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Autore: Biggi2001    06/10/2014    1 recensioni
Sarah si stupì che fosse così serio. Comunque corse da Zoe e le raccontò tutto. Ci mancò poco che l'amica svenisse tra le braccia di Diane

Lei non sapeva però che anche qualcun altro piangeva quella notte.

Ma non era il tipo che si faceva prendere dall’imbarazzo, così, dopo un attimo di esitazione, si girò e baciò Leo.

La verità si stendeva chiara davanti a John. Era un piano di Abby, un piano talmente perfetto e efficiente che si chiese da quanto la ragazza lo stesse progettando.

Gli venne improvvisamente un pensiero. Appoggiò lievemente il dito alla tasca dei pantaloni e lo trovò ancora lì. Il suo regalo per Zoe.

- John, tra noi non potrebbe durare. Siamo come dei cuori disegnati su un vetro appannato. Una sola goccia di pioggia li cancella.

Quel bacio sapeva di proibito, di pioggia e di inverno. Era il bacio più bello della sua vita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Farfalle di vetro'
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Nebbia e lacrime
    Lydia

Il giorno di San Valentino accolse Lydia con una spessa coltre di nebbia, oltre cui la scuola aveva un aspetto quasi spiritato.
La stessa finestra dava sulla stessa collina di sempre, ma agl’occhi di Lydia, oltre il vetro leggermente appannato si stagliava un’immensa prateria desolata, grigia, deserta. 
Sperava che il primo San Valentino con un ragazzo fosse migliore, ma, anche se non era romantico, era comunque interessante.
Si alzò di malavoglia e corse a vestirsi. Un paio di leggins, un abito grigio al ginocchio e un cardigan a righe bianche e blu.
Passò davanti allo specchio e vide una massa informe di capelli color caramello sotto a cui spuntavano due occhi neri circondati da ancora più nere occhiaie.
“Didì” sussurrò scuotendo leggermente l’amica per il braccio.
“Sì?” “Hai del correttore?”
Diane aprì finalmente gli occhi e si mise a sedere. “ Nel beauty, tasca davanti” e ricadde addormentata.
“ Grazie”
Pettinata, con i capelli che le ricadevano in morbide onde sulle spalle, e senza occhiaie Lydia si sentiva decisamente più accettabile.
Di solito se ne fregava di queste cose, ma… era San Valentino!
Il primo in cui non si sarebbe annoiata a guardare coppiette diabetiche che si sbaciucchiavano e oche che si risistemavano il trucco ogni due secondi.

Uscì dal dormitorio e si avviò verso la mensa per la colazione. Mangiò toast al burro, aranciata, thè e un paio di quei cupcakes rosa di San Valentino ( decorazioni sdolcinate, ma sapore ottimo).
Non vide Leo, da nessuna parte. Ma forse, pensò, aveva già fatto colazione, visto che si alzava così presto.
Così prima delle lezioni salì in camera a prendere il suo regalo di San Valentino: un album di fotografie, con tutti i bigliettini che si erano mandati durante quei tre mesi di fidanzamento.
E non erano pochi.
Così decise di scendere verso l’armadietto di Leo per dargli il regalo.

    …
Nel frattempo Abby mise in atto la seconda parte della sua vendetta.
Vide Lydia ferma ad un armadietto a recuperare dei libri. Perfetto.
“Hey Leo” disse Abby avvicinandosi all’armadietto.
“ Che vuoi?” sbotto il ragazzo con aria tutt’altro cordiale.
Lydia doveva avergli parlato di Abby.
Lydia e Abby si odiavano dai tempi delle elementari. La causa della loro prima lite fu un ruolo da solista nella recita di Natale. Fu dato a Lydia. L’altra le rovesciò addosso un secchio d’acqua a dicembre, facendole prendere un raffreddore e impedendole di cantare.
Ma come sostituta fu scelta Angelica Evans, e Abby aspetto fino alla prima media per vendicarsi.
Quindi ora aveva un doppio motivo: Zoe e la vendetta personale.
Lydia si stava girando, era il momento di agire.
“Questo” e lo baciò.
Un baciò che durò neanche un millesimo di secondo perché il ragazzo si tirò indietro all’istante, urlandole “Ma sei impazzita?”
Ma quel poco tempo era stato più che sufficiente. La faccia sconvolta di Lydia era meglio di quanto Abby si sarebbe mai potuta immaginare.
    …
Lydia era sconvolta, inorridita, stupita, incazzata e triste.  Tutto nello stesso momento.
Leo stava baciando Abby.
Il SUO Leo stava baciando la sua peggior nemica.
Non ci vide più dalla rabbia.
-Ti odio!- gli urlò- Vaffanculo!-
Lo spinse e corse via.
Ricky, migliore amico di Lydia, la insegui, fermandola a metà strada verso il bagno. La ragazza l’abbracciò piangendo, mentre lui cercava di consolarla.
Thomas e Eugene, erano negli armadietti vicino a Leo, lo fermarono per impedirgli di inseguire la fidanzata.
Ex-fidanzata si corresse mentalmente. 
Lo aveva appena lasciato.
Tutto per colpa di Abby.
Sentì prima tristezza poi rabbia, montargli dentro.
Strinse i pugni e gli amici se ne accorsero.
- Sappiamo tutti che non è colpa tua, Leo.- disse Eugene.
Thomas aggiunse- Abbiamo visto tutti la scena. Ma Lydia si deve un attimo calmare. Poi cercheremo di farla ragionare.-
-E la faremo pagare alla mia ex- arrivò pure John, sorridente, ma dall’espressione scura.
Leo si asciugò una lacrima traditrice che era comparsa, -Grazie ragazzi. Siete i migliori amici del mondo.-
    …
- Non ci posso credere.- singhiozzò Lydia, intorno a lei Diane, Zoe e Ricky. Sarah stava piangendo in bagno per Eddy.
-Lydia!! Lydia!- due voci familiari: Thomas e Eugene correvano verso di lei urlando.
Quando si fermarono ancora col fiatone- Lydia, ok, abbiamo visto tutto… non è stata colpa di Leo. E’ stata Abby a baciarlo-
Ma avevano sottovalutato l’orgoglio della ragazza che, piuttosto che credergli, li mandò a quel paese con la grande delicatezza di un elefante in una cristalleria.
Ma i due non se la presero. Avevano capito che la solitamente solare ragazza era un pochino  incazz  sconvolta.
La lasciarono così buttarsi tra le braccia di Didì piangendole sulla spalla. Ma le avrebbero parlato più tardi.
    …John…
La verità si stendeva chiara davanti a John. Era un piano di Abby, un piano talmente perfetto e efficiente che si chiese da quanto la ragazza lo stesse progettando. 
Anche la data era perfetta. La rabbia lo stava davvero uccidendo mentre camminava in direzione del dormitorio coi pugni chiusi e il volto arrossato. Lydia era una sua amica, come aveva potuto Abby arrivare così a rovinarle la vita, il giorno di San Valentino?
Gli venne improvvisamente un pensiero. Appoggiò lievemente il dito alla tasca dei pantaloni  e lo trovò ancora lì. Il suo regalo per Zoe.
Sapeva perfettamente che era fidanzata ma aveva la percezione che quella luce nello sguardo non se la fosse immaginata. Era reale e l’attrazione tra loro era vera e toccabile ogni volta che i loro occhi si incrociavano. Lo stava evitando solo perché l’orgoglio non le permetteva di perdonarlo. 
Se solo gli avesse lasciato il tempo di spiegare!

Immerso in questi pensieri si trovò davanti alla camera della ex. La porta era socchiusa. Entrò.
Ignorò lo sguardo di Lisa che usciva in quel momento dalla doccia e si avviò verso una delle due camere comunicanti, quella di Abby. 
Invece trovò Eddy e Sonia che si baciavano. 
- Ehm…Scusate- mormorò imbarazzato mentre l’ex amico lo guardava male.
Da quando si era messo con una popolare i rapporti tra loro erano un po’ tesi. E poi Sonia era sì sexy, ma stupida e neanche di un volto particolarmente bello con quel naso così lungo.
Potè anche notare che la maglietta della ragazza le arrivava appena sotto l’ombelico. Davvero disgustoso.
Richiuse la porta e aprì la stanza davanti.
Trovo Abby che parlava con Kara, la sua compagna di stanza.
-    Possiamo parlare Abby?- chiese e Kara si dileguò all’istante.
- Allora?-
- E’ davvero meschino quello che hai fatto oggi a Lydia, Abigail. Non credevo saresti caduta così in basso.-
Lo sguardo era fermo e serio, ma la ragazza lo ignorò e scoppiò a ridere.
- Sei proprio sciocco sai? Non credere che un ragazzo possa lasciarmi così. Io e Lydia Ross avevamo un conto in sospeso che ora ho risolto. Inoltre era troppo sfigata per un ragazzo come Leo.-
John dovette usare tutta la sua forza di volontà per non ucciderla a forza di pugni.
-    Lydia è una mia amica. E adesso basta giocare, Abigail Ray Stanley. Dimmi cosa vuoi.-
Lei sorrise – Non credere che sia tutto perchè ti amo o scemate del genere. Hai detto di non mentirti e non lo farò. Non me ne importa nulla di te, Lydia o Zoe. Ma tu mi hai lasciato e non permetto a tutti di lasciarmi così. E non permetto a te di lasciarmi per Zoe.
Ora sai che il fatto che sia colpa mia non cambia la storia e che Lydia Ross e Leo Perez non si rimetteranno insieme neanche se lo volessi. E non lo voglio.
Comunque tranquillo non c’è niente che tu possa fare per me. E ora ciao John.-
Indicò la porta e il ragazzo si avviò verso di essa. Ma prima di uscire fu travolto  da un pensiero improvviso.
Si avvicinò al volto di Abby e le tirò un sonoro schiaffo.
Poi uscì sbattendosi la porta alle spalle.
La ragazza guardava la porta chiusa allibita.

ANGOLO AUTRICE 
Questo non è un capitolo. Questo è il capitolo, il mio personale capolavoro. Quindi per favore recensite almeno questo  capitolo che preparo da due mesi. Please.
Grazie a tutti quelli che leggono e a Lydia e Leo, che m piace torturare.
Biggi
  
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