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Autore: Slythendor    07/10/2014    2 recensioni
Tra bariste intraprendenti e filtri d'amore, la sera di San Valentino, qualcosa tra la Riccia e il Furetto è sbocciato..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 3


Lungo la strada verso la porta, Draco si scontrò con la barista che aveva servito i loro drink. Non si prese neanche la briga di riconoscerla prima di correre fuori dalla porta. La barista sorrise.

- Cos'è quel sorriso sciocco, Geniva? -, chiese Markus, il barista. La barista so girò a guardarlo e sorrise maliziosamente.

Una volta fuori dal bar, si fermò e si guardò intorno. Hermione non era da nessuna parte.

- Granger? -, chiamò. - GRANGER! -. La piccola stupida Mezzosangue probabilmente era già sulla strada del ritorno per Hogwarts. Non era sicuro per lei andare in giro da sola di notte. Non che gli importasse... Se fosse stata attaccata, avrebbe ricevuto quello che si meritava. Stupida piccola strega. Si girò per tornare ai Tre Manici di Scopa, ma il rumore di qualcuno che tirava su col naso lo fece fermare. Veniva dal lato della costruzione. Piangeva? Che grande sorpresa. - Granger -, disse Draco con una voce troppo gentile per i suoi gusti.

Hermione lo guardò con la vista annebbiata. Si asciugò in fretta le lacrime e si riscosse. Come lui la sfiorò, disse: - Indietro, Malfoy -.

Draco le afferrò il braccio. - Non così in fretta, Granger -.

- Stai lontano da me, Furetto! -, gridò provando con tutte le sue forze a ritrarsi da lui. Era inutile.

- No. Non fino a quando non ti scuserai -.

- Scusarmi! -, sbraitò lei. - Per cosa? Essermi difesa? Mi dispiace, ma non credo di avere niente di cui scusarmi -.

- Oh, tu hai molte cose di cui scusarti -, ringhiò Draco. - Per prima cosa di essere nata -.

Hermione sbuffò. - Oh, questa era buona, Draco -.

Draco battè le palpebre dallo shock. Come l'aveva appena chiamato? - Che cosa hai appena detto? -, domandò.

Lei doveva avere inteso il suo errore, e stava facendo un pessimo lavoro facendo finta di non capire. - Ho detto "Questa era buona"... -.

- No -, disse lui, avvicinandosi a Hermione. - Mi hai chiamato Draco -.

Hermione lo guardò negli occhi. Poteva vedere l'odio che vi bruciava dentro. Non potè evitare di essere un po'spaventata. Ma non voleva farglielo capire. - Quindi? -, chiese calma. - E' il tuo nome, no? -.

Fece un altro passo verso di lei. - Si, Granger, è il mio nome. Ma chi ti ha dato il permesso di pronunciarlo? -.

Hermione sbuffò. - Merlino, Draco -, disse accentuando il suo nome per farlo arrabbiare ancora di più, - è solo un nome. Devi superarlo. E già che ci sei, supera te stesso. Pensi di essere così grande e potente da rabbrividire al oensiero di umili persone che pronunciano il tuo prezioso nome? Draco. Draco. Dracodracodracodracodraco -.

- Zitta! -, gridò lui.

- Fammi smettere! -, urlò lei di rimando.

Nessuno dei due seppe spiegare cosa successe dopo. Senza preavviso, Draco sbattè Hermione contro la facciata della costruzione. Lei ebbe solo il tempo di pronunciare un lieve - Oof! -, come se il vento fosse uscito da lei, prima che improvvisamente un paio di labbra si abbattessero sulle sue. Le labbra di Draco Malfoy.

NEL FRATTEMPO


- Cos'è quel sorriso sciocco, Geniva? - chiese Markus, il barista.

La barista si girò a guardarlo e sorrise maliziosamente.

- Oh, no -, gemette Markus. - Ti prego, dimmi che non hai drogato i drink di quei ragazzini -.

Geniva ridacchiò. - E cosa altrimenti? -.

- Geniva! E' sbagliato! I filtri d'amore sono immorali -.

- Oh, per favore Markus. Sai che il mio filtro d'amore è diverso. Funziona solo se c'è già amore da cui cominciare -.

- Ancora... -, borbottò lui.

- Guarda -, disse lei, appoggiandosi al bancone. Mise gentilmente una mano sul braccio del barista. - Abbiamo visto entrambi quei due ragazzi battibeccare per tutto il tempo che sono stati qui. Ma ho sempre percepito che forse c'era qualcos'altro. Puoi dire sinceramente che non hai notato il flirt tra loro? -.

Markus la guardò incredulo. Geniva aveva un'abilità a leggere le persone, a vedere quello che gli altri non potevano. - Ma Geniva, le pozioni a volte possono avere strani effetti collaterali. Cosa succede se... -.

- Non "cosa succede se", Markus. La pozione è sicurissima. Se non c'è niente tra loro sotto il disgusto, adesso staranno tornando a casa, come al solito. Ma se c'è dell'altro... -, sorrise, e continuò, - Allora diremo semplicemente che questo sarà un San Valentino che non dimenticheranno presto -.


 
   
 
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