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Autore: Secret Lily    05/10/2008    7 recensioni
Lily crede di essere troppo intelligente per cedere al fascino di James Potter. Ma quando entrambi verranno eletti Caposcuola, Lily continuerà ad avere dei sentimenti negativi verso James?
Genere: Romantico, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 37 – Il tempo scorre

 

I miss you, miss you so bad
I don't forget you, oh it's so sad
I hope you can hear me
I remember it clearly

The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same

I didn't get around to kiss you
Goodbye on the hand
I wish that I could see you again
I know that I can't

I hope you can hear me cause I remember it clearly

The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same

I had my wake up

Won't you wake up
I keep asking why
And I can't take it
It wasn't fake
It happened, you passed by

Now your gone, now your gone
There you go, there you go
Somewhere I can't bring you back
Now your gone, now your gone
There you go, there you go,
Somewhere your not coming back

The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same

 

- Uhm, mi chiedo il motivo per cui Addison e Maimee non sono arrivate. – pensò Lily ad alta voce, sulla piattaforma del treno 9 e ¾ che l’avrebbe riportata a scuola.

James e Sirius alzarono le spalle senza dare risposta. Salirono sulla parte posteriore del treno, cercandole negli scompartimenti. Non erano sul treno, erano rientrate precocemente dalla vacanza?

- Forse sono già tornate. – suggerì Sirius. Non si era mai sentito così solo sul treno prima. Vide Lunastorta e Peter vicino al treno, Lunastorta sembrava un po’ più fragile del solito.

- Luna piena. – rispose depresso.

- Scusaci, non eravamo lì per aiutarti ad attraversarla. – borbottò James, così piano che solo Remus riuscì a sentirlo.

- E’ tutto ok. – disse Remus. Si sedette, stanco e sfinito.

- Così, come sono state le vostre vacanze? – chiese Peter, con ansia. Sembrava cercasse di nascondere qualcosa a tutti loro.

- Bene, - rispose Sirius imbarazzato. Tutti gli altri sapevano che aveva russato per tutto il tempo. – Ti è successo qualcosa di fortunato durante le vacanze? È successo qualcosa di nuovo? –

- No, no. – disse Peter, cercando di nascondere il tremolio della sua voce. – Niente affatto. Piuttosto noioso. –

- Dovevi venire a casa di James allora. Lily mi ha comprato un trampolino. E’ stato sorprendente. – ricordò Sirius, sorridendo alla semplice memoria del suo amato trampolino.

Il cielo divenne grigio e nuvoloso e la pioggia iniziò a cadere picchiando contro il finestrino dello scompartimento. Sirius non riuscì più a parlare con Codaliscia, era stanco e sperava che il suo viaggio di ritorno durasse poco, per riuscire a parlare in fretta con Addy.

Alla partenza, le aveva dato il suo bacio d’addio, e le aveva detto qualcosa che non aveva detto a nessuno prima. Le cose non erano andate come lui aveva previsto e Addison aveva pensato che Sirius stesse scherzando. Sapeva che lei si era sentita a disagio. Le avrebbe voluto dire che era serio quando le aveva detto quelle parole. Tre indimenticabili parole, che potevano cambiare una vita.

 

***

 

L’atmosfera a cena era intrisa di curiosità. Lily, James, Sirius e Remus sembravano essere immuni a tutto ciò che stava succedendo. Tutti gli altri videro un misterioso e depresso sguardo in loro.

Si poteva dire subito, vedendo gli occhi del Professor Silente, che quella non era una normale cena.

- Ora che ci siamo ritrovati tutti, desidero rivolgervi l’inevitabile. Due famiglie sono state uccise la settimana scorsa da Lord Voldemort e i suoi seguaci. – disse, parlando lentamente. Lily, James, Sirius e Remus guardarono scioccati Silente, Lily ansimava al sol pensiero. Tutti gli altri sembravano già a conoscenza.

- I McKinnon e i Prewett erano due nobili famiglie. Insieme a queste due famiglie, è stata uccisa pure Maimee Hout. Solamente una persona è sopravvissuta. Molly Weasley, figlia dei Prewett è l’unica superstite conosciuta del suo nucleo familiare. Lei è ora qui per poter dire un paio di parole sui suoi fratelli gemelle e su sua sorella. –

Il professor Silente si sedette e permise a Molly Weasley di fare un passo avanti. Era un bella donna, appena uscita da Hogwarts. I suoi capelli erano rossi erano segnate dalle lacrime, ma tentava di rimanere composta.

- I miei due fratelli avevano lasciato da tempo Hogwarts ed erano dei nobili combattenti. Ci sono voluti cinque Mangiamorte per ucciderli e sono morti valorosamente. Mia sorella, Arielle, era solo al settimo anno ed è morta inerme. È orribile ciò che è accaduto alla mia famiglia. Sono venuta qui a parlarvi oggi per avvertirvi che questo è solo l’inizio. Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato è solo all’inizio della sua furia. Odio pensare a quell’uomo, ma in tempi come questi devo rispettare la mia famiglia e farlo. I miei genitori hanno cercando di salvare mia sorella, ma sono morti nel tentativo. È orribile pensare che i tuoi genitori e fratelli sono stati uccisi, mentre tu sei ancora vivo. I McKinnon, per noi, sono stati come dei secondi genitori e ci hanno assistito quando noi bambini avevamo bisogno di loro. Arielle e Mackenzie sono sempre state grandi amiche, migliori amiche. È una vergogna vedere il sangue versato di due persone così giovani. Voi tutti dovete essere pronti. È una minaccia ed è reale. Vi chiedo di prendervi cura di voi stessi. –

Molly Weasley si asciugò le lacrime restanti e si sedette, dove la Professoressa McGranitt la consolò dandole delle confortanti pacche sulle spalle.

James e Lily si girarono per guardare Sirius, ma egli era uscito dalla Sala Grande. Lily, Remus e James sentivano le lacrime pungere gli occhi.

Di quelle ragazze avevano conosciuto pure le famiglie. Lily era stata a casa della famiglia McKinnon decine di volte. Li aveva amati. Amava Addison, amava Maimee. Il pensiero che due sue migliori amiche erano morte per mano di Voldemort era abbastanza per fare una pausa e svenire. Molly Weaslye aveva ragione.

James raramente aveva pianto. I suoi genitore erano forti e non meritavano di morire, ma avevano vissuto la loro vita. Avevano avuto dei figli. Avevano conservato il loro amore ed erano morti insieme. Maimee, Addison, Mac e Arielle non avrebbero mai avuto quella possibilità. Due famiglie di spicco erano state spazzate via, così come i Potter prima di loro. James sapeva come si sentiva Molly, era l’unica rimasta della sua famiglia.

Remus aveva amato Maimee. Non avevano avuto molto tempo per condividere i loro sentimenti, ma gli sarebbe mancata la sua compagnia. Addison era stata una grande amica. Lei e Sirius avevano condiviso molte cose con lui. Era difficile trovare dei pensieri che potessero spiegare le sue emozioni. Non sarebbe mai riuscito a sapere come sarebbe andata a finire con Maimee. Si sarebbero messi insieme o sarebbero restati solo amici? Non l’avrebbe mai saputo.

 

***

 

- Dannazione! – urlò Sirius appena uscito da scuola. Vide il lago e la pioggia torrenziale cadere in esso. Sentiva le dure gocce cadere sul suo volto e sapeva che lo avrebbero infastidito ancora di più.

Addison se n’era andata. Non avrebbe più avuto mai più la possibilità di vederla. Lei non sarebbe tornata. Morta. Sirius si era sentito perso quando erano morti i Potter, ma ora, ciò che sentiva era inspiegabile. Era impossibile descrivere Sirius senza Addison. Senza di lei, era costretto a ricominciare tutto daccapo.

Era diventata una parte importante della sua vita in pochissimo tempo. Voleva ricordarla. Voleva vederla una volta ancora.


- Ogni tuo respiro per Sirius Black è uno spreco, Mac. Dimenticati di lui. –

- Addy amore so che non puoi fare a meno di parlare di me solo non sprecare troppi dei tuoi celesti respiri... - disse Sirius tra un morso e l’altro.

 

- Lo sai, i tuoi capelli starebbero veramente bene con delle ciocche azzurre. - disse Sirius guardando le ciocche bionde di Addy. - L’azzurro risalterebbe i tuoi occhi. -

Remus prima guardò i suoi occhi, poi i suoi capelli e disse: - Ha ragione. -

- Lo giuro, voi Malandrini siete tutti gay. Inoltre, mia madre mi ucciderebbe se mi tingessi i capelli. –

- Allora, lasciamelo fare. - disse Sirius. Con un elegante movimento della sua bacchetta, alcune strisce di blu elettrico si formarono sui capelli di Addy. Era diventata sorprendentemente carina.

- Toglimele Black. – gridò.

- Non posso farlo tesoro. Sono permanenti. - disse Sirius, mentendo.

- Ti odio. - mormorò, davanti a uno specchio. - Sei così presuntuoso. -

 

- È il suo modo di dire una spiacevole parola in presenza di una ragazza. - disse Remus.

Sirius annuì sincero.

- Oh, non capisco di che ti preoccupi Sirius. - disse Addison, scrollando la testa bionda e blu.


- Addy, non siamo bambini. Aspetta fino a quando non avremo fatto tornare insieme Lily e James e allora  ne riparleremo in uno stanzino… – disse Sirius, facendole l’occhiolino.

- Sirius! Intendevo che tipo di incantesimo vorresti! – gridò Addy.

- L’incantesimo di McKinnon Addison? Beh amore, è già addosso a me. Mi piace la tua esuberanza. – disse Sirius ridendo della sua battuta.

- Sei impossibile. - disse Addison, fulminandolo con i suoi occhi blu.

 

- Sirius, hai il tuo… - disse Addison, ridendo di nuovo.

- CHE COSA? CHE COSA HO? –

- Tu hai il ciclo. - disse, ancora ridendo.

- IO HO COSA? – chiese Sirius, chiaramente sconvolto.


- Tu non sei d’accordo? TU? Permettimi di dirti Sirius, CHE la mia migliore amica HA UN APPUNTAMENTO con JAMES POTTER, quando NOI STIAMO PROVANDO a far andare l’altra mia migliore amica con lui! Non posso andar d’accordo con entrambe. E questo è troppo. - disse Addison.

- HO IL CICLO! PRONTO? Penso che sia un po' più inquietante. Sono un RAGAZZO! – gridò Sirius.

- Tu non sai come parlare con una ragazza senza farla gridare o farti dare uno schiaffo. - gli rispose Addison.

- Io parlo con te e non hai mai pianto o schiaffeggiato me. -

- Potrei sempre cambiare. Fortunatamente per te, so limitare le mie volontà. -  lo minacciò Addison, chiudendo a pugno la mano.

- Io adoro quelle manesche. - disse Sirius, sghignazzando.

 

- Ma Addy, potrei fissare con te degli appuntamenti per questo fine settimana. Non metti mai in mostra ciò che hai. - disse Sirius.

- Per una buona ragione. Non voglio pervertiti come te che mi tocchino. - disse Addison.

- Ehi, questo lo prendo come un'offesa. - disse Sirius.

 

- Ci scusi Signora Hout. La Signorina ha dei seri problemi mensili, lei capisce a cosa mi riferisco. – disse Sirius, indicando Addison.

- Sirius. – gridò Addison, schiaffeggiandolo.

 

- Che cosa? - chiese Addison.

- Buon Natale. – disse lui. Prima, lei capì, aveva messo sopra la testa un ramo di vischio e poi la baciò dritto sulle labbra.

Era un regalo di Natale anticipato.

 

- Forse. Spero di farlo. Addison McKinnon mi ha fatto diventare pazzo. –

- Pensavo che non sarebbe mai arrivato il giorno in cui Sirius Black iniziasse a correre dietro a una ragazza. – disse James, picchiandogli una mano sulla schiena.

 

- Quell’idiota mi ha baciato. Ogni mattina cerco di lavare via il suo gusto dalla mia bocca. –

- E cosa c’è di male? È un bel ragazzo e gli piaci. –

 

 

Amava il pensiero della pace e della vita privata e… Sirius Black con una pistola ad acqua! Questo non c’era nella brochure!

– Oh mio Dio. – quelle furono le uniche parole che Addison riuscì a dire prima che Sirius le bagnasse i  capelli blu e biondi.

 

- Così, abbiamo bisogno di parlare Sirius. - disse Addison.

- Sì, temo che dobbiamo farlo. - disse Sirius.

- Perché mi hai baciato? - chiese Addison, con la sensazione di arrossire sulle guance.

- Sai perché ti ho baciato, piccola Addy? Mi piaci. Così, ho colto l'attimo e ho fatto ciò che volevo fare. Ti ho baciato. - Sirius ha detto. - E sai una cosa? -

- Cosa? - chiese Addison.

- Mi sento spontaneo anche ora. - disse Sirius. La attirò verso di se e la avvolse in un bacio.

 

- Abbiamo delle questioni più urgenti, piccola Addison. -

- E quali sarebbero? -

- Il fatto che la mia lingua è in bocca. - disse Sirius in modo insolente.

 

- Come ci si sente quando tutti i tuoi sogni si sono realizzati? – chiese Sirius.

- Ti senti felice. Io sono così felice per loro. E tu? – domandò Addison voltandosi.
- Non lo so, non tutti i miei sogni si sono realizzati. – disse lui, guardando i suoi occhi cristallini.

- Che cosa vuoi dire? – chiese.

- Voglio te. – disse. Si chinò in avanti e prese bruscamente le sue labbra fra le sue, sapendo che adesso, il Team Lily/James aveva ufficialmente raggiunto la sua missione.

 

Ora, si era seduto sotto la vecchia quercia, era con lì con i suoi amici, ricordò, l’ultima volta che aveva parlato con lei. Sentì le lacrime cadere dai suoi occhi grigio tempesta.

 

Flashback

 

- Allora, verrai a farmi visita a casa di Ramoso, piccola Addy? – chiese Sirius, sorridendo.

- Certo. – rispose lei, arrossendo quando lui cercò di incontrare i suoi occhi. Era timida con lui ora, qualcosa che non era mai successo prima.

- Beh, prima di andare, ho cercato di pensare il momento giusto per dirle. Non c’è tempo migliore come ora, suppongo. – disse Sirius. – Addison McKinnon, non mi sono mai sentito in questo modo con nessun’altra ragazza prima. Siete così diverse eppure così simili, è spaventoso. È come se ti conoscessi da sempre. Sei così bella e divertente. Mi piaci troppo quando ti arrabbi. – disse ridendo.

- Voglio che tu sappia che ti amo. Non ho mai amato nessuno come te nella mia vita. – si inclinò e la baciò dolcemente sulle labbra. Sperava di sentire qualcosa di nuovo, ma le parole non uscirono, in cambio vide la paura raggiungere i suoi occhi blu.

- Arrivederci, Sirius. – sussurrò, prima di girarsi a salutare Lily e James.

 

***

 

Ora non avrebbe mai saputo se lei lo amava. Se ne era andata, per sempre. Lei era stata presa e nessuno poteva sostituirla. Non aveva mai sentito così tante emozioni diverse. Sirius Black pensava che non sarebbe mai caduto per amore. Ma era appena accaduto.

Sirius vide Lily e James camminare verso di lui con una civetta delle nevi fra le loro braccia. Riconobbe il gufo di Addison. La pioggia aveva inzuppato la loro pelle, ma continuavano a camminare verso di lui. James prese una lettera e la diede a Sirius. Lily continuava a piangere, come Sirius.

- E’ per te. – disse James, porgendogli la lettera.

Era impossibile. Vide la sua leggibile, ma frettolosa grafia. Il suo nome era stato scritto con fretta sulla busta.

Sirius l’aprì, non sapendo cosa aspettarsi al suo interno.

 

Sirius,

se questa lettera è arrivata fino a te, probabilmente ora sono morta. Due Mangiamorte e Tu-Sai-Chi sono entrati in casa mia. È orribile qui, Sirius. Ha ucciso Mac e Maimee. Ora è al lavoro sui miei genitori e io sono riuscita a scappare. Ho avuto un duello con i Mangiamorte e non ho mai visto nulla di così terribile.

 

Non ho molto tempo, ma sto scrivendo questo nel minor tempo possibile. Assicurati che Mac e Maimee ottengano la giusta citazione al banchetto. Perché sono certa che Silente farà un banchetto.

 

Sirius, ti scrivo questa lettera per farti sapere una cosa che non ho potuto dirti nel momento giusto. Se queste sono le mie ultime parole, allora così sia. Qualsiasi cosa tu possa aver pensato nel corso degli anni era sbagliata. Non ti ho mai odiato. Voglio fartelo sapere in modo che tu non possa chiedertelo. Ti prego di non dimenticarmi mai.

 

Ti amo troppo. Tua Addison.

 

Sentì le lacrime pungergli ancora di più gli occhi.

- Non potrò mai dimenticarti, Addy. – sussurrò.

 

***

Buona domenica! Scusatemi per il ritardo degli aggiornamenti, ma in questo periodo il lavoro mi sfinisce!
 Un ringraziamento a piccola_puffola, germana e ninny, che recensiscono puntualmente ogni capitolo!
A presto, spero.
Ceiwin

 

  
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