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Autore: Caby    04/10/2014    0 recensioni
"Tutti meritano di conoscere la nostra meravigliosa, pazza, sconvolgente, atroce, indimenticabile estate. Perché se le cose belle non sono fatte per durare in eterno, devono tuttavia essere condivise."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torino, 15 Gennaio 2015
 
Cara Gin,
Per giusta conseguenza ad una lettera rispondo con una lettera.
Ti chiedo scusa per il ritardo, ma il mondo in quest'ultimo periodo mi ha decisamente spiazzato. Tu sei andata via e con te tutto ciò che ne è stato di un'estate unica e stupenda. Ora, purtroppo, l'unica cosa che mi dice che quel Noi esisteva davvero è il dolore. Il dolore delle perdite.
Vorrei pentirmi di tutto ciò che è stato, ma non posso. È stato tutto troppo magnifico e rifarei ogni cosa da capo. Tuttavia un po' mi sento in colpa. Mi sento mangiare gli organi interni dal "non hai fatto abbastanza", perché lo sappiamo entrambe che negli ultimi periodi io non avevo fatto abbastanza. Non le ero stata vicino quanto potevo. E ora?! Ora lei non c'è più.
È morta banalmente dopo due anni di agonia e imbilico tra il volere vivere e il lasciarsi morire. E io?! Io non riesco più a mangiare. Non parlo, non rido, non piango. Sto in silenzio a sentirmi in colpa.
Quante volte mi aveva detto che avrebbe voluto addormentarsi per non svegliarsi mai più?! Troppe volte. Ma mai, in fondo, nessuna delle due pensava sarebbe successo davvero.
È bastato un attimo, il suo cuore ha ceduto. I suoi organi e tutto dentro di lei erano stanchi di combattere. Stanchi di combattere per qualcosa da cui non riusciva ad uscire.
Non faccio che ripetermi che forse è stato meglio così. Ha smesso di soffrire. Ma non ce la faccio a convincermi di questa puttanata. Perché non può in nessun caso essere una fortuna morire a quindici anni per colpa di una società che ti obbliga ad essere perfetta e ti convince che l'unico modo per esserlo è avere un fisico come le barbie.
Odio questo mondo. Lo odio perché mi ha strappato un pezzo della mia vita. Si è portato via troppo presto una delle mie migliori amiche. Questo mondo fa schifo.
Sembro una di quelle anziane signore del sud. Porto il lutto. Il mio abbigliamento si è ridotto al solo colore nero e le sue sfumature. Le mie unghie sono perennemente coperte da uno strato pesante di smalto rigorosamente nero.
Probabilmente se tu fossi qui mi sgrideresti, mi diresti che come sto reagendo non ha senso perché io non potevo farci assolutamente nulla. Sicuramente avresti ragione, ma il punto è che tu non sei qua. Nessuno è più qui.
Domani ci sono i funerali e i suoi mi hanno chiesto di scrivere un discorso. Ogni volta che lo rileggo mi sembra sempre di più carta straccia. Ho avuto diversi giorni, abbiamo dovuto aspettare l'autopsia, ne ho scritti migliaia di stupidi discorsi strappalacrime eppure nessuno sembra mai all'altezza.
Non ci sono parole giuste da dire, non ci sono parole. Non ho più parole e sono stanca di pensare. Non ho la forza di scrivere un messaggio a Tom e oramai non gli rispondo neanche. Non accendo il computer da giorni e il mio cellulare giace sfinito sul comodino. Vibra in continuazione. Mi da fastidio. Non voglio parlare con nessuno. Non ho voglia di fare nulla. Ho perso il conto dei giorni in cui sono in pigiama. Mamma e papà hanno rinunciato nel provare a comunicare con me e non mi chiedono nemmeno più se voglio andare a scuola. Sto semplicemente qua. Seduta. Sul letto che sembra enorme.
Fisso quella parete sull'armadio piena di ricordi. Piena di sorrisi e vita. Bex e Silvia. Fisso tutte le nostre foto. E odio il sorriso stupendo di Silvia in quelle foto. Odio le foto. Odio tutto perché in uno stesso momento entrambi i sorrisi su quelle foto si sono spenti. Mentre il mio forse un giorno tornerà il suo non farà mai più ritorno.
Mi sento in colpa. Mi sento in colpa per essere ancora viva. Mi sento in colpa per non avergli fatto capire che la vita presa nel modo giusto può essere stupenda. Io mi sento in colpa.
Rivoglio il nostro Noi. Rivoglio una seconda possibilità. In fondo non è mai troppo tardi.
Mi manchi, torna presto.

Tua,
Bex
   
 
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