07/10/2008
2 recensioniCondoglianze
In un luogo imprecisato non lontano dal villaggio della Nebbia, una giovane donna dai lunghi capelli rossi, sta stendendo i panni ad asciugare. Nel frattempo, controlla con lo sguardo un bambino di circa 2 anni, coi capelli neri e lo sguardo pieno d'intelligenza, che sta giocando nel cortile. Improvvisamente si blocca, lasciando cadere a terra una maglietta che stava per mettere sul filo
" Questo chakra..."
Volge lo sguardo all'orizonte, fissando un punto che, col passare dei secondi, prende sempre più le sembianze di una persona che conosce bene
" E' lui! "
Si inginocchia e allarga le braccia
- Suzaku, basta giocare. Vieni in braccio alla mamma!
Il bambino alza la testa, e vedendo la madre con le braccia spalancate le corre incontro sorridente e si lascia prendere in braccio.
La giovane donna prende in braccio il figlio e si prepara ad accogliere il visitatore inaspettato.
E' un ragazzo di circa 20 anni, con gli occhi azzurri e i lunghi capelli biondi che arrivano quasi a terra. Indossa uno strano coprifronte col kanji 'olio' e una brutta cicatrice verticale gli attraversa l'occhio sinistro. Porta tra le mani un urna cineraria di pregevole fattura e avanza con solennità verso la piccola casa. Arrivato davanti alla giovane donna, le rivolge uno sguardo pieno di tristezza
- Salve, Karin.
La donna guarda il nuovo arrivato senza lasciar trasparire alcuna emozione
- Uzumaki.
Dopo una lunga pausa, Naruto le porge l'urna e inzia a parlare
- Ti ho portato le ceneri di Sasuke.
Karin continua a fissarlo con sguardo inespressivo
- Posso assicurarti sul mio onore che nessuno ha toccato le spoglie di Sasuke, se non per prepararlo alla cremazione. Sono profondamente addolorato, per non aver potuto invitarti ad assistere alla cerimonia. Ma d'altra parte non potevo garantire per la tua incolumità.
La donna posa a terra il figlio e prende l'urna con le ceneri di Sasuke
- Capisco.
Naruto riprende a parlare
- So che farai fatica a credermi, ma Sasuke è stato il mio migliore amico e non avrei mai voluto che le cose finissero così.
Karin distoglie lo sguardo e fissa l'urna
- Ti credo. In fondo anche lui ti considerava un amico. A lungo si è battuto contro la propria sete di vendetta, per non essere costretto ad affrontarti. E ti prego di credere, che quella battaglia, io ho cercato di aiutarlo a vincerla. Era mio marito, il padre di mio figlio, l'unico uomo che avessi amato. Mi faceva male il cuore a vederlo lottare comtro i propri demoni interiori e ho cercato di sostenerlo con tutta me stessa.
Karin cade in ginocchio, il volto rigato di lacrime. Naruto resta immobile per un attimo ad osservare la scena, indeciso se darle conforto o lasciarle spazio. Prima che possa decidersi ad andarla a consolare, il piccolo Suzaku lo precede correndole incontro ed abbracciandola con tutta la sua forza. Karin risponde all'abbraccio del figlio, si asciuga gli occhi, bacia Suzaku sulla fronte per ringraziarlo e alza nuovamente lo sguardo su Naruto
- Ma non è bastato! Alla fine ha abbandonato anche me e nostro figlio e si è incamminato lungo il sentiero della follia, che lo ha portato alla morte. Non te ne faccio una colpa e ti ringrazio per avermi restituito le sue ceneri. Per quanto mi riguarda ogni disputa con la Foglia è morta con lui. Ma adesso cerca di capire se ti dico che parlare con te mi sta uccidendo. Quindi ti prego, lasciami sola col mio dolore.
Il giovane Hokage abbassa lo sguardo
- Ho capito.
Poi volta le spalle e inizia ad allontanarsi. Si ferma un attimo e prima di scomparire sussura un'ultima parola
- Condoglianze.
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questa era la seconda storia della raccolta
anche questa volta era un po' triste ma spero vi sia piaciuta
fatemi sapere
ci sentiamo
CIAO XD
In un luogo imprecisato non lontano dal villaggio della Nebbia, una giovane donna dai lunghi capelli rossi, sta stendendo i panni ad asciugare. Nel frattempo, controlla con lo sguardo un bambino di circa 2 anni, coi capelli neri e lo sguardo pieno d'intelligenza, che sta giocando nel cortile. Improvvisamente si blocca, lasciando cadere a terra una maglietta che stava per mettere sul filo
" Questo chakra..."
Volge lo sguardo all'orizonte, fissando un punto che, col passare dei secondi, prende sempre più le sembianze di una persona che conosce bene
" E' lui! "
Si inginocchia e allarga le braccia
- Suzaku, basta giocare. Vieni in braccio alla mamma!
Il bambino alza la testa, e vedendo la madre con le braccia spalancate le corre incontro sorridente e si lascia prendere in braccio.
La giovane donna prende in braccio il figlio e si prepara ad accogliere il visitatore inaspettato.
E' un ragazzo di circa 20 anni, con gli occhi azzurri e i lunghi capelli biondi che arrivano quasi a terra. Indossa uno strano coprifronte col kanji 'olio' e una brutta cicatrice verticale gli attraversa l'occhio sinistro. Porta tra le mani un urna cineraria di pregevole fattura e avanza con solennità verso la piccola casa. Arrivato davanti alla giovane donna, le rivolge uno sguardo pieno di tristezza
- Salve, Karin.
La donna guarda il nuovo arrivato senza lasciar trasparire alcuna emozione
- Uzumaki.
Dopo una lunga pausa, Naruto le porge l'urna e inzia a parlare
- Ti ho portato le ceneri di Sasuke.
Karin continua a fissarlo con sguardo inespressivo
- Posso assicurarti sul mio onore che nessuno ha toccato le spoglie di Sasuke, se non per prepararlo alla cremazione. Sono profondamente addolorato, per non aver potuto invitarti ad assistere alla cerimonia. Ma d'altra parte non potevo garantire per la tua incolumità.
La donna posa a terra il figlio e prende l'urna con le ceneri di Sasuke
- Capisco.
Naruto riprende a parlare
- So che farai fatica a credermi, ma Sasuke è stato il mio migliore amico e non avrei mai voluto che le cose finissero così.
Karin distoglie lo sguardo e fissa l'urna
- Ti credo. In fondo anche lui ti considerava un amico. A lungo si è battuto contro la propria sete di vendetta, per non essere costretto ad affrontarti. E ti prego di credere, che quella battaglia, io ho cercato di aiutarlo a vincerla. Era mio marito, il padre di mio figlio, l'unico uomo che avessi amato. Mi faceva male il cuore a vederlo lottare comtro i propri demoni interiori e ho cercato di sostenerlo con tutta me stessa.
Karin cade in ginocchio, il volto rigato di lacrime. Naruto resta immobile per un attimo ad osservare la scena, indeciso se darle conforto o lasciarle spazio. Prima che possa decidersi ad andarla a consolare, il piccolo Suzaku lo precede correndole incontro ed abbracciandola con tutta la sua forza. Karin risponde all'abbraccio del figlio, si asciuga gli occhi, bacia Suzaku sulla fronte per ringraziarlo e alza nuovamente lo sguardo su Naruto
- Ma non è bastato! Alla fine ha abbandonato anche me e nostro figlio e si è incamminato lungo il sentiero della follia, che lo ha portato alla morte. Non te ne faccio una colpa e ti ringrazio per avermi restituito le sue ceneri. Per quanto mi riguarda ogni disputa con la Foglia è morta con lui. Ma adesso cerca di capire se ti dico che parlare con te mi sta uccidendo. Quindi ti prego, lasciami sola col mio dolore.
Il giovane Hokage abbassa lo sguardo
- Ho capito.
Poi volta le spalle e inizia ad allontanarsi. Si ferma un attimo e prima di scomparire sussura un'ultima parola
- Condoglianze.
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questa era la seconda storia della raccolta
anche questa volta era un po' triste ma spero vi sia piaciuta
fatemi sapere
ci sentiamo
CIAO XD