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Autore: Audrien    06/10/2014    4 recensioni
Storia ambientata nell'estate dopo il 5° anno del trio.
Tratto dal primo capitolo: -Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
Dal capitolo 11:
–Ho bisogno di parlarti.- annunciò quando Molly uscì fuori in giardino per posare degli utensili.
-Credo che tu abbia già detto abbastanza.-
La ragazza restò a guardarlo mentre si portava il pollice tra le labbra e leccava un po’ di marmellata rimasta attaccata al polpastrello. Arrossì, lui lo notò e le fece l’occhiolino. –Vuoi favorire anche tu, Granger?- indicandosi il dito.
-No, grazie. Weasley.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Ron saliva le scale e invece di proseguire per il piano dove si trovava la sua camera si fermò a quello della stanza delle ragazze. Entrò senza tanti problemi perché sapeva che Hermione e Ginny erano al negozio con Fred e George. Ma si sbagliava: la sua amica era seduta sul suo letto con la testa fra le mani.
Si sentì un tonfo, poi Ron lanciò un urlo che ne fece scaturire un altro da parte di Hermione. 
Sarebbe potuta essere una cosa divertente, infatti stava per scoppiare a ridere, ma si trattenne nel notare che la ragazza stava piangendo. -Che cazz... che ci fai qui?- chiese lui ancora scosso.
-Be' è la mia camera, non posso essere qui?- domandò lei a sua volta, asciugandosi svelta le lacrime e cercando di ricomporsi.
-Si, certo. Ovvio. Dico.. Non dovresti essere al negozio?-
-In effetti sì, mi sono dimenticata di avvisare tua madre.. Non mi sono sentita bene e F-Fred mi ha riaccompagnata qui.-
-Capisco..- concluse Ron. Ci furono alcuni minuti di silenzio, poi il ragazzo si avvicinò al letto di Hermione e le chiese, con molta serietà, perché stesse piangendo.
- É una lunga storia..- rispose lei a capo chino.
-Be', amo le lunghe storie.- ribattè Ron.
L'altra alzò il viso. -E da quando?-
-Da adesso. Miseriaccia racconta e basta, no?-
Hermione restò sorpresa. Aveva un disperato bisogno di parlare, ma non poteva confidare tutto quello che era accaduto e perché a Ron. Come avrebbe reagito lui se gli avesse detto che era scappata da Fred dopo che aveva dichiarato di provare qualcosa per lei, perché si era ripromessa di non restare di nuovo male per un Weasley? Era quel "di nuovo" che non poteva rivelargli, perché poi avrebbe dovuto ammettere di essere stata cotta di lui, ma senza di esso la storia non avrebbe avuto senso.. Quindi che fare?
-Hermione mentre pensi a come iniziare questo racconto perché non ricongiungi il tuo labbro inferiore a quello superiore e assumi un'aria più sobria?- propose Ron.
Hermione aggrottò la fronte. -Cosa?-
-Chiudi la bocca Hermione. Cioè, volevo dire che mentre pensi dovresti chiudere la bocca, perché hai un'aria sciocca. Comunque?  É davvero così lunga che non riesci nemmeno a iniziare?-
-Oh, no. Cioè.. Allora. Sto piangendo perché ho scaricato Fred.- disse lei d'un fiato.
Ron era sbalordito e non disse nulla. Hermione lo prese come un incoraggiamento e proseguì, o meglio, le parole le uscirono dalla gola come se fremessero di essere liberate. 
-Si be', tutto è cominciato tre settimane fa circa, forse meno. Ci siamo avvicinati e ho cominciato a provare interesse per lui. Ti starai domandando "In così poco tempo?". Sì. Quando vivi nella stessa casa con un tipo carino, interessante ed espansivo che ti da attenzioni..be' è  normale affezionarsi. Credo. E poi comunque conosco Fred dal primo anno quindi.. Soltanto ultimamente però, l'ho visto in una luce diversa. Ad ogni modo ci fu un momento in cui entrammo in contatto fisicamente e George ci vide, ma quell'imbecille di tuo fratello disse che per lui non significava niente. Che io non significavo niente. Così mi arrabbiai e mi ripromisi di non star più male per un ragazzo made in Weasley. Oggi Fred, mi ha confessato di provare qualcosa per me e.. e mi ha baciata. E il problema più grande è che io ci sono stata! Ho ricambiato! Poi mi sono ricordata della promessa e gli ho chiesto di riportarmi qui. Fine.- concluse lei, dopo aver gesticolato e cambiato espressioni in un lasso di tempo relativamente piccolo. 
Ron aveva la stessa espressione di quando lei aveva iniziato a parlare. -Hermione..ma io pensavo.. Pensavo che tu stessi piangendo perché sei stata costretta a vendere oggetti antiscuola, o perché il libro che stavi leggendo ha un finale di merda... Credevo mi raccontassi la storia del libro!- 
La ragazza scoppiò in una risata che probabilmente svegliò il demone due piani più su. Per la seconda volta in quella giornata si ritrovò ad ansimare di gusto. 
Intanto, vedere l'amica ridere aveva fatto ritornare in sé Ron, il quale accennò un sorrisino. -Ma comunque scusa, perché te la prendi tanto? Sembra che ti sia capitato già altre volte di soffrire per un Weasley!- disse.
Hermione ammutolì di colpo. "Merda" pensò. -Sì, infatti. Tu ad esempio mi critichi sempre.- 
-Bugiarda, non è vero! Sei tu che sei presuntuosa e offensiva!- esclamò Ron. 
Lei non rispose e il ragazzo capì. -Si, forse un pochino. Ma solo perché mi sottovaluti e dici cose come ad esempio che ho la sfera emotiva di un cucchiaino! Sono cose che fanno male a sentirsele dire, e ancora di più sapere che qualcuno le pensa davvero.- si giustificò. 
-Wow Ron..credo tu sia passato al livello superiore.. Una bacinella!- disse Hermione sorridendo e asciugandosi le lacrime rimaste dal viso. 
Lui l'abbracciò e le carezzò i capelli con fare fraterno. -Facciamo una vasca e siamo d'accordo.- replicò.
Dalla porta entrò Harry che ebbe la stessa reazione di Ron, cioè far cadere la cosa che aveva in mano e urlare. Gli altri due si sciolsero dall'abbraccio e lo guardarono. 
-Hermione perché piangi?- chiese Harry. 
-Perché il libro che ha appena finito di leggere era una fregatura.- rispose Ron per lei.
Harry recuperò l'oggetto caduto. -Capisco.-
-Hey, ma quello è un libro?- chiese Hermione alzandosi.
-Cosa? Pff! No..- disse Harry con finta innocenza e cercando di nascondere il libro dietro la schiena. 
-Harry dammi il libro o ti giuro che..- cominciò la ragazza ma s'interruppe quando vide a terra l'oggetto che Ron aveva fatto cadere poco prima. Era il suo volume nuovo di Incantesimi con pergamene spiegate all'interno. Non ci impiegò molto a capire cos'erano. I suoi compiti. Chiuse gli occhi ed inspirò a fondo per mantenere la calma, ma non ci riuscì. 
-PERCHÉ DIAMINE AVETE PRESO I MIEI LIBRI? Avete copiato i compiti, è così? Vi ricordo che quest'anno sarà il sesto per noi, e se non vi impegnate finirete come Tiger e Goyle! ZUCCONI CHE NON SIETE ALTRO!- si sfogò.
Subito dopo apparve la signora Weasley sulla porta e si spaventò vedendo Hermione. Quest'ultima si ricompose immediatamente e spiegò la situazione a Molly, tralasciando la storia sua e di Fred. L'adulta si dimostrò comprensiva e suggerì che un bel pranzo abbondante avrebbe provveduto alla salute della ragazza; tornò in cucina trascinandosi dietro i due ragazzi dicendo che Hermione doveva riposare.
In effetti le faceva male un po' la testa, dopotutto aveva pianto come una fontana, senza interruzioni per più di mezz'ora. 
Andò verso la finestra e ci appoggiò contro la fronte. Vedendo il suo riflesso pensò che i suoi occhi fossero talmente gonfi da farla sembrare Oscar, il rospo di Neville. Il contatto con il vetro freddo sembrava aiutarla e lei cominciò a rilassarsi. Puntò il suo sguardo su un'ombra lontana che andava man mano avvicinandosi, e più si avvicinava, più Hermione temeva che si stesse dirigendo alla Tana. Si ritrovò incollata al vetro non più per la reazione confortante che le procurava, ma per la curiosità di sapere perché un gufo, inaspettato, fosse stato inviato a casa Weasley. Spalancò la finestra quando capì che era diretto proprio a lei, e non appena il barbagianni fu atterrato sul davanzale gli strappò la lettera dal becco. Per tutta risposta l'animale, infastidito, le morse un dito e poi se ne andò percorrendo la strada a ritroso. 
-Ahia! Cattivo uccellaccio!- esclamò Hermione, cercando di aprire la busta in tutta fretta, preoccupata com'era che fosse successo qualcosa. 

Cara Granger,
scrivo questa lettera perché volevo dirti che mi dispiace che quello stupido di un Weasley abbia interrotto la nostra chiacchierata. Spero tu stia bene. Volevo inoltre invitarti a prendere una burrobirra insieme ai Tre manici di scopa uno di questi giorni, mi piacerebbe conoscerci meglio e magari arrivare a quel punto in cui chiamarci per nome sarà naturale. Aspetto una tua risposta.
                                                                                                                                    Cormac McLaggen.


Un sospiro di sollievo, non era nulla di grave. Ma adesso cosa gli avrebbe risposto? Avrebbe accettato l'invito oppure no? E in ogni caso che cosa avrebbe dovuto scrivergli? Un linguaggio formale oppure sciolto? Quella frase poi, "arrivare a quel punto in cui chiamarci per nome sarà naturale" la stava spaventando! Correva troppo il ragazzo.  Pensò, egoisticamente e da vera bambina, che sarebbe stato meglio se fosse successo qualcosa di brutto pur di non trovarsi in quel problema. Comunque il gufo se n'era andato, questo voleva dire che non voleva una risposta subito e lei gli era grata. 

-Come sarebbe a dire che è andata a casa?- urlò Ginny ancora una volta a suo fratello Fred. 
-Mi ha chiesto di riportarla a casa e io l'ho fatto.- rispose lui. Da quando era arrivato al negozio per la seconda volta, aveva avuto per tutto il tempo un'espressione atona. Non aveva fatto praticamente nulla, standosene con la schiena appoggiata al bancone a vedere la folla di studenti sorridenti.
Quella ragazzina dai capelli cespugliosi era stata capace di creargli dipendenza in una manciata di giorni. Perchè diamine non si era fidanzato con Angelina?! "Perché lei non era Hermione" gli sussurrò una vocina nella sua testa, o forse la coscienza. 
-Una persona non può volersene andare così all'improvviso, dev'esserci un motivo! Sei stato tu! Le hai di nuovo rinfacciato che non significa niente per te, vero?- continuò Ginny additando il fratello.
Fred era sconcertato, era accaduto l'esatto opposto! -Come fai a dire una cosa del genere?- ribattè.
-Ne ho tutti i mezzi! Sappiamo come tratti la gente, credi che gli altri siano spensierati e idioti come te!-. Era a dir poco furiosa, si tratteneva a stento dal prendere la bacchetta e lanciare una delle sue fatture orcovolanti.
-HERMIONE NON É LA GENTE! Abbassa i toni Ginny, sarò anche un'idiota, ma magari fossi spensierato! In un paio di settimane sono stato rinchiuso in una bolla che tutti gli altri chiamano amore, ma che io definisco inferno!-
Ginny rimase letteralmente impietrita, neanche il fratello avesse avuto gli occhi di un basilisco. Aveva appena dichiarato di provare qualcosa per Hermione. "Ma allora per quale motivo lei ha voluto andarsene" pensò.
Ormai nel negozio non c'era più nessuno, era ora di pranzo e dovevano chiudere per la pausa.

Fred, George e Ginny arrivarono alla Tana proprio mentre la signora Weasley disponeva i piatti. 
-Merlino, ho una fame da Fenrir!- esclamò George.
-Da fenrir?- chiese Ron prendendo posto.
-Da lupo, Ron, da lupo.- spiegò il gemello seccato, poi bofonchiò qualcosa simile a "che ritardato".
Ginny si sedette accanto all'amica e le disse sottovoce che dopo il pranzo avrebbero dovuto parlare. Hermione era combattuta tra scegliere di mangiare in fretta per evitare Fred o di farlo lentamente per evitare la chiacchierata con Ginny, non ne aveva proprio voglia.
Optò per la prima opzione, avrebbe spiegato a Ginny che non voleva parlarne e lei avrebbe capito. 
In breve consumarono il pasto, perché tutti avevano qualcosa da fare, e dopo aver aiutato Molly a sparecchiare le due amiche salirono in camera. Hermione si fiondò sul letto e aprì un libro a caso, Ginny invece, si impegnò a nutrire Arnold. -Allora, mi spieghi perché te ne sei andata dal negozio?- domandò.
-Perché non mi sono sentita bene.- rispose l'altra.
-Potresti spiegarti meglio?-
-Evidentemente avevo più di un valore energetico basso rispetto alla normalità, così il mio corpo non ha retto e mi sono sentita male. Chiaro adesso?-
-Cristallino come la voce di Celestina Warbeck. Stai diventando più acida di Gazza, lo sai Herm? So che questo non è il vero motivo, comunque. Dunque dimmi, è successo qualcosa con Fred?- continuò l'ultima dei Weasley.
-Ginny non ne voglio parlare, quindi se adesso ti rispondo mi lasci in pace. Va bene?-
-Perfetto!-
-Sì.-
-Cosa sì?-.
-Ti ho risposto.- disse Hermione.
-Ahhh! Mi hai fregata!- urlò Ginny alzando le braccia per aria. -Adesso ti lascio in pace, ma solo perché devo finire pozioni, però stasera mi dovrai raccontare tutto. Ogni cosa.-

Il tema di pozioni le richiese tutto il pomeriggio e, anzi, quando la signora Weasley le chiamò per cena non aveva ancora finito. Hermione per tutto il tempo era stata ad osservare il soffitto pensando a cosa scrivere in risposta a Cormac.
In cucina c'era trambusto, il signor Weasley era presente e stava raccontando le ultime novità, non ancora uscite sulla Gazzetta del profeta. Tutti lo ascoltavano con interesse, perfino i gemelli, e Fred neanche si accorse che Hermione si sedette di fianco a lui, dopo che Ginny aveva occupato l'unico posto disponibile a parte quello dove si trovava adesso. Quando si girò per prendere la brocca con l'acqua spalancò gli occhi nel vedersela seduta affianco. Aprì la bocca per dire qualcosa ma non gli uscì alcun suono, così si concentrò sull'azione che stava compiendo. Hermione era imbarazzatissima, più tardi avrebbe torturato Ginny. Si sentiva impotente, moriva dalla voglia di sfiorargli la mano accanto alla sua e sentire il calore della sua pelle. Stringeva convulsamente la posata tra le dita per non commettere sciocchezze. "Chissà cosa sta pensando lui" si domandò. Azzardò un'occhiata e lo vide chino sul suo piatto, poi girò di scatto la testa verso di lei e Hermione avvampò. Lui di nuovo tentò di parlare ma non ci riuscì, e il desiderio di farle capire che voleva attaccare bottone lo portò a commettere un gesto insolito per lui: con molta gentilezza prese il suo bicchiere vuoto e lo riempì di succo di zucca.
-G-grazie.- balbettò lei.
-Prego, Hermione..- disse lui, sussurrando il suo nome in modo dolce, quasi ad accarezzarlo con le labbra.
La ragazza abbassò il capo, poi si voltò verso Ginny e intavolò una conversazione banale ma che richiedeva molta chiacchiera. Aveva deciso, avrebbe accettato l'invito di Cormac. Avrebbe soffocato l'infatuazione per Fred. Avrebbe mantenuto la sua promessa. Per tutta la durata della cena stette col capo voltato verso l'amica, quando la tortura finì si sentì spossata, con la testa che le girava. Ripensò a quando circa due settimane prima uscì fuori in giardino per prendere una boccata d'aria e abbracciò per la prima volta Fred, il cui battito cardiaco l'aveva calmata come nessun rimedio aveva mai fatto. Scrollò le spalle e corse su per le scale per salire in camera sua. Prese una pergamena e velocemente scrisse un paio di righe dirette a Cormac.

Caro McLaggen,
accetto l'invito, incontriamoci domani pomeriggio davanti al negozio Tiri Vispi alle 16:15.
                                                                                                                                      Hermione Granger


Ps: il gufo con cui hai mandato la posta morde e mi ha fatto un gran male!
 
Ciao a tutti! Prima di tutto, come d'abitudine, mi scuso per l'enorme ritardo di quasi un mese! D: Sono enormemente dispiaciuta per questa cosa, spero possiate perdonarmi T_T
Ebbene, questo capitolo è chilometrico, e non sono pienamente soddisfatta del mio lavoro qui, spero che a voi garbi lo stesso :/ Fatemi sapere cosa ne pensate!
Nel prossimo vedremo Hermione alle prese con Cormac... chissà..
Voglio informarvi che ci avviciniamo alla fine della storia, credo ci saranno altri due o tre capitoli, dopodiché finirà. ç_ç
Ma c'è ancora da emozionarsi, quindi non temete! (Anche perché ho in mente una bella cosuccia dopo aver finito questa storia :33)
Be' alla prossima, ciao! <3


  
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