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Autore: LadyVaderFrancy    08/10/2014    5 recensioni
La storia inizia nell'anno scolastico dopo la morte di Sirius Black. Harry non ha affrontato il turbine di emozioni dopo la sua morte. Una sera, dopo una detenzione con il suo odiato insegnate di pozioni, si scontra con la sua nemesi platinata, che gli lancia un antica magia oscura. I risvolti di questo avvenimento stravolgeranno la vita del ragazzo-che-è-sopravvissuto, e di tutti coloro che lo circondano. (Tutta la storia è incentrata sull'evoluzione dei due personaggi protagonisti, Harry il ragazzo d'oro di Silente e Piton il più brillante Maestro di pozioni di tutta l'Europa, terrificante ex- Mangiamorte e spia della luce. Ricca di momenti intensi, introspettivi e divertenti, dei due protagonisti assoluti).
Dal Cap 16
“Non puoi obbligarmi!” replicò il moro
“Davvero? Quindi piuttosto che applicarti, preferisci scorrazzare tranquillamente nella mente del Signore Oscuro? Ma in fondo dovevo aspettarmelo, tu sei il nostro salvatore, il nostro EROE temerario! Mi inchino davanti alle tue infinite capacità. Sono sicuro che ci riuscirai, anche senza il mio aiuto” disse con grande sarcasmo e si voltò per allontanarsi.
“Aiuto! quale aiuto? Tu non sei qui per aiutarmi. Vuoi solo deridermi, avvilirmi, distruggermi! Sei una persona orribile, e io di detesto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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~~Capitolo 25 Dannato Grifondoro?

 

Il viaggio di ritorno era stato lungo, ma finalmente era tornato al castello. Doveva trovare subito Silente, in modo che lo potesse aiutare a rientrare nel suo corpo, sempre che ne avesse ancora uno, s’intende. La procedura non era così semplice e aveva bisogno di aiuto. Così entrò nel castello, le lezioni erano finite, ed era quasi ora di cena. Non sapeva cosa era successo, dopo che gli spettri lo avevano preso, quindi decise che era meglio farsi notare il meno possibile, e nella sua situazione era abbastanza facile. Così fluttuando tra un muro e l’atro si ritrovò nell’ufficio del preside. Arrivarci passando dal pavimento era molto meglio che pronunciare stupide parole d’ordine di dolciumi assurdi. Con sua gran sorpresa era vuoto. Dove poteva essere? Cercò il preside in diversi posti, che era solito frequentare, ma di lui non c’era traccia.

Così sbuffando, svolazzò in direzione della sala grande, ma era piena di studenti, e non volva essere visto. Attraversò i muri, fino ad arrivare esattamente dietro il tavolo dei professori. Per poter chiedere con discrezione ai suoi colleghi se lo avevano visto, ma quando li sentì parlare si fermò ad ascoltare i loro discorsi.

“Filius scusa, hai visto Albus? Avrei bisogno di…….. risolvere alcune questioni riguardo al programma di questo trimestre” chiese la Grifondoro

“Mi dispiace Minerva, io praticamente non lo vedo da...... beh lo sai. Ma il motivo, per cui lo stai cercando è solo una scusa, vero?” disse il piccolo mago

“Si Filius hai ragione, volevo solo vedere come sta. La scomparsa di Severus, lo ha turbato molto”

“Lo so Minerva, siamo tutti scossi, quando pensi che lo dirà agli studenti? I suoi serpeverde hanno il diritto di saperlo. Come pensi la prenderanno?”

“Male Filius, come vuoi che la prendano, lo sappiamo bene”

“Ahhhh non posso ancora crederci. Mi mancherà davvero” disse la Grifondoro tristemente estraendo un fazzoletto dalla tasca.

((Cosa? Ho sentito bene? Minerva Mc Granitt, la leonessa per eccellenza, che non perde occasione per contrastarmi ha detto che gli sarei mancato??!! E …e ha un fazzoletto in mano????  Ma che diavolo succede? Sono scomparso meno di un giorno e sono tutti impazziti!! E Albus, non si trova da ieri sera?))
Così riprese la sua ricerca, andò ei sotterranei pensando che forse Silente, poteva aver messo il suo corpo nei suoi alloggi. Passando davanti al laboratorio, vide un piccolo gruppo di studenti del 5 anno serpeverde che stavano preparando delle pozioni.

“Povero professor Piton, chissà chi sceglieranno adesso per rimpiazzarlo” disse una ragazza

“Non ne ho idea, ma nessuno può essere più in gamba di lui, con le pozioni. E poi non ci toglieva mai i punti”

“Certo, non faceva altro che urlare e terrorizzare tutti, ma con noi aveva sempre un occhio di riguardo”
“Ehi, voi due non dite idiozie, Piton non è morto!”

“A no, tutti hanno visto quelle cose prendere il suo spirito o quello che era. Certo che è morto”

Adesso ne era certo, Albus non aveva detto nulla della sua particolare situazione, così lasciò i suoi marmocchi a discutere se era morto o no, con un grande fastidio. Sospirò, e  continuò la strada verso i suoi alloggi. Passò attraverso i muri ma non c’era nessuno e nemmeno il suo corpo.

Adesso si stava davvero infuriando, così si diresse velocemente alla torre di astronomia, Albus adorava quel posto. Beh a dire il vero piaceva a molti. Una volta arrivato, vide qualcosa che lo assolutamente non si aspettava. Potter, Granger e Weasley seduti vicino al posto dove aveva trasfigurato il piccolo altarino il giorno precedente, si avvicinò quel tanto per poter sentire i marmocchi discutere.

“Allora hai parlato con Silente?” disse il rosso

“Si”

“Beh racconta o è un segreto?” chiese Ron

“Non c’ è proprio nulla da raccontare, come al solito non ha detto nulla” disse irritato il moro

“Ma gli hai chiesto, perché secondo lui Piton ti ha salvato?”

“Certo, ha detto solo che era una persona complicata e mi ha chiesto, se mi rendevo conto, che non era come lo immaginavo” sospirò il moro

“E questo è tutto?” disse la riccia sorpresa

“Si, ho provato a dirgli, che era impossibile, che non ci fosse un motivo, lui mi odiava Hermione, nessuno salva qualcuno che odia” disse il moro con un tono piuttosto addolorato

“Harry, mi dispiace, non credo sia facile fare i conti, con quello che è successo. Sai che se vuoi, puoi parlare con noi, vero?”

“Si Mione, grazie, ma a dire il vero. Non so neanche cosa pensare”

“Che ne dite, se andiamo giù nella sala grande è ora di cena. Io avrei una certa fame” disse il rosso

“Come sempre Ron, sei incredibile tu, qualsiasi cosa succeda non perdi mai l’appetito “ disse Hermione

“Già” rispose il rosso e si alzò in piedi, seguito dalla grifondoro

“Ehmmm ragazzi, io vi raggiungo vorrei, restare un po’ da solo”

“Va bene Harry, ma non metterci troppo. A dopo” disse la riccia. Poi imboccarono le scale per scendere dalla torre.

“Ma perché lo abbiamo lasciato li, dovevamo portarlo con noi, non hai visto che faccia ha.” Disse sommessamente il rosso

“Ron, Harry ha bisogno di stare un po’ da solo, si sente in colpa”

“In colpa? Per Piton?”

“Si certo e per chi. Ragiona, si sono sempre detestati a vicenda e poi, Il professor Piton, compie un atto
simile, anche tu saresti confuso credimi!”

“Ti sbagli, io non sarei confuso. Lo avrà fatto per ordine di Silente”

“Io non credo. Nessuno fa una cosa del genere, senza un motivo, su questo sono d’accordo con Harry”

“Mah se lo dici tu. Forza ora muoviamoci, ho davvero fame adesso”

La riccia alzò gli occhi al cielo, adorava Ron ma a volte era davvero irritante.
 

Per Merlino, questo non nera davvero possibile, era arrivato il giorno della fine del mondo e non lo sapeva?. Potter, il dannato marmocchio sopravvissuto si sentiva in colpa, per lui? Ah, se qualcuno glielo avesse raccontato avrebbe risposto che era sotto “confundus”.  Così incuriosito, si sostò portandosi di fronte al ragazzo, facendo attenzione a restare ben mimetizzato. Era seduto a terra con le gambe tirate al petto, sembrava molto afflitto, e i suoi occhi, i suoi occhi smeraldini erano terribilmente tristi. ((No questo non può essere, deve esserci sicuramente un altro motivo!! Devo trovare Albus e in fretta.))
Così lasciò Potter sulla torre e continuò a cercare il preside per i corridoi, in varie aule, ma niente Albus Silente sembrava sparito da Hogwarts. Ma la cosa peggiore, era che attraversando i corridoi e le aule aveva sentito commenti e storie assurde su quello che era successo la notte prima. Praticamente lo avevano dipinto come un eroe senza macchia, che si era sacrificato valorosamente per salvare l’eroe del mondo magico, questo era orribile lo avevano praticamente trasformato in un idiota Grifondoro senza cervello!!!!! Doveva sbrigarsi, se quelle voci uscivano dal castello e arrivavano all’Oscuro Signore, la sua recita di quella stessa mattina sarebbe stata inutile, ed era un vantaggio che non voleva  o poteva sprecare.

Poi di colpo si rese conto che c’era ancora un posto dove non aveva guardato l’infermeria!!! La raggiunse in brevissimo tempo, passò attraverso le porte e vide in fondo alla stanza il preside seduto su una sedia, con le spalle leggermente curve, stava stringendo la sua mano o meglio quella del suo corpo, un corpo disteso inerte su letto che pur respirando era senza vita. Si portò di fronte a lui, come aveva fatto poco prima con Potter, e rimase senza parole, Il volto dell’uomo era inespressivo, e i suoi occhi spenti. Vedere Albus Silente senza il suo spirito fastidiosamente allegro e senza quel maledetto scintillio era qualcosa che lo turbò profondamente. Sapeva che il vecchio si fidava di lui, che lo stimava, ma quello era qualcosa di più, molto di più. Vedere il mago più potente del mondo magico, in quello stato era qualcosa che Severus Piton non era disposto né a sopportare nè a  incentivare.
Così uscì dall’infermeria e poi rientrò stando ben attento a farsi notare, in modo da far sembrare che era appena arrivato.

“Preside, sei qui?!” disse il pozionista

Silente si voltò di scatto, come se qualcuno gli avesse dato uno scossone, e lo vide, era a mezz’aria, la sua espressione vagamente indispettita  il suo tono vagamente allarmato “Se-Severus?  Ma come?”

 “Oh grazie Merlino, sono passato prima dal tuo ufficio, ma non c’eri e poi sono venuto subito qui!”

Gli occhi del vecchio mago erano tornati a sorridere, ed era un vero sollievo, non che lo avrebbe mai confessato a nessuno neanche sotto cruciatus. Silente era una persona buona, qualcuno da rispettare ed ammirare, e poi era stato una giuda, un mentore, un amico, e non meritava di certo di essere infelice anche un solo istante, per uno come lui.

“Severus, eravamo tutti convinti del peggio, ma cosa è successo? E Come sei tornato?”

Il pozionista raccontò cosa era accaduto dall’istante in cui gli spettri lo avevano preso, fino al momento in cui era entrato in infermeria a cercarlo (tralasciando il fatto che aveva visto molte persone dispiaciute per la sua scomparsa).

 Poi aggiunse “Albus, mi faresti la cortesia di spiegarmi per quale motivo mezzo castello, mi sta dipingendo come un dannato Grifodoro?”

“Severus, tutti hanno visto quello che hai fatto per Harry!”

“Dannazione, perché non ti sei inventato qualcosa? Se le voci lasciano il castello e arrivano al Signore Oscuro potrebbe rimettermi in discussione!” disse freddamente

“Mio caro ragazzo, nessuno di noi si aspettava di vederti, dopo quello che è successo” disse il  preside

“Capisco, quindi avete pensato che era un’ottima idea, trasformare il temuto insegnate di pozioni, in un eroe senza macchia, che ha generosamente rinunciato alla sua vita salvare l’indifeso ragazzo d’oro? Dannazione!! Dobbiamo subito rimediare Albus!”

“Ora ora, Sevrus, calmati sei appena tornato, non c’è bisogno di essere così irritato. Prima di tutto dobbiamo pensare a farti rientrare nuovamente nel tuo corpo”

“Come intendi farlo?”

“Oh con una pozione, e un piccolo aiutino extra” disse il vecchio mago

“Cosa intendi con un aiutino extra, Albus, il tuo tono non mi piace!”

“Oh non preoccuparti, lascia fare a me”

“Credimi, mi preoccupo eccome, quando fai dei piani che mi riguardano, in genere sono cose orribili. Ad ogni modo, chi preparerà la pozione?!”

“Oh sono sicuro che una giovane  brillante Grifondoro, sarà più che felice di darci una mano”

“Co- Cosa? Dimmi che ho capito male. Voi che la Granger prepari la MIA pozione?”

“Certamente, in fondo ti ha sostituito, più che egregiamente nei primi anni!”

“Albus sei impazzito, mentre non c’ero? Non berrò una pozione preparata dalla so-tutto-io!!”

“Su, su Severus, come hai detto tu, meno persone sanno cosa è successo in realtà meglio è. Gli unici che lo sanno di preciso sono Harry e suoi amici”

“Ahhh certo il trio d’oro, dovevo aspettarmelo. Non potevi fare a meno di coinvolgerli nei miei affari vero?” disse il pozionista incrociando le braccia

“Ah  Severus, se solo avessi visto con i tuoi occhi, quanto il nostro Harry era dispiaciuto per te! Mi ha fatto molte domande sul tuo conto”

“Non gli hai detto niente,vero Albus?” disse il pozionista con un tono glaciale

“No Severus, non gli ho detto nulla, solo cose che gli avevo già detto in precedenza, che non sei solo quello che sembri”

“Dannazione Albus!!”

“Su su, andiamo dobbiamo trovare Harry e i suoi amici” disse il vecchio mago sorridendo

“Bene” sputò non rabbia poi aggiunse “Vi  aspetto nel mio laboratorio, preferisco che nessuno mi veda”
e mentre stava per sparire attraverso il pavimento sentì Silente borbottare un “Bentornato a casa”
 

   
 
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