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Autore: OliveValance    05/10/2014    1 recensioni
«Tu... non... mi vuoi?»
«No»
[...]
Tre mesi erano passati da quando… beh, lui, l’aveva lasciata. Lì, nel bosco.
“Lì nel bosco come una cacca di cane” aveva specificato, con notevole schiettezza, Caroline.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Capitolo 3 ~


Appena Bella uscì dal cubicolo dopo aver chiaramente vomitato quel poco di caffe ingurgitato Caroline le passò una salviettina umidificata al profumo di arancia e cannella.
-Tieni. Qualcosa mi dice che il tema -fidanzato- non ti è troppo congeniale - Mugugnò poi guardando la cugina che se possibile diventò ancora più pallida e gli occhi le si inumidirono.
-No dai ti prego, non fare così. Se vuoi sfogati fai pure, ma reagisci santo cielo!- Esclamò ancora una volta difronte l'apatia di Bella.
-Io non...- cominciò lei per venire subito interrotta dall'altra.
-Non provare a dire qualcosa come “io non sto male”, “io non sono depressa” o peggio ancora “Io non ce la faccio, non posso state senza di lui!”-
-Ma....- provò a protestare Bella per poi interrompersi un attimo prima di continuare. -Non ce la faccio, era tutto per me.- soffiò distrutta rannicchiandosi per terra contro la parete del bagno. La cugina si abbassò al suo livello, costringendo la ragazza ad alzare la testa.
-Non dico che non devi stare male, ma non così male. Insomma sei in un bagno che tra l'altro puzza di lavanda in modo nauseabondo a vomitare e a farti prendere da un mezzo attacco di panico solo perché ti ho chiesto se avessi un fidanzato... ti dico che devi reagire. Non tutto in una volta ma un passetto per volta. E sai quale è il modo migliore per cominciare? Sfogarsi. Di quello che pensi, di come ti senti, di cosa vorresti cambiare.-
-Mi ha abbandonato nel bosco!- esclamò Bella singhiozzando disperata -Mi ha abbandonata là dicendo che non mi ama più e non ero la persona giusta per lui.-
Caroline strinse in un simil abbraccio la ragazza facendola alzare da pavimento e pulendole la faccia con una salviettina umidificata.
-Ho capito...- annunciò una volta che Bella si fu un po' calmata.
-Cosa?- chiese questa con voce nasale lanciandole un'occhiata.
-Il tuo ex è un coglione.- decretò con espressione soddisfatta Carrie prima di spingere la porta del bagno e far cenno alla ragazza di uscire mentre questa la guardava altamente sbigottita.
-Che c'è? È la verità!- ribatté poi quella. -Forza aspettami nel posteggio vicino all'auto, io vado a pagare.- Disse allontanandosi prima che Bella avesse il tempo materiale per protestare.
Mentre la depressa cronica usciva dal negozio Caroline fece nuovamente l'incontro con la cameriera baffuta che ebbe l'ardire di allungare il collo fuori dalla finestra per fissare Bella.
-Crollo nervoso?- chiese malevola mentre strisciava la carta di credito della ragazza.
Caroline sollevò il sopracciglio infastidita. Ma era scema quella? Credeva veramente che le avrebbe dato corda?
-No, il vostro caffe le ha fatto venire la nausea.- sorrise melliflua riappropriandosi della carta e uscendo dal negozio borbottando maledizioni in direzione della tipa.

Caroline trovò Bella intenta a fissarsi le scarpe e a strusciare le suole nella ghiaia che ricopriva il piazzale.
-Allora... c'è un posto nelle vicinanze dove poter fare due passi che non sia un bosco?- chiese Caroline comprendo all'improvviso.
-Uhm...? C'è La Push?-
-Ma che posto è?- chiese Carrie sconvolta facendo segno a Bella di salire in auto.
-È una riserva indiana che dà sul mare, c'è una spiaggia piuttosto grande.- Spiegò la ragazza sedendosi dal lato del passeggero e allacciandosi la cintura mentre la cugina programmava il navigatore dell'auto.

In meno di un quarto d'ora le due posteggiarono in un piazzale che si affacciava proprio sulla spiaggia. Scesero dall'auto in silenzio e una volta sulla spiaggia si misero a passeggiare in silenzio. Bella con le spalle chine, Carrie quasi saltellando.
Dopo una decina di minuti si sedettero su un tronco liscio e quasi bianco, levigato dal mare, fissando l'oceano che si estendeva davanti ai loro occhi.
-Sai...- cominciò Caroline quando le fu chiaro che Bella non avrebbe parlato di sua spontanea volonta. -Tre anni fa i miei hanno divorziato. Dopo 20 anni di matrimonio. Ecco per una cosa del genere si può reagire come sta reagendo tu, non par una cotta adolescenziale.-
-Forse non capisci, io lo amavo! Era tutto per me!- esclamò lei accorata.
-Oh, finalmente una reazione degna di quel nome!- annuii contenta l'altra. -Non sto dicendo che il coglione non fosse la tua anima gemella, la persona con cui avresti voluto passare il resto della tua vita, forse tu ne eri e ne sei convinta. Quello che sto cercando di dirti è che hai diciotto anni. Diciotto! Sei giovane, giovanissima. Non puoi pretendere di trovare al primo colpo la persona giusta per te, quella che non solo non ti farà soffrire, ma che ti consolerà quando soffrirai.-
-Era lui....-
-No, non lo era. Ora stai soffrendo come un cane per colpa sua e non mi sembra proprio che sia qui a consolarti. Anzi, ti ha abbandonato in mezzo al bosco come una cacca di cane!-
-Ma... ma...- Biascicò Bella sconvolta non essendo, non solo non abituata a parlare con qualcuno oramai, ma non era abituata neanche ad avere a che fare con qualcuno di così diretto. Sospirò pesantemente cercando la forza per contraddire la ragazza, ma non ce la fece, anzi nella sua mente ricomparve lo stesso pensiero che aveva avuto solo poche ore prima: -Perché non posso dimenticarlo con la stessa facilità con cui mi ha dimenticato lui?-
Poi crollò. Il suo fu uno di quei pianti che ti straziano l'anima solo a sentirli, di quelli che nessuno vorrebbe mai sentire o provare, ma almeno servì a Bella che finalmente si sfogò: singhiozzando raccontò tutto, quasi tutto, a Caroline dei Cullen dal loro incontro alla loro partenza.

-Ricapitolando: per qualche strano motivo che non mi è dato sapere il coglione decide che vostra storia non poteva funziona perché non eri "la persona giusta per lui". E fin qui tutto ok, per modo di dire ovviamente. È una delle classiche frasi da rottura, sai... “Ti lasciò perché ti amo troppo”, “Non possiamo stare assieme, siamo troppo diversi”, “Sono vegetariano e tu no” ecco cazzate del genere. Poi ovviamente non basta che lui ti abbia lasciato, ma convince tutta la sua famiglia, a cui eri affezionata e in stretto contatto ad andarsene e senza permettere loro di salutarti perché così “sarebbe stato più facile”. Sì, certo. Inoltre sua sorella era la tua amica e pure lei è scomparsa senza dire ne A ne B, senza salutarti, facendoti soffrire in primis per l'abbandono coglione in secondo per il suo abbandono. Ah-ha, che bella amica, eh.- concluse carica di ironia voltandosi poi verso il mare e lanciando il sasso piatto con cui stava giocherellando facendogli fare diversi rimbalzi sulla superficie dell'acqua.
-Loro erano come una seconda famiglia per me.- mormorò Bella tirando su con il naso e tamponandosi gli occhi rossi con un fazzoletto di carta oramai sgualcito.
-Una famiglia che non ci ha pensato due volte prima di abbandonarti. E non dirmi che lui li ha costretti, perché dubito che sei persone non siano in grado di dire la loro opinione o opporsi ad un diciassettenne.- sbuffò impaziente Carrie recuperando dalla borsetta un pacchetti di Kleenex e lanciandoglielo alla cugina.
-Mi sbagliavo, li aveva sottovalutati.- aggiunse poi fissandola. -Non era Edward il solo ad essere un coglione, lo erano tutti: erano una famiglia di coglioni.-
-Una famiglia di coglioni con io non riesco a dimenticare...- sussurrò lei triste, nonostante la cugina fosse riuscita a strapparle un sorriso per il modo in cui aveva definito i Cullen.
-Vuoi davvero stare male per qualcuno che ti ha trattato in quel modo? Ricordati che se qualcuno non ti vuole non merita nemmeno che tu soffra per lui.- concluse filosofica Caroline per poi alzarsi ed esclamare cambiando totalmente discorso vedendo quando ancora facesse male all'altra ragazza quell'argomento: -Ho fame. Che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Conosci qualche posto carino?-
-Ehm... il Three Rivers è uno dei pub dove vanno di solito mio padre e Billy. Si trova al confine della riserva.- spiegò Bella seguendo la cugina che si stava dirigendo verso il posteggio dove avevano lasciato l'auto.
-Ottimo! Chi è Billy?-
-Uno dei migliori amici di mio padre. È un Quilutte.-
-Vive qui, quindi?-
Bella annuii con un po' di fiatone. Da quanto era che non camminava così tanto come quel giorno? Da decisamente troppo tempo per pretendere di non essere almeno un po' affaticata e sicuramente le vecchie e oramai rovinate All Star non l'aiutavano di certo a muoversi facilmente tra i sassi e i pezzi di legno che si trovavano sulla spiaggia rischiando più volte di ruzzolare terra con Caroline che si ritrovava costretta ogni due per tre ad afferrare la cugina per evitarle di cadere.
-Ma vedi dove vai?- esclamò stupita ad un tratto la ragazza dopo un salvataggio in extremis.
-Sono goffa.- rispose Bella in automatico, per lei cadere era diventata una consuetudine praticamente.
-Ma che centra? Non hai neanche provato ad evitare quel ramo! Lo avevi visto?- rincarò la dose Caroline, altamente confusa.
-No, ero distratta. Andiamo?- chiese poi anticipando la cugina e raggiungendo l'auto oramai a pochi metri di distanza seguita poco dopo dall'altra con una faccia a dir poco confusa.

A prima vista poteva sembrare che entrambe le due ragazze stessero consultando i menù del locale, in verità Bella stava cercando di nascondersi dietro al suo mentre Caroline la sbirciava da sopra il suo cercando di non farsi notare.
-Allora, hai deciso che prendi?- chiese poi accorgendosi che la cugina sembrava assolutamente incapace di parlare se qualcuno non le rivolgeva delle domande.
-L’hamburger.- Rispose apaticamente Bella, guardando ovunque tranne che la ragazza seduta di fronte a lei.
-Classico. Oggi faccio un torto al mio fegato: prendo il fritto misto.- Annunciò Carrie prima di chiudere il menù e guardare Bells. -Dimmi un po’… sei un apatica associale di tuo o è una novità?-
-Io non sono il tipo di persona che attira molto l’attenzione, sono… normale.- Rispose lei prendendo a giocare con la saliera.
-Sai, ora ti prenderei volentieri a sberle.- Annunciò Caroline appoggiandosi contro lo schienale e incrociando le braccia.
-Perché?- rispose la bruna finalmente guardando in faccia l’altra distogliendo subito dopo l’attenzione e prendendo un sorso del suo caffè.
-Se c’è un cosa che mi fa incazzare più di quelle che vanno in giro con l’aria ‘Sono la più figa del mondo’ sono le ragazze che si sottovalutano così per sport.- Sbuffò Caroline alzando gli occhi al cielo. -Certo, non sei una femme fatale o una di quelle ragazze che sono bellissime anche ubriache marce con annessa crisi di pianto. Ehi, neanche io lo sono.-
-Tu sei bella!- ribatté Bella accigliandosi -Insomma, guardati! Moltissimi si sono voltati a guardarti quando siamo entrati qui. E molti lo stanno ancora facendo.”
-Grazie. Ma, tesoro, sono truccata. Un po’ di correttore, del fondotinta, eyeliner, sai quelle robe fanno miracoli. Questa mattina quando mi sono svegliata assomigliavo vagamente ad uno zombie e avevo delle occhiaie da far paura visto che ho dormito poco più di 5 ore questa notte. Non dico che a volte esco al naturale, ma credo che bisogna mostrare alla gente sempre la propria faccia migliore e se ciò significa usare il correttore, beh usa quello della Chanel.- Spiegò altamente convinta Caroline facendo sorridere la cugina con l’ultima uscita.
-E quanto al fatto che mi fissano beh, sono leggermente "famosa" sai come è. Probabilmente si stanno chiedendo se sono effettivamente io e in quel caso cosa ci faccio in questo buco del mondo.- Aggiunse poi sottovoce sporgendosi verso la ragazza.
-Questa è una bella domanda…- concordò Bella -Che ci fai qui?-
-Sono la tua fata madrina mi sembra ovvio!- esclamò indignata Caroline -Ma non dirlo in giro, mi raccomando. Sono in incognito.-
-Oh, tranquilla tranquilla. Non lo dirò a nessuno. Però ora voglio vedere qualche magia!- disse con un lieve sorriso Bella, sciogliendosi un po’.
Caroline sorrise divertita: -Ma certo mia cara! Finisci il caffè su così posso leggerti i fondi. In questi casi è meglio il the in foglie ovviamente, ma questo è il meglio che abbiamo qui.-
Bella svuotò la tazza passandola poi all’altra con un ghigno appena accennato: -Ma leggere i fondi non è una cosa da streghe?-
Caroline sollevò lo sguardo dalla tazzina che aveva preso ad osservare attentamente poi, con tono estremamente serio, disse: -Accidenti, mi hai sgamato.-
Per la prima volta da quando si erano incontrate Bella si aprì in un vero e sincero sorriso. -Allora che dice il mio caffè?-
-Allora… non riesco a capire bene se questo è un aereo o un ancora, ma poco importa tanto il senso è chiaro: stai per partire per un viaggio.-
-Sicuro. Tornerò a Forks. È un viaggio molto lungo da qua!- considerò ironicamente la ragazza.
-Sssh!- la zittì l’altra -Mi hai chiesto di fare una magia? Ora zitta e guarda! E non contraddire il caffe!-
Bella alzò le mani in segno di resa e fece cenno a Caroline di continuare che, con un sorriso soddisfatto annuii e proseguii nella “lettura”
-Oh guarda! Questi sono chiaramente gli Stati Uniti. Viaggerai parecchio eh? Ma non ora... prossimo mese direi, verso Halloween. Vedi? Questa è una zucca, non ci sono dubbi.-
-A me sembra solo zucchero non sciolto...- Protestò Bella ricevendo in risposta solo uno sbuffo da parte di Caroline che continuò come se niente fosse a fissare i fondi di caffè; girò un paio di volte il bicchiere e lo batté due volte contro il tavolo con aria perplessa.
-Bella...- Domandò poi -Che tu sappia, ci sono lupi in questa zona?

  
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