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Autore: Jhonny8699    27/09/2014    1 recensioni
è un tranquillo giorno d'estate a Konoha, la gente è indaffarata nei propri mestieri, quando due ninja misteriosi appaiono alle porte del villaggio. Nessuno sa da dove provengano o quali siano le loro intenzioni, ma attorno a loro si può sentire uno strano chakra, diverso dagli altri. Chi sono questi individui, che intenzioni hanno e quali sono le loro abilità ?. A scoprirlo ci penseranno Naruto e i suoi amici, in una storia piena di azione, battaglie, rivelazioni, relazioni, simpatie ed amori.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fuu, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo 10: Il passato di Jitzuko: potere e legami.

Il giorno dopo, Jitzuko si recò in ospedale. Arrivato al bancone della segretaria, le disse “voglio un trapianto d’occhi !”. La segretaria lo guardò esterrefatta, non ci avrebbe mai creduto se non l’avesse visto con i suoi occhi. Intanto, Jitzuko si accorse che i pazienti seduti in sala d’attesa lo stavano guardando allibiti; allora si rivolse a loro e gli disse “che c’è di strano ? comincio a perdere la vista, e non vorrei restare cieco !”, la gente distolse lo sguardo da lui e si rimisero a leggere le riviste che c’erano sul tavolino di legno al centro della stanza. Il piccolo Uchiha tornò a guardare la segretaria, che gli disse “ascolta, bambino, capisco che tu abbia i tuoi problemi, ma non ti possiamo fare un trapianto senza il permesso dei tuoi genitori !”,”allora vada a chiederglielo, sono in obitorio !” ribatté Jitzuko, leggermente infastidito; “mi dispiace molto per loro, credimi; ma non posso …”,”che sta succedendo qui ?”, chiese il dottore, che era arrivato proprio in quel momento, “dottore, questo bambino sostiene di volere un trapianto d’occhi, lei cosa dice ?”, disse l’infermiera, che non sapeva più cosa fare. Il dottore guardò il bambino e disse “Hey, aspetta un attimo ! Tu sei Jitzuko Uchiha Senju, il ragazzo dell’altro giorno”, “si sono io” ribatté Jitzuko, “che cosa vuol dire che vuoi un trapianto d’occhi ?” chiese il dottore, “intendo dire che voglio che gli occhi di mio padre mi vengano impiantati”,”e perché ?”,”sono fatti miei !” rispose Jitzuko con tono altezzoso. Il dottore, allora disse, “senti Jitzuko, non posso eseguire un operazione del genere; non senza una raccomandazione e la somma di denaro sufficiente”, “denaro, denaro, pensate sempre al denaro ! Se è questo che vuole, eccola accontentata ” rispose Jitzuko, e gli porse un rotolo bianco ed un sacchetto. Il dottore aprì il sacchetto e ne riverso il contenuto sul bancone; erano luccicanti monete d’oro. Il dottore e la segretaria sgranarono gli occhi, poi lui chiese “dove li hai trovati ?”,”eredità di famiglia. Allora, le bastano ?”,”è almeno il doppio di quello che serve”, rispose il dottore, “una metà è per l’operazione, l’altra per …” e bisbigliò qualcosa nell’orecchio al suo interlocutore, “capisco”, disse il dottore, tornando a fissare le monete. Poi aprì il rotolo e lesse a bassa voce ciò che c’era scritto. Allora si fece scuro in volto.

Il dottore si riprese, poi chiamò un’infermiera e disse “preparì questo bambino, lo opererò oggi stesso !”, l’infermiera annui, poi si rivolse all’Uchiha e disse “andiamo, piccolo” e si allontanarono. Poco prima di attraversare la porta del corridoio, Jitzuko si fermò e, senza voltarsi, disse “dottore… grazie”, poi si rincamminò.

Il dottore chiamò un addetto dell’obitorio, e gli disse a bassa voce “mi serve il corpo di Kizuko Uchiha !”, l’uomo annui e se ne andò. Infine, si rivolse alla segretaria e le disse “signorina, mi ricordi di chiamare i miei genitori dopo. Devo dirgli che avevano ragione, la vita da medico è piena di sorprese”,”certo !” rispose la segretaria, e restò a fissare l’uomo che spariva all’interno di uno dei corridoi.

   Jitzuko si svegliò, ma non riusciva a vedere niente. Si porto le mani sugli occhi, e capì che erano coperti da bende. “Ben svegliato, Jitzuko”,”chi sei ?” chiese il bambino, “scusami, mi sono dimenticata che non riesci a vedere per colpa delle bende. Io sono l’infermiera dell’altro giorno, il mio nome è Sitchimi”,”salve Sitchimi; mi dica, quanto ho dormito ?”,”una settimana”,”così tanto ! E perché ?”, chiese Jitzuko sorpreso, “volevamo che il tuo corpo avesse tutto il tempo per adattarsi agli occhi nuovi. Comunque adesso non c’è più bisogno delle bende, adesso le tolgo”, e si chinò su di lui, togliendogli la fasciatura.

Jitzuko aprì lentamente gli occhi; la sua vista si adattò velocemente all’ambiente circostante. Allora l’Uchiha attivò il Mangekyo Sharingan, e si guardò allo specchio, e vide che si era evoluto.



Era il Mangekyo Sharingan eterno, il sogno di ogni Uchiha.

Lo disattivò, poi si rivolse all’infermiera, e disse “grazie, è perfetto”,”non ringraziare me, ringrazia il dottore” disse lei, poi uscì,salutando il ragazzino. Lui si stese sul letto, continuando a fissare l’occhio allo specchio. Non credeva che l’avrebbe mai ottenuto.

Quando arrivò, il dottore lo salutò sorridente, e disse “allora, ti piace il risultato ?”,”si, è venuto benissimo. A proposito, li ha portati ?”chiese Jitzuko,”si, eccoli”, e gli porse una scatolina. L’Uchiha guardò dentro, poi richiuse la scatola, e chiese “quanto dureranno ?”, “per sempre, in quello stato” rispose il dottore, “grazie, mi serviranno !”.

Una settimana dopo venne dimesso; ed il giorno dopo tornò all’accademia ninja. Nessuno, nemmeno l’insegnante, si premurò di fargli le condoglianze, o di chiedergli cosa fosse successo in quelle due settimane, e lui, per ripicca, non si premurò di salutare nessuno.

Durante l’ora di svago, Jitzuko, con l’occhio speciale attivo, si divertiva a guardare gli altri giocare a pallone o acchiapparella, e intanto prevedere le loro mosse, o la traiettoria dei tiri. Ad un certo puntò, vide una ragazzina, vestita con una camicietta ed una gonna bianca, seduta su un albero, mentre fissava gli altri bambini. Anche lei lo vide, i loro occhi si fissarono a lungo: lui con il Mangekyo Sharingan eterno ancora attivo, lei con i suoi occhi color nocciola; dopo qualche attimo, entrambi distolsero lo sguardo, e tornarono a guardare gli altri.

Dopo scuola, Jitzuko si diresse a casa. Mentre stava passeggiando per il sentiero che conduceva a casa Uchiha Senju, sentì delle voci provenire da un vicino bosco, “chi siete ? cosa volete ?”, disse una voce femminile, “siamo ragazzi dell’accademia, ma di un anno più grandi. Mentre tu sei quella che tutti chiamano “il mostro””, “no, non sono un mostro !”,”oh si che lo sei, e noi siamo qui per darti una lezione”,”perché ?”,”per il solo fatto che esisti”,”no aspettate, fermatevi” disse la voce, terrorizzata. Il gruppetto di cinque ragazzi si avvicinava alla figura misteriosa, “fermi !”, disse una voce dietro di loro. Si voltarono tutti, e videro Jitzuko, ritto in piedi davanti a loro, con lo sharingan normale attivo. “e tu chi sei?”, chiese uno di loro, “non sono fatti tuoi”, rispose l’Uchiha, “hey, so chi è !è quello a cui hanno ucciso i genitori due settimane fa !” esclamò uno di loro. I ragazzi lo guardarono bene, poi uno di loro disse “è vero, è lui ! è quello che dicono discenda da una stirpe di assassini”,”non osate prendere in giro la mia famiglia, mezze calzette”, rispose Jitzuko, “come ci hai chiamati ? Adesso ti insegno io !”, e uno di loro si avventò su di lui. Jitzuko usò lo sharingan per prevedere la mossa, schivò il pugno diretto alla sua faccia, gli prese il braccio, glielo girò dietro la schiena e gli diede un calcio, mandandolo a sbattere conto un compagno.

Gli altri tre si scagliarono, arrabbiatissimi, su di lui. Jitzuko evitò il pugno del primo e lo colpì alla nuca, facendogli perdere i sensi; poi lo sollevo e lo gettò contro il secondo. Infine evitò un sinistro del terzo e lo colpì con una ginocchiata nello stomaco.

I cinque si rialzarono, doloranti, “come osi ? Ragazzi, forza, usiamo la moltiplicazione del corpo !”, e, detto questo, si moltiplicarono e diventarono  15. Jitzuko, spazientito, disse “ok, mi sono stufato”, e cominciò ad eseguire dei sigilli: tigre, cane, cavallo, pecora, serpente, dragone e bue; poi alzò l’indice al cielo ed esclamò “Arte del fuoco: sole degli inferi”, e un enorme globo di apparve sulla punta dell’indice. Con un sorrisetto malefico stampato sulle labbra, Jitzuko cominciò a canticchiare “ambarabà cicci coccò, chi sa chi arrostirò”. I cinque ragazzi, vedendo la sfera fiammeggiante, disattivarono la tecnica della moltiplicazione del corpo e se la diedero a gambe.

Al che, Jitzuko, diattivò la tecnica, e si avvicinò alla ragazzina, che stava inginocchiata, con le mani davanti agli occhi, “su, alzati”, disse lui, “ti prego, non farmi del male !”, implorò lei. La ragazzina si sentì sollevare, aprì gli occhi, e vide che Jitzuko la teneva in braccio. Lei, rossa come un pomodoro maturo, disse “ma cosa fai ?”,”altrimenti non ti muovi più disse lui”, disse lui, e si incamminò.

Arrivato a casa della ragazza, la poggiò sul prato, e si sedette accanto a lei. La ragazzina all’inizio non lo guardava, poi si voltò verso di lui e gli chiese “perché mi hai aiutato ?”,”perché siamo simili” rispose lui, “cosa vuoi dire ?”;”io e te siamo dotati di grandi poteri. Ho letto uno scritto del mio bisnonno, in cui diceva che al villaggio della Cascata venne affidato il demone eptacoda; e visto che tutti ti chiamano “mostro”, deduco che tu sia la sua forza portante, vero ?” disse Jitzuko, “si” rispose lei abbassando gli occhi, “capisco. Allora posso dire che entrambi abbiamo un potere immenso tra le mani, tu in qualità di forza portante, ed io in qualità di Uchiha.”,”Uchiha? Aspetta, è quello che tutti dicono essere un clan di assassini?”, chiese la ragazza, incuriosità, “si, in parte è vero. Lo vedi questo ?”, e le mostrò lo sharingan normale, “questo è lo sharingan, l’abilità innata del mio clan. Lo sharingan è estremamente potente, e può evolversi nel Mangekyo Sharingan, che è ancora più potente”, “ma è fantastico ! Avete un’abilità innata formidabile !”, disse lei, entusiasta, “invece è una maledizione” ribattè lui,”per sviluppare il Mangekyo sharingan, bisogna uccidere il proprio migliore amico”. La ragazzina restò pietrificata a sentire quelle parole, poi si fece coraggio e chiese “m-ma perché ?”, “perché il dolore fa evolvere lo sharingan. Ecco perché gli Uchiha tendono a non legarsi con nessuno, per non provare ancora dolore. Fortunatamente io non ho dovuto fare niente di tutto ciò; i miei genitori sono stati uccisi da mio cugino.” Poi le mostrò il Mangekyo sharingan eterno. Lei lo guardò a lungo, poi disse “è questo il Mangekyo sharingan ?”, “no, questo è il Mangekyo sharingan eterno, l’evoluzione finale dello sharingan.”, “Whow, e come l’hai ottenuto?”; Jitzuko guardò il cielo un attimo, poi disse “mi sono fatto trapiantare gli occhi di mio padre”.

Ci fu un lungo attimo di silenzio, poi Jitzuko disse “va bene, si è fatto tardi, io vado” e si alzò. Appena si fu allontanato un pochino la ragazza lo fermò e gli disse “aspetta, non ci siamo ancora presentati ! Io sono Fuu”, “e io sono Jitzuko Uchiha Senju” disse lui, e poi se ne andò.

Nota dell’autore:

Salve a tutti. Capitolo un po’ lunghino questo, ma ci ho messo molta roba dentro.

Prima di tutto volevo dirvi che il disegno dello sharingan è quello originale, fatto da me in persona (anche perché non sono un esperto di computer-grafica).

Secondo volevo chiedervi: avete capito cosa c’è nella scatola che il dottore ha dato a Jitzuko ?

Comunque ora vi saluto, e vi do appuntamento al prossimo capitolo: “Il passato di Jitzuko: l’inizio di una grande amicizia”.
   
 
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