Capitolo IX
Love.

I mesi passavano in fretta, ma tra me e Chris nulla accennava a cambiare. Eravamo sempre fermi allo stato «friendzone» e nulla accennava ad un cambiamento. Io non volevo categoricamente fare la fantomatica «prima mossa», ma nemmeno lui, a quanto pare. A volte mi sentivo in imbarazzo per fino ad abbracciarlo in una stanza affollata. Eleanor sosteneva che Chris fosse innamorato perdutamente di me, ma fosse anche lui troppo timido per farsi avanti. Anche Nihal sosteneva quest'idea. Entrambi proponevano idee, talvolta strampalate, per far sì che io e Christian ci mettessimo assieme. Se si annoiavano, cercavano idee; qualsiasi cosa sarebbe andata bene, anche la più stupida
E un pomeriggio ebbero l'idea geniale.
«Deb!» esclamarono travolgendomi con la furia di uno tsunami «Abbiamo trovato l'idea perfetta!»
«Io non la voglio sapere» replicai, sperando che avrebbero lasciato perdere dopo un po'; speranze più che vane.
«Dopo molti minuti, forse ore, siamo giunti alla conclusione che Christain abbia bisogno di uno stimolo per farsi avanti» El iniziò il suo monologo «ho riflettuto sul modo più adatto per far svegliare un po' il tuo Chris e ho dedotto che il più efficace è di sicuro la gelosia.»
«Dovresti quindi trovare un ragazzo, per far sì che si ingelosisca. Ho preparato una lista di possibili candidati.» Esortò Nihal a passarmi una pergamena su cui erano scritti ordinatamente i nomi di alcuni ragazzi.
«Io non sfrutto le persone per i miei tornaconti» replicai seccata
«Non è sfruttare! È solo svagarsi un po' mentre il ragazzo di cui sei cotta si dà una svegliata!» ribattè a sua volta lei. Scorsi la lista e scossi la testa.
«Ma almeno qualcuno di decente no?!»
«Non sapevamo chi scegliere»
«Io avevo proposto di far scegliere a te, ma Elly deve avere il predomino su tutte le decisioni» si intromise Nihal
«Non c'è nulla tipo lui?» chiesi indicando Nihal.
«Baby, il mio fascino ha steso anche te!»  esclamò lui, beccandosi subito dopo la pergamena che tenevo in mano sulla testa. El allora iniziò a proporre nomi, uno peggio dell'altro.
Vedendo l'espressione sulla mia faccia, non propose più nomi e restò a osservare il fuoco che crepitava nel camino.
«E se...» disse all'improvviso fissando i suoi occhi nei miei.
«No. El, non è una buona idea» avevo capito alla perfezione cosa stava pensando
«Infatti è un ottima idea!» replicò.
«Ehi! Rendete partecipe anche me!» protestò Nihal.
«Tu e Deb vi mettete insieme» disse convinta della sua idea
«Elly, le cose ti stanno sfuggendo di mano. Io non posso mettermi con Deb» si opposte lui
«E perchè mai?» domandò Eleanor osservandolo di traverso. Io il perchè lo sapevo: era innamorato di El. Una sera eravamo seduti davanti al fuoco della sala comune a fare i compiti, ma lui era completamente assente. Gli chiesi cosa avesse e lui tirò fuori tutto. Insomma a noi piaceva la friendzone a quanto pare.
«E se fossi innamorato anche io?!» dichiarò
«Due piccioni con una fava!» esclamò tutta esaltata lei «Si ingelosisce anche questa ragazza -una ragazza suppongo- e poi siete entrambi felici e contenti»
«Solo perchè sei tu» disse Nihal abbracciandomi e poi abbracciando Eleanor.
Dalla mattina dopo io e Nihal iniziammo la nostra messinscena.
«Fate come sempre, solo abbracciaevi di più e state un po' più insieme. E quando arriva Chris evita di abbracciarlo come se non lo vedessi da mesi come fai di solito: ora sei di Niahl!» ci disse El in sala comune mentre aspettavamo Chris, come se ci servissero indicazioni. Nihal mi passò il braccio attorno alla vita e io mi strinsi a lui. Chris arrivò e mi guardò interrogativo quando non lo abbracciai ma rimasi attaccata a Niahl. Ci avviammo a colazione in silenzio.
In Sala Grande mi sedetti accanto a Niahl e risi delle cazzate che diceva mentre trangugiavo la mia colazione. Chris di tanto in tanto mi lanciava occhiate a metà tra il triste e l'interrogativo. Praticamente passai la giornata assieme a Nihal. Ci furono molti abbracci e gli abbracci di Nihal erano magnifici; mi tenne tra le sue braccia gran parte della giornata e a me non dispiaceva nemmeno molto. La sera fu l'unico momento in cui ci separammo. Lui andò in camera a studiare e io restai in Sala Comune con El. Appena lei vide che Chris stava scendendo, si dileguò salutandomi con un «ciao» frettoloso. Christian si sedette accanto a me.
«Come mai tu e Nihal siete così strani oggi?» domandò
«Strani?» replicai io
«Avete passato la giornata insieme, vi siete abbracciati ogni secondo, in classe vi sedevate vicini...»
«Cosa c'è di strano? Non sarai mica geloso?»
«Cosa? No! Ma di solito stai con me un po' di più, oggi mi hai praticamente ignorato»
«Non è vero!»
«Sta mattina non mi hai abbracciato, lo fai ogni mattina da quando siamo partiti»
«È irrilevante»
«Irrilevante un cazzo!»
«Stiamo insieme, va bene?!»
Lui mi guardò strabuzzando gli occhi.
«State insieme» ripetè stupito.
«Perchè non mi hai detto niente? Sono il tuo migliore amico!»
Se tu non fossi il mio migliore amico non ci sarebbero questi problemi pensai
«Avevo paura ti saresti arrabbiato o cose così.» Lui taqque e io tornai a volgere lo sguardo verso le fiamme verdognole che danzavano nel camino.
«Sei felice?» domandò all'improvviso spiazzandomi.
«Eh? Io? Sì» risposi tentennando.
«E tu? Sei felice?» chiesi a mia volta
«Sì» rispose lui senza guardarmi
«Chris, sei sincero?»
«Sì, perchè non dovrei?»
«Perchè i tuoi occhi dicono "sto male, ti prego abbracciami e non lasciarmi più"» gli dissi alzandogli il mento e fissando i suoi occhi scuri nei miei. Poi lo abbracciai stretto, uno di quegli abbracci che magari spezzano le costole, ma aggiustano il cuore.
«E se ti dicessi che ti amo?» sussurrò mentre ci stringevamo
«Ti risponderei anche io» replicai.