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Autore: Tensai86    10/10/2008    12 recensioni
Ed ecco che in questo giorno speciale noi, amanti delle sasunaru, ci siamo date da fare per festeggiare al meglio questo magnifico giorno ^^ una piccola raccolta di one shot riguardanti questa coppia ^^ spero siano di vostro gradimento! Ho messo il Rating Arancione, poichè nella raccolta sono diversi ^^ ma c'è anche la presenza di lemon U.U io vi ho avvisati XD [siete pregate di commentare ogni singola storia, in modo da dare soddisfazione ad ogni singola autrice ^^ GRAZIE]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi: Sasuke Uchiha, Naruto Uzumaki ^___^
Raiting: Rosso =ççç=
Genere: Romantico, Erotico *____*
Avvertimenti: Yaoi, AU (Alternate Universe), OOC, one-shot ù___ù
Autore: Tensai86 °O°/
Data: 09 / 10 / 2008 XD

Ma dimmi, un cuore ce l’hai?

La vita procedeva tranquillamente alla Konoha High School tra lezioni, gite e ore buca, gli studenti affrontavano tranquillamente quell’ennesimo anno scolastico, per alcuni il primo, per altri un anno di “passaggio”, per altri ancora l’ultimo.
Nell’aula del quarto anno, sezione B, un terzetto si godeva la sua ora buca, parlando del più e del meno.

“Ehy, ragazzi, quest’ora buca ci voleva proprio, non trovate anche voi?!” chiese un ragazzo biondo, fisico asciutto e viso dolce. Indossava la classica divisa della scuola composta da pantaloni neri, camicia bianca, cravatta nera e giacca altrettanto nera. Al collo aveva il suo fidato mp3 con le canzoni preferite, nelle mani un pacchetto di patatine che aveva soffiato, poco prima, ad un suo amico.

“Nh” annuì un ragazzo moro, che se ne stava seduto sulla finestra, una gamba piegata al petto e l’altra penzoloni, osservava con fare indifferente l’ambiente ed i suoi occhi cadevano sempre su una persona. Anche lui indossava la classica divisa scolastica ma, al contrario del suo amico biondo, non portava la cravatta, la camicia era aperta nei primi bottoni lasciando libero il petto niveo, forte e liscio. All’orecchio portava un orecchino, mentre sul dito medio della mano destra portava uno spesso anello, dove era inciso un serpente a due teste. I suoi modi di fare, sensuali e provocatori, lo rendevano il ragazzo più desiderato della scuola.

“Eh no, eh!!! Io non la volevo quest’ora buca, cavolo! L’ho attesa così tanto!!” si lamentò, invece, un ragazzo castano; più basso rispetto agli altri due, con occhi dorati e due strani tatuaggi rossi sotto agli occhi. Aveva un broncio tenerissimo stampato sul volto, dovuto alla mancanza del suo professore preferito, Neji Hyuuga. Aveva uno stile tutto suo che non reprimeva a causa della divisa scolastica. Infatti, se per Sasuke bastavano i primi bottoni aperti, per Kiba era tutt’altra storia. Sotto la camicia indossava una maglietta a mezze maniche rossa, con su scritto ROCK STYLE, abbastanza lunga da spuntare di almeno cinque centimetri da sotto la camicia. La giacca abbandonata sulla sedia, una volta indossata restava rigorosamente aperta, le lunghe maniche arrotolate fino a metà braccio, seguita dalla camicia. Sul braccio destro spuntava un polsino di pelle con borchie, mentre al braccio sinistro c’era un fine braccialetto di cuoio con su scritto il suo nome. Al collo portava una collana con un teschio, ad entrambe le orecchie portava tre orecchini, per la precisione tre cerchietti che andavano dal più grande al più piccolo. Anche lui piaceva molto, il suo stile era inconfondibile e, anche se non come Sasuke, aveva un piccolo gruppo di fan, sia tra le ragazze, che tra i ragazzi.

Naruto, il ragazzo biondo, era il migliore amico di Kiba fin dalle elementari. Erano cresciuti insieme, condiviso molte cose, tra cui la morte del padre di Naruto, periodo in cui Kiba gli è stato molto vicino e l’ha aiutato a venir fuori da una brutta situazione e si erano frequentati per un paio di mesi. Alle elementari Naruto era un bimbo molto, molto solo ed anche se tentava di far amicizia, molti bambini lo tenevano lontano a causa delle cicatrici presenti sul suo viso, che lo rendevano simile ad un felino. La fantasia dei bambini, si sa, è molto sviluppata e quindi pensavano che Naruto fosse un demone. L’unico che non fu spaventato da quelle stupide, semplicissime, cicatrici fu Kiba che avvicinò il piccolo Naruto e, con un sorriso dolce e rassicurante, gli tese la mano esclamando “Da oggi in poi sarò io il tuo migliore amico!”. Naruto fu molto felice quel giorno ed afferrò la mano di Kiba con felicità e commozione.

Da allora erano diventati inseparabili. Grazie a Kiba Naruto si era, pian piano, circondato d’amici. Tra loro vi erano Shikamaru Nara, lo svogliato; Choji Akimichi, il mangione, visto che in ogni occasione o situazione era sempre impegnato a mangiar qualcosa; Shino Aburame, amante degli insetti ed incredibilmente tranquillo; Rock Lee, un ragazzo eccentrico, fissato con l’energia della giovinezza, teoria inculcatagli dal suo professore di educazione fisica fin dalle elementari, Gai. Infine, c’era Sasuke Uchiha, figlio del famoso avvocato Fugako Uchiha, che Kiba aveva praticamente forzato a far parte del loro gruppo quando, alle superiori, era finito in classe con loro. Sasuke non voleva che lo infastidissero, ma Kiba riuscì a conquistare la sua fiducia, a renderlo – seppur minimamente – partecipe alla vita di gruppo. Anche se con difficoltà, alla fine Sasuke aveva stretto amicizia con tutti, anche se continuava a litigare con Naruto, con il quale aveva uno strano rapporto. Tra di loro non mancavano le ragazze: c’era Tenten, amante della storia antica e delle armi da combattimento, in special modo quelle dei ninja; Hinata Hyuuga, una ragazza incredibilmente timida, che perdeva i sensi ogni qualvolta che Naruto le parlava o la guardava; Ino Yamanaka, la ragazza più bella della scuola, nonché la più sexy; infine, Sakura Haruno, la seconda ragazza più bella della scuola, grande amica di Ino e consigliera segreta di Naruto, unica ragazza del gruppo a sapere della sua omosessualità. Fidanzata con un ragazzo di due anni più grande di lei, Sai Nakamura, che le aveva presentato proprio Naruto.

Erano un gruppo molto affiatato, tra loro c’era un’intesa eccezionale, si aiutavano e sorreggevano nel momento del bisogno, uscivano insieme e tutti sapevano tutto degli altri, o quasi.

Ultimamente, però, Naruto aveva notato un comportamento strano in Sasuke. Si era, infatti, accorto di come il ragazzo guardasse Kiba con uno sguardo strano che, dopo vari ragionamenti, aveva etichettato come pericoloso. Forse si era accorto di quanto Kiba fosse speciale e quindi ora voleva aggiungerlo alla sua lista di conquiste…

Il pensiero di una simile evenienza turbò Naruto, il quale decise di parlare chiaramente con l’Uchiha e di scoprire di più su quello sguardo strano.

“Ehy, Sasuke, vieni con me? Devo parlarti” disse, alzandosi e spegnendo il suo mp3. L’Uchiha lo guardò ed annuì solamente, scendendo dalla finestra e seguendo il ragazzo biondo verso un’ala della scuola particolarmente tranquilla e poco utilizzata. Kiba osservò i due ragazzi abbandonare la classe e sorrise furbo, alzandosi e dirigendosi verso Shino, che stava litigando con Shikamaru su un qualche tipo di insetto.

***

Erano lì da almeno dieci minuti buoni e Sasuke cominciava a spazientirsi. Perché quel dobe gli aveva chiesto di seguirlo, ed ora non parlava?! La situazione cominciò a farsi irritante, così Sasuke schioccò la lingua attirando l’attenzione di Naruto.

“Allora, dobe, perché mi hai portato qui?” sbuffò, spostando lo sguardo fuori, osservando delle matricole giocare a basket.
“Semplice, teme, voglio parlarti di Kiba” lo sguardo di Sasuke si indurì a quel nome, ma fece cenno al biondo di continuare.
“Mi sono accorto di come lo guardi, sai?” disse Naruto, con una nota irritata nella voce. Sasuke inarcò un sopracciglio, ma che farneticava quell’idiota?
“Come, prego?” fece un passo verso Naruto che, con sguardo sicuro e leggermente irritato, continuò.

“Sì, teme, l’ho visto! I tuoi occhi sono sempre puntati su di lui! E il tuo sguardo non mi piace! E’… pericoloso, ecco!” strinse i pugni, senza abbassare lo sguardo ed aspettando la risposta del moro. Il ragazzo in questione, si appoggiò al muro, incrociò le braccia al petto e chiuse gli occhi.
“Ma davvero?” nella sua voce Naruto colse dell’ironia e la cosa lo irritò ancora di più.
“Sì, dannazione!” portò su i suoi pugni stretti, in un buffo tentativo di minaccia. Sasuke sorrise, si staccò dal muro e si portò davanti a Naruto, che lo guardava ancora con quel cipiglio irritato.

“Beh? E anche se fosse? Cos’è, dobe, sei geloso?” gli occhi di Naruto si allargarono, la sua bocca si spalancò leggermente ed i pugni tornarono giù lungo i fianchi.
“In effetti Kiba mi piace” disse Sasuke, portandosi una mano sotto il mento, e sorridendo maliziosamente.
“Cosa!?” Sasuke poté leggere sul volto di Naruto la sua sorpresa mista a preoccupazione. Infondo, lui era famoso per le sue storie di solo sesso e via; sapeva quanto Naruto tenesse a Kiba, essendo un suo ex. Quella situazione era parecchio favorevole, pensò.

“Ho detto che mi piace. Mi eccita. Quel suo essere così gentile, genuino, sincero. Insomma, un bocconcino prelibato” concluse, con uno strano ghigno sul volto che preoccupò non poco Naruto.
“Non puoi, Sasuke!” Naruto si sentiva arrabbiato. Insomma, lui non poteva permettere che una persona d’oro come Kiba, che aspettava di consumare la sua prima volta con una persona che lo amasse davvero, finisse nelle grinfie di Sasuke, conosciuto come “don Giovanni”. Se Kiba fosse caduto nella sua rete, ne sarebbe uscito distrutto.

“Come non posso? Kiba mi piace, e lui avrà il diritto di decidere se voler stare con me o no, non trovi?” continuò l’Uchiha, quel ghigno provocatorio ancora stampato sul suo viso.
“No! Trovati qualcun altro da importunare! Ma lascia stare Kiba!” esclamò, rosso in viso per la rabbia e una strana morsa allo stomaco.

“Lo ami?” chiese a bruciapelo Sasuke, il ghigno sparito dal suo volto, gli occhi incredibilmente seri.
“Io… non lo so. Kiba per me è molto importante. È stato il mio primo amore, è vero… ma non so se lo amo ancora. So solo che non voglio che tu gli faccia del male e lo illuda con i tuoi porci modi di fare” anche Naruto era serio, Sasuke se ne accorse. Chiuse gli occhi, ora doveva solo stare calmo.

“Non vuoi che soffra, giusto?” Naruto spostò lo sguardo, annuì e sospirò, appoggiandosi al muro sul quale si era appoggiato poco prima l’Uchiha, chiudendo gli occhi a sua volta.
“Io ci tengo a lui. Farei di tutto pur di non vederlo soffrire” quella frase illuminò gli occhi del moretto che, ritrovato il suo ghigno, si avvicinò a Naruto – che era ancora appoggiato al muro – e poggiò una mano su di esso, come sostegno, al lato del viso di Naruto. Si avvicinò molto lentamente al volto del biondino, che cominciò ad agitarsi.

“Sai, Naruto…” il viso era molto vicino e Naruto sentiva il suo cuore battere a mille, mentre i suoi occhi si allargavano ad ogni centimetro che l’Uchiha eliminava tra i loro volti.
“L’uomo ha i suoi istinti. Ed io non posso reprimere i miei, capisci? Desidero Kiba, lui mi piace davvero, ma ci sei tu in mezzo che non vuoi farmi avvicinare a lui. Quindi…” Naruto attendeva la conclusione di quello strano discorso col cuore in gola, non sapendo dove volesse andare a parare Sasuke.

Il moretto si abbassò sul suo orecchio, soffiandoci dentro.
“Quindi, mio caro, ho bisogno di una sorta di sostituto, non so se mi capisci…” disse, leccando leggermente l’orecchio del biondo.
“Che… che fai!?” Naruto si spostò dal corpo di Sasuke, rosso in viso e scioccato da quello strano comportamento.
“Come che faccio? Te l’ho appena detto, mi pare. Tu non vuoi che io dia fastidio a Kiba, ma io ho bisogno di sfogarmi. Quindi mi serve un sostituto e visto che sei tu che mi impedisci di avvicinarmi a Kiba, lo sostituirai tu.” ad ogni parola, Naruto si sentiva sempre più incredulo. Ma che stava farneticando quel teme!?!?

“Tu sei pazzo!!” sbottò Naruto, arrabbiato e stranamente inquieto per quella situazione.
“No, dobe. Allora?” Sasuke lo fissava con quei suoi occhi profondi, sembrava che avessero il potere di sconvolgergli l’anima.
“Allora cosa?!” chiese Naruto confuso…
“Dobe. Accetterai di sostituire Kiba oppure vuoi che sfoghi i miei istinti su di lui direttamente?” Naruto si sentì mancare.

Quel bastardo gli stava chiedendo di far sesso con lui, in cambio avrebbe lasciato in pace Kiba… non poteva accettare. Non voleva che Kiba finisse tra le lenzuola di quel verme, ma non poteva di certo finirci lui!

“Pensaci, dobe.” il moro si allontanò, tornandosene in classe. Naruto rimase lì, fermo in quel corridoio per svariati minuti, col cuore in gola e la testa piena di domande.

***

Tornato in classe, Naruto vide Sasuke seduto dietro Kiba, era comodamente appoggiato sulle spalle del ragazzo castano che continuava a giocare con Shikamaru a shogi, ignaro dello sguardo da pervertito che Sasuke aveva in quel momento. Naruto mosse i suoi passi e si avvicinò al banco degli amici, afferrò una sedia e prese posto accanto a Kiba.

“Naruto! Ma dov’eri finito? Shika mi sta surclassando! Guarda qua!” disse allegro, indicando la scacchiera, mentre Shikamaru sbuffava annoiato.
“Dai, Kiba, sbrigati a fare la tua mossa.” Sbadigliò, portando una mano dietro la testa e grattandosela svogliatamente.
“Sì, sì, aspetta che penso, eh!” si concentrò, ma proprio non sapeva cosa fare.
“Se permetti…” Sasuke mosse la sua mano, sfiorò i capelli di Kiba e afferrò una pedina, la spostò e riportò la mano sulla spalla di Kiba, che gridò estasiato quando si accorse che Sasuke, con quella mossa, l’aveva tolto da un impiccio.

“Grazie, Sasuke! Mi hai tolto dai guai, amico! Ti devo un favore” esclamò, sorridendo. Sasuke ne approfittò e lanciò uno sguardo a Naruto, che fissava inorridito la mano di Sasuke che passava tra i capelli castani e incredibilmente morbidi di Kiba, scompigliandoglieli affettuosamente e poggiandogli un bacio sulla tempia.
“Figurati, piccolo” quelle parole le disse continuando a fissare Naruto, che si alzò di scatto dalla sedia, afferrò Sasuke per un polso e lo trascinò nuovamente fuori, stavolta nei bagni.

“Ma che hanno quei due?” chiese Shikamaru, mentre malediceva il dannato Uchiha per quella mossa inaspettata.
“Problemi di cuore” disse Kiba, sorridendo sornione e sollecitando il povero Shikamaru a fare la sua prossima mossa.

***

“Ma che cazzo fai, eh!?!” urlò Naruto, tirando un pugno alla porta chiusa di un bagno. Sasuke sorrise beffardo, inclinò un po’ la testa sul lato e guardò Naruto.
“Beh, ovvio. Conquisto la mia preda.” Si portò una mano al naso, annusandola.
“Sai, dobe, i capelli di Kiba hanno un buon odore. Chissà com’è dopo che ha fatto sesso, sudato ed ansimante… mmm… voglio proprio scoprirlo” a quelle parole Naruto arrossì, sia per la rabbia, che per il pensiero di Kiba nudo ed ansimante.
“Tu non lo farai!!!” urlò nuovamente, mentre Sasuke scattava in avanti ed afferrava le sue spalle, sbattendolo contro la porta del bagno.
“E allora? Accetti la mia proposta?” sussurrò Sasuke, nel suo orecchio. Naruto abbassò lo sguardo, osservando il petto di Sasuke attraverso la camicia aperta. Si chiese come sarebbe stato passare le dita su quella pelle candida… al pensiero scosse la testa. Ma che cavolo andava pensando!? Spinse via Sasuke, deciso più che mai a lottare.

“No! E non ti permetterò comunque di avvicinarti a Kiba!” Sasuke notò il suo sguardo deciso, Naruto era proprio un osso duro.
“Non mi sembra che mi abbia allontanato, prima. Sei sicuro che non lo voglia anche lui?” il biondo tentennò a quelle parole. In effetti Kiba non era sembrato affatto infastidito… possibile che…?

“Ma se tu accetterai la mia proposta, avrai i tuoi vantaggi, sai? Faresti sesso con il ragazzo più bramato della scuola, proteggeresti Kiba e ti divertiresti… allora?” Naruto arrossì.
“Perché arrossisci? Infondo tu e Kiba siete stati insieme, no? L’avrete fatto?” Naruto scosse la testa, rabbuiandosi.

“A dire il vero… non ci siamo nemmeno mai baciati” quelle parole furono solo sussurrate, come una timida confessione che nessuno avrebbe dovuto sentire. Ma nel silenzio di quel bagno, Sasuke sentì eccome e si sentì felice. Non aveva nemmeno esperienza.

“Bene. I tuoi vantaggi aumentano, dobe” disse, sorridendo.
“Eh?” chiese confuso Naruto.
“Sì, io potrei addestrarti per quando riuscirai a conquistarlo. Se doveste mettervi insieme, tu non sapresti nemmeno baciare!” esclamò, con un po’ di ironia. Naruto arrossì ed abbassò la testa. Odiava ammetterlo, ma quel teme aveva ragione. Se Kiba fosse tornato con lui, lui non avrebbe avuto la più pallida idea da dove cominciare. Magari…

“Non è così, dobe?” Naruto era sempre più confuso.
“Non dirmi che non desideri stringerlo tra le braccia…” continuò Sasuke, mentre Naruto arrossiva ancora di più.
“Vedi dobe, se una persona mi piace, io voglio stringerla a me, con possesso, non permettendole di allontanarsi da me. Tu sei forse diverso?” tutto ciò che Naruto si limitò a fare, fu abbassare lo sguardo.

“Prova a farlo con me.” Naruto strabuzzò gli occhi.
“Cosa?!” disse, arrossendo fino alla punta dei capelli.
“Prova a baciarmi come faresti con Kiba, su. Io farò altrettanto” Continuò Sasuke, avvicinandosi.
“Non dire scemenze!” Naruto arretrò.
“Cos’è? Non ti fidi di te stesso, dobe?” ormai Naruto era con le spalle al muro, Sasuke chinato in avanti verso il suo viso.
“Io…” si sentiva strano. Le labbra di Sasuke l’attiravano verso di loro come una calamita.
“Avanti, mostrami cosa sai fare” sussurrò, prima di poggiare le sue labbra su quelle di Naruto, che avendole schiuse per la sorpresa, gli rese più facile l’accesso.

Sasuke lo baciava con passione, muovendo la lingua nella sua bocca, mentre quella di Naruto si muoveva senza senso, non sapendo cosa fare. Sasuke portò la sua mano dietro la testa del biondino, avvicinandolo di più a sé e baciandolo più profondamente. Naruto sentì la testa leggera, mentre pensava che Sasuke fosse una persona passionale. Quando il bacio finì, il biondo cadde sulle ginocchia, mentre Sasuke si leccò le labbra.

“Per essere il tuo primo bacio, non era male” Naruto si sorprese nel pensare che in quelle parole, aveva avvertito un certo tono dolce. Si riprese e si ritrovò a pensare anche che Sasuke l’aveva baciato così, soltanto per dimostrargli come avrebbe baciato Kiba. Sentì le dita di Sasuke al lato della sua bocca, che andavano ad asciugare un rivolo di saliva. Per tutto il tempo, il biondino aveva tenuto gli occhi chiusi e non si era accorto del sorriso dolce che era nato sulle labbra del moretto.

“Allora, dobe? Cosa ne pensi? Potrei essere un buon maestro, non credi?” disse beffardo il moro, mentre Naruto si rimetteva in piedi. Forse era vero. Sasuke poteva insegnargli qualcosa…
“Io… rifallo” Sasuke si sorprese a quella richiesta.
“Come scusa?” chiese, sorpreso.
“Rifallo. Baciami di nuovo, devo capire una cosa” Sasuke sbuffò, leggermente imbarazzato. Si calò sulle labbra di Naruto, sfiorandole con le sue, ma non accadde come prima. Fu Naruto, questa volta, a comandare il bacio. Introdusse la lingua nella bocca del moro, giocò con la sua, gli morse il labbro inferiore e gli sfiorò i capelli con le dita. Il cuore di Sasuke perse un battito a quelle sensazioni, strinse di più Naruto a sé, infilandogli un ginocchio tra le gambe. Naruto gemette nel bacio, si lasciò stringere ed accarezzare. Quando si staccarono, Naruto, rosso in viso, alzò lo sguardo su Sasuke, deciso come non mai.

“Ok, facciamo così. Tu stai lontano da Kiba, io ti faccio da sostituto e tu in cambio mi insegni come comportarmi, ci stai?” Sasuke era veramente sorpreso. Non credeva che Naruto potesse accettare quel accordo assurdo. Ma era felice. Aveva la sua occasione.

“Per me va bene, dobe. Ti insegnerò proprio tutto. Anche     quello” sorrise al rossore di Naruto, mentre questi annuiva, cercando di calmare il battito furioso del suo cuore.

***

Tornati in classe si accorsero che il professor Hyuuga era arrivato.
“Uzumaki, Uchiha. Dove eravate?” chiese, mentre i due ragazzi entravano in classe.
“Ci scusi, Hyuuga-sensei, ma Uzumaki non si è sentito molto bene e l’ho accompagnato ai bagni” disse Sasuke, mentre il professore annuiva e gli chiese di accomodarsi.

A fine giornata, Naruto, Sasuke e Kiba stavano tornando insieme a casa. Si accorsero che Kiba era parecchio euforico.
“Ehy, Kiba, come mai così allegro?” chiese dolcemente Naruto.
“Hyuuga-sensei alla fine è venuto!” esclamò, una strana luce negli occhi.
“E allora?” chiese Naruto confuso.
“Dobe” la voce di Sasuke fece sobbalzare il cuore di Naruto, che si irritò e diede vita al solito battibecco.

Dopo un po’, Kiba salutò i due ragazzi, andando di corsa a casa. Fecero ancora un po’ di strada insieme, ma poi Naruto salutò Sasuke, dato che era arrivato. Stava per varcare il cancelletto della sua piccola abitazione, quando Sasuke richiamò la sua attenzione.

“Stasera vieni da me. Cominciamo le lezioni” disse serio.
“Stasera?!” chiese arrossendo il biondo. Sasuke annuì, continuando a fissarlo. Naruto, seppur col cuore in gola, annuì a sua volta.
“Bene, cerca di non tardare. I miei non ci sono, tornano domani, ma non sono uno a cui piace perder tempo. A stasera” si allontanò, lasciando Naruto lì da solo, a chiedersi se fosse la cosa giusta.

***

La camera di Sasuke era molto ordinata e lussuosa. Del resto era un Uchiha, quindi doveva aspettarselo. Aveva fatto la doccia nel bagno di Sasuke e poteva affermare con certezza che quel bagno era più grande della sua cucina. Sasuke mise su un po’ di musica classica, così da creare un po’ d’atmosfera.
“A che pensi?” chiese, portandosi di fronte al suo letto a una piazza e mezza, dove stava seduto Naruto.
“Eh? N-niente” disse, al colmo dell’imbarazzo.
“Bene” assentì Sasuke, spingendolo sul letto e baciandolo con passione.

“Aspetta” disse Naruto, portandogli le mani sul petto e scostandolo da sé.
“Cosa?” chiese atono il moro, guardandolo negli occhi.
“Perché devi comandare tu!?” disse, rosso in viso.

Sasuke sospirò, spostandosi un po’.
“Bene, allora fammi vedere cosa faresti a Kiba. Su.” Naruto lo guardò interdetto. Lui non aveva mai pensato di fare quelle cose con Kiba.
“Io non…” spostò lo sguardo, stringendo gli occhi.
“Non lo sai? Strano, quando si ama si sa perfettamente cosa si vorrebbe fare con l’altra persona. Ad esempio, io toccherei così, la persona che amo” allungò una mano, sfiorando leggermente con le dita il petto di Naruto, gli accarezzò il collo, giocò con i suoi capelli.
“Beh, io… posso toccarti?” Sasuke perse un battito ed annuì.

Naruto portò le mani al petto di Sasuke, scese giù verso i pantaloni, ma prima di sfiorarne l’orlo, guardò su verso il moro.
“Va bene anche se lo facciamo con le mani, no?” Sasuke allargò gli occhi, afferrò i polsi di Naruto e li inchiodò al letto.
“No che non va bene, dobe. Tu sei il mio sostituto di Kiba, io il tuo, giusto? Beh forse tu vuoi limitarti a toccarlo, ma io voglio possederlo!” a quelle parole, Naruto sobbalzò. Sasuke voleva…

“NO!! NON VOGLIO, FERMO!” cercò di allontanarlo, ma Sasuke lo spinse nuovamente giù.
“Ok, possiamo anche smettere… se devo farlo, tanto vale farlo con colui che desidero davvero, ovvero Kiba.” si alzò, ma Naruto lo trattenne per un polso.
“N-no… v-va bene” chiuse gli occhi e si lasciò andare.

***

Sasuke baciava ovunque quella pelle ambrata. Aveva un sapore così dolce, era così caldo, ed il suo cuore batteva così velocemente che sembrava stesse per schizzare fuori dal suo petto. Naruto sotto di lui, ansimava e teneva gli occhi chiusi, mentre quel delizioso rossore continuava a regnare sulle sue guance.

Sasuke toccava il suo membro, mentre gli baciava il collo e con la mano libera gli accarezzava i capelli.

“Hai un buon profumo, sai?” disse, mentre Naruto gemeva più forte.
“Sta buono ora, rilassati” disse, mentre portava un dito alla sua apertura vergine.
“Non dovrebbe farti male, ho usato il lubrificante” lo rassicurò, mentre il dito sprofondava in lui.

Naruto si irrigidì, cercò di allontanarlo.
“Fa male! Smettila!” Sasuke lo baciò con passione, mentre continuava ad accarezzarlo e a prepararlo. Quando un secondo dito entrò in lui, Naruto urlò dal fastidio.
“Toglilo! Non ce la faccio” strinse le mani sulle spalle di Sasuke, che continuava il suo lavoro.
“Calmati, puoi farcela, tranquillo. Ormai sei quasi pronto” disse, spostandosi su di lui col suo corpo.
“Pronto? Pronto per cosa?” chiese, ma non ebbe tempo di ricevere risposta. Sasuke, lentamente, penetrò in lui, strappandogli un gemito di dolore. Naruto artigliò le sue spalle con le mani, stringendo gli occhi e gemendo più forte.

“Sei così… caldo… ahhh” gemette Sasuke, arrivato sul fondo.
“Stare dentro di te è bellissimo, Naruto” a quelle parole, il cuore di Naruto fece una capriola, mentre lui apriva gli occhi e li fissava in quelli liquidi di Sasuke. In quel momento gli apparve… bello. Dannatamente bello…

Allacciò le gambe alla vita di Sasuke, mentre questi prese a muoversi più velocemente dentro di lui, ma sempre con un’infinita dolcezza. Naruto non lo credeva possibile. Sasuke, un ragazzo freddo, spaccone ed indifferente a tutto, in quel momento stava mostrando una dolcezza infinita… si sentì rincuorato da ciò e permise al moro di penetrarlo più profondamente, gemendo insieme.

Sasuke affondava in lui, senza mai saziarsi di quel calore intossicante, che lo stava risucchiando. Adorava quel corpo, quelle sensazioni, quei gemiti. Non avrebbe più potuto farne a meno…
Più si spingeva in Naruto, più il suo cuore volava su… era perso in una spirale di sensazioni mai provate prima, con nessuno. Naruto, dal canto suo, si sentiva emozionato e, al contempo, confuso. Il corpo caldo, duro e forte di Sasuke premuto sul suo, gli provocava una strana sensazione all’altezza del cuore.

Il moro impugnò il membro del biondino, accarezzandolo al ritmo delle sue spinte, per donargli più piacere. Poco dopo vennero insieme, Naruto su di loro e Sasuke in Naruto. Crollò sul corpo di Naruto, poteva sentire il suo cuore battere veloce, come il proprio.

Naruto si girò di schiena. Era finita. Ora sapeva cosa si provava… la cosa strana era che non aveva pensato a Kiba nemmeno una volta. Tutto ciò a cui era riuscito a pensare era stato il corpo di Sasuke sul suo, la voce di Sasuke nelle sue orecchie e il piacere che Sasuke gli aveva provocato. Perso nei suoi pensieri, non si accorse delle braccia di Sasuke finché queste non l’avvolsero, tirandolo contro il loro proprietario.

“Lasciami, abbiamo finito, no?” Naruto non sapeva perché, ma si sentiva arrabbiato.
“Sta zitto, voglio pensare che tu sia Kiba” disse Sasuke, abbracciandolo più forte. Naruto si sorprese mentre si rattristava a quelle parole. Infondo se Sasuke era andato a letto con lui, era solo perché lo considerava il sostituto di Kiba. Peccato, pensò, Sasuke sapeva essere così dolce…

Con le lacrime agli occhi ed un’amarezza nel cuore, si addormentò, mentre Sasuke continuava a stingerlo, tenendo affondata la testa nei suoi capelli biondi.

***

“Aaaaaahh” gemeva, incontrollato, continuava a gemere. Sasuke si spingeva in lui con una tale passione da travolgerlo.
“Dio, Naruto… ahhh” Sasuke gli morse il collo, mentre con un ultimo affondo veniva in lui, macchiandolo. Naruto lo seguì poco dopo, venendo come sempre sui loro stomaci. Sasuke uscì da lui, abbracciandolo, ma Naruto lo allontanò.

“Che ti prende?” chiese Sasuke, mentre lo fissava.
“Io… non voglio più farlo.” Asserì serio. Sasuke si limitò a fissarlo.
“Questa è la strada sbagliata, Sasuke. Ci sono molti modi di proteggere Kiba, non devo necessariamente venire a letto con te.” Concluse, abbassando lo sguardo.

“Dobe, conquistare Kiba alle tue spalle non sarebbe difficile.” Disse sospirando Sasuke.
“Ma se Kiba sapesse tutto questo, ci odierebbe! E non sarebbe un bene né per te, né per me! Se tu amassi Kiba come dici, vorresti che lui ricambiasse, no? Quindi continuare così… è inutile” sussurrò, guardandolo negli occhi.

Sasuke abbassò lo sguardo, i suoi occhi coperti dalla frangia dei suoi capelli neri.
“Quando amo qualcuno, voglio possederlo*” Naruto lo guardò sorpreso.
“Voglio possederlo anima e corpo, senza lasciarlo andare. Se capisco che quella è la persona adatta a me, farò di tutto per averla” lo sguardo di Sasuke era così serio, che colpì profondamente Naruto, il quale si chiese, in cuor suo, se Sasuke amasse così tanto Kiba.

“Non è così anche per te, dobe?” Naruto non seppe cosa dire.
“Senti, te l’ho chiesto anche altre volte, ma non è che tu credi di amare Kiba, ma in realtà non è così? Il tuo affetto è così grande, che può esser scambiato per amore facilmente, sai? Dimmi la verità, non lo sai neanche tu, vero?” il ghigno di Sasuke irritò Naruto, che s’alzò infuriato dal letto e cominciò a vestirsi in tutta fretta.

“Ti sbagli! Io non amo come te! Tu sei possessivo, ma io non sono come te! Io voglio proteggerlo, prendermi cura di lui!!” detto ciò andò via, ma in cuor suo si chiese se fosse davvero così.

***

Erano passate due settimane da quel giorno. Sasuke non l’aveva cercato più, lui aveva fatto lo stesso. Sembrava tutto normale, sembrava che quelle due settimane di sesso non fossero mai esistite e, anche se non sapeva spiegarsene il motivo, Naruto si sentiva addosso una forte tristezza. Erano in pausa pranzo, ma Naruto non aveva molta voglia di mangiare.

“Ehy, Naru?” alzò lo sguardo, incontrando quello dorato di Kiba.
“Ciao, Kiba” sorrise, mentre il suo amico si sedeva accanto a lui.
“Che è successo tra te e Sasuke? Non vi parlate o sbaglio?” Naruto restò sorpreso, ma scosse la testa.
“No, è tutto ok!” sorrise anche lui, ma solo per rassicurare il suo amico. Non andava affatto bene. Sasuke, il suo corpo, la sua dolcezza a letto… gli mancava. Scosse la testa, allontanando     quel pensiero, osservando il collo di Kiba.
“Ehy, quello cos’è?” Kiba arrossì, esortandolo ad abbassare la voce. Lo prese per mano e lo portò fuori in giardino. Si sedettero su una panchina consumando lì il loro pasto.

“Ecco… c’è una cosa che devi sapere, Naru.” Naruto sentì la voce di Kiba tremare.
“Dimmi tutto, Kiba” sorrise, per rassicurarlo.
“Ecco… io… mi sono innamorato” Naruto ebbe un sussulto. Osservò il collo di Kiba, e una paura si insinuò nel suo cuore.
“No, Kiba! Lui non è adatto a te!! Vuole solo portarti a letto, credimi! Sasuke non ti ama!” Kiba lo guardò confuso, mentre Naruto arrossiva e tornava a sedersi sulla panchina, dalla quale si era alzato in preda al panico.

“Sasuke? Che centra Sasuke, Naruto??” adesso era veramente confuso…
“Eh? Non hai detto che ti sei innamorato?!” chiese Naruto, cercando di calmare i battiti del suo cuore.
“Sì, ma non di Sasuke, scemo” rise Kiba, mentre Naruto si ritrovò inaspettatamente a sospirare di sollievo. E non per Kiba…

“Ecco… a dire il vero è il prof Hyuuga.” Disse, con voce talmente bassa che Naruto ci mise un po’ ad elaborare.
“Cosa!?!?!?” chiese, con gli occhi fuori dalle orbite.
“Sì, eheh, è lui. E mi ricambia, sai? stiamo insieme da due settimane!” sorrise radioso, mentre Naruto continuava a chiedersi come era possibile tutto quello…

“Sono felice per te” disse, dopo un po’ di tempo. Si accorse che quella notizia non l’addolorava, anzi, era davvero felice per l’amico. Kiba l’abbracciò, finì in fretta il suo pranzo e poi scappò via, dal suo Neji.

“Siamo due idioti, Sasuke. Alla fine, lui ha scelto un altro” sospirò, col cuore più leggero.

***

Finì il suo pranzo, rimise tutto a posto e sollevò lo sguardo. Davanti a lui, stava passando Sasuke, mani in tasca e sguardo fiero. Non seppe perché, ma lo chiamò.

“Sasuke!” il moretto si voltò verso di lui e quando Naruto gli fece segno di avvicinarsi, lo fece senza pensarci troppo.
“Che vuoi?” non ottenne risposta, tutto ciò che ottenne fu un abbraccio da parte di Naruto. Un abbraccio disperato, che gli mozzò il respiro.
“Mi dispiace, Sasuke” il moro non capì, ma portò le sue mani alla vita di Naruto, stringendoselo contro.
“Kiba ha scelto un altro” quella frase fece uscire Sasuke dalla trance in cui era, allontanò da sé Naruto e lo guardò negli occhi.
“Eh?” chiese, sconcertato. Naruto gli disse tutto, che Kiba aveva scelto il loro professore, e che tutto ciò che avevano fatto era stato inutile. Sasuke sospirò.

“Dobe” Naruto lo guardò, confuso.
“Eh??” quel teme aveva il potere di irritarlo.
“Possibile che tu sia così idiota da non aver capito niente?” Naruto strinse gli occhi, riducendoli a due fessure. Ora si stava arrabbiando.
“Possibile che tu non abbia capito che Kiba era solo una scusa?” a quelle parole, Naruto allargò gli occhi, non avendo capito bene.
“Cosa?” chiese, mentre Sasuke l’abbracciava nuovamente.

“Ho usato Kiba come scusa, per averti” un pesante silenzio scese sui due ragazzi. Sasuke si godeva l’abbraccio e la sensazione di poter avere nuovamente quel corpo premuto contro il suo, mentre Naruto elaborava il tutto.
“Quindi…” arrossì, mentre capiva.
“Quindi tutte quelle cose, quelle frasi e la teoria del voler fare di tutto per avere la persona che ami… tutte quelle parole… erano…” i suoi occhi si allargavano sempre di più…

“Erano per te, dobe” sorrise, Sasuke sorrise dolcemente, mentre si abbassava sulle labbra di Naruto e lo baciava con dolcezza.

Superato il primo momento di smarrimento, Naruto si sentì felice. Felice come non mai, fu felice che Kiba amasse un’altra persona, fu felice, per la prima volta, che Sasuke l’avesse imbrogliato. Fu felice e basta. Si strinse a Sasuke, rispondendo al bacio, mentre il suo cuore batteva fortissimo.

“Ti amo, baka” disse Sasuke sulle sue labbra, mentre Naruto – con gli occhi lucidi – sicuro di sé rispose con un “Anch’io, teme”. Stettero così per un po’, poi Naruto afferrò la mano di Sasuke e prese a trascinarselo dietro.

“Dove andiamo?” chiese Sasuke, sorridendo.
“A casa tua” ripose Naruto.
“E perché?” continuò Sasuke, sorridendo maliziosamente.
“Perché voglio che tu mi ami, ami me. Quando in quelle due settimane mi hai posseduto, io pensavo che tutte quelle parole, quei gesti, quelle carezze fossero rivolte a Kiba. Ma ora che so che ami me, voglio farlo sapendo che ogni tuo gesto o parola, è mio, soltanto mio.” Sasuke si sorprese a quelle parole, ma fu una sorpresa piacevole.

***

Sasuke lo baciava ovunque, mentre lo spogliava dolcemente, lasciandolo nudo davanti ai suoi occhi. Naruto aveva fatto lo stesso con lui, aveva poi afferrato la mano destra e baciato quell’anello, che Sasuke non levava mai.

“Cos’è?” chiese, mentre gli posava un altro bacio sopra.
“Un regalo di mio padre. Ne ha dato uno a me, ed uno a mio fratello Itachi.” Naruto sorrise, mentre afferrava il volto di Sasuke e lo tirava giù, baciandolo con dolcezza.

“Ti amo” disse ancora, mentre Sasuke gli baciava il collo, giocava coi suoi capezzoli e scendeva giù, verso il suo inguine. Urlò dal piacere, quando Sasuke prese la sua virilità tra le labbra, cominciando a succhiare con lentezza esasperante.

“Ahhh… Sasuke!” il moro si beava dei sospiri e dei gemiti del suo amante, mentre continuava a lavorare su di lui. Porse due dita a Naruto che subito prese a succhiarle con gusto. Quando furono abbastanza lubrificate, le portò all’apertura di Naruto, infilandone dentro prima uno, poi l’altro. Naruto gemeva, eccitato più che mai a tutte quelle attenzioni. Sasuke le dedicava a lui, solo a lui, perché l’amava. E lui sentiva il suo petto scoppiare d’emozione.

“Sasuke, ti prego! Sono pronto, fallo” il moro annuì, si portò tra le sue gambe e con un’unica spinta lo penetrò, strappandogli un gemito di piacere. Prese a posargli tanti piccoli baci sulle labbra, sulle guance e sul collo, in attesa che Naruto si abituasse. Quando il biondo fu pronto, spinse leggermente il bacino verso di lui, che cominciò a muoversi.

Dapprima movimenti leggeri e lenti, poi, man mano che la passione cresceva, crebbe anche la forza e la velocità delle spinte. Quando Sasuke sfiorò quel punto in Naruto, questi inarcò la schiena, facendolo arrivare più in profondità di quanto fosse mai andato. Sasuke venne, marchiandolo con il suo seme, Naruto lo seguì, sporcando la sua mano e i loro ventri. Sasuke crollò esausto ma appagato sul corpo di Naruto, uscì dal biondo e si spostò accanto a lui, abbracciandolo subito e tirandoselo contro.

Gli baciò i capelli…

“Sai, i tuoi capelli hanno un profumo di gran lunga migliore di quello di Kiba” Naruto sorrise, troppo stanco per dire qualcosa.
“Sono felice di come siano andate le cose, Naruto. Mi spiace averti trattato in quel modo, ma era l’unico che avevo per avvicinarti.

Lui scosse la testa, si sporse e lo baciò. Raccolse le sue ultime forze.
“Tranquillo, Sasuke. Anche io sono felice di come siano andate le cose. Ti amo. Ti amo davvero” sorrise ancora, accoccolandosi al petto del suo ragazzo, che lo strinse forte, con possesso.
“Anch’io ti amo davvero, dobe” gli posò un bacio tra i capelli, addormentandosi con una leggerezza nel cuore, che non aveva mai provato prima.



****

Tensai: Waaaaaaa è finita *.*

Sasuke: finalmente -.-"
Naruto: Sasuchan, sei un vero diavolo ò.ò che piano contorto che hai fatto per conquistarmi.
Sasuke: Ovvio, sono un vendicatore, io ù.ù
Tensai: Secondo me sei solo un idiota -w-'
Sasuke: Che hai detto, bastarda?! è.é
Naruto: Su, su non litigate, infondo è il mio compleanno no? ^^'
Tensai: Tanti auguri Nacchan *OO*
Sasuke: Vieni, amore, ti do il regalo =ç=
Naruto: Baka >/////<
Tensai: E mentre i nostri piccioncini vanno a festeggiare come si deve, io vi ringrazio per aver letto questa piccola raccolta, messa insieme da noi autrici fan sfegatate di questa coppia ^^ speriamo di avervi allietate e che le nostre one shot vi siano piaciute. Siccome io non potrò commentare, ringrazio qui le mie amiche, che hanno collaborato ^^ le ringrazio per avermi permesso di partecipare e per aver scelto me per pubblicare ^^ non appena avrò finito di pubblicare, correrò a leggere le vostre one shot, che non vedo l'ora di gustarmi *____* inoltre, spero vivamente che chi leggerà, commenterà ogni singola storia, non alla fine con un commento tipo "tutte bellissime, complimenti" poichè sarebbe una presa in giro per noi autrici ù.ù (vogliamo i commenti *w* altrimenti... mhuahahahahahah °____________°) XD che altro dire? Niente, solo...

BUON SASUNARUDAY!!!

Ps: Sanachan, Nana89, MisaMisa, Shun di Andromeda, ici_tot, sisi89... VI VOGLIO BENE! *______* GRAZIE!






*Frase presa direttamente dal manga “Renai kyoutei nukegake nashi”.


  
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