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Autore: PrettyHachiko_    04/10/2014    0 recensioni
Un altro racconto breve che, forse, potrebbe descrivere l'emozione che prova un viaggiatore che non conosce la sua direzione.
Magari il testo risulta troppo corto, non molto dettagliato, ma provate ad mettervi nei panni della nostra giovane viaggiatrice.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fermata del treno

(401 parole)

 

Tiro su lo sguardo e osservo fuori da quel finestrino, quel buio della notte che ci avvolge.
Le luci del treno si stanno accendendo, illuminando il vagone deserto in cui mi trovo.
Finalmente è mattino, ma il sole si sta nascondendo ancora lasciando la città buia.
Afferro il mio quaderno e la mia biro blu, appoggiandoli sulle ginocchia e iniziando, poi, a scrivere qualche poesia d'amore.
Dopo un po' di tempo, sento sbattere la porta facendomi gelare il sangue dalla paura e dall'ansia ma senza alzare lo sguardo per controllare.
Ma poi, la mia attenzione viene attirata da una voce profonda e calda di un uomo anziano che mi chiama “Signorina”, è il controllore del treno che desidera il mio biglietto.
Mi rivolge un sorriso ringraziandomi e se ne va, lasciandomi da sola in quel vagone freddo e illuminato artificialmente.
Riabbasso lo sguardo, osservando quelle pagine piene di poesie e scarabocchi a cui non potrò mai dedicare.
Ritorno a scrivere quella poesia d'amore, disegnando, poi, qualche fiorellino per renderla più graziosa.
Il sole non è ancora sorto, sono le sei e mezza di quell'Ottobre freddo e gelido.
Il vento gioca coi rami degli alberi sfogli, come quando i bambini si dondolando sulle altalene facendo a gara chi arriva più in alto a toccare il cielo.
Mentre il treno continua il suo viaggio verso un posto che nemmeno so.

Dove mi sto dirigendo ?
Mi chiesi, guardando quelle gocce di pioggia scendere dal cielo, bagnando il mio finestrino rendendolo ancor più triste.
Chino il capo, stringendomi forte a me, nascondendomi fra i miei pensieri più profondi e cupi.
Ecco la prima fermata, ci sono persone che si salutano con dei baci sulle guance insieme a qualche lacrime di felicità e un abbraccio talmente pieno d'amore, che mi sale un brivido su per la schiena facendomi ricordare ciò che scrivo.
Raffigurando a pieno, il senso dell'amore.
Un amore che non ho ricevuto ancora da nessuno.
Chiudo gli occhi e ripenso alla mia partenza.
Chi c'era con me, quando me ne stavo andando ?
Nessuno, se non ricordo male.
Ero sola, in quella stazione triste senza anima viva.
Chi mi accoglierà a braccia aperte, quando arriverò a quella destinazione sconosciuta ?
Nessuno, ne sono certa.
Tiro un sospiro, afferro il mio biglietto e controllo la destinazione.
Cosa mi ha riservato il destino, per rendermi felice come lo sono quelle persone della prima fermata ?
 


Nota:  Spero che possa piacervi, fatemi sapere con una recensione, vi ringrazio.

   
 
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