Salve a tutti ragazzi. 
Sono felice di aver finalmente terminato anche questo capitolo. 
Spero che sia meglio del precedente, quindi vi auguro buona lettura. 

Zoro aveva appena oltrepassato il portale che conduceva al mondo degli umani. 
Nessuno poteva vederlo, tranne chi aveva toccato il suo death note quindi non era affatto preoccupato di nascondersi agli occhi della gente. 
Fonalmente era giunto a casa del possessore del suo quaderno. 
Volò fino alla finestra della camera del ragazzo per poi entrare. 
La reazione che si aspettava alla vista di un demone, da parte del ragazzo era completamente diversa di quella ricevuta. 
Gli occhi di Rufy erano a forma di stella ed emanavano brillantini ovunque. 
-Foooorte! Tu hai le ali!-
Zoro lo guardava stupito per poi urlargli contro. 
-Ed è la cosa che ti stupisce di più. Dovresti temere un dio della morte baka. -
-Dio della morte, che cavolo sarebbe?-
rispose rufy mentre faceva le pulizie del suo naso. 
-Ma dico io. Il mio quaderno non poteva finire a qualcuno un po' più intelligente.-
-Il tuo quaderno?-
-Ti spiegherò tutto col tempo.-
zoro si avvicinò alla scrivania dove era poggiato il quaderno. 
Lo aprì e rimase solpreso da quello che vide. 
Il quaderno aveva ben tre pagine piene di nomi. 
-Ma si può sapere che cavolo hai combinato!-
Rufy si mise a sedere sul suo letto poggiando si il cappello di paglia sul viso. 
-Ho letto le istruzioni su come usare il quaderno:
•se scrivi il nome di una persona questa muore di attacco cardiaco;
•poi puoi scrivere anche diversi modi in cui questa può morire;
•ed infine puoi comandare le azioni precedenti la morte.-
-Si queste cose le sapevo anche io è allora?-
-Allora io non ci credevo. 
Cosi decisi di provare si qualche criminale già condannato a morte e morirono tutti di attacco cardiaco.
però non ci credevo ancora. Quindi ho deciso di provare si più persone alla volta.-
zoro si diede un ceffone in fronte come segno di rassegnazione. 
-E tu hai commesso un omicidio di massa solo per vedere se il quaderno funzionava? e tutti di attacco cardiaco vedo. -
Ma Rufy non rispose. Zoro gli si avvicinò togliendoli il cappello di paglia dal viso. 
-Che fai dormi!-

intanto alla centrale di polizia. 
-È impossibile che tutte queste morti siano casuali!-
-Dobbiamo fare qualcosa.-
un brusio di voci si espandeva per tutta la centrale. 
Il panico si era espanso velocemente. 
Anche il governo non era rimasto indifferente a tali eventi. 
Tutti quegli attacchi cardiaci erano avvenuto in una sola ora. 

In un punto imprecisato del giappone. 
-No. Non sono coincidenze. -
-Che dobbiamo fare "L"-
Il ragazzo detto L si muoveva avanti e indietro alla ricerca di una soluzione. 
-Dobbiamo indagare e anche subito!-