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Autore: SonounaCattivaStella    04/10/2014    2 recensioni
[Personaggi lievemente OOC][Quando la musica rispecchia ciò che proviamo]
Raccolta di song-fic, ognuna incentrata su di una coppia, dedicata a mia sorella Shine.
Non linciatemi se alcune coppie sono fuori dal normale.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La paura non esiste - Tiziano Ferro (KyouHaku)

 
Come quando cambi casa perché sei da solo 
Come quando intorno chiedi e non hai mai perdono 
Come quando ovunque andrai e ovunque non c'è luce 
Come sempre chiunque parli sempre una voce
 
Ho sbagliato. Ho sempre sbagliato tutto con te ed ora ne pago le conseguenze. Te ne sei andato lasciandomi qui, solo, a combattere contro tutti e contro me stesso. Non hai voluto ascoltare le mie scuse, non mi hai voluto perdonare. Come biasimarti? Mi hai perdonato tante e tante di quelle volte che al mondo non esiste più un motivo valido per continuare a farlo.
Ho cambiato casa. Non sopportavo di poter vivere lì, dove abbiamo condiviso le nostre giornate, in quelle quattro mura che sapevano di noi, che risplendevano del nostro amore, quasi avessero luce propria. Ora ovunque vada mi porto dietro solo l’oscurità, non c’è più il nostro amore ad illuminare tutto.
Ti cerco tra la gente Kyosuke, lo sai? Ti cerco in ogni volto, in ogni suono, in ogni cosa. Ma tu non ci sei mai. Quando vado al bar a bere qualcosa molti ragazzi e ragazze si fermano a parlare con me, forse attratti dal mio inusuale colore di capelli. Dove si vedono mai dei capelli bicolore? Per di più biondi e azzurri! A te piacevano tanto. Parlano, ma io non li sento. Faccio finta di ascoltare quelle voci atone che non sono per niente uguali alla tua.
 
 Hai bisogno, hai bisogno di esser triste 
Lo vuoi tu però l'errore non esiste 
Esiste solo quando è sera 
Sbaglia solo chi voleva

Mi guardo allo specchio e mi faccio schifo da solo. Una sera ho tirato un pugno al riflesso di quel volto beffardo procurandomi una ferita profonda che ha cominciato a sanguinare copiosa. Osservavo le gocce rosse scendermi per il braccio e cadere sul pavimento, insieme a loro cadevano le mie lacrime amare.
Chi l’ha detto che l’errore non esiste? Io ho sbagliato, non sarei mai dovuto andare in quel pub e ubriacarmi finendo a letto con un altro. Avevamo litigato pesantemente quella sera, ma io non avrei mai voluto che i tuoi splendidi occhi vedessero quella scena. Non volevo farti soffrire così.
Ho sbagliato.

 
 E ovunque, andrò ovunque andrò 
Quella paura tornerà domani, domani 
E ovunque andrai, ovunque andrà 
Tu stai sicuro e stringi i tuoi perché 
Perché l'errore non esiste 
La paura non esiste 
Perché chi odia sai può fingere 
Solo per vederti piangere 
Ma io ti amerò

Ho provato tante volte ad iniziare un’altra storia dopo la nostra, ma la paura di sbagliare di nuovo come ho fatto con te non mi abbandona mai. Quindi le mie storie non sono mai andate più in là di qualche settimana, grazie a questa paura. O forse la dovrei chiamare consapevolezza? Perché so che avrei continuato a tradire chiunque non fosse stato te.
E tu Kyosuke? Che mi dici di te? Sei andato avanti o hai rifiutato tutti quelli che ti hanno giurato amore eterno? Ti immagino allontanare tutti tenendoti stretto i tuoi “perché”, quasi a farti scudo.
“Perché non mi fido più. Perché il ragazzo che amavo mi ha tradito. Perché chi odia può fingere solo per vederti piangere.”
Ma io non ti ho mai odiato Kyosuke, il mio è stato un atto da codardo. Non volevo affrontarti e mi sono rifugiato nel tepore dell’alcool e di altre braccia.  Ma io ti amerò… sempre.
 
 Come quando per tristezza giri il mondo 
Come quando tu mi guardi e non rispondo 
Come quando come sempre, sempre aspetti 
Come quando guardi solo i tuoi difetti
 

Ho girato il mondo per soffocare la mia tristezza. Ero convinto che la gioia nel visitare posti mai visti prima avesse potuto sopprimere la mia tristezza nell’averti perso, ma mi sbagliavo. Girare il mondo senza di te mi rende nostalgico, e i ricordi arrivano come lame nei momenti meno opportuni.
Sono tornato a casa ed ho trovato le tue valigie pronte. Ti ho cercato per casa e quando ti ho trovato avevi gli occhi lucidi dal pianto. Ti sono corso contro abbracciandoti ma tu mi hai spinto via disgustato.
«Perché Hakuryuu, perché? Perché mi hai fatto questo? Cosa c’è in me che non va? Dimmelo!» Avevi il volto rigato dalle lacrime.
Avrei voluto gridarti che tu non hai niente che non va, che il sacrosanto problema sono io, che sono un vigliacco, che ti amo, ma dalla mia bocca non esce niente e tu aspetti. Mi guardi e aspetti. Ma sai già che dalla mia bocca non uscirà niente e, convinto che è per colpa dei tuoi difetti che ti ho fatto ciò, prendile tue cose e sparisci per sempre dalla mia vita.
Una lacrima mi solca il viso.
 
 E quando niente, quando niente ti sa offendere 
E' solo allora che sai veramente essere 
Solo a volte certe sere 
Solo quando ti vuoi bene

Ricordo ancora le notti passate con te. La sera, quando ti nascondevi da occhi indiscreti, diventavi un’altra persona. La mattina mettevi su quella maschera da arrogante per proteggerti dal mondo, per farti scivolare addosso le parole che ti riservavano gli altri. La sera, con me, quella maschera cadeva e tu di dimostravi per ciò che eri veramente: un ragazzo d’oro.
Nessuno ti ha mai visto ridere veramente, ridere di gusto. Io posso affermare di aver avuto questo privilegio.
Tu stavi seduto sul divano interamente coperto di scartoffie e fotocopie, chino sui tuoi moduli lunghi e noiosi. Ti guardavo appoggiato allo stipite della porta, ammirando ogni più piccola sfumatura sul tuo volto. Non ti ho mai visto ridere. Feci rumore per attirare la tua attenzione e quando i tuoi occhi ambrati si incontrarono con i miei ho cominciato ad avvicinarmi a te con passo felino ed un sorriso malizioso stampato sulle labbra. Assaporavo già il momento in cui ti avrei baciato, tanto che non vidi un maledetto foglio caduto sul pavimento scivolando su di esso e finendo gambe all’aria. Ridesti. Ridesti di gusto per la prima volta.
Il suono della tua risata era la cosa più bella che avessi mai sentito.

 
 E ovunque andrò, ovunque andrò 
Quella paura tornerà domani, domani 
E ovunque andrai, ovunque andrà 
Tu stai sicuro e stringi i tuoi perché 
Perché l'errore non esiste 
La paura non esiste 
Perché chi odia sai può fingere 
Solo per vederti piangere

Ho paura Kyosuke. Ho paura di far soffrire la gente per come ho fatto soffrire te. Perché se sono stato capace di distruggere una persona fantastica come te, chi mi impedirà di fare lo stesso con chi non vale nemmeno la metà di quanto valevi tu?
Cosa dovrei fare Kyosuke? Eh? Perché l’ho fatto? Perché sono stato così codardo? Perché sei andato via? Perché non si può tornare indietro e cancellare tutto? PERCHE’?
Io ti amavo, eppure ti ho visto piangere a causa mia.

 
 Spesso vorresti un paio di ali 
Spesso le cose più banali 
Spesso abbracci le tue stelle 
Spesso ti limita la pelle

Spesso vorrei poter costruire un paio di ali come fece Icaro e volare da te. Mi mancano un sacco di cose del tuo modo di essere. La casa è vuota senza i tuoi fogli sparsi sul pavimento, il dentifricio ha smesso di chiedere pietà visto che non ci sei più tu a strizzarlo dal centro, il frigo è fin troppo pieno, la nutella sta riposta nello scaffale per mesi quando prima non durava una settimana con te che la mangiavi direttamente col cucchiaio. Mi mancano i tuoi baci, le carezze, i sorrisi nascosti, i tuoi occhi.
Volerei da te solo per poter riabbracciare finalmente la mia stella.
 
 E ti amerò più in là di ogni domani 
Più di ogni altro di ciò che pensavi 
Non m'importa ora di fingere 
Il mio sguardo lo sai leggere 
Ci sono cose che non sai nascondere 
Ci sono cose tue che non so piangere 
Magari io sapessi perdere 
Senza mai dovermi arrendere 
Ma l'errore non esiste 
La paura non esiste
 
Oggi ti ho rivisto. Dopo mesi e mesi mi sei passato davanti senza nemmeno accorgertene. Ti ho inseguito a perdifiato e quando finalmente ti ho raggiunto ti ho stretto nuovamente fra le mie braccia. Ogni pezzo era tornato al suo posto.
«Torna con me Kyosuke. Io ti amo. Non immagini nemmeno quanto e continuerò a farlo, più in là di ogni domani, più di ogni altro di ciò che pensavi.»
Mi hai guardato perplesso. Sapevo che dentro te stavi combattendo per capire se le mie parole fossero vere o meno.
Guardami. Guardami Kyosuke. Non mi importa di fingere, il mio sguardo lo sai leggere benissimo.
«No Hakuryuu, non posso tornare con te. Mi hai fatto troppo male. Non posso permettere che ciò accada di nuovo.»
Ma lo leggo sai, nei tuoi occhi. Non credi ad una sola parola di quello che mi stai dicendo, ma capisco perché non puoi tornare con me. Capisco di non poter continuare ad insistere. Mi viene da piangere, ma ormai tutte le lacrime che avevo da versare le ho versate in tutti questi mesi in cui non sei stato con me. Non vorrei arrendermi, non ci credo che sto perdendo la persona che amo arrendendomi.
Abbasso lo sguardo combattuto. Ormai è fatta, ti ho perso per sempre stavolta.
«Addio Hakuryuu.» Sussurri alzandomi il viso e posando sulle mie labbra un bacio di addio sparisci tra la folla.
Dopo quel bacio non ho più avuto paura di ferire nessuno. La paura non esiste.






   
 
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