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Autore: kyoro91    07/10/2014    0 recensioni
Strofinò la mano che aveva stretto quella della ragazza contro la sua divisa, come se volesse scacciarne il ricordo. Nonostante il contatto con la pioggia gelida che cadeva copiosa, la sentiva bollente...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Dolohv, non te lo ripeterò più. Non avrei fatto in tempo a prendere il Boccino, la piccola sudicia Potter ha avuto una fortuna sfacciata, la classica fortuna del principiante. Era più vicina di me a quel maledettissimo Boccino.. Me ne sono accorto all’ultimo secondo. Mi sarei probabilmente schiantato al suolo rompendomi l’osso del collo..oh, sai che l’avrei fatto volentieri se almeno avessi avuto la certezza che  anche a lei sarebbe saltato in aria qualche dentino, ma sarebbe riuscita a scansarsi. Alla mia velocità, non avevo ormai più spazio per virare. Odio doverlo ammettere, ma è straordinariamente veloce e leggera. Per cui, ti dico io come sarebbe andata a finire. Grifondoro avrebbe vinto la partita, la piccola strega ne sarebbe uscita illesa e io sarei finito in Infermeria per chissà quanto tempo.”
Era un quarto d’ora circa che Scorpius ripeteva queste parole all’amico e a tutta la squadra di Quidditch che  lo fissava torvo. La Sala Comune era gelida e deserta, non c’era nessuno a parte loro. Era tutt’altro che un giorno di festa.
Scorpius si alzò di scatto dal divanetto in pelle dove si era steso poco prima, afferrò il suo bicchiere di Whisky Incendiario e bevve tutto d’un fiato fino all’ultima goccia.
Poi si diresse a passo deciso verso l’amico, piantandogli in faccia quei suoi meravigliosi occhi grigi, colmi di rabbia.
“Tu l’avresti fatto, Dov? Ti saresti fatto ammazzare per nulla? Pensi che non ci abbia provato abbastanza? Pensi che sia un vigliacco e uno stupido?” sibilò in tono di sfida.
Dolohv chinò il capo, poi scosse lentamente la testa.
“No, non credo che tu sia stupido né vigliacco, Scorpius. E’ solo che perdere così...beh mi rode. Ho pensato per un attimo che ti fosse andato in pappa il cervello, devo ammetterlo.”
Scorpius sorrise alle parole dell’amico, poi gli mise un braccio intorno alle spalle.
“Sai Dov, sono furioso. Tu sai che nessuno può permettersi di sfidarmi in quel modo. Ho lasciato che la piccola Potter si prendesse troppa libertà nei miei confronti, ma credo sia ora che la smetta. Avremo la nostra vendetta.”
Dolohv gli diede una pacca affettuosa sulla spalla, dicendogli che sicuramente si sarebbe presentata presto l’occasione. Gli altri ragazzi gli rivolsero sorrisi storti, ma solidali. Ce l’aveva fatta, li aveva convinti. D’altra parte, era un bugiardo nato e un ottimo persuasore. Aveva i modi melliflui e subdoli di suo padre. Sapeva essere scaltro e viscido, e questa dote gli tornava molto utile in parecchie occasioni scomode. Come quella.
Aveva fatto uno sforzo immane per mantenersi calmo  mentre il suo cervello lavorava alla velocità della luce per mettere insieme una frottola tanto grande quanto credibile.
Non una sola parola di quello che aveva detto corrispondeva a verità. Avrebbe potuto disarcionare Lily con incredibile facilità, ma questo poteva saperlo solo lui dato che viaggiavano a velocità troppo elevate. Solo lui...e Lily!
Doveva mantenere il più possibile le distanze da quella sciocca ragazzina, doveva trovare assolutamente un modo per fargliela pagare, doveva riacquistare la totale fiducia dei suoi compagni.
“Io devo andare in biblioteca a terminare il mio saggio di Trasfigurazione. Qualcuno vuole seguirmi?” chiese Scorpius cercando di cambiare argomento nel modo più naturale possibile.
I suoi compagni lo guardarono con espressione sofferente, e Dolohv parlò a nome di tutti: “Credo sia stata una giornata a dir poco devastante, amico. Io vado a farmi una doccia bollente, non ho per niente voglia di studiare”.
Scorpius rivolse loro un mezzo sorriso sghembo, poi sollevò il pollice in segno di saluto, afferrò la sua borsa e si incamminò con passo flemmatico alla volta della biblioteca.
Appena uscito dalla Sala Comune, tirò un lungo sospiro di sollievo. Chiuse gli occhi e poggiò la testa sul freddo muro in pietra, con l’aria di uno che avesse appena compiuto tutte e dodici le fatiche di Ercole.
Ma il suo momento di pace non durò a lungo. Una voce, QUELLA voce, lo fece trasalire.
“Ciao!”
Lily se ne stava seduta  sul pavimento umido, in ombra. Ma da quanto tempo stava lì?
Senti, lo so che non mi vuoi parlare, che mi odi, che sono una sudicia Mezzosangue e blablabla, però...”
Scorpius non le diede il tempo di finire la frase. Per una frazione di secondo l’aveva osservata orripilato. Possibile che quella ragazzina fosse così tanto sfacciata da presentarsi di fronte la porta della sua Sala Comune, col rischio che tutta la scuola la vedesse? Se Dolohv fosse uscito in quell’istante...
Con uno scatto fulmineo afferrò Lily per il braccio tra le sue inutili proteste, trascinandola per il corridoio semibuio, fino a svoltare nella piccola nicchia che ospitava un ritratto a grandezza d’uomo di Salazar Serpeverde. Terrificante. Scorpius si guardò nervosamente intorno.
“Non temere, Malfoy, non sono così sprovveduta” esclamò Lily imbronciata tirando fuori dalla sua borsa il Mantello dell’Invisibilità. Scorpius la guardò interrogativo, chiedendosi il perché ultimamente gli capitavano situazioni così assurde,  e tutte le volte c’era di mezzo una folta chioma ramata.
Lily srotolò velocemente il Mantello avvolgendolo sulla sua testa e su quella di Scorpius.
“L’ho preso ad Albus, di nascosto ovviamente. Ora non ci vedrà nessuno, appena vedremo qualcuno arrivare dovremo semplicemente smettere di parlare. E’ un Mantello dell’Invisibilità, per cui ci rende invisibili, non inudibili! Se Albus lo sapesse mi ucciderebbe credo...beh, in realtà se sapesse che sono qui del Mantello gli importerebbe ben poco credo, ma comunque...”
Scorpius osservava con occhi spalancati quella strana creatura che sembrava preda di un raptus. Come faceva a parlare così ininterrottamente senza neanche riprendere fiato?
“Basta Potter, sei una piaga! Si può sapere cosa diavolo ci fai qui? Dico sul serio, sei completamente matta? Ti caccerei via a calci nel sedere se tu non fossi una...ehm...ragazza, per modo di dire...”
Lily ignorò completamente il commento sprezzante di Scorpius, ma tornò terribilmente seria.
“Mi devi una spiegazione, Malfoy. Non sono io quella che si è ammattita. Cosa hai in testa? Perché non hai lasciato che mi ammazzassi oggi? Sapevi che l’avrei fatto, avrei fatto qualsiasi cosa per quel Boccino. Perché mi hai evitata? Cosa hai in testa?”
Scorpius alzò gli occhi al cielo. Non poteva crederci, ma quanto era seccante! Perché non era a godersi la vittoria con gli altri della squadra? Fece un profondo sospiro, sotto lo sguardo inquisitore della ragazza che lanciava fiamme.
Stava per propinarle la stessa fandonia pazzesca che aveva sciorinato poco prima ai suoi amici e che era riuscita persino a convincere Dolhov, quando lei lo interruppe: “Sappi che storie del tipo ‘Non avrei potuto fare altrimenti, eri più vicina tu al Boccino, mi sarei solo fatto del male, sarebbe stata fatica sprecata’ non saranno accettate. Non ci crederò mai!”.
Sorrise beffarda, ma fu evidentemente una mossa sbagliata.
Scorpius aveva perso la pazienza. Sembrava che una scossa elettrica avesse attraversato ogni cellula del suo corpo al suono di quelle parole. Sembrava che gli avesse letto nel pensiero. Che razza di fattucchiera era, quella piccola pazza? Come osava?
Una rabbia incontenibile si impadronì di lui. Spinse con forza la ragazza contro il muro e le si avvicinò pericolosamente. Lei alzò le braccia per difendersi, ma lui le strinse i polsi così forte che le nocche gli diventarono bianche.
“Ora basta!” Sibilò, guardandola dritta negli occhi. Lily era spaventata, ma cercava di non darlo a vedere.
Scorpius avvicinò le labbra all’orecchio di lei, sussurrando in modo suadente e terrificante : “Ci siamo spinti troppo oltre, Lily Luna Potter, non credi?”
Al suono di quelle parole, Lily cominciò a tremare leggermente, e il suo respiro si fece più affannoso.
“Hai paura, piccola Lily? Oh, fai bene...non si gioca con i serpenti.”
Tenendo ben salda la presa sui polsi, Scorpius cominciò a sfiorarle il collo con le labbra, quasi impercettibilmente, lentamente. Le labbra di Lily cominciarono a tremare.
“I serpenti sanno essere molto scaltri, conoscono mille modi per attaccare una preda indifesa, tutti e mille pericolosi alla stessa maniera. E tu non vuoi morire avvelenata, vero piccola Lily? Cosa direbbe tuo fratello se ci vedesse ora?”
Lily fece un rapido scatto per tentare di liberarsi, ma la presa di Scorpius era ferrea.
“Lasciami andare Scorpius, o mi metto ad urlare!”
Cercava invano di mantenere ferma e sicura la voce. Erano sforzi inutili, Scorpius era perfettamente consapevole di quanto lei fosse spaventata.
Il ragazzo ridacchiò sommessamente alle parole di Lily, poi avvicinò pericolosamente le sue labbra a quelle di lei, che erano diventate improvvisamente pallide.
“Oh, in tal caso saprei come zittirti” sussurrò sorridendo con malizia.
“Ma non credo sarebbe un’esperienza piacevole, pertanto io ti lascio andare via, e tu non faresti bene a non intralciare più il mio cammino. Non voglio mai più avere contatti di alcun tipo con te. Non puoi affrontarmi, chiunque si metta sulla mia strada non ha modo di uscirne illeso, sono stato chiaro?”
Si allontanò improvvisamente da quella figura frastornata che se ne stava gtremante sotto il Mantello, lanciandole un ultimo sprezzante sguardo, poi imboccò velocemente il corridoio, sparendo completamente dalla visuale di Lily,che cercava disperatamente di riprendere fiato. 
  
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