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Autore: Trafalghina and Zorina    28/09/2014    0 recensioni
Buon giorno a tutti!
Questa storia parla di avventure, separazioni e ritrovamento di una ciurma, la quale sarà composta da voi.
Sì da voi, è un’altra storia ad oc. Il massimo di oc è 9/10 non di più.
Spero che sia riuscita un pochino a incuriosirvi!
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Gli ultimi incontri (parte 2)

 
 
Pov. Mia *sulla nave*
Sentii un rumore che proveniva dal ponte, era strano che la mia ciurma sia già tornata erano usciti soltanto da tre ore e mezza. Aprii piano la porta della mia stanza, dalla quale potevo vedere tutto il ponte, lo riconobbi subito, era proprio lui, Jin Kuroi, la bestia sanguinaria.
- Cosa ci fai sulla mia nave Jin?-
- Ti cercavo.-
- Perché?-
- Girano voci che tu sia riuscita a controllare il tuo potere e anche a “potenziarlo” con duri allenamenti e voglio proprio vedere se ci sei riuscita, per me sono solo voci.-
- Come faccio a dimostrarti che non sono solo voci.-
- Combatti contro di me, senza utilizzare l’haki, se no sarebbe troppo semplice.-
- Va bene.-
- Sappi che se vinco io mi insegnerai.-
Non gli risposi, formai un arco e una freccia con dell’acqua e la scoccai; gli sfiorò l’orecchio.
Lo vidi trasformarsi in forma ibrida del cerbero: aveva tre teste, il pelo nero, gli artigli erano molto affilati, i canini erano più lunghi e tutti i sei occhi erano rossi; si reggeva su due zampe, doveva essere alto 3m e 60cm.
Ero così presa nell’osservare le sue caratteristiche, che non mi accorsi che aveva fatto un salto nella mia direzione, mi stava per attaccare con gli artigli; riuscii a schivarli al pelo, non dovevo distrarmi, già le mie condizioni non erano le migliori.
Passò un po’ di tempo dall’inizio dell’incontro, Jin cercò più volte di mordermi o attaccarmi con gli artigli, io mi paravo sempre, anche se un paio di volte mi prese di striscio.
- Hai paura d’attaccarmi?-
Non gli risposi, lo bloccai con delle catene fatte d’acqua del mare, molto spesse.
- No, non ho paura d’attaccarti, anzi...-
Con un movimento della mano, lo feci sbattere violentemente contro il parapetto della nave, adesso era sdraiato sul ponte.
Porsi una mano davanti a lui e lo bloccai, ora era in mio controllo.
Mi avvicinai a lui e gli presi il pugnale che teneva nello scarponcino viola e bianco destro.
- Direi che ho vinto io.-
Brandii il pugnale in aria. Sentii delle voci, erano lontane.
Colpii con violenza.
Mi alzai e guardai la mia ciurma dalla nave, erano molto stupiti, chi di più chi di meno.
Allungai la mano verso il ponte e un’altra me la afferrò.
- Benvenuto nella ciurma Jin Kuroi.-
- Cosa c’è da fare quelle facce?-
- Niente, quindi la ciurma ora è completa, giusto?-
- Esatto Angelica, ho anche notato che avete trovato Martina; benvenuta!- gli feci un leggero sorriso.
- Bene, Zaker possiamo già prendere il largo?-
- Si.-
- Perfetto allora partiamo!-
 
*nel tragitto da Leuchtturm all’arcipelago Stella*
 
Viaggiavamo ormai da due giorni. Era un pomeriggio soleggiato. La ciurma faceva quello che voleva, c’era chi studiava insieme qualcun altro la medicina, altri che si allenavano, chi parlava con gli animali, chi dormiva, chi era in cucina a preparare la merenda. Mi sedetti vicino a Diana, dopo neanche 5 minuti qualcuno si fermò davanti  me, facendomi ombra; aprii gli occhi per vedere chi era.
- Cosa c’è? Volete tutti quanti uccidermi?-
- No, è solo che volevamo chiederti una cosa.-
- Cosa Mery?-
Prese parola Jin.
- Tu sai tante cose su di noi,invece noi non sappiamo niente di te...-
Poi Martina.
- ... vorremmo sapere più di te, oltre a quello che dice la gente.-
Mi alzai e gli diedi le spalle appoggiandomi sul parapetto. Sentii che qualcuno se ne stava per andare.
- Nacqui nel mare Settentrionale, su un’isoletta non molto conosciuta, all’età di 3 anni dovetti andarmene perché la popolazione mi considerava un mostro perché sono albina. Lasciai la mia famiglia e andai ad abitare con mia nonna su un’altra isola, lei mi fece imparare a usare l’arco e la spada all’età di 5 anni mangiai il frutto Water - Water, il quale mi permette di controllare l’acqua, anche all’interno di un corpo umano e Jin ve lo può affermare; a 15 anni persi mia nonna per colpa di una grave malattia; prima che morì mi costruì un arco apposta per me...-
 Mi girai e lo porsi verso di loro.
- ... presi il mare e incontrai un po’ di pericoli e così iniziai a farmi un nome, è per questo che questa cicatrice...-
Feci vedere una cicatrice sulla gamba destra.
- ... poi incontrai Angelica che cercò di uccidermi; passai due anni con lei e feci amicizia, poi ci separammo, io andai avanti per la mia strada e lei per la sua, 3 mesi fa capii che da sola non riuscivo più a navigare e allora inizia a fare delle ricerche, fino ad arrivare a oggi.-
- Ti ricordi ancora il nostro incontro. -
- Direi chi lo può scordare. Comunque io, non so tutto su di voi, so solo delle piccole informazioni.-
 

 
 

Angolo dell’Autrice:
Salve a tutti, avete visto non sono morta ero solo molto impegnata con la scuola.
Questo capitolo è molto più corto degli altri perché è il continuo.
Spero che vi sia piaciuto, vi anticipo subito che nel prossimo scoprirete i passati dei vari componenti e altro.
Spero che la scrittura sia decente. ^^’
E soprattutto vi sia piaciuto. (lo spero)
Ringrazio tutti coloro che la stanno seguendo, chi l’ha recensita, chi la messa tra le preferite e anche tutti i lettori silenziosi e anche coloro che l’hanno aperta per sbaglio. GRAZIE!!! =’)
Il prossimo capitolo uscirà, non so quando, ma uscirà.
Grazie ancora per tutto e alla prossima! =)
 
Kiss Kiss
Trafalghina
   
 
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