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Autore: John Spangler    30/09/2014    6 recensioni
Siete stanchi delle storie su ragazze del mondo reale che finiscono nel mondo di One Piece e hanno un colpo di fortuna dietro l'altro? Odiate a morte le Mary Sue? Ebbene, questa è la storia che fa per voi. Unitevi a Marie Denise Suesse nel suo viaggio nel mondo di One Piece, alla ricerca dei suoi genitori e della risposta ad alcuni inquietanti misteri: come ci è finita in quel mondo? Cos'è successo alla ciurma di Cappello di Paglia? Chi c'è dietro la misteriosa Nuova Era della Pirateria?
Genere: Avventura, Mistero, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di Phalanx'
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Capitolo 4: Accettazione istantanea, basta aggiungere dell'acqua!

 

Molti credono che sia facile unirsi ai Pirati di Cappello di Paglia. Infatti, volendo prestar fede alle voci, basterebbe che uno si presentasse sulla Thousand Sunny, e il capitano, con la capacità di giudizio di un autentico sempliciotto, gli chiederà di unirsi alla sua ciurma.

 

Tuttavia, contrariamente a quanto si crede, perfino un sempliciotto privo di buonsenso come Cappello di Paglia ha dei criteri per selezionare potenziali nuovi compagni. E no, essere "figo, nuovo, di bell'aspetto, potente e con una taglia enorme" non è uno di essi. Invece, è più probabile che uno di quei criteri sia "interessante secondo i miei bizzarri standard".

 

Un altro di quei criteri è "essere di buon cuore", a differenza degli altri pirati. Come ho affermato prima, Rufy Cappello di Paglia usa degli standard molto strani per decidere chi farà parte della sua ciurma. Del resto, è lui il capitano di quella ciurma, quindi suppongo che possa usare gli standard che più gli piacciono.

 

Naturalmente, tutto questo è irrilevante per la nostra storia attuale, perchè come ben sapete, Mar aveva pochissime possibilità di unirsi a qualsiasi ciurma, visto che si era ritrovata sulla Thousand Sunny senza che a bordo ci fosse il capitano o l'equipaggio. E quel che era peggio, la nave stava deliberatamente cercando di ucciderla.

 

Tutto questo però non era un'esagerazione di Mar. Come ricorderete, aveva mangiato il Frutto Logica Logica, il che voleva dire che a meno che non le piacessero emicranie e crampi, doveva pensare il più logicamente possibile. Pertanto, questa era una deduzione logica nata dall'osservazione e dal fatto che più volte si era salvata per miracolo.

 

Ora, il fatto che la boma si fosse slegata e avesse dondolato sul ponte, quasi facendola finire fuoribordo, poteva essere definito un incidente.

 

La libreria della stanza delle donne che era caduta all'improvviso un'ora dopo, quasi schiacciandola, poteva essere chiamata una coincidenza.

 

La porta del bagno che si era chiusa misteriosamente proprio quando doveva andarci era stata molto più irritante, e per farla aprire di nuovo Mar aveva dovuto minacciare "la stupida nave" di "cagare sul ponte, e no!, non ho nessuna intenzione di pulire".

 

Tuttavia, i tentativi di omicidio continuarono. L'apertura improvvisa delle botole sul pavimento in modo da farla cadere nella vasca dei pesci fu uno degli altri tentativi, e se fosse riuscito sarebbe anche stato molto efficace (visto che aveva mangiato un frutto del diavolo, non poteva nuotare).

 

Quando arrivò la notte, era ormai diventata nervosa e piena di tic, come ci si aspetterebbe da uno che è stato perseguitato per ore da un'entità sovrannaturale.

 

E c'era anche il problema di dove dormire. Il ponte era troppo scoperto, e dopo l'incidente nella stanza delle donne non aveva voglia di stare lì. La stanza degli uomini era fuori discussione, quindi alla fine scelse l'ufficio di Chopper.

 

Comunque, prima di addormentarsi si occupò di rimuovere dalla stanza tutti gli oggetti appuntiti.

 

***

 

Dire che Mar dormì bene sarebbe una bugia. La verità? Quando non era tormentata dall'immagine dei suoi genitori, continuava a sognare quella...quella Cosa seduta in un angolo dell'ufficio di Chopper, o sulla sua sedia, calma e impassibile mentre la guardava dormire.

 

Ma ogni volta che si svegliava, madida di sudore freddo, non c'era niente.

 

Appena arrivò la mattina, si alzò guardinga, e notò qualcosa di strano.

 

C'era un bisturi nascosto proprio sotto al cuscino su cui aveva dormito. Lo riconobbe immediatamente. Era uno di quelli che la sera prima era stata così sicura di aver rimosso.

 

Aveva controllato il letto prima di andare a dormire, quindi doveva per forza essere stato messo lì mentre dormiva...

 

Mar rabbrividì. Ormai, era abbastanza ovvio che la nave non la voleva a bordo.

 

***

 

Si dice che una persona non possa governare una nave da sola. Inoltre, se vi ricordate, una nave come la Thousand Sunny richiede un navigatore abile, che Mar non era.

 

Tuttavia, la cosa non aveva molta importanza, perchè la nave aveva una mente tutta sua, e si stava misteriosamente e deliberatamente da qualche parte.

 

Ad un certo punto, durante la notte, Mar si ricordò che nel mondo di One Piece alcune navi avevano uno spirito. Sì, lo chiamavano Klauterba-qualcosa. E assomigliava a un bambino. Almeno, era così per quello della Going Merry.

 

Di sicuro, il Klauterba-qualcosa della Thousand Sunny era un piccolo bastardo omicida e accanito. Aveva cercato di ucciderla di nuovo quella mattina, e lei era riuscita ad evitare il colpo...per poi finire sull'orlo della vasca dei pesci. Era sicura di aver sentito una raccapricciante risata di scherno, mentre si metteva in salvo.

 

Comunque, cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto quell'astio?

 

- Ascoltami!- disse esasperata alla nave, e non senza rabbia.- Non è che io voglia stare qui! Ho perso tutto quello che avevo! Non avevo scelta, sai?-

 

In risposta, la vela si limitò a sventolare.

 

- E non è colpa mia se il tuo equipaggio è scomparso!- La paura dentro di lei si stava lentamente trasformando in rabbia.- E dovresti ringraziarmi, perchè se non fosse stato per...- A quel punto la voce iniziò a tremarle un pò.-...per l'affondamento della casa dei miei, saresti ancora tutta sola sul fondo del mare!-

 

Quel particolare la stava tormentando da un pezzo, anche se cercava di non pensarci molto. Purtroppo, era la cosa più logica che potesse pensare in quella situazione, quindi non poteva evitarlo. La situazione della Sunny era innaturale. E poi, l’entità malvagia in cui il Klauterb...lo spirito della Sunny si era trasformato era agli antipodi della filosofia benevola della ciurma di Cappello di Paglia.

 

Non poteva fare a meno di sospettare che fosse successo qualcosa di davvero terrificante per renderlo così, e non era tanto sicura di volerlo scoprire.

 

***

 

Verso mezzogiorno apparve un piccolo spicchio di terra all'orizzonte.

 

Per pranzo aveva mangiato delle gallette prese dalla credenza. Aveva avuto la tentazione di prendere del formaggio dal frigorifero, ma quanto accaduto il giorno prima la terrorizzava ancora, e comunque non era improbabile che la Sunny avesse avvelenato il cibo.

 

Mentre ci si avvicinavano, ogni speranza di riuscire a scappare dalla nave infestata svanì, perchè si rese conto che quell'isola era poco più di uno scoglio al di fuori della superficie dell'oceano.

 

- Sarò meglio che tu non abbia intenzione di mollarmi lì.- disse alla nave, e in tutta risposta ebbe un colpo della boma. Dato che ci si era abituata, riuscì ad evitare facilmente l'attacco.

 

- Stupida nave attaccabrighe...- mormorò Mar a denti stretti, dando un calcio all'albero.

 

A pensarci bene, non è una buona idea inimicarsi la nave fantasma su cui si sta viaggiando. In questo caso, la nave si fermò a poca distanza dallo scoglio e si rifiutò di avanzare. Come fosse riuscita a rimanere ferma, visto che aveva perso l'ancora, era un mistero. Ma anche il fatto che la nave avesse uno spirito e fosse riuscita a navigare da sola non era logico, e Mar non aveva nessuna voglia di procurarsi un altro mal di testa.

 

- Non ho intenzione di scendere da qui. Saresti capace di andartene e di lasciarmi a morire di fame su quella roccia.-

 

Silenzio.

 

- Sai, è così pateticamente ovvio.-

 

Ma la nave rimase immobile, come se fosse finita in una zona di bonaccia.

 

***

 

Più tardi, per trovare un pò di sollievo dal sole pomeridiano, Mar si sedette sotto i resti scheletrici degli alberi di Nami. Certo, avrebbe potuto andare sottocoperta, ma così facendo sarebbe stata di nuovo alla mercè della Sunny.

 

Quei poveri alberi. Non erano sopravvissuti alla permanenza prolungata sotto l'oceano...e a proposito, quanto c'era stata lì la Sunny? E perchè era stata nascosta proprio laggiù? Era ancora in ottime condizioni, quindi non era stata affondata dal fuoco nemico. E il fatto che fosse stata rivestita...implicava che la cosa era stata programmata.

 

Ma perchè i Mugiwara avevano affondato la nave (presumibilmente per nasconderla), per poi lasciarla nascosta per chissà quanto tempo?

 

Forse perchè intendevano tornare, ma poi gli è successo qualcosa e non ci sono riusciti.

 

Non le venne il mal di testa, quindi era un pensiero logico, anche se terribilmente morboso.

 

Mar aveva un solo modo per confermarlo. Ma avrebbe dovuto esplorare le zone interne della nave, dove di sicuro la Sunny avrebbe trovato un modo per schiacciarla con i marchingegni di Franky, o qualcosa del genere. Sempre meglio che starsene seduta a non far niente, però, quindi si alzò e si diresse verso l'interno della nave.

 

La Mini-Merry II e il Waver di Nami erano ancora lì, e avevano un'aria trascurata, sotto una sottile patina di sale incrostato.

 

Ma lo Shark Submerge III non c'era. Il che voleva dire, probabilmente, che almeno alcuni dei Mugiwara avevano lasciato la nave vivi.

 

Anche se a Mar l'ipotesi sembrò speranzosa, diede inizio a un'inquietante sequela di pensieri. Era abbastanza sicura che lo Shark non sarebbe stato capace di contenere tutti i nove membri della ciurma. Infatti, era abbastanza sicura che potesse contenerne due o tre, al massimo. Il che voleva dire che: a) La maggior parte della ciurma era sbarcata da qualche parte, mentre gli altri avevano nascosto la nave per poi scappare col sottomarino, oppure...b) Ne erano rimasti così pochi che erano riusciti ad entrare tutti nel piccolo sottomarino.

 

Non ebbe mal di testa, il che voleva dire che entrambe le ipotesi erano logiche.

 

Ma se non erano tornati...

 

All'improvviso, fu distolta da queste ipotesi raccapriccianti quando si rese conto di aver sentito delle voci e rumori di passi provenienti da fuori.

 

Qualcuno era salito sulla nave.

 

 

NOTA DEL TRADUTTORE: Ricordate i momenti inquietanti di cui parlavo l'altra volta? Ecco, iniziano proprio in questa parte della storia. Vi verranno i brividi, e probabilmente mi odierete: ricordatevi però che io mi sto limitando a tradurre la storia, e che l'autore è un altro. Come si dice in questi casi, "ambasciator non porta pene". E dato che sono un bastardo sadico, vi anticipo che:

 

1) Anche se in questa storia compariranno soprattutto OC, ci saranno alcuni personaggi canon. Di chi si tratta? Beh, tanto per farvi un esempio, vi dice niente il nome X "Bandiera Rossa" Drake?

 

2) Alcuni degli OC avranno dei nomi un tantino bizzarri: rientra tutto nell'ambito della parodia delle Mary Sue. E comunque, nel trentaquattresimo (ed ultimo) capitolo ci sarà una spiegazione dei vari nomi.

 

Spero che vi sia venuta l'acquolina. Al prossimo capitolo!

  
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