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Autore: metaldolphin    04/10/2014    2 recensioni
Contestualmente al salvataggio di Rufy, il coraggioso Shanks il Rosso viene mutilato del braccio sinistro.
Non sarà soltanto l'inizio di una nuova difficoltà, ma anche la fine, forse, di qualcos'altro e Makino lo sa bene.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makino, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'alba del mattino seguente vide sorgere un sole che assistette, impotente, allo svolgersi di eventi che cambiarono per sempre il corso delle loro vite.

Dopo l'incidente nel locale, rappresentato dall'incontro\scontro con un'altra ciurma pirata, così diversa da quella di Shanks, a causa della birra, era seguito il rapimento di Rufy, che non mancava mai di farsi notare, nel bene e nel male. Lo scontro tra Shanks ed un Re del mare, che stava per attaccare il ragazzino fu terribile e fulmineo insieme. Il forte pirata era riuscto a salvarlo, tra la generale ammirazione degli abitanti del villaggio e la soffocante preoccupazione che veva tolto il respiro a Makino, ma perdendo il braccio sinistro nell'impresa.

Ma dopo quanto accaduto, l'atteggiamento del pirata verso la ragazza cambiò.

Quella sera, quando lei lo andò a trovare per sapere come stesse, vide che la luce nuova negli occhi del Capitano si era offuscata e fu mortalmente serio, quando le rivolse la parola: -Torno in mare.- disse, lapidario.
Lo aveva detto al singolare, sottolineando la volontà di escluderla da quella partenza, di volerla lasciare sull'isola, in quel bar di Foosha. E a lei cadde il cielo sulla testa, infrangendo tutti i sogni fatti.
-Perché, Shanks? Non mi vuoi più con te?- chiese, affranta.

Lo guardò abbassare il capo, mentre continuava a stringere con forza la spalla offesa.
Doveva fargli molto male e nemmeno l'alcool che aveva trangugiato dalle bottiglie, ormai vuote, che aveva attorno doveva essere riuscito a mitigarlo più di tanto.
-Non è questo- riuscì a risponderle dopo un po' -Sono io a non essere lo stesso di prima...

A quel punto lei alzò la voce: -Stai parlando sul serio, Shanks? A me sembri sempre lo stesso! O pensi che non ti voglia più a causa del braccio che hai perso? Non immagini nemmeno quanto tu stia sbagliando!- esclamò ad un uomo che rimase muto, aspettando una risposta che non venne.
Allora Makino, col cuore che le doleva, gli voltò le spalle per non fargli vedere le lacrime che le bagnavano le guance, ed andò via delusa.

Lui sapeva quanto avesse ragione quella ragazza coraggiosa.
Ma non si sentiva, in quel momento, di starle al fianco, con una menomazione così grave e recente. Certamente non era pentito di aver salvato Rufy, ma ora aveva da affrontare un mondo nuovo, un mondo in cui tutti l'avrebbero guardato con occhi diversi. Ed era un mondo duro il suo, fatto anche, anzi spesso, di uomini che miravano alle debolezze altrui per trarne profitto.
Non poteva concedersi il lusso di una compagna da proteggere, non più.
Era dura da accettare e per questo aprì una nuova bottiglia coi denti e vi si attaccò.

"Un cambiamento alla volta" aveva deciso.

Era stata una fortuna che non avesse detto nulla ai suoi uomini, così non dovette tornare sui suoi passi, perché conoscendoli bene, sapeva che questo avrebbe intaccato la loro stima nei suoi confronti, come uomo e come Capitano.
Così l'aveva lasciata andare via con la morte nel cuore, consapevole di averla ferita.

La mattina seguente, Makino, con gli occhi velati di lacrime che distorcevano l'immagine che saliva la scaletta della nave, vide un uomo coperto dal pesante mantello nero che ondeggiava, a causa del vento, sulle ampie spalle.
Riuscì comunque a scorgerne lo sguardo fiero che la fissava per un attimo da dietro all'alto parapetto, per poi posarsi sul piccolo Rufy, ancora in lacrime per tutto quello che era successo: si sentiva in colpa per la menomazione di Shanks e quello strano pirata, per di più, aveva calcato sulla sua testolina scura il cappellaccio a cui tanto teneva.

Sorrise, il Rosso, guardandolo... Con la sua fissazione di diventare il Re dei Pirati, quel mocciosetto aveva ancora tanta, tantissima strada da fare.
La donna guardò il Capitano ancora una volta, col cuore spezzato.
Quell'handicap, celato dalla stoffa pesante, non sembrava pesargli più di tanto, ma era soltanto apparenza, lei sapeva bene che non era così. Aveva fatto sì che qualcosa, tra loro, prendesse una direzione diversa e non era data soltanto dal fatto che la Red Force fosse ormai salpata per allontanarsi sempre più velocemente dall'isola... e da lei.

Makino sapeva che sarebbe tornato... Magari non tanto per lei, quanto per Rufy.

Un giorno l'avrebbe rivisto e sperò che Shanks, per allora, avesse compreso che non lo vedeva con occhi diversi, pur senza un braccio, e che lo avrebbe atteso comunque.
Per sempre, se fosse servito.
   
 
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