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Autore: percabeth2000    01/10/2014    1 recensioni
Tiene una mia ciocca tra le dita rigirandosela un po’ tra l’indice e il medio, lo osservo e noto che è pensieroso e che si è imbambolato sui miei capelli.
-Will? – lo chiamo.
Sembra riprendersi ma questo non fa altro che portare la sua attenzione su di me e ciò mi rende un po’ a disagio. Perché continui a guardarmi? Cos’ho?
- Sei bellissima – mi sussurra.
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Mentre sul pavimento inizia a formarsi un mucchio di cenere penso che è questo a cui si riferiva Jason, questa è la cosa che stava degenerando, questa è la cosa per cui mia mamma voleva avere il tempo per proteggermi … Non abbiamo più tempo.
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Te ne sei andata, siamo stati sopraffatti. Già me ne sono andata come un coniglio, gli ho lasciati soli e cosa più disonorevole , per un momento ho anche pensato di non tornare.
Lucilla mi osserva e forse dalla mia espressione intuisce i miei pensieri.
- Non intendevo quello Michelle,mi sono espressa male tu non … - la blocco afferrandogli le mani.
- No Lucinda. Hai ragione, rimedierò, te lo prometto – le dico per poi entrare nella sala da pranzo lasciandola sola.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL'AUTRICE: Chiedo davvero scusa per il ritardo sproporzionato. Non voglio usare altro tempo perciò spero solo che il capitolo vi piaccia.
percabeth2000

Quasi senza accorgermene sono già in corridoio diretta alla sala del trono.
Ho deciso di vestirmi con l’abito che Airina ha scelto per me e che Lucilla mi ha portato. E’ veramente strano portarlo perché mi sembra fatto apposta per me, è perfetto per i miei gusti e si capisce chiaramente che chi lo ha scelto mi conosce.
E’ stretto in vita mentre sul fondo si allarga in una gonna non troppo ampia e molto comoda, le maniche sono lunghe e lo scollo non è profondo, è di un viola molto intenso e sul corpetto ha un ricamo nero che ricorda dei rami intrecciati.
Non riesco ad essere troppo in ansia per questo incontro anche se non ho idea di che cosa voglia dirmi o di cosa vuole parlarmi il pensiero di Will qui è come un balsamo per il mio corpo, la mia mente e il mio cuore.
Come è bello camminare per il castello da sola anche se solo per poco, sembrerebbe quasi di essere tornati ai vecchi tempi se non fosse che ormai tutto è cambiato.
Il fetore dei rifiuti e degli alcolici si sente praticamente ovunque e tranne alcuni corridoio e alcune sale ciò che riesco a scorgere attraverso le porte è il delirio totale: mobili gettati a terra, quadri rotti, poltrone graffiate e rovesciate.
Prima che la nostalgia possa travolgermi arrivo alla sala del trono e quando entro trovo Airina che cammina avanti e indietro con fare pensieroso,si volta quando chiudo la porta alle mie spalle.
- Ti sta un incanto – dice mentre mi osserva avvicinarmi. Mi limito a fare un cenno di ringraziamento con la testa.
- Di che cosa vuole parlarmi? – chiedo quando le sono di fronte.
- Come sta il cane? – ribatte invece lei quasi nervosa.
- Dorme – ribatto fredda aspettando una sua spiegazione.
Airina annuisce distratta e poi sospira. Per la prima volta la sua espressione mi fa davvero pena.
- Ti prego, non fidarti. Io so quanto possano sembrare dolci e hanno un fascino quasi innato ma non fidarti … ti farà solo del male- ha un tono quasi di supplica.
- Cani, nient’altro che questo sono – riprende con una voce decisamente più arrabbiata e con i pugni stretti         - Prima ti fanno credere di essere innamorati di te e invece ti usano solo perché hai delle potenzialità che loro non hanno, nel frattempo se la fanno con le loro lupe-
Airina è davvero arrabbiata ma in fondo ai suoi occhi si vede anche il dolore acuto che un qualche licantropo sconsiderato gli ha provocato.
- Come fa a dire che solo i licantropi fanno queste cose? – chiedo io con cautela.
- Sono dei porci ecco perché, animali senza la minima traccia di emozione e gli animali servono gli uomini . presta la massima attenzione e ora và, la cena è tra due ore – mi dice girandosi e andandosene con un passo duro.
La osservo mentre si allontana . Ora capisco perché odia tanto i licantropi: qualcuno le ha spezzato il cuore. Più che spezzato glielo ha letteralmente strappato dal petto rendendola la brutale donna che è diventata adesso, probabilmente con la vista annebbiata dal dolore e dalla perdita si è unita alle Maligne e con il rancore e l’ira che prova verso di loro l’hanno eletta capo.
Provo a pensare  cosa farei io se Will mi usasse e contemporaneamente mi tradisse anche. Ne uscirei distrutta, probabilmente piangerei per notti intere fino a quando mi ritroverei senza più una lacrima, senza sentire niente se non un sordo ronzio che continuamente mi martella la testa. E poi verrebbe la rabbia, cieca e brutale.
E’ troppo tempo che sono qua ferma a fissare il vuoto e così mi metto a camminare verso la scuderia dove c’è Buria.
Come sempre la scuderia mi accoglie con il suo profumo di fieno ma sono ancora troppo concentrata a rimuginare le parole di Airina.
E’ così strano come un’emozione bella come l’amore sia in grado di trasformare le persone. Ci rende liberi e allo stesso tempo ci intrappola perché non puoi scappare da un sentimento così profondo e poi quando questo ti si mostra per qualcosa di falso e opportunista tu rimani intrappolato .
E’ un po’ come essere una mosca nella tela del ragno. Non c’è via di scampo.
Come si può sfruttare una persona con un sentimento così puro e dolce? Perché macchiare di peccati un’emozione che dovrebbe essere libera e senza secondi fini? Perché rovinare una vita?
Nn riesco a distogliermi da questi pensieri ne mentre sto con Buria ne mentre la cena procede nel silenzio più assoluto. Neanche Airina che di solito cerca di farmi credere che non sia successo nulla parla e sembra che anche i vampiri che come al solito sostituiscono i quadri non respirino.
E’ come assistere ad un funerale: il funerale di un cuore che non esiste più.
Torno alla mia camera con una scodella di zuppa e un pezzo di pollo per Will e quando entro lo trovo intento a leggere alcuni appunti che erano ordinatamente sistemati sul comodino.
E’ così concentrato che non si è accorto di me e così mi prendo un secondo per osservarlo. E’ così bello mentre se ne sta seduto concentrato sulle parole che ho scritto, con il sopracciglio nero rilassato e i capelli sparati ovunque.
Le coperte intorno sembrano fargli da cornice e con un certo imbarazzo mia accorgo che sta leggendo i mie appunti. Sul mio letto. Mezzo nudo.
- Allora hai fame? – gli chiedo chiudendo la porta con il piede.
- Sei bravissima … - mi dice sollevando lo sguardo con la bocca leggermente socchiusa.
- Te l’avevo detto che ti avrei portato del cibo – rispondo scrollando le spalle.
- Non per quello -  scrolla la testa – Per questo – dice alzando i fogli.
- Oh- mi limito a dire. Nessuno legge mai i miei appunti, di solito nessuno entra neanche in camera mia. Will ha proprio deciso di ribaltare la mia vita. Involontariamente sorrido al pensiero di Will e di come sarebbe la mia vita con lui ma poi la tristezza e il dolore della delusione di Airina mi fanno impensierire.
- Stai bene? – mi chiede lui leggermente preoccupato. Annuisco senza convinzione porgendogli il piatto.
- Che è successo? – mi chiede dopo un po’ incitandomi a sedermi vicino a lui.
Mentre Will finisce di mangiare gli racconto tutto. Ed è così strano riuscire a parlare senza filtri e senza bisogno di pensarci, con lui esce così naturale e semplice come se fossi abituata a confidarmi mentre sono sempre stata piuttosto chiusa.
- Tanto per chiarire … Io non faccio niente del genere – dice lui dopo che ho finito di parlare – E come te penso che sia un atto spregevole e insensato – continua prendendomi per il mento e avvicinandomi al suo viso.
IL bordo del vassoio mi preme contro lo stomaco ma sono talmente persa nei suoi occhi che anche se mi stesse trafiggendo non mi sposterei.
Will non mi bacia subito, avvicina le nostre labbra fino a quando non si sfiorano appena e poi rimaniamo così per un po’ fermi a contemplarci e a sentire i rispettivi respiri sulla pelle.
Quando le sue labbra mi toccano è come se fossi sollevata in aria, innalzata da due braccia invisibili.
Dopo poco due braccia ci sono davvero e il vassoio viene spostato malamente alla destra di Will, approfittando dell’assenza del vassoio mi avvicino di più e infilo le mani tra i suoi capelli.
I capelli di Will non sono puliti e nemmeno lui eppure non provo ribrezzo o schifo, in realtà la cosa non mi turba minimamente.
Quando ci stacchiamo appoggio la fronte alla sua e con più delicatezza possibile gli sussurro : “Dovresti farti una doccia” lui annuisce sorridente.
- Pensi che potrei farti ciò che è successo ad Airina? – mi chiede dopo un po’ giocherellando con una mia ciocca.
- No. E’ solo che se non fosse stata devastata dall’amore non si sarebbe mai unita alle Maligne e tutto questo non sarebbe mai successo – dico.
- Se ci concentriamo sui se la nostra vita sarà un rimpianto unico – dice Will continuando a giocare con i miei capelli.
Già … Se pensiamo costantemente che avremmo potuto fare un’altra scelta, che forse sarebbe stato meglio così, che se magari avessi preso quell’altra strada saremmo arrivati prima allora la nostra vita sarebbe solo un rimpianto, un costante pensiero fisso rivolto al passato.
Se si vuole davvero fare qualcosa allora è meglio guardare il presente, ormai la scelta si è fatta e bisogna arrivare alla fine in qualche modo.
- Hai ragione – acconsento – Ma anch’io ho ragione, Will, ti serve una doccia – ripeto.
- Ehi non puzzo così tanto e poi prima non mi sembra ti abbia dato fastidio – mi dice con un sorriso malizioso che mi fa arrossire .
- Bè ora invece mi da fastidio – ribatto cercando di nascondermi le guance con i capelli.
- Donne … che le capisce è bravo – borbotta lui alzandosi piano mentre io sistemo il vassoio sulla scrivania.
- Le bende Will … non ti puoi lavare con addosso le bende – dico io leggermente divertita dalla sua noncuranza .
Annuisce mentre inizia a togliersi le bende srotolandole con cura, io distolgo lo sguardo e cerco di sistemare i pochi oggetti che sono ancora in giro.
Quando mi volto Will è davanti allo specchio e si sta fissando la schiena con uno sguardo strano, quasi non creda sia veramente la sua.
- Ora sono ancora un po’ brutti ma guariranno presto, soprattutto se dopo la doccia ti faccio qualche incantesimo di guarigione – cerco di rassicurarlo io mettendomi al suo fianco.
I tagli sono più profondi di quel che pensavo e intorno la pelle si è arrossata .
- Resteranno le cicatrici … - pensa ad alta voce. Scuoto la testa osservando i tali riflessi sullo specchio.
- No, non resterà nulla. Ora però vai a lavarti – dico spronandolo a staccarsi dal suo riflesso.
Will si avvia verso il bagno e mentre si fa la doccia io ripasso gli incantesimi di guarigione.
  
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