Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Alexsandra    05/10/2014    1 recensioni
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=6inmJqx8Y0k&feature=youtu.be
Mi fermai per riprendere fiato quando una Yamaha nera brillante si affiancò al marciapiedi, poco più avanti a dove mi trovavo.
Vidi il motociclista scendere dalla sella e girarsi verso di me,il volto coperto dal voluminoso casco.
Alzai le sopraciglia sorpresa quando si tolse la protezione dal capo.
'Zayn.'
Sussurrai.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'E mi ha offerto un thè freddo a casa sua'
Mi disse Jade, senza abbandonare il sorriso che le illuminava il volto.

'Sei andata a casa di Liam?'
Sbottai, mentre la bionda difronte a me annuiva felice. Non volevo smorzarle l'entusiasmo ma avrei voluto con tutto il cuore farle lo stesso tipo di ramanzina riguardo il dare confidenza a ragazzi estranei che mi aveva fatto lei per Zayn, all'inizio di tutto.
Tuttavia cercai di contenermi sia perchè era troppo felice per fare la rompi scatole e rovinarle il momento, sia perchè Liam, per quanto poco lo conoscessi, non aveva proprio l'aria di un serial killer.

'E che avete fatto?'
Ammiccai maliziosamente verso la mia amica, la quale ampliò ancora di più il suo sorriso.
Era strano vederla in quel modo; in genere era lei la schietta tra le due, il maschiaccio rinchiuso nel corpo di una  bellissima ragazza, che di certo non si emozionava per certe romanticherie. Perciò vederla con gli occhi a forma di cuoricino e un'espressione da 'arcobaleni e unicorni ovunque', era davvero una cosa più unica che rara.
Ed ero felice nel vederla così, quasi emozionata.

'Mi ha baciata'
Sussurrò, giocherellando con le sue dita.

'OH MIO DIO'
Urlai, coprendo poi la bocca con le mani in segno del mio stupore. Ero davvero felice per Jade, non potete capire quanto.
Se lo meritava, soprattutto perchè dopo Wes non aveva più avuto una storia seria, non si era più innamorata. Un po' come me insomma. Quindi sì, stavo aspettando questo momento da un po' anche se lei continuava a ripetermi che non le interessava. 

'Non ha perso tempo il signorino'
Continuai, mentre scoppiavamo a ridere.

'Non puoi capire Carol, è un gentleman ma allo stesso tempo..Dio, cosa non gli fare se solo..'

'JADE!'
La interruppi, prima che iniziasse a dire qualche porcata. Si, quella era la Jade di sempre.

'E tu e Zayn invece?'
Fece poi la bionda, ribaltando il discorso e puntandolo su di me.
Sentii le mie guance colorarsi di rosso mentre ripensavo ai baci, alla paseggiata al parco ma soprattutto ai messaggi che mi mandò il moro poco prima.

'Guarda'
Sussurrai, consegnando il mio Iphone a Jade.


                                                                                                * * *

Jade si era rifiutata di restare a dormire da me dopo che le raccontai di Zayn e dell'ultimo messaggio che mi mandò, che diceva che sarebbe venuto alle 8:30.
Non ne avevo ancora colto del tutto il motivo, forse voleva semplicemente accompagnarmi a lavoro.
Tuttavia non gli diedi eccessivo peso. 
Infatti osservai l'orario sul mio telefono: 8:33. Nessun messaggio. 
Feci spallucce, finendo di raccogliere i miei capelli in una disordinata treccia che cadeva sulla mia spalla sinistra per poi uscire dal bagno e prendere la borsa e il giacchetto di jeans dalla mia stanza.
Considerando che di prima mattina il mio passo non sarebbe stato di sicuro svelto e che per arrivare alla boutique ci avrei messo circa 25 minuti, decisi che non avrei mai fatto in tempo a prepararmi la colazione e sarei entrata dunque a ritirare uno starbucks durante il tragitto.
Scesi di corsa le scale e mi arrestai di colpo in salone quando vidi Travor spaparanzato sul tappeto e un ragazzo dai capelli scuri grattargli la pancia.

'Shh!'
Esclamò Zayn in seguito all'urlo che rilasciai per lo spavento. 

'Sei impazzito??'
Gli domandai, ancora visibilmente agitata. 

'Ti avevo detto che sarei passato alle 8:30'
Rispose il moro molto tranquillamente, come al solito.

'Si ma esistono i campanelli lo sai?'

'Tu non dovresti tenere la porta aperta, potrebbe entrare chiunque'
Sbuffai superandolo e andando verso il corridoio che portava alla porta d'ingresso, mentre sentivo Travor seguirmi.
Mi accovacciai su di lui, sull'uscio di casa, e lo accarezzai.

'Ciao piccolino'
Sussurrai, mentre il Labrador color miele mi leccava la mano.

'No'
Alzai lo sguardo verso Zayn, aggrottando le sopracciglia in cerca di una spiegazione.

'Lo tengo io. Gli faccio fare un giro'
Disse, prendendo il guinzaglio dall'appendiabiti.
Vidi Travor come impazzito, che scodinzolava all'impazzata e faceva le feste al ragazzo difronte a me. Effettivamente era abbastanza palese che il mio cane avesse un debole per Zayn.

'Sicuro?'
Gli chiesi, sapendo che la cosa avrebbe comportato un impegno.
Vidi Zayn annuire mentre si chinava ad infilare il guinzaglio al mio cane. Sorrisi di rimando, vedendo quanto fosse felice Travor. In effetti mi sentivo abbastanza in colpa; ultimamente, dopo i recenti e pazzi avvenimenti, lo avevo un po' trascurato.
Cioè, passai poco tempo con lui. A volte per i bisogni lasciavo che li facesse nel piccolo giardino sull'atrio, non avendo tempo per fargli fare una passeggiata, per non parlare di quando dormii da Zayn che lo lasciai mezza giornata e la notte da solo. 
Perciò, potevo essere solo grata al moro. 

Uscimmo di casa e ci ritrovammo poco dopo nel lungo vialetto alberato.

'Perchè sei venuto?'
Chiesi, mentre attraversavamo la strada.

'Non mi piacciono i tipi che ti stanno attorno'

'Quindi non ti piaci?'
Osservai Zayn, notando che la mia battuta non suscitò l'effetto desiderato. Infatti, rimase in silenzio ignorandomi e mettendomi in imbarazzo, per l'ennesima volta.

'Comunque non ho bisogno di un baby sitter'
Continuai, questa volta assumendo un'espressione seria. 

'Dici? Quello che abbiamo superato si è appena girato a guardarti il culo e questi due all'ingresso del bar stanno commentando quanto tu sia gnocca'
Sgranai gli occhi, dando innavvertitamente una gomitata al ragazzo di fianco a me.

'Tu sei paranoico!'
Esclamai, mentre ci avvicinavamo alla caffetteria.

'E tu hai il prosciutto sugli occhi'
Alzai gli occhi al cielo e prima di entrare gli chiesi se volesse un caffè. 

'Ti accompagno'

'Zayn, hai il cane non puoi entrare. Ci metto due secondi'
Dissi, oltrepassando la soglia.
Mi diressi verso il bancone, notando che fortunatamente non vi erano tante persone, solo qualcuno seduto ai tavoli.

'Due caffè da portar via per favore'
Dissi alla ragazza mentre le consegnavo 3 sterline.
Prima di voltarmi verso l'uscita però, fui bloccata da una voce maschile.

'Ciao, bellissima'
Alzai lo sguardo per incrociare gli occhi caramellati di Jess e un sorriso che gli illuminava il volto. 
Era molto carino lo ammetto, ma sapevo che poteva portare solo guai.
Infatti, prima che potessi  rispondere..

'Che cazzo vuoi tu?'
Ruggì Zayn, interponendosi tra di noi. Non mi ero nemmeno accorta che fosse entrato, tanto era stato fulmineo.
Vidi l'espressione di Jess ghiacciarsi, essendo stato chiaramente colto di sorpresa.

'Signore, non può entrare con il cane'
Gli disse un ragazzo dello staff che intanto si era avvicinato a noi. Zayn sembrava non aver sentito quelle parole mentre continuava a fissare minacciosamente Jess.

'E' tutto ok Zayn, dai andiamo'
Gli sussurrai, accarezzandogli un braccio per addolcirlo. Quel gesto sembrò riportarlo alla realtà e infatti un momento dopo si voltò verso l'uscita, prima di rivolgere un altro sguardo freddo al ragazzo dai capelli castani di fronte a noi.

'Vattene'
Bisbigliai verso Jess che parve cogliere alla perfezione il messaggio.
Bene, se il giorno prima avevo pensato che Zayn fosse semplicemente geloso ero stata davvero un'ingenua. Lui era SUPER geloso anzi, era possessivo che è diverso.

Feci un respiro profondo mentre uscivamo dalla caffetteria e ci avvicinavamo sempre di più alla botique.
Nel silenzio potevo avvertire perfettamente il nervosismo del moro di fianco a me che sembrò diluirsi soltanto quando si accese una Marlboro Gold.

'Chi era quello?'
Mi domandò molto freddamente, rallentando il passo alla vista della botique.

'Nessuno di importante'

'Chi era quello?'
Ripetè, alzando leggermente il tono di voce. Non è che avessi paura di Zayn, lui non mi aveva mai fatto paura. Anche se molte persone lo temevano, io sapevo bene cos'era la paura di una persona e Zayn non mi aveva mai trasmesso quella sensazione. E' solo che aveva una straordinaria dote nel mettermi a disagio, lui mi intimidiva più che intimorirmi.
Ed era una delle tante cose di lui che mi ero ripromessa di imparare a gestire.

'Jess'
Sussurrai. Notai Zayn arrestarsi per un attimo, i pugni chiusi e la mascella tesa. Aspirò quasi fino al filtro, prima di gettare la cicca a terra e calpestarla con la punta della scarpa.

'Non voglio che lo riveda mai più'
Bisbigliò poi, riprendendo a camminare. Non capivo perchè avesse quella reazione. Insomma, capisco che possa avergli dato fastidio considerando il messaggio di Jess dell'altra sera ma insomma, neanche fossimo fidanzati.
Già, io e Zayn alla fine..cos'eravamo? 

Cercai di non ribattere per evitare noiose e inutili discussioni; non ne avevo alcuna voglia visto che mi aspettava una lunga mattinata di lavoro e per di più affrontare Zayn con il nervosismo che gli fuoriusciva da ogni poro non mi sembrava un'ottima idea.
Anche se in cuor mio, sapevo bene che prima o poi mi ci sarei scontrata con quel lato di lui.

Arrivai all'ingresso della botique e notai con mio grande stupore che ero in ritardo solo di un paio di minuti; scorsi Jade già seduta al bancone e Pierre tra gli scaffali che ripiegava qualche capo preso dal magazzino.
Oh no. Pierre. Pierre era un ragazzo. Un ragazzo gay è vero, ma questo Zayn non poteva saperlo.

'Okay io sono arrivata, ci vediamo dopo!'
Cercai di tagliare corto, dando le spalle al ragazzo e dirigendomi all'interno del negozio.
Riuscii a fare soltanto un passo prima di sentire una presa sul mio braccio destro che mi tirò all'indietro.
In un secondo le labbra di Zayn si unirono alle mie ancora una volta, per poi staccarsi in un piacevole schiocco.

'A dopo piccola'

                                                      * * *


Varcai la soglia di casa, abbandonandomi come al solito sul divano, mentre Travor si accucciava affianco alla tv.
Zayn, cone promesso, mi venne a prendere alla fine del mio turno, alle 12:30 e pranzammo insieme nella taverna di fianco al negozio.
Era strano come stesse cambiando la situazione tra di noi; insomma, sembrava che dopo quel bacio alla caffetteria fosse cambiato tutto. Pensavo avesse capito che era stato un po' forzato data la circostanza, ma nonostante ciò sembrava che quel mio gesto avesse dato a Zayn la spinta necessaria per ribaltare le cose.
Ammetto che ero un po' scettica sul come interpretare quel cambiamento repentino eppure il tutto faceva pensare che io stessi iniziando ad uscire con lui. 
Stavo uscendo con Zayn Malik.
Ovviamente, alla sua maniera. Non mi aspettavo che Zayn facesse il romanticone davanti a tutti, era pure evidente che non avesse particolare familiarità con quell'aspetto.
Ma i suoi baci improvvisi, la sua gelosia e il suo offrirmi ogni minima cosa mi si presentavano come chiari segni di un appuntamento.
O meglio, questa fu l'interpretazione che Jade cercò di inculcarmi nella testa. Per me poteva trattarsi ancora di semplice gentilezza. Sì beh, a parte i baci.  

Rimasi a rilassarmi per un paio d'ore nel mio salotto, riuscendo persino a schiacciare un pisolino.
Fui svegliata da Trevor, che iniziò a tirarmi la manica della felpa per attirare la mia attenzione.
Era evidente quanto fosse rimasto elettrizzato dall'uscita con Zayn e mi fece sorridere quando mi portò il guinzaglio per chiedermi un'altra passeggiata.
Decisi di accontentarlo; era decisamente meglio anche per me portarlo in quel momento, alle 19:30, rispetto che dopo cena.
E' vero cominciava già ad imbrunirsi ma di sicuro dopo sarebbe stato decisamente peggio.

Uscimmo di casa e decisi di prendere la direzione del parco. Era incredibile quanto Travor mi tirasse, era davvero difficile per me trattenerlo.
Si mise quasi a correre alla vista di un ragazzo che incontrammo nel vialetto.

-Oh no- Pensai, quando quest'ultimo si girò e mi rivolse un sorriso.

'Mi stai seguendo per caso?'
Fece Jess, inclinando un po' la testa.
In un attimo mi ritornò in mente la reazione di Zayn quando lo vide quella stessa mattina e le sue parole.
-non voglio che lo riveda mai più- rimbombò nella mia testa.

Istintivamente lo superai, tirando via Travor con tutte le mie forze. Sentii il ragazzo dai capelli dorati affiancarsi a me poco dopo.

'Jess ti prego'
Bisbigliai, seria.

'No, io ti prego. Ascoltami'
Sentii la sua mano afferrare il mio polso, costringendomi ad arrestarmi e a guardarlo negli occhi.

'So che hai il ragazzo e va bene, non voglio continuare a provarci. Però possiamo essere amici, solo amici'
Mi propose, abbozzando un sorriso.
Effettivamente non ci vedevo nulla di male e mi sembrava sincero, anche perchè continuare a provarci con me non so quanto gli sarebbe convenuto con Zayn attorno.

'Se lo scopre ti ammazza'
Gli dissi seria. Vidi Jess alzare le spalle, in segno di noncuranza.

'Correrò il rischio. Però tu promettimi che non lascerai che ti si impedisca qualcosa che tu invece vorresti fare'
Mi sussurrò con un'espressione impassibile.
Io dal canto mio annuii debolmente, cogliendo il chiaro riferimento a Zayn.

Continuammo a camminare per alcuni metri finchè non fummo in prossimità del parco; fu allora che Jess si bloccò per la seconda volta.

'Aspetta. Stai andando al Santa Clara?'
Mi chiese, indicando l'ingresso alberato del giardino pubblico.

'Sì, perchè?'

'No. Non ci andare'
Mi ordinò secco. Aggrottai le sopraciglia in cerca di una spiegazione. Ok, stavo iniziando ad accettare questo tipo di imposizioni da Zayn, che conoscevo ormai da un po' ma Jess non mi rappresentava proprio nessuno per permettersi di dirmi dove o non dovessi andare.

'Come scusa?'
Gli domandai, dandogli la possibilità di correggersi.

'Non andare lì dentro, è pericoloso'
Continuò, trattenendomi per un braccio.

'Senti, conosco questo posto. Abito qui vicino,è tranquillo'
Gli spiegai, cercando di sopprimere il nervosismo che si stava impadronendo di me. Odiavo essere controllata e ricevere ordini dalle persone a me care, figuriamoci da uno sconosciuto.

'Ma ormai è buio!'

'E allora? Non sono una bambina!'

'Ti accompagno'

'No'
Ringhiai, scivolando via dalla sua presa e aumentando il passo in direzione del cancello d'ingresso. Sentii la voce di Jess alle mie spalle urlare il mio nome, mentre ormai ero già all'interno del parco.




                                    * * *

Erano passati all'incirca dieci minuti da quando avevo lasciato Jess all'ingresso del parco e ammetto di essermi sentita un po' in colpa.
Sì, so di essere una testarda cronica ma se c'è una cosa che non sopporto è l'essere trattata da bambina, l'essere comandata a vista; specialmente da chi non conosco.
Anche se effettivamente non aveva tutti i torti; Era già buio pesto, le famiglie con i bimbi erano ormai rincasate e l'atmosfera data dagli alberi e dal fruscio creato dagli insetti tra i cespugli non era proprio rassicurante.

'Andiamo'
Bisbigliai a Travor, tirandolo verso il sentiero che portava all'uscita. Mi girai un paio di volte quando sentii delle foglie scricchiolare.
-E' solo il vento, Caroline-
Mi ripetei, cercando di rassicurarmi.
Ma all'improvviso tutto si bloccò, il mio cuore sembrò arrestarsi per un attimo mentre il mio corpo si gelava all'udir di quella voce fin troppo familiare.

'Ciao, amore'
Sussurrò Dean alle mie spalle.
Deglutii pesantemente mentre una scarica di brividi freddi pervase la mia pelle. Fui grata alle mie gambe o forse al mio spirito di sopravvivenza che mi diede la forza di correre, allontanarmi il più possibile dal figura dietro di me.

Corsi, corsi più veloce che potessi mentre il mio cuore pompava violentemente contro il mio petto finché non fui costretta ad arrestarmi, la strada sbarrata da due uomini enormi.
Sentivo le lacrime lottare per uscire dai miei occhi, mentre le mie mani tremavano incessantemente; Avvertii che Travor iniziò a ringhiare mentre le due figure davanti a noi cominciarono ad avvicinarsi lentamente.
Cercai di guardarmi intorno e tutto sembrava confuso, gli alberi apparivano come sagome ed era come se avessi perso il senso dell'orientamento.
D'istinto indietreggiai; Sgranai però gli occhi quando vidi una terza persona, alle spalle dei due energumeni che mi fece cenno di non fiatare con il dito.
Jess colpì alla nuca uno dei due giganti che però barcollò soltanto per un paio di secondi per poi voltarsi e sferrargli un pugno in pieno stomaco.

'JESS!'
Urlai, con tutta la voce che avevo in gola mentre guardavo il ragazzo accasciarsi a terra.
Mollai inavvertitamente la presa dal guinzaglio quando la mia schiena urtò contro qualcosa. 

'Zitta'
Bisbigliò quella voce viscida mentre le mie braccia venivano bloccate dall'uomo alle mie spalle. 
Una mano sudata affondò sulla mia bocca, togliendomi quasi il respiro mentre cercavo con tutta me stessa di ribellarmi e di scalciare, soprattutto quando sentii il guaito di sofferenza rilasciato da Travor.
Vidi il mio cane accasciarsi a terra, a pochi metri da Jess..anch'egli agonizzante al suolo.
La mia vista iniziò ad appannarsi quando sentii anche la parte inferiore del mio corpo essere sollevata di peso.
Ogni rumore a me circostante cominciò ad essere confuso fino a quando tutta me stessa non fu pervasa da un buio penetrante.




  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Alexsandra