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Autore: tanky    02/10/2014    0 recensioni
"Harry faceva avanti e indietro a passi lunghi sotto lo sguardo indagatore del biondo che non mancava un dettaglio.
Dettaglio, sì, era quella la parola giusta.
Erano stati proprio i particolari a fregare il Grifondoro, a condurlo in questa situazione spiacevole."
Una raccolta di flashfic tutte incentrate sulla coppia Harry e Draco che tratteranno del loro rapporto come una serie di riprese cinematografiche.
Tutte si svolgeranno in una parte del castello diversa, che farà da sfondo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Tu che mi hai.
...è che non riesco a toglierti dalla mente.
Tu...che non mi saluti.
Ed è insistente e continuo il pensiero di te, sempre, ovunque, anche ora e hai cambiato le carte in tavola e io non riesco a starti dietro, a starmi dietro, a controllare i battiti quando mi passi accanto ignorandomi, adesso.
Ed era quasi meglio quando ci arrabbiavamo per stronzate solo per avere una scusa per guardarci negli occhi.
Forse adesso lo capisco, riesco a capirlo.
 
Harry gesticolava convulsamente.
Il discorso che si era preparato mentalmente, procedeva liscio dentro i suoi pensieri.
Camminava a lunghi passi dentro il suo dormitorio vuoto.
Avanti e indietro.
I ragazzi erano tutti fuori, sulle sponde del lago nero, a godersi i pochi raggi di sole che si erano decisi a uscire e ricordavano a Harry che non c'era più tempo. Sarebbe presto impazzito se non avesse parlato con Draco.
Entrò in fretta nel piccolo bagno che condivideva con Ron, Neville e i ragazzi, la porta fece un rumore sordo chiudendosi alle sue spalle, per via della forza che Harry ci aveva messo...Si fermò all'improvviso, immobile. Si guardò fisso nello specchio, i suoi capelli erano un disastro, ci passò veloce la mano con un gesto distratto. Si mise a posto gli occhiali e disse ad alta voce.
"Senti io non so che cazzo mi hai fatto Malfoy, ma ci sei cazzo, ci sei sempre..."
Forse si sentiva un po' patetico a fare le prove di un discorso, che molto probabilmente, non avrebbe mai avuto il coraggio di fare, ma ormai si era messo in testa che avrebbe cercato Draco e glielo avrebbe detto. Gli avrebbe parlato di cosa stava provando, che non riusciva a smettere di pensarlo e neanche lui sapeva cosa significava ...E poi al diavolo tutto...Non sapeva cosa sarebbe successo dopo, sarebbe ripartito da lì.
Si convinse che doveva capire. Doveva assolutamente sapere cosa voleva Draco da lui, cosa stava succedendo nella sua testa, e una volta  compreso questo forse sarebbe potuto tornare alla sua vita di tutti giorni, tornare ad odiarlo, smettere di pensarlo prima di addormentarsi, avrebbe finito di notare i suoi umori e di preoccuparsene, cessare di cercare i suoi occhi, nei corridoio, in mezzo a tutti gli altri sguardi.
Forse... forse no. Non poteva tornare indietro e cancellare il buco nel petto che sentiva ogni volta che i suoi amici nominavano il nome del Serpeverde con odio.
 
Uscì a passo di marcia dai dormitori.
Superò di volata la sala comune Grifondoro.
Sapeva dove trovare Draco, aveva imparato le sue abitudini quando cercava a tutti i costi di stanarlo per parlargli, nelle settimane precedenti.
Era assolutamente certo che precipitarsi nel bagno dei Prefetti era a dir poco sconveniente, ma l'adrenalina accumulata in corpo gli diede la giusta spinta per rischiare.
Tanto, con Draco, numerose volte era passato per un imbecille, una volta in più non avrebbe fatto differenza.
Malfoy, come di consuetudine, si trovava nel bagno dei prefetti dopo un allenamento intenso di Quidditch.
Sarebbe, di certo, andato su tutte le furie se Harry si fosse presentato lì.  Ma le gambe di Harry non erano decise a cambiare direzione e tutto in lui gli suggeriva che: o l'avrebbe fatto ora, oppure mai più.
Sentiva il cuore spazzato via da una tromba d'aria all'interno della sua cassa toracica.
Il suo stomaco si stringeva, chiudeva ogni via d'accesso a qualsiasi cosa, all'aria, all'ansia, alla tranquillità, non teneva spazio per concedersi dubbi, 'incespicazioni', emozioni.
Harry arrivò davanti alla maestosa porta del bagno correndo, aveva il fiatone e il suo cuore mancava battiti ad ogni secondo, poi accelerava ma non restava in pari.
Si fermò per respirare profondamente e aprì la porta con un colpo secco.
Draco era lì, immobile davanti a lui, con un espressione sconvolta e scandalizzata in volto. Non riusciva a tenere la bocca chiusa. Era a petto nudo e teneva in mano una maglietta che stava per infilarsi. Aveva indosso i pantaloni della divisa e i suoi capelli erano ancora bagnati.
Il tempo, per una frazione di secondo, si fermò, e tutto, in quell'assurda situazione, sembrava essere al posto giusto.
I loro sguardi l'uno contro l'altro a incatenarsi senza possibilità di fuga.
Harry e Draco.
Il mondo precipitò nello stesso istante in cui Harry si rese conto che era arrivato davvero...Che non poteva più fuggire o rimandare, che il momento era arrivato e Draco era davanti a lui ed era bello, bello da morire.
La verità si buttò a capofitto sopra il cuore del moro schiacciandolo tanto da fargli male.
Draco c'era, era presente in ogni dannata cellula del suo corpo, in ogni lembo di pelle scoperta, e Harry finalmente lo capì, si rese conto che era sempre stato così, da quando si erano conosciuti, da quando si erano odiati.
E c'era anche lì, davanti a lui, a ricordargli prepotentemente cosa li legava.
Malfoy ritrovò la lucidità e si schiarì la voce, come segno che Harry gli doveva una spiegazione e che non sarebbe stato facile non farlo andare su tutte le furie per quell'intrusione.
Draco era stanco, perché si era buttato con Harry e aveva perso e ora che cercava di rimettere insieme i piccoli pezzetti della sua vita senza badare troppo alla sua cicatrice, ai suoi occhiali, alle sue spalle...Potter non poteva fargli l'offesa di non lasciargli scampo ancora, dopo che tutta la sua esistenza era stato un rincorrersi senza prendere fiato, senza cercare tana.
Harry provò timidamente a parlare ma le parole gli morivano in gola e il suo coraggio sembrava farsi sempre più piccolo.
Draco aspettava e i secondi silenziosi di tensione e attesa si accumulavano.
"Pensavo che arrivato qui, avrei trovato le parole...Che mi sarei ricordato, avrei trovato il coraggio..." Potter farfugliò a mezza voce guardando il pavimento.
La pazienza del Serpeverde era al limite.
"Potter, vattene." disse secco.
Harry cercò con tutte le sue forze di non badarci, provò a non notare quanto Draco fosse lontano con quel tono di voce e continuò facendo finta di niente, come se seguisse le fila di un discorso logico, ma un po' sconnesso, all'interno della sua testa.
"E che sei qui, sei senza maglietta... Malfoy e non è facile, pensavo che fosse più facile...Insomma tu l'hai reso dannatamente difficile...Dalla prima volta che ti ho incontrato hai reso la mia vita dannatamente complicata..."
"Potter non sto scherzando...te ne devi andare o tiro fuori la bacchetta..." Draco si sentiva preso in giro, davvero non capiva. Non voleva essere umiliato di nuovo.
Harry continuò anche se sentiva all'interno del suo petto i battiti distinti come un rullo di un tamburo.
"E lo so di essere ridicolo...Cosa penso di fare in questo cazzo di bagno dopo che hai fatto di tutto per evitarmi in queste settimane ? Mi meriterei decisamente un cazzotto in faccia..."
"Potter, Potter insomma..."
"Forse sono questi dannati muri, così bianchi...Opprimenti. Giuro che c'è l'ho proprio qui Draco, sulla punta della lingua il discorso che vorrei farti, le parole che vorrei dirti...è che quando poi sono nervoso inizio a parlare, o forse no, forse solo ora ma..."
"Harry stai farneticando."
Malfoy l'aveva chiamato per nome.
"Insomma...è che..."
"Allora?"
"Io..."
"..."
Silenzio e attese.
Harry si fece forza e tirò su gli occhi, persi, immersi, nell'oceano immenso di Draco.
 "Io vedo te"
"C-Cosa..? " Draco balbettava dall'imbarazzo. Riprese velocemente un pizzico di contegno. "Come hai detto Potter?"
"Io ti vedo." confermò sicuro Harry non staccando lo sguardo da quello di Draco, anche se un velo di imbarazzo aveva iniziato a colorargli le guance.
Draco rimase impassibile ma la sua espressione si addolcì.
 "Se poi penso a cosa siamo, a tutto ciò che abbiamo fatto, insomma mi sento patetico... Quindi tu, ti prego, dimmi solo come faccio a non pensarti più...Come faccio a toglierti dalla mia mente?" Harry era sempre più in imbarazzo.
Draco alzò gli occhi al soffitto e un piccolissimo sorriso si impossessò delle sue labbra.
"Potter sei un vero imbecille." rise appena. Il Grifondoro non l'aveva mai visto più bello di così.
Harry ricambiò il sorriso anche se si sentiva un po' confuso ma notò piacevolmente che la tensione fra di loro si stava smorzando, così come le distanze e le barriere.
"Questo l'hai già detto, così tante volte che ho perso il conto."disse il moro.
Harry era riuscita a fare una piccola breccia all'interno della corazza di Draco.
Malfoy pensò che l'avrebbe chiamato per nome.
" Non so cosa ti sta succedendo Harry."
Forse poteva funzionare.
Il Grifondoro si avvicinò a Draco lentamente valicando la piccola distanza fra i loro corpi. Le loro bocche erano vicinissime. Harry si sentì un po' a disagio, una parte di lui nascosta fra le pieghe dei suoi pantaloni si svegliò, attenta. Il fiato di Draco, Potter lo poteva sentire dentro la sua bocca e somigliava ad una leggera brezza. Il biondo socchiuse leggermente gli occhi e il Grifondoro sorrise sulle sue labbra.
Si sfiorarono appena come un tocco lieve, ma così forte che scavò dentro di loro. Harry prese la mano di Draco e fece intrecciare le loro dita.
"Qualsiasi cosa fosse questo...Qualsiasi cosa succederà d'ora in poi sarà dannatamente difficile." Malfoy respirò dentro il collo di Potter.
"La tua bocca ha proprio lo stesso sapore che immaginavo avesse."Sorrise ancora Harry.
Si erano dovuti perdere per ritrovarsi e la sensazione che si impossessò piano, piano del Grifondoro ricordava tanto una lontana felicità, finalmente, riportata a casa.
 



 
Autrice: Mi piacciono, mi piacciono, mi piacciono!!! Io li immaginò un po' così, non senza difficoltà, non senza odio, con fatica certo, ma...in fondo si amano caspitaaaa!!! e prima o poi lo capiscono anche loro :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se vi ha lasciato un sorriso se vi ha fatto appena, appena intenerire scrivetemi un commentino!! (io scrivo perché mi diverte farlo, certo, e continuerò a farlo nonostante tutto ...ma se mi lasciate un segno del vostro passaggio sono ancora più contenta!) Sono ben accetti anche critiche e pareri di ogni genere! La storia va avanti a riprese ma i dubbi e le incertezze dei nostri due eroi non sono certo finiti qui!
Ringrazio sempre chi mette la storia fra le seguite e le ricordate ecc...
Scusate gli eventuali errori di distrazione che mi saranno sfuggiti di sicuro!
Mentre scrivevo questo capitolo il mio cuore si faceva piccolo, piccolo a immaginarli così, uno di fronte all'altro, in imbarazzo, nudi delle loro corazze che lentamente si scoprivano innamorati :) ditemi come vi sembra! Vi aspetto al prossimo capitolo un abbraccio!
   
 
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