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Autore: LadyVaderFrancy    02/10/2014    4 recensioni
La storia inizia nell'anno scolastico dopo la morte di Sirius Black. Harry non ha affrontato il turbine di emozioni dopo la sua morte. Una sera, dopo una detenzione con il suo odiato insegnate di pozioni, si scontra con la sua nemesi platinata, che gli lancia un antica magia oscura. I risvolti di questo avvenimento stravolgeranno la vita del ragazzo-che-è-sopravvissuto, e di tutti coloro che lo circondano. (Tutta la storia è incentrata sull'evoluzione dei due personaggi protagonisti, Harry il ragazzo d'oro di Silente e Piton il più brillante Maestro di pozioni di tutta l'Europa, terrificante ex- Mangiamorte e spia della luce. Ricca di momenti intensi, introspettivi e divertenti, dei due protagonisti assoluti).
Dal Cap 16
“Non puoi obbligarmi!” replicò il moro
“Davvero? Quindi piuttosto che applicarti, preferisci scorrazzare tranquillamente nella mente del Signore Oscuro? Ma in fondo dovevo aspettarmelo, tu sei il nostro salvatore, il nostro EROE temerario! Mi inchino davanti alle tue infinite capacità. Sono sicuro che ci riuscirai, anche senza il mio aiuto” disse con grande sarcasmo e si voltò per allontanarsi.
“Aiuto! quale aiuto? Tu non sei qui per aiutarmi. Vuoi solo deridermi, avvilirmi, distruggermi! Sei una persona orribile, e io di detesto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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~~Capitolo 18 Un passo alla volta
 

Il sole era sorto da un po’, era ora di alzarsi. Avrebbe dato qualsiasi cosa, per non dover stare accanto al ragazzo, non lo voleva vicino, specialmente dopo il sogno, la visione o qualsiasi dannata cosa era successa quella notte. Ora che era sveglio, continuava a sentire quel miscuglio di emozioni, ed erano troppe e troppo intense. Ma non c’era modo di poterlo evitare, così si mise seduto e sospirò pesantemente.
 

Lo aveva sentito, un sospiro. Proveniva da quella barriera di legno intarsiato, che lo proteggeva dallo sguardo di Piton. Avrebbe dato qualsiasi cosa, per non vederlo, per non stargli vicino, specialmente dopo le ore appena trascorse. Aveva pianto e lui sicuramente lo aveva sentito, ma non era riuscito ad evitarlo, si era mostrato vulnerabile proprio davanti a lui e dopo quello che era successo. Tante volte gli aveva detto che era un debole, e stavolta gliene aveva dato la prova. Provava vergogna, ansia e tante altre emozioni che non riusciva neanche ad decifrare. Poi senti il cigolio del letto, e il rumore dei passi, il suo cuore batteva, batteva talmente forte , che sembrava volesse esplodere, poi lo vide. Si alzò immediatamente e per un solo attimo i loro sguardi s’incrociarono, poi Harry si guardò le scarpe e Piton si voltò verso la porta.

Il pozionista fece un lento passo, ed Harry lo seguì, la distanza fisica tra loro era inesistente, potevano quasi toccarsi mentre camminavano, ma la distanza della loro anime, era infinita. Lentamente arrivarono nella sala grande, il vociare degli studenti era quasi assordante. In assoluto silenzio, presero posto tra i serpeverde. Piton sorseggiò una mezza tazza di caffè e diede qualche morso ad una fetta di pane tostato, mentre Harry riuscì a fatica ad ingoiare un paio di bocconi di uova strapazzate e un bicchiere di succo di zucca.

Mentre si stavano alzando, sentirono una voce gentile ma ferma “ Harry, Severus, buongiorno vorrei scambiare qualche parola con voi” Li aveva osservati da quando avevano messo piede nella sala grande, era successo qualcosa, ed era grave. In questi mesi aveva cercato di restare a guardare da lontano, mentre cercavano un modo per sciogliere la maledizione, ma ora era necessario il suo intervento e subito.

“Buongiorno preside, certamente” disse il pozionista, mentre Harry annuì. Così e tre maghi camminarono in assoluto silenzio, fino all’ufficio del preside.

Silente entrò per primo, poi tutti e tre presero posto intorno alla scrivania. “Goccia la limone?” disse il vecchio mago

Entrambi i maghi più giovani rifiutarono.

“Bene, ora che abbiamo terminato con le frivolezze, mi piacerebbe sapere cosa può essere successo, da quando vi ho visti l’ultima volta, nella sala grande ieri sera. Immagino che la lezione di Occlumanzia non è andata bene, come speravamo. Harry, vorresti raccontarmi cosa è successo, per favore?” disse gentilmente il vecchio mago

“Uhm…… infatti, non è andata molto bene”

“Potresti essere un po’ più specifico, in modo che tu possa spiegare a questo vecchio mago, come sono andate le cose?”

“A dire il vero, non è stato molto diverso……. dallo scorso anno”(( cosa dovrei dire che Piton è un bastardo, e che mi ha minacciato di uccidermi?))

“Capisco, sei sicuro che non vuoi aggiungere altro? Forse potresti aiutarmi a capire, spiegandomi come il vostro legame si è ristretto, fino a tornare al livello iniziale? “

“Io…….. Io ho tentato di spezzarlo, con un incantesimo” e abbassò lo sguardo

“Harry ragazzo mio, cosa ti ha spinto a fare questo?”

“Ero arrabbiato e non ho ……..” e rimase in silenzio, e attese la prossima domanda alla quale non voleva rispondere.

“Vedo che non sei di molte parole oggi. Non voglio forzarti, ti ringrazio comunque Harry”
Il pozionista era seduto al suo fianco impassibile, non aveva emesso un suono e aveva sempre guardato dritto davanti a se.

“Severus, forse potresti dirmi tu, qualcosa di più preciso?”

“ Certamente, dire che la lezione è stata disastrosa, è a dir poco riduttivo. E’ stata un vero e proprio fallimento. Così quando ho visto, che anche quei pochi risultati, che avevamo raggiunto lo scorso anno erano andati perduti, ho perso la pazienza. Potter stava sprecando di nuovo il mio tempo!!! Poi immagino, che la frustrazione di entrambi, ci ha spinto a dire cose abbastanza spiacevoli. E dopo sai cosa è successo”

“ Capisco, ora è tutto più chiaro. Posso farti una domanda, lo hai detto ad Harry il motivo per cui eri arrabbiato?”

“NO, Non in maniera così esplicita”

“Ora, ora, sono quasi certo, che le cose che vi siete detti, dovevano essere qualcosa di più, di abbastanza spiacevoli, visto che il legame è tornato allo stadio iniziale, o sbaglio?

“Infatti”

Silente sospirò, poi li guardò entrambi, la situazione era molto peggio di quanto aveva previsto. In genere, quando finivano nel loro ufficio, tentavano almeno di accusarsi di questo o quello, li lasciava litigare un po’ nel limite dell’accettabile, poi interveniva e in una maniera o nell’altra riusciva a sapere cosa era successo. Ma questo silenzio di entrambi, era davvero un brutto segno. Così con suo grande rammarico disse “Immagino che non abbiate altro da aggiungere o sbaglio? Severus?”

“NO è tutto”

“Harry”

“No signore”

Silente sospiro nuovamente e poi disse “ Mi dispiace doverlo dire, ma sono molto deluso”……… poi li guardò negli occhi  “di entrambi. Vi avevo chiesto di fare uno sforzo. Quando il giovane Sig. Malfoy ha lanciato la maledizione, ho pensato subito che sarebbe stato un problema, ma che poteva offrire una grande opportunità”

Piton stava per dire qualcosa, ma fu interrotto immediatamente.

“Gradirei, prima che voi ascoltaste, ciò che ho da dire, senza interruzioni Severus” il pozionista annui “ Grazie. Ora come stavo dicendo, poteva essere una grande opportunità. So che voi due, non la vedete così, ma credetemi lo è. Ho sperato, che con il passare dei giorni e delle settimane, le cose sarebbero migliorate. Ma ahimè mi sbagliavo, sembra che la mia fiducia era mal riposta”

A quelle parole Piton si sentì crollare il mondo addosso. Mai, da quando era al servizio di Silente, gli aveva rivolto parole simili. Lo aveva deluso. Harry fece lo stesso pensiero.

“Ora, mi rendo conto, che quello che è accaduto ieri notte, non deve essere stato facile per nessuno dei due, ma ho bisogno di sapere nei minimi dettagli, come siete arrivati a questo, e come possiamo rimediare.”

“Non si può “ disse il moro senza pensarci.

“mio caro Harry, c’è sempre un modo” disse gentilmente il preside

“Credo che sarà più facile, se nessuno di voi due assiste al racconto dell’altro”

“Ma come? Non possiamo stare in stanze separate, e io……”disse il moro

“Harry ti ricordi il salottino, che ho creato per l’incontro che hai avuto qui con la Sig.na Granger e il Sig. Weasley? Beh è ancora lì, e come potete vedere, c’è una poltrona anche da questo lato, quindi uno di voi entrerà dentro con me, mentre l’altro aspetterà il suo turno comodamente, seduto nel mio ufficio” disse il vecchio mago.

“Harry, vorresti seguirmi, per favore?”

Harry annui, poi entrambi i maghi si alzarono e si spostarono, Harry entrò nel salottino rosso e oro e Piton si accomodò all’esterno sulla poltrona. Poi il vecchio mago evocò una teiera con due tazze, e disse “Prendi, un pò  di tè Harry. E comincia dall’inizio, fa con calma e prenditi tutto il tempo che ti serve.”

Il giovane Grifondoro annuì, era la prima volta, da molto molto tempo, che non si ritrovava a parlare da solo con Silente, come se fosse un nonno invece del preside, e gli erano mancati quei momenti. Così prese tutto il suo coraggio e iniziò a raccontare tutta la storia. I ricordi che Piton aveva visto, le sue parole dure sulla morte di Sirius. Poi con un po’ di timore, gli raccontò del momento il pozionista, lo aveva minacciato di spedirlo oltre il velo, e di come Harry di conseguenza, gli aveva gridato che godeva nell’essere un Mangiamorte. Gli raccontò, del momento in cui si era fatto prendere dal panico, e aveva lanciato senza pensare, l’incantesimo sul legame e della Cruciatus che aveva colpito entrambi.

“Mi dispiace molto Harry, deve essere stato molto doloroso. Ma immagino che tu capisca, che le azioni di entrambi, hanno portato a questo risultato”


“Così sembrerebbe, però lui….”

“Harry, non siamo qui per incolpare nessuno, ma piuttosto per trovare un modo, per andare avanti”

“Non c’è. Io e Piton non possiamo, ci odiamo troppo, finiremo davvero per ucciderci se insistiamo.”

“Il professor Piton Harry, e no, non lo farete, perché siete due persone, molto più forti di quello che pensate, e molto più simili di quanto immaginate”

“NO, non è vero!”(( IO non sono come lui!!!))

“Si che lo è, solo non riesci a vederlo, e temo che il motivo principale è perché non vuoi”

Non voleva più parlare, così disse “Sono molto stanco, posso andare?”

“Immagino che sia stato difficile addormentarsi, con tutte le emozioni che mi hai descritto?”

“Uhmmm per la verità non molto, però ho fatto un strano sogno…. O qualcosa di simile”

“Sarei molto interessato ad ascoltarti, vuoi parlarmene ragazzo mio?”

“uhmmmm era solo uno stupido sogno….. e a dire il vero no, ……devo?”

“Temo di dover insistere” Il vecchio mago guardò il giovane davanti a se, dopo il racconto della Cricuatus, aveva capito, che era successo qualcosa di più. Se la situazione non fosse stata così pesante, avrebbe quasi riso, al pensiero che il giovane davanti a lui pensava, che non fosse importante.
“……….. E poi gli occhi  sono diventati, color ossidiana, e questo è tutto!!”

Silente rimase in silenzio per un paio di minuti, poi disse “Harry, quello che mi hai raccontato è molto importante! Non immaginavo,  che la maledizione Combinatum fosse così, come dire, ……….strordinaria”
 

((Straordinaria? Io non avrei usato quella parola, orribile, distruttiva, estenuante)) poi il moro disse “Professore, cosa intende con straordinaria?”

“Usa un incanto chiamato  specchio dell’anima, una magia antica. Harry, la visione che hai avuto ieri notte è la chiave, che aiuterà te e il porfessor Piton a sciogliere la maledizione”

“Co-cosa? Ma come?”

“Dimmi, quando eri in quella stanza e hai provato tutte quelle emozioni, le hai riconosciute come tue?”

“ Si e no………… uhmmmmmm……….è un po’ complicato, non so come spiegarlo….. mi dispiace”

“Non fa nulla Harry, forse posso aiutarti io. Le hai riconosciute, perché le hai provate anche tu, ma le hai vissute in una maniera diversa. Mi spiego meglio, facciamo un esempio, se due persone si arrabbiano per lo stesso motivo, possono avere una reazione, un modo di viverla ed esprimerla totalmente diverso” poi fece una pausa e guardò il ragazzo dritto negli occhi, e disse lentamente “ Quello che hai provato stanotte, erano le emozioni e il modo in cui le sente e si sente Severus, Harry”

Il giovane mago rimase scioccato e dopo un momento di silenzio, che sembrava durare un eternità, disse “Non è possibile…….. io ……io “e non riuscì ad aggiungere altro.

“Credo, che a questo punto ci siano molte cose, su cui devi riflettere ragazzo mio”, il moro annuì semplicemente.

“Harry, Severus è molto testardo e a volte è difficile relazionarsi con lui, ma non è la persona malvagia che hai sempre immaginato” guardò il grifondoro negli occhi e poi aggiunse  “ma tu pensi, che mi sbaglio, non è così?”

“Io….. non…”

“Harry, pensi che io, sia un vecchio sciocco?” disse Silente sorridendo

“No… no …signore” rispose il ragazzo scuotendo la testa.

“Fidati del mio giudizio allora. Come ti ho già detto molte altre volte, affiderei la mia stessa vita a Severus”

((No stavolta silente si sbaglia, ne sono sicuro. In fondo non è infallibile, lo ha detto anche lui))pensò il moro

“Harry , io non sono perfetto, ho fatto molti errori, nella mia lunga vita, ma fidarmi completamente di Severus, posso assicurarti, che non è uno di questi. Pensa soltanto a quante volte, ti ha salvato la vita.”

“lo ha fatto solo perché glielo hai ordinato, non di certo perché voleva”

Silente si mise a ridere, poi tirandoli su gli occhiali a mezza luna disse “Credo che la mia capacità di persuasione sia un po’ sopravvalutata. Credimi, nessuno può obbligare realmente Severus Piton, a fare qualcosa che non desidera” e gli strizzò l’occhio.

“Bene, ti ringrazio ragazzo mio, per aver condiviso con me, queste informazioni molto private. Ora credo sia arrivato il momento, di parlare con il professor Piton”. Temo, che con Severus sarà ancora più complicato. Poi sia aprì la porta, salutò nuovamente il Grifondoro e disse serenalmente “Vieni pure Severus”

Vide la porta aprirsi, era passata un secolo, da quando il preside si era chiuso nel piccolo salottino, con il marmocchio. E quando li vide uscire, Silente era allegro e felice come sempre, mentre Potter aveva una strana espressione in volto, sembrava sconvolto.  Il pozionista si alzò e entrò nel salottino, , si accomodò rigidamente sul divanetto, si sentiva disagio, come se fosse realmente uno scolaretto in attesa di un rimprovero. Non gli piaceva sentirsi così, e parlò per primo.

“Perché siamo qui, Albus?”

“Una tazza di tè Severus?” disse gentilmente il vecchio mago

“No grazie, gradirei, che rispondessi alla mia domanda”

“Credo, che conosciamo entrambi la risposta, vorrei sapere, quello che è successo ieri, nei dettagli”

“Lo sai già cosa è successo, tu e Potter siete stati qui dentro per quasi due ore. Sono sicuro, che non avete parlato di Quidditch o del tempo!”

“Oh certo che no. Ma ho sentito la versione di Harry, e ora vorrei ascoltare la tua, se non ti dispiace”

“Perché Albus, tanto sappiamo tutti e due, che nulla di ciò che diremo, cambierà qualcosa”

“Non vuoi soddisfare la curiosità di un povero vecchio, Severus?” Il tono era gentile, ma lo scintillio nei suoi occhi era potente. Il pozionista sospirò (( si certo, come se tu fossi un povero vecchio indifeso e innocuo, dannazione a te!!)) e poi iniziò a raccontare di della lezione e di come si era infuriato, vedendo che dallo scorso anno il ragazzo, non solo non aveva fatto nessun progresso, ma era addirittura peggiorato, nel chiudere la mente. Di come aveva perso la pazienza, e lo aveva incolpato della morte di Black. Delle accuse, che, il suo prezioso e virtuoso ragazzo d’oro, gli aveva rivolto sul fatto di essere orgoglioso, di essere un Mangiamorte. Gli raccontò dello sforzo disumano che aveva fatto, per non mettergli le mani addosso, e del tentativo disperato di Potter di spezzare il legame.

“Capisco Severus. Ora, spero che ti renderai perfettamente conto, che entrambe le vostre azioni hanno portato a questo disastro”

“Certamente Albus”

“Vorrei sapere, se hai pensato a cosa fare? A come poter rimediare a questa difficile situazione”

“Onestamente non credo sia possibile. Solo l’idea di dovergli rivolgere la parola Albus, mi disgusta. Non so se riuscirò a controllarmi una seconda volta!”
 

“Ora, ora Severs. Sono sicuro che ci riuscirai. Hai dovuto fare cose ben peggiori. Harry è solo un ragazzo, ed è una bravo ragazzo. So benissimo, che in lui ved,i solamente James, se pur molto simili nell’aspetto, non è affatto come lui. E se devo dirla tutta, avete anche parecchie cose in comune”

 

 Severus rise sarcasticamente e poi disse “Io non la penso così e lo sai. E se pensi che io abbaia delle cose in comune con quella testa di legno, stai impazzendo Albus!”

“O no, io non credo. Sei un uomo intelligente, ma anche molto testardo, se solo provassi a vederlo per quello che è in realtà” disse tristemente

“Basta, stai sprecando il tuo tempo e anche il mio! Se hai finito vorrei andare!” e  incrociò le braccia al petto

“Vedo che sei molto stanco Severus, forse non hai riposato bene?”

“infatti”

“E’ successo qualcosa stanotte, che dovrei sapere?”

“NO”

“Oh, io credo il contrario. So che hai fatto un sogno Severus, e vorrei che me ne parlassi. Temo di dover insistere su questo punto, ragazzo mio”

Piton sbuffò sonoramente e poi si arrese e iniziò a raccontare tutto “e alla fine i miei occhi sono diventati quelli di …… Lily.” sussurrò

“Sei sicuro, che erano gli occhi di ….Lily Evans?” ((Oh Severus, quanto dolore provi ancora, per la morte di quella donna , mi domando se riuscirai mai un giorno a perdonarti)) pensò il vecchio mago.

“SI”

“Mi dispiace, so quanto era importante per te, ma non erano gli occhi di Lily” gli concesse un attimo e poi aggiunse  “Severus, erano quelli di Harry” Il pozionista scattò in piedi infuriato e disse urlando “Non dire assurdità Albus! Conosco gli occhi di Lily! Ed erano i suoi!”

“Siediti e calmati Severus! Quello che hai visto nella visione, era un effetto della maledizione, è una magia molto antica, si chiama lo specchio dell’anima, ne hai mai sentito parlare?“

Il pozionista rimase  pietrificato, poi disse “ Vuoi dire che quella stanza……e quello che ho provato…..NO, non può essere…….. non può” e le parole gli morirono in bocca. (( Allora anche Potter…stanotte……….Dannazione!!! Ecco perché aveva quello sguardo sconvolto, quando è uscito da qui)).

Silente sapeva bene ce Severus aveva bisogno di pensare e disse “Immagino che avrai molte cose su cui riflettere, adesso”

“Questo non cambia nulla, Albus”

“Severus, Harry è un bravo ragazzo, e porta sulle sue giovani spalle un peso troppo grande. Hai fatto una promessa molti anni fa, ci hai ripensato?”

“NO”

“Se vuoi proteggerlo davvero, devi imparare a conoscerlo per quello che è in realtà, cioè Harry e basta, non Harry il figlio di James Potter”

Il pozionista rimase in silenzio (( ti sbagli su di lui, sei troppo coinvolto emotivamente ))

“Ti fidi di me Severus?”

“SI”

“Allora non c’è altro da aggiungere. Credo sia arrivato il momento, di tornare dal nostro giovane  Grifondoro” poi aggiunse “ Grazie Severus, per aver condiviso tutto questo con me, so che non è stato facile”

Il pozionista sospirò ((Non c’è di che, con che faccia tosta, come se avessi avuto una scelta!!!)), poi si alzarono e uscirono, videro il ragazzo seduto sulla poltrona, con lo sguardo fisso nel vuoto.

Silente si voltò, e guardandoli pensò (( è stata una prova davvero dura, per entrambi, ma credo che nonostante la sofferenza e il dolore che provano in questo momento, troveranno un modo. E se non dovessero riuscirci da soli, li prederò pazientemente per mano, ogni volta che smarriranno la strada)). Poi sorrise divertito, come riuscivano a non vedere quanto erano simili, per lui era un vero mistero.

“Oh Harry, Severus, credo che a partire da questo momento fino a domani, sarebbe una buona idea, passare un po’ di tempo insieme”

“Ma Albus, sono quasi due mesi che ……” disse Piton

“Immagino, che sarebbe una buona idea, andare a fare una passeggiata lungo il lago nero magari, invece di stare sempre chiusi nel castello.”

“ E le lezioni?…..e” disse il moro

“Consideratevi in vacanza fino alla festa di Halloween.  Ora potete andare, Buona giornata” e sorrise felicemente, mentre vedeva le facce sgomente dei due suoi protetti.


 
PS. Vi comunico che domani non riuscirò a postare un aggiornamento.  Quindi fatevelo durare…. Ma niente panico si avvicina il week end
Un saluto da Lady

   
 
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