-Chi sei? Cosa vuoi da noi?- Chiesi io, sguainando la spada
-Come osate intrufolarvi in un posto sacro come questo? Per millenni nessuno al di fuori della confraternita ha mai messo piede qui dentro- Urlò lui.
-Si calmi, non vogliamo farle del male. Siamo qui poiché un nostro amico, è stato colpito da una freccia avvelenata. I nostri studi hanno ricondotto il veleno alla vostra confraternita. Siamo qui per un rimedio al veleno- Disse Rachel.
-Siete voi quindi… Due ragazze ed una capra. Proprio come nella profezia- Sibilò lui. –E vi aspettate che vi liberi? Ora voi due bambocce, unirete i vostri corpi per far rinascere la nostra signora, Cailleach- Conluse.
-Ve lo potete scordare- Risposi io.
-Vuol dire che vi costringerò- Disse a bassa voce. Successivamente gridò delle parole che solo ora, essendo stata a stretto contatto con un druido, riesco a comprendere.
 
Thu’n mak Uhk la Ha
 
Tese la mano verso Grover, gli si illuminarono gli occhi, e allora il satiro venne scagliato contro un grosso masso, sbattendo la testa e perdendo conoscenza.
-Grover no- Urlai io. Allora mi lanciai inutilmente all’attacco. Più fendenti tiravo, più lui ne schivava.
-Basta giocare- Gridò lui. Allora gli si illuminarono gli occhi e pronunciò:
 
Hak’ith phaohel Uhk la hi’ch tha’hope Hur
 
Quindi io e Rachel venimmo scagliate contro quella sottospecie di portale di pietra, che ci imprigionò in un campo di forza.