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Autore: Alexsmiley92    04/10/2014    4 recensioni
Il respiro si ferma...perchè non faccio in tempo a finire la frase che le tue labbra catturano le mie in un bacio passionale, facendomi sognare almeno per questi pochi secondi , lasciandomi avvolta in una lunga scia di domande.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi, lentamente… ti vedo accanto a me Andrè , mi stai guardando.
“Buongiorno…”
La tua voce è così inebriante amore mio…
“Buongiorno a te”
Ti bacio
“Adesso si che lo è”
Ti sorrido e continuo a baciarti. Siamo coperti da un solo velo di lenzuolo che mi lascia percepire a pieno tutti i lineamenti del tuo corpo. siamo stati insieme questa notte, ci siamo amati…ancora una volta.
Mi baci sul collo, per poi scendere verso i miei seni, ma a quel punto ti fermo.
“Andrè, basta”
Ti stacchi da me con uno sguardo interrogativo.
“E’ tardi ,tra poco la bambina si sveglierà e tua nonna verrà qui…”
Mi dai una bacio sulla fronte e mi stringi a te
“Lo sai che non ne avrò mai abbastanza di te”
“La stessa cosa vale per me”
Ti vedo alzarti dal letto e rivestirti
Quanto ti amo Andrè, capisci anche tu quello che provo amore mio? Provi anche tu la sensazione di ardore che sento al cuore quando ti vedo, quando ti bacio?
Ma cosa dico? Non dovrei minimamente pensarle certe cose… ma sai tutto questo amore che provo per te mi fa pensare, mi fa pensare a quanto io sia stata cieca e a quanto bisognosa d’amore io fossi…perché solo adesso mi rendo conto che a forza di cercarlo l’amore lo si perde e  a volte, lo si insegue così tanto che non ci si accorge di quanto sia vicino.
Già, eri così vicino Andrè… ma io non ti vedevo, avevo occhi solo per lui, solo per Fersen, che non ha mai avuto occhi per me, ma solo per sua maestà…
Penso al nostro discorso di ieri…
Sto sbagliando io? Che provo solo a proteggere mia figlia dalla gente
Sbagli tu? Che relazioni nostra figlia con la regina di Francia?
O sbagliamo insieme?
Mi butto sul letto, assorta da una marea di pensieri…
“A che pensi?”
“A tante cose…”
Ti siedi sul letto accanto a me
“tipo?”
“…sto pensando a ciò che è successo ieri…con Fersen”
Sbuffi, ogni volta che si parla di lui, ti innervosisci
“La devi smettere di pensare a ciò che ha detto quel…quel…”
Stringi i pugni mentre parli di lui, sembra quasi che il tuo odio sia ancora più grande del mio… e forse è così. Io dopotutto sono riuscita a domare questa sensazione di ira che si irradiava in me appena qualcuno lo nominava, tu invece ancora non ce la fai a perdonarlo.
Vengo dietro di te e ti cingo le spalle…
“Non fare così…”
Mi prendi una mano e la baci.
Ad un tratto , un lieve pianto, debole come quello di un uccellino si fa strada tra nostri tristi pensieri spazzandoli via dalle nostre menti.
Mi avvicino alla culla, dove ci sei tu bimba mia…
Ogni tanto mi chiedo se il signore un giorno mi abbia guardato nel cuore e abbia visto tutta quella sofferenza che esso racchiudeva al suo interno e mi abbia fatto dono di te per lenire tutto il mio dolore.
Ti prendo tra le braccia.
“Buongiorno…”
Le dici dandole un bacio sulla testolina.
“Adesso vai… se dovesse arrivare tua nonna, non so cosa potrebbe accadere”
Mi baci un’ultima volta e ti dirigi verso la porta
“Ci vediamo di sotto per la colazione”
Mi dici prima di scendere.
“Va bene…”
Sento la porta chiudersi. Finalmente sole piccola mia.
“Già affamata di prima mattina tu?”
Ti do un bacio sulla fronte e ti cullo un po’
Sono passati già tre mesi da quando sei nata, ed io ancora non riesco a realizzare che tu sia qui con me
Dal primo momento che ti vidi, ti amai con un'intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata....non mi aveva fatto conoscere.
Ma ora quest’amore mi sembra così naturale sai? Non ho più paura di amare adesso.
“Adesso fammi vestire piccola, così possiamo scendere.”
Ti metto nella culla ed inizio a vestirmi, per prepararmi all’inizio di un’altra giornata misteriosa.
***
“Buongiorno cara”
Vedo mia nonna sorridermi.
“Buongiorno”
“Oscar, tuo padre mi ha riferito che ha urgente bisogno di parlarti…”
La guardo incuriosita
“Sai qualcosa a riguardo?”
“No…dai a me la bambina, tu vai.”
Sospiro. La curiosità mi sta corrodendo.
“Va bene.”
Porgo la bambina a mia nonna e mi dirigo verso lo studio di mio padre.
Busso e all’improvviso sento la sua voce che mi invita ad entrare.
“Padre?”
E’ in piedi , davanti alla finestra, sta fumando la sua pipa, ha l’aria preoccupata.
“Siediti…”
“C’è qualche problema?”
Mi guarda…
“Oggi a corte è successo un avvenimento che ha creato molto scandalo a corte”
“Riguarda me?”
Chiedo titubante.
“…si”
“Da mesi non si fa che parlare di me a corte padre… non capisco quale sia il vero problema…”
Lo dico stringendo i pugni dalla rabbia.

“Si ma questa volta non si tratta solamente di te e la bambina…”
Inizio a sudare freddo…
“e di chi si tratta allora?”
Sento una potente stretta alla gola , che mi sta soffocando sempre di più…
“…..Del conte di Fersen.”
Il cuore smette di battere , la mente di pensare…
Come hanno fatto a sapere?
“cosa si dice?!”
Sono fuori si me, non riesco più a controllarmi.
“Si dice che la bambina sia sua…”
Vedo lo sguardo di mio padre abbassarsi. Lui sa come stanno le cose, gliel’ho dovuto dire quella sera che Hans venne a farci visita dopo la nascita della bambina.
“Come hanno fatto a sapere?!”
Fa un respiro profondo mio padre e mi guarda, senza parlare…
“Coraggio! Parlate!”
Non ho mai urlato contro a mio padre in questo modo, ma è di mia figlia che si tratta…
“Oscar…cercherò di essere il più schietto possibile…”
“Se volete essere chiaro con me ,allora parlate! Adesso!”
La tensione sale… gli sguardi si incrociano…
“Il conte di Fersen ha richiesto un’udienza privata a sua maestà la regina e…e le ha raccontato la verità”
Il sangue si gela. Non può essere vero… non può aver detto alla donna che ama tutto ciò che mi ha fatto… no.
“c…come lo sapete voi?”
“Me lo ha riferito sua maestà. stamattina presto, mi ero recato a Versailles a causa di una convocazione  per ordine della regina. appena la vidi notai le sue lacrime… mi avvicinai e le chiesi la ragione di tale disagio e lei mi disse tutto senza lasciarmi fare troppe domande “
Sento le lacrime bussare violentemente ai miei occhi. perchè devo essere sempre la causa di un dolore? Perché?
“E come si è divulgata la notizia?”
Sospira.
“Non ne ho idea… comunque la regina , spera di vederti il più presto possibile…per discutere della situazione.”
“Andrò subito…”
 Annuisce e mi guarda. Chissà cosa prova adesso mio padre. Chissà se prova delusione nei miei confronti, chissà se mi disprezza per aver fatto soffrire le regina in questa maniera. Chissà invece se mi ammira per il mio coraggio e la mia risolutezza… non l’ho mai capito…
“Verrò con te”
“No! Devo sbrigarmela da sola e…e ho delle cose da dire a sua maestà…”
“Fa come vuoi Oscar, non ti dirò cosa è giusto e cosa è sbagliato…”
Annuisco per poi alzarmi ed andarmene dal suo studio…
Gli occhi si appannano di lacrime, che non posso fare a meno di versare, mia nonna mi guarda incuriosita.
“Bambina che è successo?”
Mi chiede preoccupata
“Non ho tempo nonna ,ti spiegherò dopo.”
Salgo in camera mia e mi preparo…metto la divisa,e prendo il cavallo… Si, sono pronta …sono pronta  per fare i conti con la verità.
 Angolo dell’autrice:
Saaaalveeee allora il capitolo è finalmeeente qui. Ci ho messo tanto lo so, ma le vacanze mi hanno mooolto distratta.
Spero di poter leggere le vostre recensioni e a presto!!!
 
 
  
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