capitolo 4 una rivelazione particolare...
 
Sofia si morse il labbro, si pentì di aver tirato quello schiaffo così violentemente sul quel candido viso che le faceva avvampare le guance, poi prese coraggio e chiese spiegazioni.
''Quei quattro cavalieri, quelli che non molto tempo fa sono riuscito a scacciare appena in tempo, sono sotto il tuo comando.'' Disse con tono deciso serio il ragazzo.
'' Sotto il mio Co-co-comando?'' cercò di rispondere soffocando la sorpresa.
''Sì, ubbidiscono a te ma al tempo stesso hanno un influsso negativo sulla tua anima''. Disse Lui.
Dapprima Sofia non capì, poi ripensando ai cavalieri, si accorse che non percepiva più quella strana sensazione che le diceva di fidarsi e di non temerli.
Quasi come se riuscisse a leggerle la mente, riprese il discorso.
''Hai notato vero? che al solo ripensar ai cavalieri non provi più cieca fiducia e serenità, ora il tuo cuore è colmo di paura e incredulità. Sono stato io, ciò che mi hai sentito sussurrare poco fa, quella specie di cantilena, ed il sigillo che ho impresso sulla tua pancia servono per rallentare il processo mediante il quale tu divenga il quinto cavaliere. Tu divenga Morte.''
Il mondo le crollò addosso, ciò che fin da subito le sembrò uno spaventoso incubo sembrava non aver fine, non solo era tutto vero, ma non faceva altro che peggiorare!
Le ginocchia le cedettero, cadde a terra in un pianto liberatorio.
Il ragazzo le si avvicinò e cercò di rassicurarla, pensò che forse era stato troppo frettoloso darle tutte queste informazioni insieme, e se solo sapesse il resto...
Sofia, cercò in tutti i modi di soffocare il pianto, voleva apparire forte e coraggiosa davanti a colui che, stando a quanto detto, l'ha salvata.
Quando si riprese tentò di riordinare le idee, lei non sapeva chi fosse il ragazzo dinnanzi a lei, in effetti non sapeva niente di niente, e ciò la fece divampare di rabbia mista a determinazione. Lei voleva, anzi doveva sapere tutta la storia.
'' chi sei tu?
 come fai a sapere tutte queste cose su di me e sui quattro cavalieri? e come faccio io a fidarmi di te?''
Come se stesse arrivando una tempesta, la voce del ragazzo tuonò nell'aria:
'' Io sono Uriel, conosco tutto ciò perchè l'ho visto accadere nel futuro e sono qui per cambiare il destino dell'umanità, puoi fidarti di me, io salverò l'umanità, noi salveremo l'umanità.''
Sofia rimase a bocca aperta, aveva davanti a sé una angelo, un angelo vero e proprio!
Di quelli che aveva sentito nominare soltanto in qualche lezione di scuola ascoltata distrattamente.
''Arcangelo, io sono un arcangelo'' Disse Uriel interrompendo la linea di pensieri di Sofia.
Sofia arrossì di nuovo.
''Okay, sai leggere nel pensiero vero? Allora rispondi a questa domanda'' disse con aria di sfida.
''Sono i Cavalieri dell'apocalisse, e sono qui per te.'' Rispose preciso lui.