Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: prongs95    08/10/2008    6 recensioni
Deve ancora cominciare il settimo anno per Lily e le vacanze sembrano non finire mai, quando finalmente la sua best la invita a trascorrere il weekend in una spiaggia magica molto famosa, in cui per Lily ci sarà una sorpresa...
Ad Hogwarts sarà come sempre perseguitata da James Potter e scoprirà molte cose sul suo conto. Intanto anche la guerra comincia a diventare sempre più pericolosa. Che cosa accadrà a Lily e James? Leggere per sapere!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti coloro che seguono la mia fic! Prima di lasciarvi leggere in pace, volevo dedicare questo capitolo alla mia best Anna, perché mi è sempre vicina e mi sopporta quando le scasso le balle parlando delle mie letture, perché è la persona più simpa del mondo, perché verrà a leggere questa dedica anche se non se l’ aspettava e perché ha una passione sfrenata per il basket…anche se è un po’ depressa da quando manca il suo pupillo Nicolas Richotti…no, dai ske!;P ricordati che TV1KDB4E!!!
Tua Chloe.

PERDONAMI

Quando Lily e James giunsero alla baracca, trovarono gli altri tre Malandrini in uno stato confusionale. C’ era Sirius, ancora seduto al tavolo che stringeva il bicchiere di vetro, questa volta pieno per metà di un liquido color ambra. Poi c’ era Remus, che picchiava pugni sul tavolo, in maniera talmente forte che gli assi scricchiolavano, e urlava qualcosa a Sirius, il quale rimaneva completamente impassibile. Infine si vedeva il povero Peter, che andava avanti e indietro per la baracca tutto sudato, emettendo talvolta dei piccoli gemiti.
-Per l’ amor del cielo, Sir! Dimmi dove sono andati!- sbraitò Remus. Il ragazzo interpellato rimase immobile, gli occhi sbarrati e inespressivi, lo sguardo fisso su qualcosa di inesistente e perso nel vuoto.
-Ehi, ehi, calma! Che succede qui?- domandò James, un’ espressione preoccupata gli attraversava il volto.
-Dov’ è Miley?- chiese Lily, anche lei preoccupata.
-James! Lily! Per fortuna! Non vi trovavamo più!- esclamò Peter, correndo loro incontro.
-Scusa, Pet, ci dispiace. Non ci siamo accorti che si era fatta sera- si scusò James.
-Ma…Miley…non è con voi?- domandò un Remus più confuso di prima.
-C-co-con n-noi??? No!- esclamò Lily, -Era qui!-
-Se n’ è andata- la voce di Sirius si decise a parlare, in un tono roco, triste, rassegnato.
-Come sarebbe a dire, se n’ è andata???- la rossa stava perdendo la pazienza, era agitata e ci mancava poco che prendesse tutti a schiaffi.
-Se n’ è andata- ripeté il malandrino. La sua pelle aveva assunto un colore pallido e spettrale.
-Stammi bene a sentire, Sirius Black: o mi dici subito dov’ è andata Miley, o me lo dici immediatamente, a te la scelta- disse una Lily che cercava con molta fatica di mantenere la calma.
-Non lo so-
-CHE COSA???- Il volto della ragazza era cremisi. Stava per precipitarsi su Sirius e prenderlo per il collo, quando si bloccò. Le manette che legavano il suo polso con quello di James erano state molto utili in quella situazione, e le avevano impedito di avanzare verso il povero malandrino, sennò chissà che cosa gli sarebbe successo.
Poi, due mani salde le afferrarono entrambi i polsi da dietro.
-Calma. Devi stare calma. Troveremo una soluzione, ok?- la rassicurò James, senza lasciarla andare.
La rossa si tranquillizzò.
-Ah…ehm…perché voi due avete le manette?- chiese confuso Peter.
La faccia di Lily assunse una tonalità molto più scura del bordeaux, e anche le gote di James si arrossarono lievemente.
-Oh, beh….ecco…è una lunga storia…- balbettò il bel Cercatore estraendo la bacchetta e facendo sparire (molto a malincuore N.d.A ;P) le manette che lo avevano tenuto legato a Lily per tutto quel tempo che pareva fosse volato.
-Cos’ è successo?- domandò la rossa tornando alla realtà, in modo più calmo e comprensivo.
-È stata tutta colpa mia- disse Sirius.
-Ma perché? Cos’ è successo?- chiese nuovamente la rossa.
-Le ho detto delle cose brutte, che non pensavo…mi dispiace, non volevo ferirla, io…-
-Ok, ho capito. Che tipo di cose le hai detto?- indagò ancora Lily.
Non si aspettava quello che Sirius le stava per rispondere, gliel’ aveva chiesto solo per sapere che cosa avesse turbato così tanto Miley da spingerla a fuggire lontano da lì, lontano da lei.
-Non penso saresti contenta se te lo dicessi. Anzi, dovrei scusarmi anche con te. Non pensavo proprio a ciò che ho detto, cioè, sì, lo pensavo ma non fino a quel punto…insomma…- farfugliò il bel malandrino.
-Dimmelo, Black. Tanto se non lo farai tu, quando troverò Miley me lo dirà lei- lo convinse la rossa.
-Già. Hai ragione. Vedi, io…ho...parlato male…di te- concluse il grifondoro abbassando il tono di voce alla fine della frase, sperando tanto che Lily non sentisse, ma purtroppo i suoi desideri non furono avverati, perché la rossa udì benissimo. Non se la prese neanche con lui, dopotutto se l’ aspettava. Era consapevole del fatto di venire giudicata da tutti, figuriamoci se uno come Sirius Black avrebbe rinunciato a farsi beffe di una preda così facile come lei, una ragazza piena di punti da criticare. E anche James. Ne era certa. Sicuramente anche lui l’ aveva spesso derisa, anche se cominciava a sperare che fosse il contrario, e si stupì dei suoi pensieri. Era inutile, lo sapevano benissimo tutti che a Potter in realtà non importava un accidente di lei. Semplicemente, le correva dietro perché era l’ ultima statuetta della collezione, l’ ultima bambola ingenua, l’ ultimo burattino da usare per poi scartare perché diventa vecchio.
-Da che parte è andata, Black?- domandò infine Lily.
Il malandrino alzò lo sguardo, e gli altri suoi amici lo imitarono. Cosa si aspettavano? Una sfuriata alla Lily Evans? Un’ esplosione da parte di quel vulcano vivente e tanto suscettibile? Forse.
Però quella volta non era accaduto nulla di tutto questo. Lily non mostrava nessuna espressione di collera difficile da nascondere, nessuno sguardo che traboccava d’ odio allo stato puro, anzi, gli occhi smeraldini quella volta esprimevano preoccupazione, si vedeva che la ragazza aveva assolutamente bisogno di una risposta.
-Allora?- si spazientì, vedendo che tutti la fissavano insistentemente senza averle neppure risposto.
-Beh, ecco…è andata da…quella parte, sì- rispose infine Sirius con aria impacciata e grattandosi la nuca.
-Sicuro Black?- si accertò la rossa.
-Sicurissimo- confermò il ragazzo, stavolta meno incerto.
-Grazie, Black- concluse la giovane, poi partì correndo verso la direzione suggeritale dal malandrino, e presto scomparve alla vista dei quattro magici malfattori.
-Sirius, perché?- gli chiese James.
-Jam, scusami. Oggi è stata una giornata orribile-
-Perché dici così? Non è vero!-
-Sì, invece! Miley è stata male per colpa mia, e anche Lily! Miley ha ragione a pensare tutte quelle brutte cose su di me…-
-Smettila, sai benissimo che non è vero, Sir- disse Lunastorta.
-Oh, sì che è così- contestò testardo Sirius.
-No, non lo è. Perché quando torna la tua biondina non la prendi da parte e ci parli?- propose il bel Cercatore con un mezzo sorriso, nel tentativo di riportare il buon umore.
-Da quando in qua dici che è “la mia biondina”?- chiese Felpato, un sorrisetto malizioso gli arricciava le labbra.
-Da ora, qualche problema? Dio, mi sembri la Evans…spero che la sua presenza ti abbia contagiato SOLO PER OGGI a fare domande su tutto, se no qui la situazione si mette davvero male…- scherzò James, in realtà a lui piacevano un sacco le domande che gli poneva Lily, ma non vide perché doveva ammetterlo, probabilmente si vergognava o, semplicemente, voleva tenere per sé tutto ciò che gli piaceva di Lily Evans. (Tutto, praticamente! XD N.d.A).
-Ehi, a proposito, che avete combinato?- indagò Sirius, curioso.
-Niente di che- rispose asciutto James, anche se i suoi occhi brillavano di una luce bellissima, ma ovviamente lui non poteva rendersene conto.
-Suvvia, Jamie! Racconta tutto allo zio Siry, che ti vuole tanto tanto bene!- gli fece il verso quell’ altro, insistente.
-Ma fammi un piacere!- esclamò il moro, ridendo mentre si passava una mano tra i capelli neri indomabili.
-Come? Non credi allo zio Siry? Oooooh, che ragazzo insensibile…- disse Sirius, mettendo un finto broncio.
-Senti chi parla!- s’ intromise Remus. James scoppiò in una fragorosa risata.
-Ben detto, Rem!- esclamò.
-Mi chiedo quale malattia avessi quando mi sono scelto voi come migliori amici…- continuò il bel malandrino. -La stessa che hai adesso, caro il mio Felpato- disse James, passandogli un braccio attorno alle spalle e dandogli pacche dietro la schiena, con finta aria da “sono l’ unico che ti compatisce”.
-Cioè essere allergico ai deficienti?E…e…etciù!!!- disse Sirius fingendo di sternutire, -Etciù!!! Caspita, ragazzi, c’ è un epidemia! Si salvi chi può!!!-
James fece una smorfia, mentre Peter e Remus ridevano di gusto alla battuta dell’ amico. Poi il malandrino dagli occhi nocciola raccolse di nascosto un po’ di sabbia e la mise in testa all’ amico.
-Ehi! Così non vale !!!- protestò Felpato, mentre a sua volta prendeva una manciata di sabbia e gliela lanciava. James la schivò.
-Fortuna che ho dei super riflessi, amico, perché se mi arrivava la sabbia in testa e m’ impregnava i bellissimi capelli che mi ritrovo non so cosa ti avrei fatto…- si vantò Ramoso.
-E dove sono i bellissimi capelli che hai detto di avere?- domandò Remus.
-Grande, Lunastorta!- esclamò Sirius dandogli il cinque.
-Rem! Anche tu contro di me?- si offese James, agguantando altra sabbia e tirandogliela contro, -Forza Pet, facciamogli vedere chi siamo!!!- e i Malandrini cominciarono la battaglia con la sabbia.
Inutile dire che riuscirono a far passare il malumore a Sirius. È proprio vero: gli amici, se sono veri, non ti abbandonano nel momento del bisogno, anzi, condividono il tuo dolore, ti aiutano, ti consolano. Gli amici, sono coloro che riescono a strapparti una risata nella disperazione totale, gli amici non ti lasceranno mai. Ed è bello sapere di poter contare su qualcuno. Sirius era felice, ora, perché gli amici avevano cancellato il senso d’ inquietudine che c’ era in lui. Ora non si sentiva più un verme, perché c’ era qualcuno che gli voleva davvero bene, sempre e comunque. I Malandrini. La sua famiglia.

Lily correva. Andava via, lontano, dove non lo sapeva con precisione, sapeva solo che andava da Miley. Perché l’ avrebbe trovata, poco ma sicuro.
Non sapeva da quanto tempo correva, però le sembrava fossero ore e ore. Intanto il cielo si stava scurendo, e la luna piena per metà s’ intravedeva fra qualche nuvola. Raggiunse la fine della spiaggia, da quel punto in poi c’ erano tutti scogli. Erano alti come grattacieli, frastagliati e appuntiti, così tanto da sembrare enormi e spaventosi mostri, incutevano terrore sul serio.
La ragazza si guardò intorno. Pareva non ci fosse nessuno. “Oh, no, maledizione! Non può essersene andata! Fa’ che la trovi, fa’ che la trovi..”pensò. Poi la vide.
Una figurina rannicchiata sulla sabbia, le ginocchia strette al petto, i capelli davanti alla faccia per non farsi guardare negli occhi azzurro cielo, perché, Lily lo sapeva bene, aveva pianto molto. Unna fitta di dolore le attraversò il cuore. Caspita, com’ era triste vedere la sua Miley così! Lei, che era sempre tanto allegra e cordiale con tutti. No, non poteva permettere che marcisse come una mela. Doveva tirarla su di morale, e al diavolo il suo carattere!
Le si avvicinò, piano. Sapeva che l’ amica l’ aveva vista già da prima, per cui non avrebbe preso nessuno spavento.
-Miley…- disse la rossa, sottovoce, accarezzandole la testolina bionda.
La ragazza si alzò di scatto e l’ abbracciò forte. Lily rispose a quel gesto d’ affetto, e si chiese che cosa mai le era successo quel giorno. Intanto, confortata dalle sue braccia, la sua migliore amica piangeva silenziosamente.
-Miley…- ripeté Lily.
La biondina alzò gli occhi azzurri e limpidi e le disse:
-Lily… Sono una stupida…non sai cos’ è successo…io…-
-Si che lo so-
-Cosa?- domandò distrattamente Miley.
-So cos’ è successo- disse Lily.
-Come fai a saperlo? Chi te l’ ha detto?- chiese la sua migliore amica stupidamente.
-Black, ovviamente-
-Quel cafone!-
-No, non lo è- dissentì la rossa, convinta.
-Prego, scusa?- Miley credette di non aver sentito bene, invece si sbagliava.
-Black non è un cafone-
-Già, hai ragione, dirglielo è come fargli un complimento, bisognerebbe definirlo come un…- Miley stava per cominciare la sua sfilza di insulti indirizzati a Sirius, quando Lily la interruppe.
-Non è vero. Black è in pensiero per te- confessò la rossa all’ amica.
-Lily? Ma…ti senti bene?- volle sapere la bionda, sempre più incredula dalle risposte dell’ amica, posandole una mano sulla fronte per accertarsi che non avesse preso la febbre.
-Sì-
-Sicura?-
-Sì-
-Beh, chissà cosa ti avrà raccontato…non voglio neanche saperlo, adesso che ci penso…- rabbrividì Miley, disgustata solo al pensiero di Surius.
-Mi ha detto che ti ha parlato male di me, e io gli ho creduto- affermò la rossa, lo sguardo severo.
Miley strabuzzò gli occhi. Non era possibile che gli avesse davvero detto la verità e che lei non avesse minimamente reagito.
-Sì…in effetti…è così…- annuì la bionda.
-E tu te la sei presa per questo?-
-Certo! Lui non sa niente, Lily, non può permettersi di giudicarti! E io che pensavo che tu reagissi contro chi ti offende, a maggior ragione se si tratta di Black!- esplose Miley. Dai suoi occhi sprizzavano scintille che non promettevano nulla di benevolo.
-Ma non capisci perché l’ ha fatto, Mil? A lui non importava un fico secco di me, voleva solo attaccare bottone!- anche la rossa era seria, sapeva quanto l’ amica amasse quel tipo strampalato, e non voleva che si perdesse l’ occasione di frequentarlo, perché, anche se era pur sempre un Malandrino, prima l’ aveva trovato davvero dispiaciuto, e poi le aveva chiesto scusa, perché si era reso conto di due cose. La prima era che era consapevole dell’ errore che aveva fatto, e poi a lui Lily Evans non aveva mai fatto niente e non si meritava quegli insulti. D’ accordo, forse gli aveva urlato dietro qualche volta, ma in quei casi aveva ragione. La seconda, era che se voleva ottenere la fiducia di Miley Jones, non poteva farlo se disprezzava la sua inseparabile best friend.
-Beh, allora digli che ha una pessima tecnica per rompere il ghiaccio- ribatté secca Miley, incrociando le braccia.
-Ma dai…sai com’ è…è un Malandrino, che ti aspettavi? Non puoi pretendere troppo da loro…se si tratta di Sirius, poi…- tentò di scherzarci su Lily.
Miley abozzò un sorriso, poi disse:
-Il fatto è, Lily, che non voglio che la gente ti giudichi quando non sa nemmeno qual è il tuo colore preferito-
-Ma mi ha chiesto scusa, adesso, e poi era davvero avvilito. Si stava ubriacando- confessò.
-CHE COSA??? Ma…dici sul serio???- gli occhi azzurri della bionda si dilatarono talmente tanto che Lily temette di vederli staccarsi dall’ orbita e rotolare via.
-Sì...quando io e Potter siamo tornati, teneva in mano un bicchiere di Whisky Incendiario, e aveva gli occhi gonfi e segnati. Poi non proferiva parola, quando gli ho posto le domande ha fatto uno sforzo enorme per rispondermi… Era palese che soffriva un sacco, e credimi, non l’ avevo mai visto peggio di così. Pensa, per fare pena a me...- raccontò sinceramente la rossa.
A Miley si seccò la gola. Possibile che Black fosse stato male per lei? Dopotutto, che cos’ era lei, una semplice grifoncina di Hogwarts del settimo anno, best friend della prefetto/perfetto Lily Evans, in confronto al divo di Hogwarts (secondo dopo James ;P N.d.A), il capo delle marachelle, il re delle battute, il figo, attraente e muscoloso Sirius Black?
-Oh…- fu tutto quello che riuscì a dire, gli occhi spalancati, lo sguardo assorto nei suoi pensieri.
-Dai, adesso torniamo e vi chiarite- decise Lily, trascinandola per un braccio. E per fortuna, visto che, come sospettava, Miley cominciò ad opporsi.
-No...Lily…aspetta…non…- ma non completò la frase, perché lo fece la rossa al posto suo:
-…intendi parlare con Black? Pazienza, ci parlerai lo stesso- concluse.
-Oh, non ci penso proprio- dissentì Miley.
-Oh, lo farai, invece- replicò Lily, testarda come al solito. La bionda si convinse.
-Ma io…non so che dirgli…-
-Sarà lui a parlare. Tu devi solo ascoltarlo-
-Ma io non sono brava in queste cose…sei più brava tu…-
-Non ci giurerei troppo…e comunque, visto che non sai ascoltare, meglio, così impari, no?- Niente da fare, Lily era proprio irremovibile.
-Ma…- provò ancora Miley.
-Niente “ma”, ok?- la bloccò subito la rossa, -Lo farai e basta- decise. Era incredibile quanta determinazione si nascondesse in quel corpicino esile che apparteneva a Lily Evans. Aveva grinta da vendere, quella ragazza!
Le due amiche si avviarono silenziosamente verso la baracca, tutt’e due assorte nei loro pensieri e nelle loro riflessioni.
-Lily?- la chiamò ad un certo punto Miley.
-Si?- rispose la ragazza, alzando lo sguardo per fissarla negli occhi.
-Prima, quando hai detto di aver trovato Black nella bracca completamente sobrio, non hai forse detto di esserci tornata con Potter?- le domandò la bionda, con l’ espressione corrucciata di chi è intento a ricordare qualcosa che in precedenza era sfuggito.
-Sì…- sussurrò Lily, abbassando lo sguardo mentre arrossiva lievemente.
-Perché? Dove siete andati? Che avete fatto?- chiese ancora l’ amica guardandola. Era tutta pimpante ed entusiasta.
-Oh, niente di che…- rispose vaga la rossa, intanto che le sue guance si tingevano di un brillante rosso pomodoro.
-Dai, dai, dimmi cosa!- saltò su Miley. Quando si metteva, quella ragazza era davvero stressante…(in senso buono, sappiatelo! ;) N.d.A ).
-Ma niente…davvero…- insistette la rossina, ora era in un totale imbarazzo e il suo viso e i suoi capelli si erano fusi in un’ unica macchia rosso sangue, a causa dei pochi riflessi rimasti del sole, anch’ esso rosso come un pomodoro molto maturo.
-Sicura?- la spronò Miley, la quale aveva un sorrisetto malizioso stampato in faccia.
-Sicurissima- affermò Lily. (Ooooooooo XD N.d.A).
-Ma sei proprio sicura sicura sicura?- volle accertarsi un’ ultima volta la biondina.
-Sì!- rispose la rossa, mentre sbuffava, esasperata.
-D’ accordo…ma sappi che a me non la dai a bere, Evans…non mi scapperai per sempre…prima o poi lo saprò…oooh, se lo saprò…- si arrese Miley sfregandosi le mani.
Lily sorrise.
Intanto, erano giunte in prossimità della baracca.
Miley cominciò a tremare come una foglia, sentiva che le sue gambe non l’ avrebbero più retta a lungo.
Era arrivato il momento della resa dei conti, il momento per chiarirsi, e non sarebbe stato affatto facile.

Nel frattempo, i Malandrini avevano finito la loro battaglia e si erano seduti sulle panche della tavola a chiacchierare come quel pomeriggio, che sembrava tanto distante da ora.
Sirius non aveva partecipato alla conversazione dei suoi amici, o meglio, aveva ascoltato, sì, ma in modo distratto e assente. Talvolta abbozzava qualche sorriso, tanto per far credere agli altri che era interessato, ma i tre malandrini sapevano benissimo che non stava praticamente seguendo una parola. Sirius aveva un modo tutto particolare per manifestare che era turbato: assumeva un comportamento totalmente opposto al suo, che non gli si addiceva proprio. Il motivo per cui era scosso era fin troppo palese: tra poco sarebbe tornata Lily. E se tornava Lily accompagnata da qualcuno voleva dire che quella persona era senza ombra di dubbio Miley, il che significava scusarsi, e lui non ce l’ avrebbe fatta se non l’ avesse perdonato, il suo stomaco non avrebbe nemmeno retto il fatto di vedere il suo viso sempre luminoso diventare buio e cupo alla sua vista. Se invece Lily tornava sola, voleva dire che lui avrebbe dovuto uccidersi, prima che ci pensasse la rossa. No, non sarebbe tornata da sola…
Tutto tranne questo… pensò il bel malandrino.

Sirius non fece neanche tempo a finire quel pensiero. Vide due ombre lontane avvicinarsi alla baracca.
Poi apparve.
Eccola lì, Miley Jones, i capelli dorati e lisci un po’ scompigliati, gli occhi azzurri cerchiati e rossi. Aveva pianto. Tanto. Il ragazzo non poté che sentirsi in colpa. Eppure…era felice. Si maledisse mille e mille volte per questo, ma non poteva farci niente. Era felice di vederla, di averla ancora lì vicino a lui, era felice di riuscire a percepire la sua presenza. Sentiva un’ energia stana invaderlo. Evidentemente quella biondina aveva un’ influenza impressionante su di lui, poteva cambiare il suo umore solo con la sua presenza! E poi emanava un profumo che avrebbe volentieri annusato per il resto dei suoi giorni (scusatemi x l’ atmosfera macabra…XD N.d.A). Era così buono…sapeva di…di cosa sapeva? Non seppe spiegarselo. Sapeva un po’ di ciliegie e un po’ di…come dire…di buono, ecco. Comunque gli piaceva, e molto.
Il problema però era che non poteva rimanersene lì impalato a fissarla con un sorriso ebete. No, così si sarebbe infuriata ancora di più, si sarebbe sentita doppiamente presa il giro. Così decise cosa fare, poi disse:
-Ciao Lily!!! Che bello mi hai portato Miley! Beh, scusate tanto ma io e la biondina qui presente abbiamo lasciato una questione in sospeso, per cui adesso la sequestro per un po’…arrivederci!- dopodiché afferrò Miley per un gomito e se la trascinò dietro, senza neanche darle il tempo di replicare (e lei ne aveva una voglia! :D N.d.A), mentre gli altri Malandrini e Lily li guardavano scioccati.

Sirius aveva portato Miley all’ interno di una baracca ormai vuota, poche erano poche le persone che si trovavano ancora sulla spiaggia a quell’ ora, e tante erano invece quelle che dovevano ancora venire, perché la sera c’ erano sempre feste e party, dove suonavano le band più conosciute del mondo magico.
-Black, non so se te ne sei accorto, ma mi stai slogando il braccio- disse acida Miley.
-Scusami, Jones, ma non ho potuto evitarlo- si scusò Sirius, senza troppi giri di parole.
-Oh, poverino…- Miley imitò una faccia triste, -Ma raccontala meglio, razza di stupido! A chi credi di darla a bere? Era tua intenzione farmi male, come oggi, e lo sai perché? Perché sei soltanto un’ insensibile e superficiale maniaco! Stammi bene a sentire, Black, perché non te lo ripeterò due volte: LASCIAMI-IN-PACE!!!- esplose la bionda. Sirus non l’ aveva mai vista così infuriata con qualcuno. Era evidente che ci era rimasta più che male da quel pomeriggio. Già, che idiota, aveva fatto sì che lei lo credesse solo intenzionato a giocare con i suoi sentimenti, invece non era così, a lei teneva davvero…ma non se la sarebbe fatta scappare un’ altra volta…no, non poteva…e non voleva.

Nel frattempo, nella baracca dei Malandrini, Lily sentì le urla che sicuramente appartenevano a Miley. Immaginava che avesse dato a Sirius una bella strigliata, in fondo se lo meritava, eccome se se lo meritava, però era anche convinta che, probabilmente per la prima volta in vita sua, Black aveva buone intenzioni.
I suoi pensieri furono interrotti da James, che le disse:
-Come credi che si concluderà tra di loro?-
-A me vieni a chiederlo, Potter?- rispose lei, acida come sempre.
-E a chi se no? Non vorrai mica che vada a chiederlo a Silente!- rispose lui, con una nota di scherno nella voce.
-Beh, aspetta e vedrai, no? Ah, già, dimenticavo che tu non hai pazienza, Potter – James si chiese come mai Lily fosse diventata così scorbutica con lui da un momento all’ altro.
-Oh, scusami tanto, Evans! Non credevo che anche tu fossi così simile a me in fatto di avere pazienza, ma si dà il caso che non fai mica tanta fatica a perderla!-
Lily stava per ribattere, stizzita, quando Remus intervenne: -Ragazzi, piantatela di litigare-
Lily incrociò le braccia al petto e assunse un’ espressione imbronciata, invece James era arrabbiato sul serio, e questa volta non posso che dargli ragione. In fondo, che le aveva fatto? Niente. E allora perché gli rispondeva sempre in malo modo?
Mah, le donne…chi le capisce mai…pensò.
-Capisco che sarai in pensiero per Miley, Lily, ma ti assicuro che Sirius non le torcerà un capello, in fondo è un bravo ragazzo!- la tranquillizzò Remus.
-Oddio, sul fatto che è un bravo ragazzo avrei da ridire, però per il resto non sono preoccupata, sembrerà strano, ma mi fido di Black…insomma…so le sue intenzioni, ecco- disse la rossa.
-E allora che hai da blaterare contro di me?- domandò James, irritato.
-Abitudine, Potter – rispose solamente Lily, scuotendo il capo.
James non poté fare a meno di ridere. Era strana, quella ragazza. Strana e speciale.

Sirius bloccò la bionda che si stava allontanando da lui. Se non voleva ascoltarlo l’ avrebbe obbligata.
-Allora, Black, o io non riesco a spiegarmi bene, o tu sei sordo, perché mi pare di averti detto chiaro e tondo di lasciarmi in pace- disse Miley, la quale tentava disperatamente di mantenere la calma.
-No, Jones, ti sei spiegata benissimo, perché io ho capito tutto- affermò Sirius.
-Ah si? Sorprendente… Non ti credevo capace di capire… Fai progressi, si vede…Comunque, visto che capisci, lasciami in pace-
-Non prima che tu mi abbia ascoltato, Jones – ribatté il bel malandrino, determinato. I suoi occhi blu profondo s’ incatenarono a quelli azzurro vivo di Miley. L’ espressione del viso era così seria che la ragazza ne ebbe paura e tacque, permettendogli di spiegarsi.
-Io non volevo che tu ti arrabbiassi, Jones – cominciò, -Solo che…non sapevo come rompere il ghiaccio, ma ti giuro, mi dispiace davvero un sacco, non credevo la prendessi così-
-Dimmi un po’ Black, se io mi fossi messa a dire che James è un vigliacco, che tratta le persone sempre male, che i suoi scherzi sono banali, e che un ragazzino sfrutta il suo cervello in modo migliore, tu come l’ avresti presa?- ribatté Miley con l’ intenzione di fargli capire dove aveva sbagliato. Voleva che lo capisse davvero, perché in fondo gli credeva, e poi non poteva permettersi buttare all’ aria quel qualcosa di bello che stava per nascere tra loro.
-L’ avrei presa come l’ hai presa tu oggi, perché penso che colui che ha sbagliato sono solo io, non tu. Però ti chiedo solo una cosa, una soltanto- confessò Sirius, chiedendosi dove stava trovando tutte quelle parole. Infatti parlava utilizzando un dizionario che, non solo non gli apparteneva, ma non conosceva proprio. Eppure, in un angolo nascosto del suo corpo, quelle parole vivevano, perché non venivano da un Felpato burlone e sbruffone, non venivano da quel Sirius solito a farsi beffe di tutto e di tutti o a lanciare incantesimi su chiunque gli capitasse a tiro, no, perché quelle parole provenivano da qualcosa di più profondo e remoto, un luogo, dentro di lui, che lui stesso stentava a crederne l’ esistenza e, a maggior ragione il funzionamento. Quelle parole erano i suoi pensieri. Quelle parole esprimevano i suoi sentimenti. Quelle parole, stramaledettamente dolci, vere e cariche di sensazioni, venivano dal suo cuore.
-E qual è la richiesta che vorresti farmi, Sirius Black?- chiese Miley, abbassando la sguardo. Sì, non la stava prendendo in giro, a meno che non fosse un attore che aveva raggiunto livelli molto più alti anche di Premi Nobel.
-Perdonami- rispose semplicemente Sirius. I suoi occhi si stavano inumidendo, ma c’ era buio ormai, e Miley non se ne accorse.
La bionda protese la sua mano piccola e affusolata verso la sua guancia, e gli fece una carezza, segnale che sì, l’ aveva perdonato.
La reazione di Sirius fu istintiva.
Abbracciò la ragazza stringendola forte a sé.
Miley avvampò. Sirius Black la stava davvero abbracciando?
Fa’ che non sia un sogno, ti prego…pensava la ragazza.
Il corpo del giovane era così caldo e protettivo, le sue braccia l’ avvolgevano tutta, e lei non voleva dissolvere quell’ abbraccio, voleva che durasse in eterno.
Miley aveva capito che da quel momento le cose sarebbero andate diversamente, che la sua vita avrebbe avuto una svolta. Lei e Sirius erano finalmente amici. È vero, lei sperava in qualcosa di più, però era già tanto diventare una sua amica e doveva essere contenta così, godersi quel meraviglioso istante in cui era intrappolata dalla sua stretta, e poi chissà…un giorno, forse…
Ma no, che diavolo mi metto a pensare? Black non si potrà mai innamorare di una come me…pensava tristemente la biondina.
Almeno però siamo amici…e così saremo per sempre, perché non permetterò a nessuno di allontanarti da me, qualunque cosa accada. Questa è una promessa, Sirius Black.
Ora Miley era sicura.
No, niente e nessuno, tranne la morte, sarebbe più stato capace di sottrargli il SUO Sirius, poco ma sicuro.
I loro occhi s’ incontrarono.
Azzurro e Blu.
Limpido e Profondo.
Chiaro e Scuro.
Giorno e Notte.
Luce e Buio.
Acqua e Tenebre.
Mare e Cielo.
Già, perché come il mare e il cielo che s’ incontrano all’ orizzonte, le loro vite si erano incrociate, e mai più si sarebbero divise.
Perché a volte, uno sguardo, vale di più di qualsiasi parola, di qualsiasi frase, di qualsiasi gesto.
Basta guardarsi negli occhi per vedersi dentro, per vedere dentro gli altri.
Per quanto le parole possano mentire, niente modificherà la verità che si legge negli occhi, il problema, però, sta proprio nel leggerli.
Perché gli occhi sono difficili, cupi, complessi.
Veri.
E, si sa, la cosa che l’ uomo teme di più dopo la morte, è la verità.

Lily sbuffava, impaziente. Basta. Ora non si udivano più urla, il silenzio non era più rotto da frasi intrise di rancore e disprezzo. Che era successo? Se entro breve non si sarebbe più sentito nulla, si sarebbe scomodata personalmente per andare a controllare.
Va bene che Miley era innamorata cotta persa di Sirius Black da tre anni quasi, ve bene che il caro, dolce, mite e responsabile malandrino aveva buone intenzioni, ma Sirius Black rimaneva pur sempre Sirius Black.
-Dì un po’, Rossa, quanti sospiri ti mancano ancora per esaurire l’ aria? No, sai, perché nel mio zaino ho le bombole di ossigeno…hai presente quelle che usate voi Babbani per fare le immersioni subacquee…?- cominciò a fare lo spiritoso James, dopo l’ ennesimo sospiro della Evans.
-Simpatico, Potter – disse lei con una smorfia.
-Grazie, Evans, comunque lo sapevo già- ribatté il bel moro con un finto atteggiamento da genio. (cosa che NON era assolutamente…ma…si sa…è o non è James Potter? XD N.d.A)
-Sempre modesto come al solito, Potter. E comunque non voleva essere un complimento- replicò Lily, acida.
-Sempre cordiale come sempre, Evans. E comunque sapevo che era troppo bello per essere un vero complimento…DA PARTE TUA-
-Beh, io i complimenti veri li faccio Potter, se poi li dico a tutte le persone tranne te, questo è un altro discorso-
-Sempre brillante, la mia Lily – sorrise in modo malandrinesco lui.
-POTTER!!! NON sono né tua, né puoi chiamarmi Lily!!! SEMPRE E SOLO EVANS, INTESI???- esplose la rossa. Evidentemente, il nel malandrino aveva superato il limite, ma ne era compiaciuto, vista la sua ghignosa espressione.
-Su, Evans, era solo una battuta!-
-Di pessimissimo gusto- precisò lei.
-Sì, in effetti adoro essere stronzo- ammise.
-Io dico che ti viene naturale-
-Già, mi sa che devo proprio darti ragione-
-Come sempre-
-Ti piacerebbe-
-No, in fondo non è il tuo parere che conta, basta che mi diano ragione le persone che dico io, per il resto tutti sanno che ho SEMPRE ragione-
-Come no. A proposito, vedo che hai appreso da me l’ arte del valorizzarsi-
-No, Potter, il mio si chiama realismo, tu invece hai solamente un eccesso di autostima e di sicurezza in te stesso-
-Io??? Modesto e umile come sono??- protestò James, facendo la faccina triste. Lily fece di tutto per trattenersi, ma alla fine si lasciò sfuggire un sorriso. Era così tenero con quella faccina da cagnolino bastonato…
-Le persone umili e modeste non sanno di esserlo, Potter – disse infine, ancora sorridendo.
-Ehi, ragazzi? Avete visto??? La Evans ha riso a una mia battuta!!! Straordinario! Incredibile! Su, scattiamo una foto! Dai!!!- saltò su James, sorridente come non mai.
Peter rise, mentre Remus sbuffava e rideva, rassegnato.
-Ma io l’ avevo detto che la Evans avrebbe riso prima o poi a una delle mie stra-super-mega divertenti battute!- continuò James.
-Non esaltarti troppo, Potter, è solo l’ effetto del mare, delle vacanze e dell’ odore dell’ alcool- mentì Lily, indicando il bicchiere in cui c’ era ancora un po’ di Whisky, -sapete anche voi che non posso tolleralo, mi dà subito alla testa. Evanesco!- e il bicchiere col liquido color ambra svanì.
James scosse il capo, sorridendo. Era sempre così la sua Lily, pronta a deviare un argomento quando si trattava di dargli ragione.
-Sicuro, Evans. Comunque…Ehi, Rem! Ma sai che Lily ha sc… AHIO!!!- James non riuscì a completare la frase, perché qualcuno gli pestò il piede in modo talmente forte che probabilmente avrebbe in seguito zoppicato per un intera settimana.
Lily aveva capito che James voleva dire a Remus che lei sapeva che lui era un licantropo, ma non voleva che lo facesse con lei lì presente.
James si voltò a guardarla, interrogativo e, quando i suoi occhi nocciola incontrarono le iridi verdi e brillanti di Lily che lo scrutavano severe capì, e tentò di rimediare.
-Allora?- chiese Remus aspettando la risposta dell’ amico.
-Ehm…che stavo dicendo? Ah, sì…sai Lunastorta che Lily si è accorta che so nuotare a meraviglia? Anche se però non la batterò mai…lei è mooolto più brava di me, davvero superba, non c’ è che dire…- disse il malandrino con un ghigno, alludendo al fatto che era una Mezza Sirena, ma Remus non lo sapeva.
A quel punto gli arrivò uno scappellotto, e neanche questo non conosceva la parola delicatezza.
Si voltò di nuovo, trovando una Lily che lo guardava dall’ alto al basso, con sguardo truce. Lui sorrise, divertito.
Nonostante tutto la rossa non poté che ridere di nuovo. Quel ragazzo era davvero una cosa impossibile. Ed era per questo che le piaceva.

-Che ne dici se raggiungiamo gli altri della combriccola?- sussurrò Sirius, anche se dispiaciuto.
Miley non aveva nessuna voglia di tornare dagli altri… Ora che era con il malandrino non si sentiva carica di problemi come sempre, si sentiva completa, non aveva bisogno di nulla, però non poteva che annuire.
-D’ accordo-
I due camminarono in silenzio per un po’.
Sirius faceva di tutto per rallentare il passo, più tempo passava insieme a quella ragazza, meglio stava.
Ad un certo punto non ce la fece più: la prese per mano e la strinse forte, le loro dita s’ incrociarono dolcemente. Che bello averla accanto mentre camminava, che bello sentire la sua pelle delicata sotto le dita, che bello poterla stringere forte quando voleva, adesso, che bello sapere che alcuni dei suoi sorrisi li avrebbe regalati anche a lui, ma soprattutto, che bello che non gli tenesse più il broncio, e che bello averla almeno come amica.
Miley sentì un brivido percorrerle la schiena, e ringraziò il cielo perché fosse già buio, altrimenti il bel moro si sarebbe accorto di quanto era arrossita.
Proseguirono in silenzio, tanto quali parole avrebbero potuto colmare un vuoto che nemmeno esisteva? Era tutto così perfetto, così dolce, così magico quando…
-Lily!- esclamò la bionda.
-Come, scusa?- chiese lui, osservandola confuso.
-Lily è rimasta alla baracca con i Malandrini, mi ammazzerà!-
-Figurati…ti sarà solo grata di averla lasciata sola con James – le rispose Sirius, sorridendo malizioso.
-Scemo! Mi squarterà per questo…- continuò Miley, anche se stava sorridendo anche lei.
-Ooooo… povera Liluccia…sola con Ramoso…- proseguì Felpato, imitando una voce compassionevole.
-A parte gli scherzi, Lily ce l’ ha davvero con James – affermò la biondina, smettendo di ridere.
-Ma perché?- volle sapere il malandrino. In fondo non aveva mai scoperto perché Lily fosse sempre incavolata con il suo migliore amico.
-Sinceramente non lo so. Lily è una ragazza molto fragile, per questo fa di tutto per non sembrarlo. Però io le voglio molto bene, è una delle cose più care che ho, come tu hai i Malandrini, no?-
-Certo. Comunque, la tua Lily-sono-perennemente-incavolata-con-quel-decerebrato-di-un-Potter-che-è-anche-un-insolente-e-un-maniaco-Evans, è stata tutto il pomeriggio con Ramoso, e di certo non l’ ha obbligata lui-
-Davvero? Ma proprio tutto-tutto-tutto il pomeriggio? Roba da non crederci! Starà male, avrà qualcosa…- Miley stentava a credere che fosse vero.
-Sarà ammalata di “Amorosi Psicopatica in via di sviluppo”. È molto contagiosa, sai- la informò il bel malandrino, e i due scoppiarono a ridere, trovandosi, senza accorgersene, davanti alla baracca dei loro amici.
-Però! Pare abbiano fatto pace i due piccioncini!- James non riuscì proprio a trattenersi.
Sirius e Miley arrossirono, ancora mano nella mano.
-Eh, già…è sbocciata una nuova coppia…- continuò di nuovo James, spostando lo sguardo sulle loro mani intrecciate e sorridendo compiaciuto.
-Ma che diavolo spari, Potter?!- venne in loro aiuto Lily.
-Gelosa che Miley si sia trovata il boyfriend prima di te, Evans? Comunque, se proprio ne vuoi uno anche tu, sappi che mi offro come volontario…- ci provò il moro, arruffandosi i capelli inevitabilmente ribelli.
-No, grazie, Potter, ma temo di preferire una piovra gigante a te. Mal che vada resterò zitella a vita- gli rispose a tono la rossa.
-E se fossi l’ unico ragazzo single rimasto sulla faccia della Terra?- ipotizzò di nuovo James.
-Cosa che senza dubbio accadrà, comunque peggio per te, Potter – gli disse Lily, per nulla toccata.
-Hem-hem!- tossì Felpato (nello stesso identico e preciso modo di una certa persona che noi conosciamo mooolto bene XD N.d.A)
-Ah, già, non vorremmo dimenticarci della coppia novella!- si ricordò il bellissimo Cercatore.
-Se non l’ avessi ancora capito, noi NON stiamo insieme- lo informò Miley.
-Per ora- concluse James, mentre un ghigno beffardo e malizioso gli modificava il volto.
Lily, in cuor suo, sapeva che aveva ragione. Quei due erano troppo perfetti per non stare insieme, erano troppo fatti l’ uno per l’ altra, si completavano come nessun’ altro. Erano come i pezzi di un puzzle, solo che i pezzi dei puzzle talvolta si possono confondere e se ne mette uno al posto di un altro. Lì, invece, era proprio impossibile sbagliare.
Con l’ amicizia tra Miley e Sirius, Lily capì che non avrebbe più potuto evitare completamente i Malandrini, tanto meno James Potter.
Chissà che cosa accadrà quest’ anno insieme a questi irresponsabili quattro scapestrati…
Pensò la rossa, mentre era incantata a guardare i Malandrini e la sua migliore amica che si scatenavano tutti azzuffandosi.
Intanto, il suo progetto di evitare ed escludere l’ affascinante James Potter dalla sua vita, si sgretolava pian piano, finché non si distrusse totalmente.





Come al solito ringrazio:
Jaily: grazie, grazie e ancora grazie, sei fantastica, davvero XD. Scommetto che mi dirai, come tutti, che in questo chappy ci voleva un bacio…eh, lo so ma vorrei aspettare ancora un pochetino…ma proprio poco, promesso!!!;D tu continua a seguire e a recensire, che mi fa sempre piacere leggere i tuoi commenti, in fondo sei la mia lettrice numero 1!!! XD tvb…P.S. anche tu odi i Froci Hotel, quelli che hanno cantato Strudel Monsoon? Grande!!!;P XD


Solo una parolina…RECENSITEEEEEE please!!!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: prongs95