MATRIMONIO

 



 

-Sabo-kun?! Ma che ti prende?!-
Correva, cercando di stare al passo, trascinata dal compagno verso una meta sconosciuta all’interno della loro base.
-Ehi! Hai visto Dragon?!- domandò il vicecomandante, ignorando la domanda della ragazza, a un rivoluzionario che passava di lì.
-È nel suo ufficio!-
-Grazie!!!-
-Sabo!!! Mi vuoi spiegare?!- protestò, arrestandosi quando riuscì a sfilare il polso dalla sua presa.
Sabo si girò a guardarla con un sorriso radioso e tanta emozione negli occhi.
Il giorno dopo li aspettava la più grande battaglia mai combattuta.
Si preparavano a sfidare il Governo Mondiale, con altissime probabilità di morire e lui rideva.
Felice, come non mai.
-Ti fidi di me?!- le domandò, annullando la distanza tra loro, schiacciando il torace contro il suo prosperoso seno e circondandole il viso con le mani.
Koala sgranò gli occhi a quella domanda, non riuscendo a non ricambiare il sorriso.
-Ma certo- mormorò.
-Allora seguimi!- esclamò, riafferrandole il polso e rimettendosi a correre, scartando tra i compagni, che si scansavano di fronte al biondo.
-Ma Sabo…-
Nessuna certezza.
Nella vita del rivoluzionario non c’era nessuna certezza.
Erano sopravvissuti  a innumerevoli pericolose missioni, preservando la propria vita al solo scopo di avercela da sacrificare in quell’ultima decisiva battaglia, che era infine giunta.
Poteva essere la loro ultima notte su quella terra.
Ma nemmeno quella era una certezza.
Avevano combattuto per un mondo migliore ma non per se stessi.
Lo avevano fatto per chi sarebbe venuto.
Lo avevano fatto perché non ci fossero mai più Grey Terminal, Fisher Tiger, Ohara e Marineford.
Guardando al futuro, pensando al passato e vivendo il presente.
Perché non c’era altra certezza nella vita del rivoluzionario.
In piedi accanto alla sua scrivania, Dragon stava analizzando delle carte riguardanti l’attacco che avrebbero scagliato l’indomani a Marijoa quando Sabo spalancò la porta del suo ufficio, senza bussare e rischiando di scardinarla.
-Oh! Sabo, Koala! Proprio voi cercavo! Ho qui alcune cartine della base del Governo che vorrei mos…!-
-Dragon-san!- lo interruppe, respirando affannato, senza smettere di sorridere.
Dragon aggrottò le sopracciglia, spostando lo sguardo su Koala che si strinse nelle spalle, prima di tornare a concentrarsi su suo figlio adottivo.
-Dimmi Sabo- lo invitò a parlare.
Nessuna certezza nella vita del rivoluzionario.
Nessuna, tranne il qui e l’ora.
-Sposaci!-