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Autore: Ace of Spades    09/10/2014    6 recensioni
“Mio padre non era così, prima di perdere mia madre era un'altra persona. Di sicuro non una dolce e carina, ma almeno era una persona. Dopo la morte di sua moglie è diventato un mostro senza sentimenti, animato solo da ciò che ci potrebbe essere di più oscuro dentro un cuore vuoto.”
Degli occhi neri lo fissarono.
“Come se avessero aperto il Vaso di Pandora”
“Aperto? Direi più che è caduto al suolo e si è frantumato. Quando si perde una persona amata in modo traumatico è come perdere il sostegno che ti teneva sulla retta via, come la colonna su cui posava il Vaso. Senza quella, le piaghe dentro al tuo cuore prendono vita e ti divorano da dentro”
“Ho sempre trovato quel mito abbastanza insulso”
“Come mai?”
“Sai perchè esiste il detto ‘la speranza è l’ultima a morire’? Perchè è l’ultima che esce dal Vaso di Pandora. Ma perchè dovrebbe essere l’ultima se è ciò di cui si ha più bisogno?”
“Perchè le speranze le hanno le persone, ma i destini li distribuisce il diavolo.”
•••
DoflaCroc + Mihawk / AkaTaka/ KiddLaw/ KillerPenguin.
Genere: Angst, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk, Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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8) “ L'amore piega chiunque, anche le persone più orgogliose ”














Mihawk non aveva mai mangiato dei pasticcini così buoni, ognuno era un'esplosione di sapore.
Il suo unico problema era che quando si concentrava sul cibo perdeva di vista tutto quello che gli stava attorno, infatti si accorse di cosa stava succedendo solo quando ingoió l'ennesimo pasticcino e sollevó gli occhi dorati dal piatto.
Quei due si stavano fissando da un po' ecco perchè c'era tutto quel silenzio, così spostó lo sguardo prima su uno e poi sull'altro per cercare di capirci qualcosa finchè Crocodile tornó a guardare la macedonia che aveva davanti.
Doflamingo deglutì e riassunse il solito ghigno.

"Allora" inizió il biondo "dopo che abbiamo finito qui vi porto in un altro posto divertente"
Crocodile, finita la frutta, prese un pasticcino alla crema e lo mangió, poi si leccó le labbra e il pollice sporco di glassa.
"D'accordo"
Doflamingo appoggió il mento sul palmo della mano destra; non poteva andare avanti così, quel ragazzo lo stava provocando e non se ne rendeva neanche conto.
Inoltre, mentre stavano camminando per arrivare alla pasticceria, si era preso la libertà di guardarlo meglio; fisicamente, Crocodile era il suo tipo ideale, alto, dalla muscolatura sviluppata ma non troppo e sguardo omicida.

"Va bene" commentó Mihawk distraendolo dai suoi pensieri "ma prima fammi finire i dolci. Comunque come hai fatto a liberarti della scorta?"
"Oh, bhe, l'unico momento in cui mi lasciano solo è a scuola, quindi ho aspettato che si allontanassero e sono venuto a prendervi alla stazione" rispose il biondo facendo spallucce.
"Quindi immagino che dovremmo percorrere strade poco frequentate per tutto il giorno" si intromise Crocodile incrociando le braccia al petto.
"Eh già, ma penso di aver risolto anche questo problema~"
"E da quando pensi?"
"Davvero simpatico Croco-chan"
"Grazie, ma non è facendomi complimenti che riuscirai ad ottenere quello che vuoi"
Doflamingo inclinó la testa da un lato. "E che cos'è che voglio?"
"Questo pasticcino al cioccolato, ho visto che lo stavi fissando prima" rispose Crocodile prendendo il suddetto pasticcino e portandoselo all bocca. "Quindi dato che lo volevi me lo mangio io"
Doflamingo tiró un sospiro di sollievo; per fortuna che l'altro non aveva capito che stava guardando quel dolcetto per distrarsi dai pensieri poco casti che stava facendo su di lui. Non poteva farci niente, la sua mente era perversione allo stato puro, solo che non gli era mai capitato di avere fantasie su una persona che gli faceva saltare i nervi.

"Se è per questo, di quei pasticcini posso mangiarne quanti ne voglio, mi basta chiedere"
"Tsk, non pensavo fossi così viziato"
"E da quando pensi?" domandó il biondo sogghignando.
Una vena sulla fronte di Crocodile cominció a pulsare pericolosamente.
"Devi ancora spiegarmi come fai, con la tua sola presenza, a farmi perdere il controllo"
"Mi fa piacere sapere che ho questo effetto su di te~"
Il moro si passó una mano tra i capelli corvini per cercare di riacquistare la calma; in quel momento avrebbe voluto alzarsi e tirare la sedia sulla testa di quell'idiota e poi riempirlo di pugni.
"Smettetela di litigare. Voi due non riuscite ad avere una conversazione normale" affermó Mihawk prendendo un fazzoletto di carta e pulendosi le mani.
"Tu invece ti sporchi sempre ovunque quando mangi dei dolci" commentó Crocodile porgendogli un altro fazzoletto ed indicandosi la guancia.
"Bene, direi che possiamo andare" disse Doflamingo alzandosi per poi dirigersi verso l'uscita seguito dagli altri due.
"Arrivederci Signorino, torni a trovarci!" esclamó il proprietario aprendogli la porta.
"Certo~" rispose il biondo per poi fare qualche passo nella sua direzione e aggiungere "mi raccomando, lei oggi non mi ha visto"
"Visto? Visto chi?" disse il proprietario sorridendo, così il ragazzo si giró ghignando e raggiunse gli altri due.

I tre ragazzi uscirono dalla pasticceria con le pance piene.
"Non ci metteremo molto ad arrivare, seguitemi" disse Doflamingo svoltando in una stradina secondaria e procedendo tra vicoli stretti e tortuosi.
Mihawk non fece domande, sia perchè aveva soddifatto la sua fame, sia perchè non aveva la più pallida idea di dove si trovassero.
Crocodile invece cercó di memorizzare il percorso segnandosi mentalmente alcuni punti di riferimento.
"Certo che tu non ti fidi proprio di nessuno" commentó il biondo.
"Esatto, così evito brutte sorprese. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, e questo vale in ogni situazione"
"Bha. Comunque siamo arrivati"
Dopo aver svoltato l'angolo, si ritrovarono su una strada senza uscita un po' più grande delle precedenti in cui c'era un solo edificio con un bel giardino davanti.
"Questa abitazione è di proprietà della mia famiglia, ma nessuno la usa più da anni" inizió il biondo oltrepassando il cancello. "E dato che nessuno la usa ne ho fatto la mia base"
Crocodile e Mihawk seguirono l'altro all'interno dell'edificio e si trovarono davanti un casa ben arredata, con troppo rosa a parere del coccodrillo. Vista dall'esterno sembrava quasi in rovina, mentre all'interno era dotata di ogni confort, anche troppi: biliardo, tv al plasma, vasca ad idromassaggio...
"Ti sei dato da fare" commentó Crocodile mentre Mihawk gironzolava per la casa.
"Sì, posso avere tutte queste cose anche dove abito, ma preferisco avere un posto in cui nessuno possa disturbarmi, un posto in cui stare da solo"
"Capisco"
"Ma queste sono spade" disse Mihawk da un'altra stanza.
Quando Crocodile e Doflamingo lo raggiunsero, lo trovarono ad armeggiare con una katana. Rimasero a fissare per un po' i suoi movimenti leggeri e puliti; sembrava quasi che fosse nato con una spada in mano.
"Da quand'è che prendi lezioni?" chiese il biondo mentre Crocodile incrociava le braccia al petto.
"Lezioni? E di cosa?" rispose Mihawk mentre gli altri due si guardavano increduli.

Quel ragazzo aveva un talento innato nel maneggiare le spade e non se ne rendeva neanche conto.

"Dovresti prendere lezioni di kendo e di scherma, fidati"
"Già, potresti diventare davvero bravo"
Il ragazzo dagli occhi dorati guardó la katana, poi la rimise al suo posto di fianco alle altre tre. "Se lo dite voi"
"Certo che qui hai proprio tutto" commentó Crocodile dando un'occhiata alla stanza e trovando, oltre alle katane, disposte ognuna su una mensola differente, pistole dal calibro diverso, una libreria piena di ogni genere di libro, un divanetto nell'angolo e un tappeto persiano per terra.
"Ci ho messo un po', ma grazie all'aiuto di Vergo sono riuscito a mettere da parte queste cose senza che nessuno sapesse nulla" disse Doflamingo seguendo ogni suo movimento.
"Quel ragazzo ti è molto fedele, proprio come un cagnolino"
"Fufufu, già, mi è sempre utile, è lui che vi ha mandato i biglietti"
"Deve esserci un buon motivo se esegue i tuoi ordini senza battere ciglio"
"Rispetta il suo ruolo. Aaah, aspetta, cosa stai insinuando, che ha un debole per me?"
"Se così fosse sarebbe davvero patetico, solo gli idioti si fanno guidare dalle emozioni" disse Crocodile sedendosi sul divanetto ed accavallando le gambe.
"Su questo non sono totalmente d'accordo. I sentimenti sono un'arma a doppio taglio, certo, ma senza di essi saremmo come dei robot" commentó Doflamingo sedendosi sul tappeto di fronte all'altro per poi incrociare le gambe. "Sin dal primo momento in cui veniamo al mondo proviamo dei sentimenti: dolore, gioia, paura e rabbia. Impariamo a nascondere quelli che ci spaventano, prima agli altri e poi anche a noi stessi, ma nasconderli non vuole dire non provarli"
"Certamente, ma è meglio farsi guidare solo dal lume della ragione invece che dall’incontrollabile forza delle emozioni. È il destino inevitabile del sentimentale: tutte le sue opinioni mutano e si trasformano in quelle opposte non appena si innamora, cambiando il suo modo di agire e di pensare."
"L'amore piega chiunque, anche le persone più orgogliose" disse Doflamingo guardandolo con un ghigno divertito. "Comunque a te interessa sapere se ho scopato con Vergo, vero?"
Crocodile alzó un sopracciglio infastidito. "Assolutamente no, a me non me ne frega niente della tua vita sessuale, mi interessa solo la mia"
Il biondo si fece immediatamente più attento mentre sul suo viso il ghigno si allargava. "E con chi esci al momento?"
"Non sono affari tuoi Donquixote"
"Quindi non esci con nessuno"
"Non vengo a dirlo a te chi vedo nel mio tempo libero"
"Allora perchè non esci con me?"
"Non credo ti converrebbe, sai sono in quell'età in cui si pensa solo ad una cosa"
"Il sesso?"
"L'omicidio" rispose il moro con un sorriso sinistro stampato in faccia.
"Hahahaha!"
Doflamingo rise di gusto; parlava sempre con Crocodile in chat e anche lì bisticciavano, ma avere davanti qualcuno che ti tiene testa era un'altra cosa, era quello che aveva sempre desiderato. Di persone che avevano paura di lui ce n'erano ovunque , per questo provava una sorta di strana eccitazione nel parlare con quel ragazzo che non distoglieva mai lo sguardo dal suo.

Nel frattempo Mihawk aveva dato un'occhiata ai libri che si trovavano nella libreria, scoprendone alcuni che non aveva ancora letto.
"Oi Doflamingo, mi presti questi libri di Agatha Christie?" chiese girandosi verso il tappeto.
"Certo, li ho letti tutti! Ti piacciono i libri gialli?" chiese il biondo.
"Sì"
"Fufu~ ok, prendi quelli che ti interessano, dopo ti do una borsa con cui trasportarli"
Mihawk annuì e ne prese tre per poi andarsi a sedere di fianco a Crocodile sul divanetto iniziando a leggerne uno.
Il biondo nel frattempo era tornato a fissare il ragazzo dagli occhi neri quando improvvisamente gli venne un'idea.

"Ehi Croco-chan, ti va di giocare con me~?"
























 

Salve a tutti! Doflamingo, Crocodile, smettetela di flirtare insomma!
Ed ora il biondo ha anche fatto una proposta alquanto strana al coccodrillo... Io avrei paura se fossi in lui.
Mihawk in tutto questo legge libri gialli e scopre di avere un'abilità innata nell'uso delle spade
Nel prossimo capitolo vedremo cosa vuole fare Doflamingo-
Lasciatemi la vostra opinione come sempre!
A presto ;)
  
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