Capitolo 37 – Il tempo scorre
I
miss you, miss you so bad
I don't forget you, oh it's so sad
I hope you
can hear me
I remember it clearly
The day you slipped away
Was the
day I found it won't be the same
I didn't get around to kiss
you
Goodbye on the hand
I wish that I could see you again
I know that I
can't
I hope you can hear me cause I remember it clearly
The day
you slipped away
Was the day I found it won't be the same
I had my
wake up
Won't you wake up
I keep asking why
And I can't take
it
It wasn't fake
It happened, you passed by
Now your gone, now
your gone
There you go, there you go
Somewhere I can't bring you
back
Now your gone, now your gone
There you go, there you go,
Somewhere
your not coming back
The day you slipped away
Was the day I found it
won't be the same
-
Uhm, mi chiedo il motivo per cui Addison e Maimee non sono arrivate. – pensò
Lily ad alta voce, sulla piattaforma del treno 9 e ¾ che l’avrebbe riportata a
scuola.
James
e Sirius alzarono le spalle senza dare risposta. Salirono sulla parte posteriore
del treno, cercandole negli scompartimenti. Non erano sul treno, erano rientrate
precocemente dalla vacanza?
-
Forse sono già tornate. – suggerì Sirius. Non si era mai sentito così solo sul
treno prima. Vide Lunastorta e Peter vicino al treno, Lunastorta sembrava un po’
più fragile del solito.
-
Luna piena. – rispose depresso.
-
Scusaci, non eravamo lì per aiutarti ad attraversarla. – borbottò James, così
piano che solo Remus riuscì a sentirlo.
-
E’ tutto ok. – disse Remus. Si sedette, stanco e sfinito.
-
Così, come sono state le vostre vacanze? – chiese Peter, con ansia. Sembrava
cercasse di nascondere qualcosa a tutti loro.
-
Bene, - rispose Sirius imbarazzato. Tutti gli altri sapevano che aveva russato
per tutto il tempo. – Ti è successo qualcosa di fortunato durante le vacanze? È
successo qualcosa di nuovo? –
-
No, no. – disse Peter, cercando di nascondere il tremolio della sua voce. –
Niente affatto. Piuttosto noioso. –
-
Dovevi venire a casa di James allora. Lily mi ha comprato un trampolino. E’
stato sorprendente. – ricordò Sirius, sorridendo alla semplice memoria del suo
amato trampolino.
Il
cielo divenne grigio e nuvoloso e la pioggia iniziò a cadere picchiando contro
il finestrino dello scompartimento. Sirius non riuscì più a parlare con
Codaliscia, era stanco e sperava che il suo viaggio di ritorno durasse poco, per
riuscire a parlare in fretta con Addy.
Alla
partenza, le aveva dato il suo bacio d’addio, e le aveva detto qualcosa che non
aveva detto a nessuno prima. Le cose non erano andate come lui aveva previsto e
Addison aveva pensato che Sirius stesse scherzando. Sapeva che lei si era
sentita a disagio. Le avrebbe voluto dire che era serio quando le aveva detto
quelle parole. Tre indimenticabili parole, che potevano cambiare una
vita.
***
L’atmosfera
a cena era intrisa di curiosità. Lily, James, Sirius e Remus sembravano essere
immuni a tutto ciò che stava succedendo. Tutti gli altri videro un misterioso e
depresso sguardo in loro.
Si
poteva dire subito, vedendo gli occhi del Professor Silente, che quella non era
una normale cena.
-
Ora che ci siamo ritrovati tutti, desidero rivolgervi l’inevitabile. Due
famiglie sono state uccise la settimana scorsa da Lord Voldemort e i suoi
seguaci. – disse, parlando lentamente. Lily, James, Sirius e Remus guardarono
scioccati Silente, Lily ansimava al sol pensiero. Tutti gli altri sembravano già
a conoscenza.
-
I McKinnon e i Prewett erano due nobili famiglie. Insieme a queste due famiglie,
è stata uccisa pure Maimee Hout. Solamente una persona è sopravvissuta. Molly
Weasley, figlia dei Prewett è l’unica superstite conosciuta del suo nucleo
familiare. Lei è ora qui per poter dire un paio di parole sui suoi fratelli
gemelle e su sua sorella. –
Il
professor Silente si sedette e permise a Molly Weasley di fare un passo avanti.
Era un bella donna, appena uscita da Hogwarts. I suoi capelli erano rossi erano
segnate dalle lacrime, ma tentava di rimanere composta.
-
I miei due fratelli avevano lasciato da tempo Hogwarts ed erano dei nobili
combattenti. Ci sono voluti cinque Mangiamorte per ucciderli e sono morti
valorosamente. Mia sorella, Arielle, era solo al settimo anno ed è morta inerme.
È orribile ciò che è accaduto alla mia famiglia. Sono venuta qui a parlarvi oggi
per avvertirvi che questo è solo l’inizio. Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato è
solo all’inizio della sua furia. Odio pensare a quell’uomo, ma in tempi come
questi devo rispettare la mia famiglia e farlo. I miei genitori hanno cercando
di salvare mia sorella, ma sono morti nel tentativo. È orribile pensare che i
tuoi genitori e fratelli sono stati uccisi, mentre tu sei ancora vivo. I
McKinnon, per noi, sono stati come dei secondi genitori e ci hanno assistito
quando noi bambini avevamo bisogno di loro. Arielle e Mackenzie sono sempre
state grandi amiche, migliori amiche. È una vergogna vedere il sangue versato di
due persone così giovani. Voi tutti dovete essere pronti. È una minaccia ed è
reale. Vi chiedo di prendervi cura di voi stessi. –
Molly
Weasley si asciugò le lacrime restanti e si sedette, dove la Professoressa
McGranitt la consolò dandole delle confortanti pacche sulle
spalle.
James
e Lily si girarono per guardare Sirius, ma egli era uscito dalla Sala Grande.
Lily, Remus e James sentivano le lacrime pungere gli
occhi.
Di
quelle ragazze avevano conosciuto pure le famiglie. Lily era stata a casa della
famiglia McKinnon decine di volte. Li aveva amati. Amava Addison, amava Maimee.
Il pensiero che due sue migliori amiche erano morte per mano di Voldemort era
abbastanza per fare una pausa e svenire. Molly Weaslye aveva
ragione.
James
raramente aveva pianto. I suoi genitore erano forti e non meritavano di morire,
ma avevano vissuto la loro vita. Avevano avuto dei figli. Avevano conservato il
loro amore ed erano morti insieme. Maimee, Addison, Mac e Arielle non avrebbero
mai avuto quella possibilità. Due famiglie di spicco erano state spazzate via,
così come i Potter prima di loro. James sapeva come si sentiva Molly, era
l’unica rimasta della sua famiglia.
Remus
aveva amato Maimee. Non avevano avuto molto tempo per condividere i loro
sentimenti, ma gli sarebbe mancata la sua compagnia. Addison era stata una
grande amica. Lei e Sirius avevano condiviso molte cose con lui. Era difficile
trovare dei pensieri che potessero spiegare le sue emozioni. Non sarebbe mai
riuscito a sapere come sarebbe andata a finire con Maimee. Si sarebbero messi
insieme o sarebbero restati solo amici? Non l’avrebbe mai
saputo.
***
-
Dannazione! – urlò Sirius appena uscito da scuola. Vide il lago e la pioggia
torrenziale cadere in esso. Sentiva le dure gocce cadere sul suo volto e sapeva
che lo avrebbero infastidito ancora di più.
Addison
se n’era andata. Non avrebbe più avuto mai più la possibilità di vederla. Lei
non sarebbe tornata. Morta. Sirius si era sentito perso quando erano morti i
Potter, ma ora, ciò che sentiva era inspiegabile. Era impossibile descrivere
Sirius senza Addison. Senza di lei, era costretto a ricominciare tutto
daccapo.
Era
diventata una parte importante della sua vita in pochissimo tempo. Voleva
ricordarla. Voleva vederla una volta ancora.
-
Ogni tuo respiro per Sirius Black è uno spreco, Mac. Dimenticati di lui.
–
-
Addy amore so che non puoi fare a meno di parlare di me solo non sprecare troppi
dei tuoi celesti respiri... - disse Sirius tra un morso e l’altro.
-
Lo sai, i tuoi capelli starebbero veramente bene con delle ciocche azzurre. -
disse Sirius guardando le ciocche bionde di Addy. - L’azzurro risalterebbe i
tuoi occhi. -
Remus
prima guardò i suoi occhi, poi i suoi capelli e disse: - Ha ragione.
-
-
Lo giuro, voi Malandrini siete tutti gay. Inoltre, mia madre mi ucciderebbe se
mi tingessi i capelli. –
-
Allora, lasciamelo fare. - disse Sirius. Con un elegante movimento della sua
bacchetta, alcune strisce di blu elettrico si formarono sui capelli di Addy. Era
diventata sorprendentemente carina.
-
Toglimele Black. – gridò.
-
Non posso farlo tesoro. Sono permanenti. - disse Sirius,
mentendo.
-
Ti odio. - mormorò, davanti a uno specchio. - Sei così presuntuoso.
-
-
È il suo modo di dire una spiacevole parola in presenza di una ragazza. - disse
Remus.
Sirius
annuì sincero.
-
Oh, non capisco di che ti preoccupi Sirius. - disse Addison, scrollando la testa
bionda e blu.
-
Addy, non siamo bambini. Aspetta fino a quando non avremo fatto tornare insieme
Lily e James e allora ne
riparleremo in uno stanzino… – disse Sirius, facendole
l’occhiolino.
-
Sirius! Intendevo che tipo di incantesimo vorresti! – gridò Addy.
-
L’incantesimo di McKinnon Addison? Beh amore, è già addosso a me. Mi piace la
tua esuberanza. – disse Sirius ridendo della sua battuta.
-
Sei impossibile. - disse Addison, fulminandolo con i suoi occhi blu.
-
Sirius, hai il tuo… - disse Addison, ridendo di nuovo.
-
CHE COSA? CHE COSA HO? –
-
Tu hai il ciclo. - disse, ancora ridendo.
-
IO HO COSA? – chiese Sirius, chiaramente sconvolto.
-
Tu non sei d’accordo? TU? Permettimi di dirti
Sirius, CHE la mia migliore amica HA UN APPUNTAMENTO con JAMES POTTER, quando
NOI STIAMO PROVANDO a far andare l’altra mia migliore amica con lui!
Non posso andar d’accordo con entrambe. E questo è troppo. - disse
Addison.
-
HO IL CICLO! PRONTO? Penso che sia un po' più inquietante. Sono un RAGAZZO! –
gridò Sirius.
-
Tu non sai come parlare con una ragazza senza farla gridare o farti dare uno
schiaffo. - gli rispose Addison.
-
Io parlo con te e non hai mai pianto o schiaffeggiato me.
-
-
Potrei sempre cambiare. Fortunatamente per te, so limitare le mie volontà.
- lo minacciò Addison, chiudendo a
pugno la mano.
-
Io adoro quelle manesche. - disse Sirius,
sghignazzando.
-
Ma Addy, potrei fissare con te degli appuntamenti per questo fine settimana. Non
metti mai in mostra ciò che hai. - disse Sirius.
-
Per una buona ragione. Non voglio pervertiti come te che mi tocchino. - disse
Addison.
-
Ehi, questo lo prendo come un'offesa. - disse Sirius.
-
Ci scusi Signora Hout. La Signorina ha dei seri problemi mensili, lei capisce a
cosa mi riferisco. – disse Sirius, indicando Addison.
-
Sirius. – gridò Addison, schiaffeggiandolo.
-
Che cosa? - chiese Addison.
-
Buon Natale. – disse lui. Prima, lei capì, aveva messo sopra la testa un ramo di
vischio e poi la baciò dritto sulle labbra.
Era
un regalo di Natale anticipato.
-
Forse. Spero di farlo. Addison McKinnon mi ha fatto diventare pazzo.
–
-
Pensavo che non sarebbe mai arrivato il giorno in cui Sirius Black iniziasse a
correre dietro a una ragazza. – disse James, picchiandogli una mano sulla
schiena.
-
Quell’idiota mi ha baciato. Ogni mattina cerco di lavare via il suo gusto dalla
mia bocca. –
-
E cosa c’è di male? È un bel ragazzo e gli piaci. –
Amava
il pensiero della pace e della vita privata e… Sirius Black con una pistola ad
acqua! Questo non c’era nella brochure!
–
Oh mio Dio. – quelle furono le uniche parole che Addison riuscì a dire prima che
Sirius le bagnasse i capelli blu e
biondi.
-
Così, abbiamo bisogno di parlare Sirius. - disse
Addison.
-
Sì, temo che dobbiamo farlo. - disse Sirius.
-
Perché mi hai baciato? - chiese Addison, con la sensazione di arrossire sulle
guance.
-
Sai perché ti ho baciato, piccola Addy? Mi piaci. Così, ho colto l'attimo e ho
fatto ciò che volevo fare. Ti ho baciato. - Sirius ha detto. - E sai una cosa?
-
-
Cosa? - chiese Addison.
-
Mi sento spontaneo anche ora. - disse Sirius. La attirò verso di se e la avvolse
in un bacio.
-
Abbiamo delle questioni più urgenti, piccola Addison.
-
-
E quali sarebbero? -
-
Il fatto che la mia lingua è in bocca. - disse Sirius in modo insolente.
-
Come ci si sente quando tutti i tuoi sogni si sono realizzati? – chiese
Sirius.
-
Ti senti felice. Io sono così felice per loro. E tu? – domandò Addison
voltandosi.
- Non lo so, non tutti i miei sogni si sono realizzati. – disse
lui, guardando i suoi occhi cristallini.
-
Che cosa vuoi dire? – chiese.
-
Voglio te. – disse. Si chinò in avanti e prese bruscamente le sue labbra fra le
sue, sapendo che adesso, il Team Lily/James aveva ufficialmente raggiunto la sua
missione.
Ora,
si era seduto sotto la vecchia quercia, era con lì con i suoi amici, ricordò,
l’ultima volta che aveva parlato con lei. Sentì le lacrime cadere dai suoi occhi
grigio tempesta.
Flashback
-
Allora, verrai a farmi visita a casa di Ramoso, piccola Addy? – chiese Sirius,
sorridendo.
-
Certo. – rispose lei, arrossendo quando lui cercò di incontrare i suoi occhi.
Era timida con lui ora, qualcosa che non era mai successo
prima.
-
Beh, prima di andare, ho cercato di pensare il momento giusto per dirle. Non c’è
tempo migliore come ora, suppongo. – disse Sirius. – Addison McKinnon, non mi
sono mai sentito in questo modo con nessun’altra ragazza prima. Siete così
diverse eppure così simili, è spaventoso. È come se ti conoscessi da sempre. Sei
così bella e divertente. Mi piaci troppo quando ti arrabbi. – disse
ridendo.
-
Voglio che tu sappia che ti amo. Non ho mai amato nessuno come te nella mia
vita. – si inclinò e la baciò dolcemente sulle labbra. Sperava di sentire
qualcosa di nuovo, ma le parole non uscirono, in cambio vide la paura
raggiungere i suoi occhi blu.
-
Arrivederci, Sirius. – sussurrò, prima di girarsi a salutare Lily e
James.
***
Ora
non avrebbe mai saputo se lei lo amava. Se ne era andata, per sempre. Lei era
stata presa e nessuno poteva sostituirla. Non aveva mai sentito così tante
emozioni diverse. Sirius Black pensava che non sarebbe mai caduto per amore. Ma
era appena accaduto.
Sirius
vide Lily e James camminare verso di lui con una civetta delle nevi fra le loro
braccia. Riconobbe il gufo di Addison. La pioggia aveva inzuppato la loro pelle,
ma continuavano a camminare verso di lui. James prese una lettera e la diede a
Sirius. Lily continuava a piangere, come Sirius.
-
E’ per te. – disse James, porgendogli la lettera.
Era
impossibile. Vide la sua leggibile, ma frettolosa grafia. Il suo nome era stato
scritto con fretta sulla busta.
Sirius
l’aprì, non sapendo cosa aspettarsi al suo interno.
Sirius,
se
questa lettera è arrivata fino a te, probabilmente ora sono morta. Due
Mangiamorte e Tu-Sai-Chi sono entrati in casa mia. È orribile qui, Sirius. Ha
ucciso Mac e Maimee. Ora è al lavoro sui miei genitori e io sono riuscita a
scappare. Ho avuto un duello con i Mangiamorte e non ho mai visto nulla di così
terribile.
Non
ho molto tempo, ma sto scrivendo questo nel minor tempo possibile. Assicurati
che Mac e Maimee ottengano la giusta citazione al banchetto. Perché sono certa
che Silente farà un banchetto.
Sirius,
ti scrivo questa lettera per farti sapere una cosa che non ho potuto dirti nel
momento giusto. Se queste sono le mie ultime parole, allora così sia. Qualsiasi
cosa tu possa aver pensato nel corso degli anni era sbagliata. Non ti ho mai
odiato. Voglio fartelo sapere in modo che tu non possa chiedertelo. Ti prego di
non dimenticarmi mai.
Ti
amo troppo. Tua Addison.
Sentì
le lacrime pungergli ancora di più gli occhi.
- Non potrò mai dimenticarti, Addy. – sussurrò.
***
Buona domenica! Scusatemi per il ritardo degli aggiornamenti, ma in questo periodo il lavoro mi sfinisce!
Un ringraziamento a piccola_puffola, germana e ninny, che recensiscono puntualmente ogni capitolo!
A presto, spero.
Ceiwin