosa la luna splendeva come non mai. La terra fredda emanava un forte odore di umidità e gli uccelli giacevano silenziosi sui rami più alti degli alberi. Nella parte più profonda del bosco, nel cuore della natura selvaggia, dove gli alberi erano cosi alti da coprire il cielo quasi completamente, c'era una donna inginocchiata . Il suo volto era illuminato dai raggi della luna che riuscivano ad infiltrarsi tra i fitti rami. Dagli occhi socchiusi cadevano alcune lacrime che scendevano fino ad infrangesi sul terreno. Le mani erano aperte verso l'alto, pronte a ricevere un dono sacro. Si sentì un tuono e all'improvviso una luce bianca coprì per completo la donna.  L'origine di quella luce non era visibile ad occhio nudo, era una fonte di energia talmente potente che sembrava allungarsi all'infinito verso il cielo. Le lancette degli orologi si fermarono in quei secondi che sembravano ore, il mondo ascoltava in silenzio l'urlo di speranza di una giovane donna. Una donna che una notte priva di stelle si aprì un varco verso la luna per chiedere un dono che con il tempo sarebbe diventato la sua più grande disgrazia.


Tendrás a tu hombre piel morena
Desde el cielo habló la luna llena
Pero a cambio quiero
El hijo primero
Que le engendres a él


Quella stessa notte, la donna tornò nel suo piccolo paesino in assoluto silenzio. Guardava il suolo che lentamente passava sotto i suoi piedi, i capelli le cadevano sul viso coprendo i resti di quelle lacrime che erano un misto di emozioni. Ancora scalza passò per il bordello nel quale quasi tutti i gitani si rifugiavano a notte fonda per dimenticare i propri problemi familiari tra le braccia di una giovane amante.

Un uomo giaceva seduto fuori dal locale, con le braccia appoggiate sulle ginocchia e una bottiglia di birra in mano del tutto vuota. Il viso era rivolto verso la strada, i suoi occhi brillavano come quelli di un uomo che ha alzato un po' troppo il gomito e il suo sorriso era perso nel mondo.

 - Dolcezza! - Urlò verso l'altro lato della strada. - Perché non vieni qui accanto a me? - Disse l'uomo facendole un occhiolino mal riuscito - Sono nuovo qui, perché non vieni e mi mostri le bellezze occulte.. della città? -

La donna si voltò e i suoi capelli lunghi le scoprirono il viso, i suoi occhi scintillarono sostituendo le stelle che quella  notte non splendevano, quegli stessi occhi lo scrutarono in modo curioso, i suoi piedi doloranti erano insicuri sul da farsi.

- Da dove viene? - Chiese curiosa di sapere la risposa, speranzosa ma comunque sulla difensiva.

L'uomo sbuffò per poi emettere un singhiozzo. Si alzò lentamente facendo cadere la bottiglia che si infranse in mille pezzi e si avvicinò alla donna, le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicinò a pochi centimetri dalle sue labbra.

- Dalla luna- Ripose ghignando.

La donna sussultò.


De padre canela nació un niño
Blanco como el lomo de un armiño
Con los ojos grises
En vez de aceituna
Niño albino de luna


Prese il bambino tra le braccia, lo guardò con attenzione. Tutti i suoi amici dicevano che avere per la prima volta il proprio pargolo tra le braccia era la sensazione più bella del mondo, forse dopo quella che si provava nel spogliare la propria donna per la prima volta.
Per lui non era così, per un motivo ben visibile a tutti.

Quel bambino biondo, bianco e con gli occhi grigi non era suo.

Quel bambino albino non era frutto del suo seme.

Prese il coltello che teneva sempre nella cinta del pantalone, lasciò il piccolo sul letto incurante dei suoi pianti. Si avvicinò alla moglie che riposava tranquilla sul divano.

- Maledetta! Mi hai ingannato! Quello non è mio! - Disse furioso prendendola per la gola e avvicinandosi al suo viso . La donna lo guardò terrorizzata e lacrime calde cominciarono a scorrere sul suo viso.

-Di chi è? - Urlò furioso mentre la donna cercava di allontanare le sue mani forti e prepotenti.

- Della luna - Rispose tra i singhiozzi, in un sussurro appena pronunciato, supplicando al marito di non fare del male ne' a lei ne' al bambino.

 All'improvviso, neanche il tempo di un sospiro, nessun suono fu più udito, nessun corpo fu mai toccato e nessuna luna fu mai più vista dagli occhi scuri della giovane donna.

L'uomo prese il bambino e lo abbandonò sulla collina più alta che riuscì a trovare. Al cospetto della luna che lo accolse a braccia aperte. Lì dove una volta , una giovane donna aveva chiesto di trovare l'amore in cambio della vita del suo primo figlio.


Dime luna de plata
Que pretendes hacer
Con un niño de piel
Hijo de la luna


HappySpace:

Salve! Be' che dire, è la seconda One-Shot che scrivo e diciamo che in nessuna delle due l'argomento è molto pacifico. L'unica differenza è che questa OS è la storia scritta di una canzone. La canzone la canta il gruppo Mecano e si chiama "Hijo de la luna" (www.youtube.com/watch?v=POgViZ_Zcek&hd=1), appunto "Figlio della luna". Mi è sempre piaciuta questa canzone e la conosco da tanto tempo e in più ho sempre desiderato scriverne la storia. Be' eccola :) Non sono molto convinta del risultato infatti ho cambiato un po' di cose dalla versione che ho scritto a mano qualche settimana fa, ma comunque c'è qualcosa che non mi convince. Sarei molto contenta di ricevere qualche recensione anche, se non soprattutto, quelle negative sempre e quando siano scritte con educazione ( Sì ne so qualcosa di recensioni negative molto maleducate e irrispettose).
Ho letto il tutto un bel po' di volte ma comunque se trovate qualche errore avvisatemi, vi prego.
Grazie per aver letto anche questo piccolo pezzo.

Un bacio 
   
 
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