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Autore: Fangirl3000    06/10/2014    1 recensioni
Rose, immersa nei suoi soliti pensieri andò sbadatamente a urtare un uomo, abbastanza giovane. Entrambi caddero per terra, ma lui fu il primo a rialzarsi. Quindi le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.
Era vestito in modo ridicolo: giacca marrone completamente inzuppata di pioggia, pantaloni larghi e, come se non bastasse, un grande e stupido cravattino rosso.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, Rose Tyler, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                    Capitolo 1

Rose Tyler continuò a camminare, sotto la pioggia battente, protetta da un sottile ombrello blu Tardis. L’aveva comprato per ricordare. Per ricordare che, da qualche parte nelle galassie, nei mondi, negli universi, ancora esisteva un Signore del Tempo, che una volta l’aveva amata.

Con lei aveva ancora John Smith, una sorta di clone del Dottore che condivideva gli stessi identici ricordi del vero Dottore. Ma per Rose non era mai stata convinta da questa storia. John poteva anche condividere gli stessi ricordi, ma per lei il Dottore che amava, che sognava di rivedere, era ancora lì, lontano da lei galassie e galassie.

Immersa nei suoi soliti pensieri andò sbadatamente a urtare un uomo, abbastanza giovane. Entrambi caddero per terra, ma lui fu il primo a rialzarsi. Quindi le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.
Era vestito in modo ridicolo: giacca marrone completamente inzuppata di pioggia, pantaloni larghi e, come se non bastasse, un grande cravattino rosso.

Lui rimase pietrificato quando la vide in faccia. Rose ignorò la sua mano tesa e si alzò da sola. Quello strano tipo tenne la mano tesa, anche quando lei si era alzata. Solo dopo la ritirò.

Una ragazza dai capelli lunghi e rossi gli si avvicinò.
-Sto bene, Amy. – Disse il signore.
-Sicuro? Non posso allontanarmi due minuti che tu ti ficchi in qualche guaio!-
-Ne... Nessun guaio.- Per tutto il tempo il signore tenne lo sguardo fisso su Rose, finché lei si sentì a disagio e desiderò essere altrove, magari da John, che sicuramente la aspettava a casa insieme a
Jeckie.

-Mi dispiace.- Disse Rose, indicando il pavimento, riferendosi a quanto successo prima.
-Di nulla... Comunque io sono...- Lo strano tipo sembrò pensarci su.
Fu la sua compagna a rispondere. –Michael. E io sono Amelia, piacere.-
Rose strinse la mano che la ragazza esile le porse.

John allora arrivò di corsa, correndo incontro a Rose.
-Stai bene? Sei in tremendo ritardo!-
-Scusami...- Disse Rose. John e il Michael si guardarono, e Michael sorrise davanti ad un John impacciato e stordito.

- John! Da quanto tempo!- I due si abbracciarono.
-Vi conoscete?- Chiese Amy.
-Diciamo che siamo amici di vecchia data. - Disse John.
-Molto vecchia...- Farfugliò Michael.

Dopo altri convenevoli, John, con grande sorpresa di Rose, invitò Michael e Amelia a casa loro, a cena.
I due accettarono immediatamente.

Rose era seduta a capotavola, vicino ad Amelia e John.
-Come vi siete conosciuti, esattamente?- Chiese Rose.
John e Michael si guardarono.
-Diciamo che un giorno mi ha completamente abbandonato... Ma sapevo che sarebbe tornato, e soprattutto accompagnato da una donna... Un classico.- Disse John.
-Oh, e vi conoscete da tanto? Perché non ho mai sentito John parlare di te. - Insistette Rose.
-Diciamo che- Disse Michael. –ci conosciamo da sempre.-
-Si, sono praticamente la stessa persona...- Bisbigliò Amy.

Il resto della serata trascorse fra risposte vaghe e a volte sbagliate da parte di John, e Rose dubitava che anche Michael fingesse, a volte.
La sua amica, Amelia, era invece più aperta e dettagliata, ma a volte, troppo spesso, non ricordava alcuni fatti.

Alla fine i due se ne andarono, ma a tarda notte.

Rose e John erano a letto, e lui cercava di spiegarle esattamente come lui e Michael si erano conosciuti. Ad un certo punto si stancò.
-Penso di dovertelo dire, ormai. Alla fine se ne sono andati.- Disse John.
-Di...Dirmi cosa?- Balbettò Rose.
- Quell’uomo che ti ha incontrata oggi...-
-Si...-
- Michel, insomma...-
-Si, Michael.- Disse impaziente Rose. Temeva dove sarebbe andato a parare John.
-Ecco... Hai visto che era strano, insomma... Di, che brutto cravattino...-
- John, per l’amor del cielo!-
-Okay... -

John prese coraggio con un profondo respiro.
-Ecco... Quell’uomo è... Il Dottore.-
-Eh?- Chiese Rose senza cambiare espressione.
-Il Dottore, insomma... Quello vero...-

Rose si sedette sul letto.
-No, lui non è così!-
- È una nuova rigenerazione... L’undicesima...-

Rose scattò in piedi.
-E non hai pensato ad avvertirmi! A dirmi qualcosa! Magari un accenno!- Urlò contro John.
Anche lui si alzò.
-Non volevo dirtelo, ma tu fai come sempre troppe domande...-
-Perché non me l’hai detto? Lui è il Dottore!-

-Non ci riesci, vero?- Chiese dolcemente John.
-A fare cosa?- Chiese esasperata Rose.
-Non riesci a capire che io sono lui.- Rose rimase spiazzata. –Il Dottore per te è solo colui che ha un Tardis che viaggia nel tempo e nello spazio, che ti porta ovunque nelle galassie, nei mondi, nel tempo...-
-No! Non ci riesco!- Ammise Rose. Quindi uscì dalla camera, sbattendosi la porta dietro di lei.
Prese un cappotto e un ombrello, senza nemmeno preoccuparsi di vestirsi, prima.
Così, in pigiama, si infilò il cappotto e uscì fuori, alla ricerca del Tardis.

Non voleva scoprire che se n’era già andato. Voleva ritrovare quella amata cabina blu, entrare, abbracciare il Dottore e scoprire come ha fatto a tornare qui, in un’altra dimensione.

Rose corse per mezz’ora sotto la pioggia, con il suo ombrello blu Tardis. Ma alla fine lo trovò.
Era una cabina telefonica blu uguale a mille altre, eppure diversa.
In lei vedeva tutto quello che lui e il Dottore avevano condiviso, anche con la nona rigenerazione.

Appena aprì la sua porta, si ritrovò in quella stanza. Quella cabina più grande all’interno che viaggiava nel tempo e nello spazio... Quanto le era mancata!

L’uomo con il papillon la guardò stupefatto. Rose buttò l’ombrello a terra e, correndo verso di lui, abbracciò il suo amato Dottore.





Salve!
Allora, se vi è piaciuta la storia penso apprezzerete il mio prossimo capitolo, che però sto ancora scrivendo.

I miei piani sono: scriverò un capitolo una volta alla settimana (sicuramente di domenica), ma capiterà qualche volta che io ne pubblichi alcuni più spesso... Ma questo è solo bene :)

Commentate sotto dicendomi il vostro parere, magari dandomi anche dei consigli utili...

Spero vi sia piaciuta, scriverò ancora altre ff diverse su Doctor Who e su altre serie... Ci vediamo al prossimo capitolo!

 

   
 
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