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Autore: sarahrose    28/09/2014    1 recensioni
SEGUITO di WRECKLESS.
1979. I Guns Fottutissimi Roses sono una neonata band di sleaze metal al primo tour.
Vorrebbero spaccare il mondo ma, ahimè, la sfiga li perseguita.
Ce la faranno?
La mission impossible è arrivare vivi a Seattle e onorare almeno nell'ultima tappa del tour.
Riusciranno i nostri eroi a spaccare il mondo?
Nota dell'Autore: RISATE A NASTRO E MOMENTI INTROSPETTIVI.
COME AL SOLITO... PROMETTO FOLLIE!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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capitolo 39

 

TURN AROUND BITCH I GOT A USE FOR YOU

W.Axl Rose

 

Fanculo Steve, cazzo.

Quello prima o poi ci farà sbattere tutti quanti in galera.

Lui e le sue stronzate da bambino di due anni, ve lo dico io, che non l’ho mai potuto reggere fin dal primo giorno, ‘sto cialtrone, prima o poi ci costeranno molto cari. Vedrete un po’ se non mi sbaglio.

Intanto, quella faccia di culo ce l’ha fatta ancora una volta.

No, dico.

Ci mancavano solo i danni a quel cazzo di buco di culo fetente di club che ha visto l’esordio dei leggendari GUNS Fottutissimi e ancora più Strafottuti Roses, aka la cazzo di BAND che spaccherà il CAZZO DI MONDO.

Solo una mente perversa e insondabile come quella del nostro Giullare del Re, qui, poteva partorire una cazzata come quella che ci è costata una multa salatissima:

PISCIARE SUL CAZZO DI IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DEL LOCALE MANDANDOLO IN VACCA.

Non ho parole.

E sapete com’è che si è giustificato quel mentecatto buono a nulla?

“Ma uffa! Cazzo potevo fare? Mi pisciavo sotto e il cesso era impraticabile, voglio dire, ma ve lo siete beccato? Cammini sugli scarafaggi, cazzo. E c’è una puzza che stende una capra. Insomma, solo all’idea di tirarlo fuori per pisciare mi veniva da sboccare…”

Madonna santissima dei Metallari Strafatti e Rintronati!

Io non ce lo facevo così delicatino, Popi.

Voglio dire. Ma lui non è mica venuto su nel GHETTO?

E’o non è un cazzo di gatto randagio di Inglewood, questo coglione cotonato e ossigenato di batterista da fustino del detersivo?
Io non lo so. Non ci capisco più un cazzo. E d’altronde, ormai lo sapete anche voi: dove c’è lui, la logica sgomma via di brutto. Anzi. Di più. Si scioglie come neve al sole. Eroina in acido ascorbico. Quel cazzo che volete voi. Ed eccoci qui.
Condannati a morte per una cazzata di Popi.
Va bene la MULTA, ma c’è di peggio. Voglio dire. I soldi vanno e vengono. Anzi. Per ora vanno e basta
(da qualche altra parte)
COSì, NON POTENDO PAGARE IN DENARO, SI PAGA IN NATURA.

Ci sono cose peggiori della MORTE.
ADESSO LO SO.
Rivedo la mia vita come un film. Specialmente gli ultimi intensissimi mesi. E il mio pensiero corre a casa di Steve e ai bei momenti felici con le nostre due passerotte darkettone con quel cazzo di gatto-ratto incontinente. Chissà, tra parentesi, da quanti si sono fatte sbattere, sempre che non siano già fuggite con la cassa.
Chiusa parentesi.
Per colpa di Popi, quel pervertito del proprietario di quel cesso di nightclub ci ha dato non due, non tre, ma quattro alternative. Una peggio dell’altra.
“Ecco come mi pagherete!”
Ha ghignato quel brutto figlio di Sodoma e Gomorra.
“Aprite bene le orecchie, bellezze!”
La verità fa male, cazzo. La verità uccide.
Altro che la cazzo di sedia elettrica!
“DOVETE BALLARE PER ME!”
Ha detto, frantumando l’ultimo residuo del mio orgoglio.
E che cazzo!
Dignità. Orgoglio. Istinto di autoconservazione. Chiamatelo come volete.
Era tutto ciò che ci rimaneva. FINORA. Perché adesso, per colpa di Popi, se n’è andato a puttane anche quello.
“Co-co-co-come BALLARE PER TE? MA CHE CAZZO...”
Ma già lo sapevo.

“OK”
Ho detto, dopo un lungo quanto inutile silenzio di riflessione, inghiottendo bile nel tentativo
(vano)
di rispedire al mittente un sorso di Zio Jack tornato su a razzo che non ne voleva sapere di restare giù.
“NON C’E’ PROBLEMA, AMICO.”
Niente da fare.
Il whisky mi risale su per la gola.

(Nondevovomitarenondevovomitarenondevovomitareaddossoaquestoabortosenzapallelamiacazzodicolazione…)

Visto come butta, tento per lo meno di fare il duro.
Se non con i fatti, quantomeno a PAROLE
(che, in qualità di LYRICIST del gruppo, sono sempre state il mio forte)

Dunque.
PRIMO.
ROCK ATTITUDE.
Un ghigno da bastardo cane-mangia-cane- e una paglia di sbieco che mi pende di bocca.
Capelli cascanti a coprrmi la faccia per nascondere il pallore mortale di chi, come me, in realtà, si sta CAGANDO sotto.

DUE.
FACCIA DI CULO.
“MA HO PAURA CHE, PRIMA, DOVRAI UCCIDERMI!”
Lui mi ha riso in faccia.
“OK, ZUCCHERINO.”
Una zaffata di birraccia mi ha fatto venr su anche il tacchino del Ringraziamento e, purtroppo, la peggio l’ha avuta il povero Slash che, da bravo scudiero del sottoscritto, si era fatto avanti per immolarsi per il suo Don Chisciotte e bere, con la sua MOLLY, il sangue del nemico.
“COME VUOI”
Ha detto quel porco, mettendomi senza tante cerimonie una cazzo di manaccia da muratore- senza offesa per la categoria- nelle mutande.
“ MA PRIMA  TI SCOPO.”
No, dico.
Ragazzi, ma che cazzo di storia è questa?
 
“VOLTATI, CAGNA!”
(Ma che roba? Il sesso non era nei patti, cazzo!)
“SO IO COSA FARE, CON TE!”

TRE.
FUGA PER LA VITTORIA.
Ma vengo ripreso per i capelli dai due scimmioni della SECURITY e schiaffato a PANCIA SOTTO su una merda di divano puzzolente che, almeno a giudicare dall'olezzo, ne ha già viste di tutti i colori.

Inutile dire che la mia ciurma non è stata lì a guardare e, nonostante il vomito, la puzza e il disgusto- e il fatto che, tanto per cambiare, stiamo tutti quanti a rota di brutto- diciamo che ci siamo fatti onore.
Almeno dal punto di vista MORALE.
Per quel che riguarda quello CARNALE …

Beh, sentite.
Ma un po’ di cazzi vostri ogni tanto, NO?
Al momento, la peggio l’ha avuta il nostro virtuoso della Sei Corde.
Il Chitarrista Senza Faccia, Re delle Scale Blues e delle fughe impazzite sul manico della sua cazzo di Gibson Les Paul.
Bruttissimo a dirsi ma non siamo riusciti a salvarlo.
Il nostro eroe si è immolato per la causa.
Ha donato la sua VIRTU’ fiammante con ardore e con coraggio anche se, devo dire che, più che di sua volontà, è stato… ehm… diciamo… PIEGATO
(A NOVANTA GRADI)
Dagli EVENTI.
BASTA.
Trattandosi di un cazzo di locale GAY, dire che non avevo un bel presentimento era come dire che quel coglione di Steve era da sculacciare sul culetto e mandare a nanna senza cena.
Mi sono spiegato?
Insomma, QUI MARCA MALUCCIO.
Riusciranno i nostri eroi, aka i buoni vecchi Guns Fottutissimi e Mille Volte Ancora Più Strafottuti
(stavolta LETTERALMENTE!)
A portare a casa la pelle
(visto che per la VIRTU’ ormai è un pelino troppo tardi?)
E io cazzo ne so?
So solo che, al momento, vista la situazione, non me la sento di abbassare la guardia.
“EHI, BOSS!”
Mi fa quel cazzone di Popi, che oltretutto, è la causa di tutti i nostri mali, per non dire che si è pure sparato di nascosto tutta la merda che il povero fido Izzy aveva scovato da un pusher tremendamente sinistro che batte la zona rischiando, ancora una volta, il culo per noi tutti.
(Giuro che se lo becco gli rompo la sua grancassa sulla capoccia e poi gliela infilo in un orecchio.
“GUARDATI LE SPALLE!”
Poi, come negli incubi che facevo da bambino quando andavo a letto senza cena e col culo pieno di frustate di quell’altro buono là – Dio lo strafotta da qui all’eternità- l’indicibile, l’impensabile, ACCADE.
In un terribile istante sospeso nel tempo e nello spazio siderale di una cazzo di Sodoma e Gomorra del ventesimo secolo, una folata di sudore di ascelle vecchio di mesi mi spedisce nel limbo del nulla e del mai come quando, da bambino, mi hanno tolto le tonsille.
SIGNORE, PIETA’…
CRISTO, PIETA’…
a testa bassa, il mio carnefice, non pago di ciò che ha appena fatto al povero UCCELLI DI ROVO, si avventa su quello che resta di me.
E mentre il mio corpo sfuma al nero a diecimila miglia da me, la mia carne straziata partorisce un riff di proporzioni epiche. Turn around bitch/I got a use for u Besides/ u ain't got anything better ta do/and I'm bored...
   
 
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