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Autore: AlexandraCoffeeTime    03/10/2014    0 recensioni
Fine del secondo capitolo della saga, "Spirits".
Dopo lo scontro con Unalaq, Korra cerca nuovamente di poter stabilire un contatto con le sue vite passate.
Insuccesso dopo insuccesso, comincia a pensare di essere inutile, e che tutti la pensino allo stesso modo.. o forse no?
Piccola storia con pochi capitoli sul rapporto tra Korra sua madre Senna.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Korra, Senna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Legends'
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NOTA! capitolo post saga di "Spirits" di Korra. nel caso dovessero esserci errori grammaticali o della trama ed eventuale presenza di OOc, chiedo perdono. 


Madre e figlia

Quando Senna entrò, trovò uno spettacolo che ormai era diventato normale negli ultimi tempi: Korra sdraiata sul letto a pancia in sù, immobile e col volto sprofondato nel cuscino.
Per terra invece si notavano granelli di cenere sparse qua e là nei dintorni delle coperte e sul pavimento… dominio del fuoco, senza ombra di dubbio.
Quando era arrabbiata, a volte la “tranquilla” Avatar era solita produrre fiamme e (se capitava l’occasione) un innocente oggetto veniva incenerito. Questa volta la tragica sorte doveva essere toccata a dei cuscini, vista la scarsa presenza nella stanza.
Senna si avvicinò al letto con lentezza, per poi sedersi accanto a Korra.
Nessuna reazione, c’era da aspettarselo.
Allungò un braccio sulla sua spalla e appena cominciò ad accarezzarla, Korra non reagì, semplicemente si limitò a cacciare con poca convinzione quel gesto affettuoso scrollandosi in modo confusionario.
- Mamma, sto bene.. quante volte devo ripeterlo?-
Senna sorrise: fin da bambina, non voleva mai ammettere quando stava male. Sarebbe sempre rimasta quell’adorabile “piccolina”che si ostentava a mostrarsi forte, come se niente e nessuno potesse scalfirla; ma Senna e Tonraq non si erano mai lasciati impressionare dalle apparenze, neanche adesso.
- Korra, ascoltami, so che per te era importante stabilire un qualche legame con il tuo lato spirituale, e so bene quanta fatica hai fatto per ottenerlo e per farti accettare come Avatar dal mondo..- la mano, prima sulla spalla, scivolò veloce verso la lunga coda di cavallo - .. ma ormai è passato, e sai bene che non è stata colpa tua.-
- Sì, invece! – Korra si alzò di scatto, fissando sua madre negli occhi urlando.
- E’ stata colpa mia!! Solo mia! Avrei dovuto aspettarmi una mossa del genere combattendo contro Unalaq, avrei dovuto reagire quando lui e Vaatu hanno colpito senza pietà lo spirito degli Avatar!! Avrei…!-  abbassò il viso da lei rapidamente, interrompendo a metà la frase: aveva esagerato stavolta, e Senna non c’entrava niente in tutto questo. Come al solito, se ne era resa conto tardi.
Ne seguì un pesante silenzio, e l’ambiente intorno alle due figure sembrò divenire più triste di quanto già non fosse.
Korra sospirò, e riprese a parlare con un filo di voce.
- Scusa mamma… è solo che, io sono l’Avatar… dovevo…a vrei dovuto..- e questo fu il segnale che permise a Senna di abbracciarla: poté sentire il batticuore di sua figlia a contrasto con il suo respiro regolare.
- Tesoro, tuo padre e io ti abbiamo già detto tante volte che non ha importanza: tu stai bene, sei viva, ed è questo ciò che conta. Sappiamo quanto sia sempre stato importante per te non deludere mai nessuno, in particolare te stessa.-
In quel momento, Senna sentì due braccia forti avvolgersi intorno alla sua schiena in una stretta gentile, ed il volto di sua figlia affondare sulla sua spalla.
- Però, voglio che tu sappia un’altra cosa, Korra, una cosa che forse ti sembrerà banale…- Senna si prese qualche secondo, per essere sicura che la sua ultima frase non andasse a vuoto e che Korra si concentrasse su quello che le stava per dire.
- Anche se non fossi l’Avatar, ti vorrei bene lo stesso. Tuo padre ti vorrebbe bene lo stesso, e sono certa che anche Katare la penserebbe come me…. e noi tutti, ti vogliamo bene così come sei. – concluse, lasciando che la stretta sulla schiena aumentasse, senza però farla alcun male.
Dopo svariati secondi, ebbe una risposta da Korra.
- L’ho sempre saputo mamma… grazie!- disse in un soffio.
Senna sorrise.
I bauli li avrebbe controllati un’ultima volta l’indomani mattina. 

591 parole... praticamente una one-shot u.u
Angolo del manicomio! 
Ed eccomi qui con un secondo capitolo appena sfornato; caldo e soffice come i pluncake della Mulino Bianco XD
Battute a parte, è sempre bello vedre un rapporto madre e figlia, almeno secondo me! ;)
Se vi è piaciuto, non fate i timidi e recensite se volete: è sempre un gestogradito.
EDIT 11 ottobre 2014: ho concluso la storia con 2 capitoli per mancanza di idee, e riguardandola bene il capitolo che avrei messo sarebbe stato più che scontato: i soliti baci e abbracci con tanto di famiglia felice. A mio modesto parere, va bene così. Sbaglio? Chissà, ai posteri l'ardua sentenza. Grazie a tutti! <3

 
  
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