Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: larrywilldiewithus    29/09/2014    0 recensioni
“‘Hi’ e ‘Oops’ sono gli unici che non moriranno mai. Saranno impressi sempre sulla nostra pelle, nei nostri cuori, nei nostri ricordi e nelle nostre menti. Non potranno cancellarsi. Perché i nostri ricordi sono i più forti. L’amore rimane, dall’inizio fino alla fine.”
//Fanfiction LARRY//
SE NON AMI L'ARGOMENTO, NON LEGGERE.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

GREEN EYES AND BLUE EYES

2 - HARRY’S POV
«Hi e Oops sono gli unici che non moriranno mai.»
«I nostri ricordi sono i più forti.»
«L’amore rimane, dall’inizio fino alla fine.»
La voce di Louis non riusciva a bloccarsi. Era come una registrazione, avviata e mai stoppata nella mia testa. Non riuscivo a dormire. Fissavo il soffitto e mi chiedevo se l’avessi mai potuto riabbracciare. Eppure non doveva partire in guerra. Non doveva uscire dalla band. Lo avrei rivisto. La domanda da porsi è:
“Sarebbe stato tutto come prima?”
Non volevo pensarci. Le lacrime ormai scendevano sole, sentivo i miei occhi bruciare e grosso nodo formato alla gola. Provai ad inghiottire ma notai un fastidio. Pensai se fosse stata già scritta la nostra fine. Pensai se saremo potuti tornare a sorridere insieme. Pensai se avrei potuto continuare a preparargli i macarons per il pomeriggio o se la sera avrei potuto ballare lentamente tra le sue braccia mentre la musica nel nostro salone sarebbe riuscita a sconfiggere il buio dentro di noi. Continuai a pensare fino a quando non mi accorsi che fuori, nel cattivo mondo intorno a me, c’era una tempesta, la stessa che stava subendo il mio cuore. E mentre la pioggia bussava sulle finestre, i tuoni, minacciosi, urlavano di stare al riparo rompendo il silenzio e i lampi illuminavano solo per un momento quello che la terra stava subendo: il cielo oscuro, le strade isolate, il mondo grigio. Pensando a tutto questo e alla strana coincidenza tra la tempesta nel mondo reale e il mio, non mi accorsi che qualcuno stava bussando alla porta. Mi sollevai con il busto e mi sedetti sulla sponda del letto. Mi passai velocemente due dita sulle guancie per asciugare le lacrime e feci un sospiro.
«Puoi entrare, Niall.»
Sentii la porta aprirsi piano e con la coda dell’occhio vidi la testa bionda di Niall sbucare all’improvviso. Io, serio e immobile rimasi a fissare un punto del pavimento. Entrò e si sedette accanto a me, poggiando la mano sulla mia. Mi guardò di scatto.
«Sei… freddo.»
Non risposi. Lui sospirò.
«Non voglio infastidirti, Harry. Se vuoi posso ritornare in salotto.»
«No. Se sei venuto c’è un motivo. E se vuoi rimanere, fa’ pure. È casa tua.»
Si mise seduto comodo accanto a me, con i gomiti poggiati sulle ginocchia e la testa fra le mani.
«Posso farti una domanda?»
Annuii, troppo stanco per aprir bocca.
«Cosa… cosa sta succedendo nel tuo cuore? Cosa ti fa più male?»
Lo guardai, sperando che potesse vedere quello che accadeva nel mio cuore semplicemente con il riflesso nei miei occhi. Ma scosse la testa.
«Lo sapevo, non avrei dovuto parlare. Sei, sei distrutto. Vado via.» – si toccò la fronte con una mano, imbarazzato.
«No, ti prego. Non farlo anche tu.» – afferrai il suo braccio non appena si alzò, tirandolo verso di me.
Sorrise. Ma in quel sorriso non trovai nessun motivo per ricambiare.
«Sono qui. E se vuoi parlare, io sono disponibile per tutta la notte.»
«Mi sento così… inutile. Non trovo più un motivo per parlare, per muovermi, per…»
«Vivere?”
«Esatto. Non c’è più niente che mi dà la forza di fare anche una piccola cosa che può cambiarmi la giornata. Perché di solito è Louis stesso che me la cambia.»
Sentii il suo lento respiro. «Cosa farai?»
Giusto. Cosa farò? Aspetterò? E cosa? Chi? Il tempo non può fermarsi. Non si può ritornare indietro. Il passato non può migliorare il futuro. Se il presente è una merda, anche il futuro lo sarà se non si ha la voglia di migliorarlo. Se nel presente non c’è nessun motivo per sorridere alla vita, perché questo motivo dovrebbe essere presente nel futuro? Se la mia vita fa schifo sin dall’inizio, non c’è nessuna ragione per la quale la mia vita non dovrebbe fare schifo anche alla fine.
«Oh, dimmi tu cosa posso fare senza di lui.» – mi portai le mani sul viso.
«Non devi abbatterti, Harry. Per questi quattro anni hai sempre dimostrato di essere il migliore, non puoi cambiare proprio ora.»
«Pensaci. Per questi quattro anni c’è stato Louis al mio fianco. Perché mai dovrei continuare ad essere ‘il migliore’ come non fosse cambiato niente?» – feci una smorfia, scuotendo la testa.
«Perché sai benissimo che tutto si sistemerà. Louis tornerà. E quando tornerà vi renderete conto che sarà tutto più bello di prima. Louis non è andato via per sempre.» – fece per rassicurarmi, con la sua voce sempre calda e rassicurante. Forse quella sera fu solo calda e basta.
Scossi la testa, immaginando la mia situazione tra altri quattro anni. Nulla si può sistemare. Il vaso di una vita, una volta rotto, non si può aggiustare. Si compra un altro. Ma non sarà così speciale come il precedente. Provai ad immaginare il mio unico amore in questo momento.
I suoi occhi blu che si illuminavano quando cadevo nelle trappole della mia vita, le sue mani che mi tiravano su dal burrone, i battiti del suo cuore verso la strada giusta, che seguivo solo perché c’era lui che mi guidava. Provai ad immaginare tutti questi dettagli ma li vidi frantumati, sfocati e spezzati. Scoppiai a piangere, aggrappandomi a Niall come un’ancora di salvezza, sapendo bene che nessuno avrebbe potuto salvarmi se non la giusta cura, ormai buttata via dalla mia vista.
«Non piangere. Non piangere altrimenti piango anche io.» – iniziò ad accarezzarmi i capelli ma notai subito che non era il tocco di chi amava coccolarmi ogni sera prima di andare a dormire, abbracciato a me. Notai subito che nessuno sapeva consolarmi come faceva lui. Nessuno sapeva chi io fossi se non lo stesso pezzo che si è staccato del mio corpo.
E se non stesse piangendo come me in questo momento? E se stesse già dormendo, sognando i futuri momenti accanto alla compagna del suo nuovo cammino? E se non mi stesse pensando? Mi fermai. Le lacrime smisero di scendere, come i singhiozzi che smisero di tormentarmi, mentre riuscivo ancora a sentire i rumori della natura che rimbombavano fuori dal nostro riparo. Mi allontanai da Niall.
«Ti senti meglio, ora?» – mi sorrise, accarezzandomi la schiena.
«Sono stanco, è meglio che-»
«Lo so. È meglio che ti riposi. Buonanotte, Harry.» – mi interruppe. Prima di alzarsi, mi diede due pacche amichevoli sul ginocchio. Chiuse la porta e sentii i suoi passi incamminarsi verso il salone.
Rimasi solo io nella stanza che in meno di un’ora aveva visto solo pianti e sofferenze. Mi guardai intorno. E poi lasciai andare il peso del mio corpo all’indietro, cadendo con la schiena sul soffice letto. Fissai il soffitto, come tutte le notti della mia vita passate ad immaginare un modo per cambiare le cose.
Poi, mi vibrò il telefono. E pensai subito che avrei dovuto rispondere in fretta a Louis. Ma era un messaggio di mia madre. Voleva sapere sei ero pronto per l’inizio del tour. Me ne ero totalmente dimenticato. Ma non risposi. Ero pronto per essere buttato sotto ad un treno, sì quello sì. Notai che Louis non mi aveva scritto. Andai nella cartella della musica e, senza nemmeno scorrere nella playlist, si avviò “Goodbye my lover”.
Un brivido mi scosse. Ero forte abbastanza da poterla ascoltare? Lasciai che la melodia riempisse la camera, fregandomene di quello che avrei potuto provare. Ero già distrutto per quello che era successo, una canzone non avrebbe potuto farmi ancora più male di quanto già non ne avessi. E invece fu proprio così.
“Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your hand.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.”
Addio, amore mio. Addio, amico mio. Sei stato l’unico, sei stato l’unico per me.
“I am a dreamer and when I wake,
You can't break my spirit - it's my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be
I've seen you cry, I've seen you smile.
I've watched you sleeping for a while.
I'd be the father of your child.
I'd spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We've had our doubts but now we're fine,
And I love you, I swear that's true.
I cannot live without you.”
Iniziai a canticchiare dentro di me, immaginando il volto di Louis affranto dal dolore. Immaginando un futuro oscuro, malefico e terribile. Guardando un punto della mia vita, totalmente buio e cupo. Avevo paura. Avevo paura perché senza di lui non ce l’avrei fatta.
“And I still hold your hand in mine.
In mine when I'm asleep.
And I will bare my soul in time,
When I'm kneeling at your feet.”
Istintivamente, andai nei messaggi e cliccai sullo spazio vuoto. Gli scrissi:
“Torna, Boo. Mi manchi già.”
Ma rabbrividii alla scritta: “THIS MESSAGE CAN’T BE SENT.”

//Angolo autrice//
E dopo taaaanto tempo, eccomi qui.
Evidentemente è vero che la storia non vi sarebbe piaciuta (dato che ho ricevuto molte recensioni ahah) e questo mi rattrista un po' ma non importa, io continuo ad aggiornare. 
Spero di ricevere qualche recensione in più, belle o brutte che siano. Ne ho davvero bisogno.
Come concludere... pace, amore e sesso gay?!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: larrywilldiewithus