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Autore: Anmami    01/10/2014    2 recensioni
Dopo l'arrivo a Terminus il gruppo si trova rinchiuso in un vagone. Questa storia è la mia versione della quinta stagione vista con gli occhi di Daryl. Tra amicizia, battaglie per la sopravvivenza ed un amore difficile da ammettere anche a se stesso.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Step by step'
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Tre capitoli in tre giorni, spero non vi stuferete di me. Ho gran parte della storia già pronta sul pc e non sono riuscita a resistere neanche oggi. Ringrazio chi ha recensito, preferito, seguito ecc. Il prossimo capitolo tra qualche giorno, salvo cambiamenti di programma. A presto.
Anmami.


Capitolo 3

"...andare a riprendermela."

"Andare a riprendertela? Senti... grazie per averla protetta, grazie per non averla lasciata sola, ma ora Glenn ed io penseremo ad un modo per salvarla. Siamo noi la sua famiglia, non è più un problema tuo." mi liquidò lei con un tono di superiorità che mi fece saltare i nervi.

"Maggie! Noi siamo tutti una famiglia. Se Hershel fosse qui si vergognerebbe di quello che hai appena detto. La cosa migliore che potresti fare ora è scusarti con Daryl e insieme, cercare un modo per tirare Beth fuori da quel posto. La sua vita sta a cuore a tutti noi. Invece di litigare provate ad occupare il tempo pensando ad un sistema per andarcene da qui." Ci ammonì Glenn staccandosi leggermente da Maggie.

Dopo queste parole nel vagone tornò il silenzio. Tutti tornarono ai loro posti e riprovarono a dormire per quanto la scomodità del pavimento lo permettesse.

Tutti tranne me. Risalii in piedi sulla cassetta e ricominciai la mia osservazione.

Qualche ora più tardi un ragazzetto gracilino e con gli occhiali camminava con fare circospetto verso di noi trasportando una scatola stretta e lunga. Lo guardai attraversare il cortile muovendosi nell'ombra, aggirare le guardie per non essere visto fino a quando non fu troppo vicino e quindi sparì dal mio campo visivo.

Dopo poco un rumore metallico mi fece voltare verso il retro del vagone.

Un piccolo portello di circa trenta centimetri si aprì e il ragazzo spinse al suo interno la scatola che stava trasportando.

"Devo fare presto, questi ve li manda la mia amica Beth." disse il ragazzo infilando la testa all'interno del portello.

"Grazie. Sta bene? Le hanno fatto del male? Chi sei?" chiese Rick.

"Io mi chiamo Charles, Beth è mia amica, però qui nessuno lo sa. Sta bene, ma rischiamo la vita se si accorgono di quello che stiamo facendo. Ora devo andare, spero di riuscire a tornare presto con altre cose, non fatevi scoprire."

Detto questo richiuse il portello. Dopo pochi secondi però lo riaprì.

"Scusatemi, chi è Daryl?" domandò.

"Sono io." risposi confuso.

"Oh bene, Beth ti manda questo. Mi ha detto di dirti che non ti ha abbandonato, l'hanno portata via." disse porgendomi il mio fazzoletto.

Dopo questa ultima consegna chiuse il portello e se ne andò allo stesso modo in cui era arrivato.

Guardai l'oggetto che avevo tra le mani e dentro vi trovai delle more. Ne mangiai una porgendo le altre al resto del gruppo ed iniziai a sorridere.

"Cos'hai da ridere?" chiese Rick confuso.

"Stavo ricordando. Appena siamo scappati dalla prigione Beth ha voluto raccogliere delle more per voi, ha detto che quando vi avremmo trovato magari avreste avuto fame e dovevamo avere qualcosa da mangiare, allora le prestai il mio fazzoletto e lei lo riempì. Naturalmente poi finimmo per mangiarle noi, ma non aveva smesso un attimo di sperare."

"Scusa..." disse Maggie all'improvviso.

Io non risposi, ma annuii e le indicai le more fecendole un gesto con il capo, per invitarla a prenderne una.

Rick nel frattempo si era messo ad armeggiare con la scatola per aprirla.

All'interno trovammo del cibo, acqua, tre coltelli, una pistola con qualche proiettile, una torcia, un fumetto ed un arco con delle frecce.

Attaccato ad ogni oggetto c'era un piccolo bigliettino con il nome di ognuno di noi.

La torcia ed il fumetto erano per Carl, la pistola per Rick, i coltelli per Michonne, Maggie e Glenn e l'arco per me.

Sul mio arco c'era un biglietto scritto su carta un po' ingiallita. Chiesi in prestito la torcia a Carl e lo aprii.

"SCUSA, CHARLES NON E' RIUSCITO A PROCURARMI UNA BALESTRA. PRENDITI CURA DEL GRUPPO. SEI UNA BRAVA PERSONA DARYL DIXON, NON DIMENTICARLO."

Lessi quelle parole circa una ventina di volte, poi sorrisi scuotendo la testa ed infilai quel foglietto nella tasca dei jeans.

"Buone notizie?" chiese Rick.

"Niente di particolare. Si scusa per non essere riuscita a procurarmi una balestra." dissi sorridendo e sedendomi sul pavimento.

"Daryl?"

"Mmmh"

"Amico... sai quello che stai facendo?"

"No." risposi appoggiandomi alla porta e chiudendo gli occhi.

  
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