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Autore: LoveEverlack    30/09/2014    1 recensioni
Natalia Belikov si trasferisce alla S. Vladimir Academy con la sua migliore amica Katrine.
E' convinta di poter continuare, tralasciarsi indietro il passato e dimenticare per sempre una parte della sua vita. Ma dovrà dimenticare questi suoi propositi quando il suo passato tornerà a farle visita.
Purtroppo per lei non potrà sfuggirvi, sopratutto quando la persona che ti viene a cercare è il fratello della tua migliore amica.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[NOTE: Le parti in corsivo scritte in Comic Sans MS sono flaskback del passato.]

Non doveva svegliare Katrine, lo sapeva, ma nonostante la sua amica stesse dormendo, Natalia aveva la necessità di parlarle.
Credeva di aver perso quel legame, da quando William era partito e aveva chiuso ogni tipo di contatto, fisico e mentale, con lei. Non realmente, certo, ma il solo fatto che i legami tra di loro vennero interrotti ancor prima che si dividessero, le aveva fatto sperare di essere andata incontro ad un taglio netto. 
Stop. Niente più sofferenze, che il tempo avrebbe naturalmente guarito. 

"Dovreste tornare a parlavi, tesoro. Anche quando io e zia Lissa eravamo lontane... non smettevo un attimo di pensare a lei, anche quando non potevo entrare in lei o parlarle. E sappiamo entrambe, Nat, che stai provando lo stesso... nonostante tu voglia nascondercelo."
Sua madre non aveva mai parlato di ciò che le era successo. Natalia aveva da subito cercato di evitare l'argomento, voleva andare avanti senza pensare alla sua morte.
Non aveva mai rivelato l'accaduto, ma sapeva lo stesso che la sua famiglia ne era a conoscenza. Come potevano anche solo non sospettarlo? 
"Sto bene, Mamma, sul serio. E non credere che la botta dell'allenamento sia dovuta al litigio... non mi distraggo solo per una stupidaggine." 
Rose le aveva sorriso, un sorriso triste ad incresparle le labbra. Con la mano, quella in cui aveva la fede nuziale, aveva iniziato ad accarezzarle i capelli, lasciando l'altra poggiata sul letto. 
"O lo so... sei proprio come me." 
Dopodiché si era alzata. Katrine aveva bussato alla porta e Rose non poteva intrattenersi troppo lì con lei, nonostante le proteste di Lissa. 
Sua zia cercava sempre di convincerla a passare più tempo con Natalia, dopo il litigio, ma sua madre conosceva bene i doveri di un dhampir e conosceva abbastanza Natalia da sapere, che non avrebbe sopportato tutte quelle premure. 
Katrine aveva sorriso ad entrambe, entrando nella stanza ed appoggiandosi alla porta in legno. 
"Zia Rose... ti dispiace se dormo qui oggi? La Mamma mi ha dato l'ok, ma voleva fossi tu a decidere."
E fu proprio in quel momento, che per la prima volta Katrine aveva usato lo sguardo da cucciolo su sua zia. Tanto per assicurarsi una risposta affermativa, nonostante Rose non si sarebbe fatta problemi. 
Sua madre aveva riso, aveva dato un bacio ad entrambe e si era allontanata. 

"Solo... cercate di dormire."


Parte di quei ricordi che aveva a lungo nascosto scoppiarono all'improvviso. Come una bolla di sapone, bucata da uno spillo. 
Natalia non voleva pensarsi, accidenti. Aveva fatto tanto per rinchiuderli in un cassetto per non riviverli mai più. 
Si appoggiò al muro, fuori la camera di Kathrine, sedendosi lì sul pavimento e regolando il respiro con la testa poggiata sulle ginocchia. 

Era successo tutto una notte d’Estate, dopo l’ennesima uscita del fratello di Kath, tornato a casa con una delle Moroi di turno. Natalia era rimasta sveglia ad allenarsi, Katrine era stata male e non le andava di dormire. 

Aveva iniziato a sfogare tutta la rabbia repressa su un sacco da box. Rabbia per Kathrine, che non si sarebbe dovuta ammalare, rabbia per William che aveva iniziato ad allontanarla dalla sua vita. 
"Accidenti!" aveva urlato, colpendo nuovamente il sacco. 
Un Moroi non doveva ammalarsi. Non avrebbe dovuto avere neppure un mal di testa. Quindi perchè Kathrine doveva star male?
Certo, suo fratello non lo sapeva, ma era rincasato così, con un largo sorriso sul volto che la fece infuriare ancora di più.
E, come se non bastasse, le aveva dato la colpa.
“Se uscissi meno con i tuoi amici e più con Kath, forse non sarebbe successo.”
Ed era stata lì che si era infuriata, era da tempo che non riusciva più a sentire ciò che provava e la rabbia accumulata era scoppiata all’improvviso. Gli aveva chiesto, anche se ordinato sarebbe stata la parola più appropriata, di andarsene.
E così si erano divisi. La dhampir la cui vita era stata salvata dal principe Moroi, aveva invertito i ruoli ed aveva urlato di sparire.
Aveva Maxon con lui. Suo fratello era il suo guardiano, in grado di proteggerli in qualunque momento senza neppure essergli accanto. 
Era stato quello il suo pensiero non appena lo aveva visto sparire. 
Ed aveva colpito di nuovo il sacco, sbucciandosi le nocche e non fregandosene del dolore. Voleva infliggere uno Strigoi, ma sapeva anche che non li avrebbe trovati e, anzì, si sarebbe sfogata sui manichini della palestra. 


Bussò alla porta di Katrine, non appena fu sicura che nessun ricordo l'avrebbe colpita, entrandovi velocemente per non farsi vedere.
La Moroi aveva aperto, avvolta in un pigiama chiaro, con la vestaglia ricamata -su cui Natalia aveva fatto tante battute- e gli occhi verdi che si aprivano a fatica mentre la guardavano con una preoccupazione mista a sonno. I capelli legati in una treccia sulla spalla.
-Che succede, Tals?- la dhampir sospirò, sedendosi sul divano e stringendo a sé il gatto di Kath che aveva portato dal castello.
-L’ho rivisto. Per un secondo. Era su un aereo con Max. Sto per impazzire, Katrine.- sentì una mano stringerle la spalla, cercando di calmarla.
-Non avrò i poteri telepatici di mamma. Ma devi calmarti, Tals, ok? Sono sicura che tutto si sistemerà... è stato solo un caso. Anche se, sai cosa ne pensiamo tutti, dovresti tornare a far pace con Wil... mio fratello. Non siamo più i bambini di una volta.-
Si bloccò appena in tempo. Il nome di suo fratello era off-limits con Natalia, chiamatelo in qualsiasi modo tranne William.
Ma, nonostante quelle parole e il non averlo chiamato, sentì solo le lacrime della dhampir scenderle lungo il viso.
Natalia non piangeva mai. Non lo faceva quando si feriva, non aveva pianto neppure quando suo nonno le aveva portato in regalo quella sciarpa luminosa per il compleanno.
Non aveva mai pianto. Tranne quando William era partito.
-E per fare cosa? Soffrire di nuovo? Essere esclusa dalla vita del Moroi che mi ha salvato e non potergli parlare, o sembrerei una ragazzina? No, grazie, non ci tengo.-
Aveva sofferto più di tutti loro. Per prima, quando William la escluse dalla sua vita e, dopo, quando era partito così: con il jet reale senza neppure provare a parlarle.
Almeno tutti loro potevano parlargli, comunicare con lui. Ma lei? Era stava completamente esclusa, come se non fosse neppure importante.

-Ma è passato molto tempo, Tals. Se solo parlaste... forse riuscirete a fare pace. Ora non preoccuparti per essere... entrata, sarà stato un evento a parte. Dormi qui, ora, calmati.-
 
La mattina dopo, quando Natalia aprì gli occhi, si trovò davanti il muso di Buttercup davanti al viso. Si tirò su di scatto, mentre la sorpresa si faceva strada in lei.
Perché era sorpresa? Scosse la testa, massaggiandosi le tempie e sbadigliando.
Poi vide l’orario e scese in fretta dal divano portandosi dietro le coperte.
-KATH PERCHE’ NON MI HAI SVEGLIATO!- ma non trovò la sua amica.
Solo un biglietto poggiato sopra un completo nero, fatto da Katrine Ozera, con il profumo di gelsomino a caratterizzare la lettera.
“Per la mia migliore (o unica, dovrei dire?) amica. Vestiti e corri a fare colazione, io esco a fare una passeggiata prima del tuo risveglio. Vedi di non far tardi. Buttercup ti controllerà.”


 
Buongiorno/buonasera/buoninqualsiasimomentostiateleggendo
Dunque, faccio sempre schifo a parlare nei capitoli, dunque mi limiterò a ringraziare. 
Grazie a Clary Frebeccaforever per le recensioni. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che abbiate capito tutti i passaggi. 
Spero che abbiate letto le note e che, quindi, abbiate capito il perchè del cambio di scrittura ancor prima di leggerlo. 
Non è tutto svelato. A parte il fatto che William ha salvato Natalia non ho spiegato molto, questo perchè leggerete della storia più avanti. 
Anzì, in questo capitolo non avreste dovuto capire nulla fin quasi alla fine, ma ho modificato il testo anche perchè si era capito già dal primo. 
Che dite, vi piacciono i personaggi o... per meglio dire... vi è piaciuta la parte Rose-Tals?
A presto!

 
  
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