Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LadyVaderFrancy    08/10/2014    4 recensioni
La storia inizia nell'anno scolastico dopo la morte di Sirius Black. Harry non ha affrontato il turbine di emozioni dopo la sua morte. Una sera, dopo una detenzione con il suo odiato insegnate di pozioni, si scontra con la sua nemesi platinata, che gli lancia un antica magia oscura. I risvolti di questo avvenimento stravolgeranno la vita del ragazzo-che-è-sopravvissuto, e di tutti coloro che lo circondano. (Tutta la storia è incentrata sull'evoluzione dei due personaggi protagonisti, Harry il ragazzo d'oro di Silente e Piton il più brillante Maestro di pozioni di tutta l'Europa, terrificante ex- Mangiamorte e spia della luce. Ricca di momenti intensi, introspettivi e divertenti, dei due protagonisti assoluti).
Dal Cap 16
“Non puoi obbligarmi!” replicò il moro
“Davvero? Quindi piuttosto che applicarti, preferisci scorrazzare tranquillamente nella mente del Signore Oscuro? Ma in fondo dovevo aspettarmelo, tu sei il nostro salvatore, il nostro EROE temerario! Mi inchino davanti alle tue infinite capacità. Sono sicuro che ci riuscirai, anche senza il mio aiuto” disse con grande sarcasmo e si voltò per allontanarsi.
“Aiuto! quale aiuto? Tu non sei qui per aiutarmi. Vuoi solo deridermi, avvilirmi, distruggermi! Sei una persona orribile, e io di detesto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Capitolo 26 Dovere o volere

Era nel suo laboratorio, in attesa dell’arrivo del preside e del trio d’oro. Le ultime 24 ore erano state assurde. La battaglia nel castello, la sua morte o quasi, il confronto con il Signore Oscuro, per non parlare di quello che aveva visto e sentito, al suo rientro al castello. Per fortuna nessuno lo aveva visto, ma lui aveva visto le reazioni delle persone, che lo credevano morto, e più di tutti Potter. Aveva sentito chiaramente, Granger mentre parlava con la testa rossa, che il ragazzo si sentiva in colpa, e lei era una tuttologa specializzata nel ficcare il naso negli affari altrui, e specialmente quelli che coinvolgevano Potter e il suo mondo. Forse, dato che il ragazzo era un Grifondoro fino al midollo (pensò facendo una smorfia disgustata),aveva mal interpretato il suo gesto. Se le cose stavano così, doveva subito porvi rimedio. Se il signore Oscuro invadeva la sua mente, avrebbe potuto vedere come erano andati i fatti, e a quel punto non avrebbe potuto fare più nulla.

Sentì dei passi provenire dal corridoio e delle voci

“Ma professore, perché siamo qui? Non abbiamo il permesso di accedere al laboratorio e alle scorte, senza il professor P…..” e le parole gli morirono in bocca disse Hermione

((Ah, come se questo non fosse mai successo!! Che coraggio, dopo aver rubato più di una volta dalle mie scorte private!!)) pensò il pozionista

“Oh vede Signorina Granger, non credo che sia più un problema ora” disse Silente sorridendo

Harry era sconvolto, Silente sorrideva dicendo, che non era un problema, se entravano senza il permesso di Piton? Lo aveva visto devastato fino a poche ore prima, e adesso? E disse stupito  “Ma Preside”

“Su, su ragazzi, ho davvero bisogno di questa pozione. Entriamo”

Quando la porta si aprì, c’era un  Severus Piton traslucido che fluttuava a mezz’aria, con il sopracciglio alzato e le braccia incrociate al petto. I tre ragazzi urlarono per lo spavento. Poi Harry disse “Pro-professor Piton, ma…. Come…..quando?”
 

“Articolato come sempre Potter! Forza muovetevi, c’è molto lavoro da fare” disse il pozionista

Allora Silente li salutò dicendo che erano in buone mani.

“Allora, muovetevi!” sputò il pozionista

“Oh….si certo. Ma cosa dobbiamo fare di preciso professore?” disse la riccia sorridendo

“La pozione OcchioPallato e Una Radicante” disse freddamente Piton

“Wow…davvero?” disse eccitata la riccia

“Via quel sorriso dalla faccia Granger, sei qui, perché non c’era altra scelta! Prendi i libro del settimo anno, seguirai passo passo le mie istruzioni” Poi si voltò verso i due ragazzi e disse “Potter Weasley, datevi da fare prendete due calderoni e gli ingredienti!”

“Si signore” dissero in coro

“Per la barba di Merlino, ma quando è tornato? Forse Piton è davvero immortale? Nessuno può sopravvivere a questo. Miseriaccia!”disse il rosso

“Già” disse Harry tirando un sospiro di sollievo, almeno in quel momento, perché le quattro ore successive i tre ragazzi avevano pregato, che qualcuno lo portasse via di nuovo. Uno svolazzante Piton, infuriato, continuava ad urlare ad ogni passo della preparazione.

“Granger, cosa ti ho detto un secondo fa, le zanne di serpente vanno trattate con cura, non lanciate nel calderone in quella maniera!!!”

“Weasley razza di idiota! L’aconito va triturato finemente e non strappato come se fosse un erbaccia senza valore!”

“Potter, quello non è la radice di Collybia radicata! Possibile che dopo 6 anni ancora non distingui un fungo da una radice?”

“Voi tre teste di legno sarete la mia morte!!”

“Ehmmm non credo sia possibile purtroppo” disse il moro sussurrando sarcasticamente in un orecchio a Ron.

“Potter, sono un fantasma, ma non sono sordo!! Se ti sento fare un altro commento simile,  giuro che te ne pentirai!!” disse avvicinandosi al ragazzo

“Si- si signore” disse balbettando il moro.

“Bene muoviamoci, che ho fretta di tornare nel mio corpo!!” disse il pozionista,  poi dopo un po’ aggiunse“ Finalmente le pozioni sono terminate. Granger domani mattina appena sveglia verrai qui, e le imbottiglierai. Non tardare”

“Si signore, allora ci vediamo domani”

I tre Grifondoro stavano per uscire quando Piton disse “Potter, ora che ci penso come puoi esser qui? Il legame ti permette di stare così lontano dal mio corpo?”

“Si professore, sembra non esserci più una limitazione”

“Ma puoi vedere il legame?”

“Si, è molto sottile e traslucido, ma c’è”

“Capisco, bene puoi andare. Il preside ti manderà a chiamare quando prenderò la pozione, non sappiamo come si comporterà il legame, una volta che sarò tornato nel mio corpo”

“Si, capisco signore allora a domani”

Era la prima notte, dopo quasi due mesi, che dormiva alla torre, tra i suoi amici, nel suo letto. E sarebbe stata anche l’ultima purtroppo, chissà fino a quando. Era contento, sul serio che Piton non era morto per salvarlo, ma questo non significava, che voleva tornare a dividere la sua vita con lui. Nonostante il sollievo che aveva provato, le domande che si era posto prima del suo ritorno, lo tormentavano ancora, perché lo aveva fatto? Un motivo c’era e Silente gli aveva confermato, dicendogli che c’erano delle cose che non sapeva, e che Piton non voleva che sapesse, ma quali potevano essere? Come poteva scoprirle, Silente non avrebbe parlato, Piton men che meno. ((Ah devo assolutamente scoprirlo)) pensò il moro, e poi si addormentò.
 

Il mattino successivo, nonostante fosse domenica il trio d’oro era nel laboratorio alle 8 e 30 del mattino. Hermione aveva imbottigliato le pozioni, che erano state definite “quasi perfette”, anche se tutti in quella stanza sapevano, che erano tali, e poi si diressero tutti e quattro in infermeria. Silente era già li che li attendeva.

“Buongiorno mie cari ragazzi, credo sia tutto pronto, ora manca solo un piccolo particolare” disse il vecchio mago sorridendo

“Un particolare Albus, di che cosa stai parlando?”

“Oh si Severus, ti avevo detto, che era necessario un piccolo extra”

((Dannato vecchio pazzo!!! Eccolo li di nuovo quello sguardo, quello che dice, oh mio caro Severus, devi solo fare solo questo o quello, e saremo tutti felici e contenti. Si tutti tranne IO)) pensò il pozionista poi disse sarcasticamente “Illuminami”

Così il preside iniziò la sua brillane spiegazione “Oh le pozioni che avete preparato, hanno un grande potere in una situazione normale, e cioè di riportare l’anima in corpo, che non è morto. Ma la tua non è una situazione normale, in quanto sei legato fisicamente ad Harry. Credo che per avere successo in questa operazione sarà necessario, un legame di sangue”

“Un- un cosa?” disse sconcertato Piton

“Hai capito bene Severus, un legame di sangue, con Harry” disse gentilmente il preside

“Assolutamente NO!”

“Severus, sii ragionevole”

“Ho detto di NO!!” Sputò con rabbia il pozionista

“Ma se ingerisci le pozioni e non funzionano, non potrai prenderle di nuovo perché non avranno più effetto, in fondo…”

“In fondo cosa Albus, ho detto di NO!!”

“Ehmmm scusate, cosa fa un legame di sangue?” disse il moro incuriosito

“La tua ignoranza è disarmante Potter! Vuol dire che ci rende quasi parenti!”

“Pa-Parenti?”

“Si Potter, sei sordo? Ho detto parenti, e credo che nessuno di noi due, vuole avere niente a che fare con l’latro!”

Poi Harry si voltò verso il preside e disse “E i reparti a casa dei Dursley? Ha detto che dovevo stare lì, perché erano gli unici parenti di mia madre? E se facciamo questa cosa, poi?”

“NOI, non faremo nessuna cosa Potter! Io prenderò quelle maledette fiale e se non funzioneranno resterò un fantasma, per l’eternità!” sputò il pozionista imbestialito.

“Severus, non essere così testardo. Non è una cosa così eclatante, non ci saranno grossi cambiamenti, specialmente con la situazione attuale” disse il preside

“Davvero?” disse il pozionista con il sopracciglio alzato “Hai il coraggio di dirmi, che non ci saranno dei grossi cambiamenti?” Poi con tono mortale disse “Voi tre fuori di qui, devo scambiare quattro parole in privato con il preside” I tre ragazzi, esitarono e Piton sibilò” Ho detto fuori! ADESSO!” I tre Grifondoro sfrecciarono fuori dall’infermeria come se avessero alle calcagna un ippogrifo. Nessuno dei tre proferì parola, ma tutti si stavano chiedendo, se avrebbero rivisto il loro amato preside tutto intero.

“Calmati Severus, capisco che questa idea ti sconvolge, ma è la cosa migliore per tutti”

“Albus, non riesco proprio ad immaginare, come questa sia la cosa migliore per TUTTI, dato che il TUTTI non comprende la mia persona. Perché stai cercando di spingermi verso Potter ad ogni costo, sono mesi che ci stai provando.”

“Severus, ho le mie ragioni, non posso dirtelo ancora. Ma lo saprai, te lo prometto, quando sarà arrivato il momento”

“No Albus devi dirmelo ora. Se, e sto dicendo se, ma intendo dire assolutamente no, il ragazzo sarà una mia responsabilità e io non voglio ”

“Ho visto quello che hai fatto l’altra sera Severus, non lo hai solo protetto, eri pronto a dare la tua vita per lui”

“Sapevamo che il Signore Oscuro non voleva ucciderlo, quindi ero sicuro, che non sarei morto, e poi lo sai che DEVO farlo”

“No Severus tu non devi farlo, tu VUOI farlo, allora perché non aiutarlo fino in fondo, prendendolo sotto la tua ala, insegnandogli come combattere TOM”

“Cosa vuoi ancora da me Albus? Io odio quel marmocchio viziato, e la cosa è reciproca quindi il discorso finisce qui, ora passami le fiale!”

“Tu non lo hai visto, quando pensava che fossi morto, per salvarlo Severus. Lui non ti odia, non più. Ho visto quando è entrato nel laboratorio, era sollevato di vederti”

“Si sentiva in colpa. E sai quanto può pesare la colpa selle spalle di qualcuno”

“Dimmi, vuoi davvero rischiare di restare un fantasma per l’eternità? E per cosa poi? Per non rendere ufficiale qualcosa che stai facendo da anni. Ti ho osservato Severus  Piton, tu non lo perdi mai di vista, lo hai protetto fin dal primo istante, perché lo tieni lontano, lui NON è James” ora il tono del vecchio mago era quasi un rimprovero

“Basta! Albus basta, lo faccio per Lily, solo per Lily. Sai benissimo, che quando ho chiesto la grazia al Signore Oscuro l’ho fatto solo per lei. Non mi importava niente di Potter. E anche lui è un Potter!”

“Severus, quel ragazzo è il figlio di Lily, la tua Lily. Lei ha dato la sua vita per salvarlo. Cosa pensi che direbbe se sapesse, che potevi rendere la sua vita più semplice, e non lo hai fatto!”

La conosceva bene la risposta, sarebbe stata delusa di lui, come quel giorno in cui le aveva gridato in faccia che era un sporca Mezzosangue. Ma la verità, era che ogni volta che guardava quegli occhi verdi, soffriva enormemente, perché gli ricordavano che lei, era morta per salvare suo figlio. Il figlio che era nato dal suo amore per un altro uomo, un uomo orribile che non la meritava. Quello sguardo di smeraldo gli ricordava la sua colpa, che era stato lui a condannarli a morte, rivelando la profezia, lui aveva ucciso il suo unico amore. Così in preda al dolore lacerante per quei terribili ricordi urlò “BASTAAAA! Non voglio sentire più niente Albus.!! Se non vuoi darmi quelle stramaledette fiale, tienitele pure!! Non farò quello che vuoi, non stavolta, non per lui!!” e uscì dall’infermeria fluttuando verso i sotterranei.

Silente sosprirò, e sussurrò "Ah Severus ragazzo mio, riuscirai mai a lasciar andare tutto quel dolore e quel senso di colpa? Se solo riuscissi a vedere, quello che tu ed Harry potreste fare insieme"

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyVaderFrancy