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Autore: TripleC    06/10/2014    0 recensioni
Mercedes e Tina vengono incastrate da Emma Pillsbury e si ritrovano con i mano una scatola piena di confessioni segrete. Quale missione si prefiggeranno le due ragazze? Riusciranno ad aiutare chi ha un disperato bisogno di un amico?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mercedes Jones, Nuovo personaggio, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Somewhere over the chat

 

 

Mercedes e Tina, dopo aver letto il secondo biglietto di LoneBoy, tornarono a casa dell'afroamericana.

“Bene” disse Tina “ora siamo sicure che il proprietario del blog e lo scrittore dei biglietti sono la stessa persona. Che facciamo?”

“Dobbiamo aiutarlo...” rispose semplicemente Mercedes

“E come?”

“Non lo so... ancora” disse ancora l'afroamericana “proviamo a cercare sul blog”

Secondo le loro più rosee aspettative, trovarono una risposta.

 

Grazie per la tua recensione. Si mi sento molto solo... Sento che nessuno mi capisce e la confusione che ho in testa non migliora le cose. Se avessi un amico, tutto questo, sarebbe in qualche modo sopportabile... Mi piacerebbe molto parlare con te ma sono un codardo e non posso fare a meno di provare paura. Paura che tu possa essere uno scherzo o qualcosa di altrettanto terribile. Ho paura che, in un futuro, dopo essermi aperto, confidato, con te, tu mi possa abbandonare. Quindi, ti prego. Se tutto ti sta stretto o se non ti interessa davvero essere mio amico, fatti da parte. E poi, non sono un granché comunque. Sprecheresti solo tempo.

Grazie ancora per la recensione.

 

“Oh, povero cucciolo” disse Mercedes

“E'... è tristissimo...!” singhiozzò Tina mentre l'altra le dava pacche sulla schiena per confortarla.

“Dobbiamo aiutarlo. Passi la confusione, quale adolescente non lo è? Ma questa poca fiducia in sé stesso? E nelle altre persone? Quante volte è stato ferito per essere così chiuso?” disse Mercedes

“Povero ragazzo... mi ricorda un po' Kurt, prima del Glee” osservò Tina.

Mercedes annuì e svelta cliccò su rispondi.

 

Caro LoneBoy, posso capire la tua paura. Effettivamente non si possono avere certezze con chi si conosce su internet. Se non ti fidi delle mie buone intenzioni, prova ad aprirti a qualcuno che ti sembra gentile nella tua scuola. Unisciti a qualche club, parla con i vicini di banco. Non privarti della possibilità di fare nuove amicizie solo perché ai paura. Purtroppo so bene che esistono persone cattive, bulli e delinquenti ma, ti posso assicurare, che esistono anche persone gentili, belle, che ti offrirebbero la loro amicizia senza pretendere in cambio altro che la tua.

Io, come ti ho detto, sono qui per parlare. Non devi darmi la tua totale fiducia da un giorno all altro, non lo pretendo e non voglio forzarti. Spero, che con il tempo, tu possa almeno fidarti abbastanza da voler condividere con me qualche aspetto della tua vita. E non sarà un rapporto a senso unico, posso assicurarti. Iniziamo da me: mi piacciono le crocchette di patate, ne vado matta.

 

“Che ne dici?” chiese Mercedes.

“Si perfetto. Invia” approvò Tina mentre prendeva un foglio e una penna, sotto lo sguardo attento e confuso dell'amica.

“Che fai?” chiese infatti Mercedes

“Butto giù una lista delle caratteristiche di LoneBoy” rispose l'altra “in base a quello che ci ha detto Ms Pills, sappiamo che è giovane, sui quindici anni, quindi probabilmente del primo anno. Ha i capelli mori e il ciuffo che copre gli occhi. E si veste in modo semplice, cercando di non dare nell'occhio. Sicuramente è uno sfigato e senza amici. Dobbiamo cercare un ragazzo che gira spesso da solo, non abituato ad interagire”

“Si... buona fortuna!!” disse Mercedes sarcastica “ci sono un sacco di nerd così... hai mai visto quelli che stanno nel club informatico? O nel club degli scacchi? O in quello di dibattito... O anche...”

“Si, si ho capito” la interruppe Tina “sarà difficile ma possiamo farcela”

“Ah si? E come?” chiese Mercedes dubbiosa.

“Semplice” rispose Tina con un sorriso enigmatico “dobbiamo controllare le schede degli studenti nell'ufficio del Preside Figgins”

“Si certo, dobbiamo solo vestirci di nero, forzare le serrature e scassinare lo schedario... magari di notte, con delle pile e con una terza persona che ci fa da palo” confabulò Mercedes con tono scherzoso

Notando uno strano scintillio negli occhi dell'amica però esplose “oh, per tutte le patate fritte! Stai dicendo sul serio!! Tu sei matta!”

“Certo che sono seria” confermò l'asiatica. “E so già chi sarà la terza persona”

“Chi?” chiese Mercedes intimorita

“Noah Puckerman” rispose Tina con un sorriso furbo.

 

“Spiegatemi un po' perché dovrei farvi questo favore” chiese Puck alle due ragazze nel parcheggio della scuola deserto. Erano circa le due di notte e tutti e tre si trovavano lì per mettere un atto il piano geniale dell'asiatica.

“Perché dobbiamo aiutare questo ragazzo” spiegò Mercedes

“Oooook... ma cosa me ne viene in tasca?” chiese nuovamente Puckerman

“Eddai, Puck! Ti abbiamo già promesso venticinque dollari a testa più una torta gigante fatta da Kurt che altro vuoi?” sussurrò arrabbiata Tina.

“Voglio... voglio...” ragionò Noah picchiettando il suo mento con l'indice “voglio anche i muffin di Kurt!” disse infine

“Bene” rispose Mercedes “avrai anche i muffin... contento ora? Possiamo procedere?”

 

Entrarono di soppiatto, utilizzando la porta che dava sul campo da football perché Puck aveva una copia delle chiavi. Come facesse ad averle, era un mistero.

“Ok ragazze” disse l'ebreo una volta entrati “io resto qui e faccio il palo. Voi andate nell'ufficio di Figgins, fate quello che dovete fare e tornate qui, capito?”

“Si, capo” rispose ironica Mercedes mimando il saluto militare.

Le due ragazze sgattaiolarono il più velocemente possibile per i corridoi e scivolarono silenziosamente nell'ufficio. Un odore di curry invase le loro narici, misto a un sentore di colonia maschile dolciastra.

“Uff” sbuffò Tina “dovrebbe aprire le finestre e far cambiare l'aria di tanto in tanto”

“Concordo in pieno. Cerchiamo le chiavi dello schedario” disse Mercedes

Iniziarono a rovistare nei cassetti e sulla scrivania finché non trovarono una piccola chiave di metallo attaccata a un portachiavi con una mucca e la frase | I muu Bolliwood |

“Abbastanza inquietante” osservò Mercedes.

“Vediamo se la chiave è quella giusta” disse invece Tina

 

Lo schedario si aprì con uno strano cigolio inclinandosi pericolosamente.

“Porca insalata” disse Mercedes aprendo un fascicolo a caso, di una certa Lorraine Adler “guarda quanta roba! Ci sono scritte le allergie, le vaccinazioni, persino il numero di scarpe! E' peggio della CIA”

“Come faremo a controllare tutto?” chiese Tina improvvisamente allarmata “ci metteremo secoli”

“No, guarda” cercò di rassicurarla invece l'amica “ho preso questo un po' in fondo ed è del terzo anno. I primi saranno quelli del primo anno” afferrò il primo fascicolo.

“Maxwell Jordan, primo anno. Visto? E ci sono anche le foto. Sicuramente non è lui. E' biondo”

Scavarono in quello schedario, trovando ben sette persone che corrispondevano al loro target.

  1. Jonathan Wintson Parker, primo anno. Capelli mori e con il ciuffo, nella foto con una camicia e occhi verdi. Faceva parte del Club di Dibattito.

  2. James McQueen, primo anno. Capelli castano scuro con una piccola frangetta e gli occhiali da secchione. Vestito con camicia verde a quadri e gilet bianco. Occhi castani. Presidente del Club delle Rivisitazioni Fantasy.

  3. Frederick Eric Blake, secondo anno. Capelli di un castano chiaro. Il ciuffo copriva gli occhi ma parevano di un azzurro metallizzato e freddo. Portava una felpa aperta a mostrare una T-shirt di Star Trek. Iscritto al Club di Lingue Straniere, compreso il Klingon.

  4. Richard Aarons, capelli neri con un ciuffo sparato in aria ad arte. Portava una giacca nera con sotto una camicia grigia scura. Secondo anno e faceva parte del Club di Fotografia.

  5. Mark Timothy McTurner, capelli castani con il ciuffo abbastanza lungo da nascondere gli occhi castani. Nessun club. Indossava una felpa nera.

  6. Simon Bernard Reed, ragazzo del primo anno. Aveva un sorriso strafottente e indossava una semplice T-shirt di baskett. I capelli con il ciuffo castano chiaro e occhi verdi. Nessun Club.

  7. Edgar Bates, secondo anno. Portava gli occhiali che, insieme al ciuffo nero, nascondevano degli occhi altrettanto scuri. Ex Presidente del Club del Libro.

 

“Ok. E' uno di loro” disse Mercedes soddisfatta mentre rimetteva al loro posto i fascicoli, dopo averli fotografati con il cellulare.

“Si. Lo penso anche io. Ora andiamocene. Siamo qui da quasi un'ora” rispose Tina.

Uscirono il più in fretta possibile, ripercorrendo la strada dell'andata e ritrovando Puck, il quale fece parecchie storie e pretese anche dei soufflé di Kurt, per aver aspettato così a lungo.

 

Il giorno dopo, a scuola, le due ragazze, con le schede dei target, cercarono di osservare il più possibile. Scoprirono che Edgar Bates era nella stessa classe di letteratura inglese con Quinn e che aveva una ragazza, una bellissima cheerleader con i capelli biondi affascinata dal tenebroso amante dei libri. Stavano insieme da quasi tre mesi e tutto sembrava andare bene per il giovane.

Eliminato Edgar si concentrarono su Jonathan Parker chiedendo aiuto a Rachel perché lei, come il ragazzo, era membro del Club di Dibattito.

“Rachel” bisbigliò Tina durante la lezione di Calcolo “Rachel!”

“Che vuoi? Sto seguendo la lezione, spero che sia importante” rispose la Diva

Tina roteò gli occhi infastidita e, con calma, spiegò brevemente e a grandi linee la situzione.

“Quindi vuoi sapere se Parker è solo, sfigato e preso di mira dai bulli?” chiese Rachel poso interessata

“Bé... fondamentalmente, si” rispose Tina

“Ebbene. Non ne ho idea” disse la Berry “non ci ho mai parlato fuori dal Club”

“Grandioso... puoi parlarci? O almeno osservarlo attentamente per un giorno?” chiese supplichevole l'asiatica

“Perché dovrei? Non è nel mio interesse farlo” esordì la Diva

“Perché... convincerò Mercedes a farti da corista per una di quelle esibizioni drammatiche in auditorium che ti piacciono tanto” promise Tina

“Affare fatto” disse Rachel felice mentre ordinava le sue cose al suono della campanella “domani ho una riunione con il Club. Vi farò sapere. Intanto preparatevi su questo” picchiò il palmo della mano sul banco, insieme a uno spartito “è una mia nuova canzone originale” spiegò per poi girare i tacchi ed uscire dalla classe drammaticamente.

 

“Allora? Che hai scoperto?” chiese Mercedes quando incontrò Tina all'uscita da scuola

“Per ora nulla. Rachel è piena di sé anche fuori dal Glee e non sa nulla su Jonathan Parker ma ha promesso che lo osserverà domani alla riunione”

“Che cosa le hai promesso?” chiese Mercedes sospettosa

“Emm... che avremmo fatto le sue coriste per una sua esibizione?” Tina si strinse nelle spalle, intimorita dall'espressione arrabbiata e incredula di Mercedes

“Tina Cohen-Chang!!” urlò la ragazza mentre l'asiatica iniziò a correre per salvarsi la vita “non mi sfuggirai! So dove abiti!!!” urlava invece l'afroamericana attirando l'attenzione di mezza scuola.

 

From Cedes to Tina 18.25

Sono ancora un tantino arrabbiata... ma immagino di poterti perdonare

 

From Tina to Cedes 18.30

Mi dispiace... ma dai è solo un'esibizione di pochi minuti

 

From Cedes to Tina 18.35

Lo so ma non mi va di fare la corista per quella panna smontata

 

From Tina to Cedes 18.37

Lo so... ripensandoci avremmo potuto semplicemente chiedere a lui direttamente

 

From Cedes to Tina 18.40

Hell to the no!

 

From Tina to Cedes 18.50

Cosa? Perché?

 

From Cedes to Tina 19.00

Perché dobbiamo rimanere in segreto! Veglieremo su di lui e lo proteggeremo… Come due fantagenitori! Io sono Wanda. Tu puoi fare Cosmo

 

From Tina to Cedes 19.10

O...k. Comunque il nostro LoneBoy ha risposto, di nuovo. Te la allego.

 

La mia scuola non è esattamente un paradiso. Un ragazzo gay che ammiravo è stato costretto a trasferirsi per un giocatore di football omofobo. Io, anche se non sono uscito dall'armadio, vengo già preso di mira. Insulti, cassonetto, spinte. Tutto non farebbe che peggiorare, soprattutto a casa. Mio padre mi da del debole e non voglio pensare a cosa direbbe se scoprisse che sono gay.

Mio fratello... mio fratello non c'è mai. Frequenta un'accademia privata fuori città e non ha idea di quanto io mi senta solo. Tu... tu mi piaci. E forse sto già iniziando a fidarmi di te. Mi piace molto il cioccolato.

 

 

Note:
Salva a tutti! :) grazie a chiunque abbia letto o inserito la storia tre preferite/seguite/ricordate.
Come al solito, questa storia è per un nostro amico che sta passando un periodo difficile.
Presto si saprà chi è il misterioso LoneBoy tra quelli elencati e presto arriveranno altri personaggi di Glee.

Alla prossima settimana,
TripleC

 

   
 
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