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Autore: ineedofthem    09/10/2014    3 recensioni
Una ragazza e un viaggio, una nuova cittá e una nuova vita,ma soprattutto una nuova famiglia!
Londra fará da sfondo alla vita di Emmalyn Foster italoamericana che realizzerá il suo sogno.
Ma non sarà tutto rose e fiori vivendo nella stessa casa di un tipo come Harry Styles.
Cosa accadrà?
Scopritelo leggendo
E' la prima storia che scrivo, se vi ho incuriosito passate a dare un'occhiata :)
IN FASE DI CORREZIONE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 25

Capitolo 25:Confessions




"Ho bisogno di parlarti", le si rivolse Liam ed Emmalyn sentì quasi il mondo caderle addosso. Forse la sua reazione poteva sembrare esagerata, ma quando qualcuno ti si rivolge così nelle maggior parte delle situazioni non è mai per qualcosa di positivo.
Lo guardò preoccupata aggrottando la fronte,aspettando che Liam finalmente parlasse.
Quando il ragazzo schiuse le labbra, non era passato molto tempo ma ad Emmalyn sembrò un'eternità.
"Ecco mi chiedevo se tu fossi libera oggi pomeriggio", disse ed Emmalyn quasi non le sentì per quanto non  gli prestava attenzione preoccupata come era.
Sembrò ritornare in sè solo quando si rese conto di cosa avesse detto il ragazzo. Sbarrò gli occhi e si portò le mani ai fianchi guardandolo sorpresa e confusa.
"Come?", chiese alzando fin troppo la voce. Liam alzò un sopracciglio e la guardò stranito.
La ragazza gli puntò un dito contro e "Pensavo che tu dovessi dirmi qualcosa di veramente importante, per giunta sto anche facendo tardi a lezioni, e tu dovevi dirmi solo questo?"disse alterandosi e attirando l'attenzione di alcuni studenti che ancora chiacchieravano in cortile.
Liam schiuse e richiuse le labbra un paio di volte, non riusciva a proferire parola, era sconvolto e non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere da parte di Emmalyn.
La ragazza si portò una mano alla bocca rendendosi conto delle parole e del tono con cui si era rivolta a Liam, i minuti intanto scorrevano, il cortile si spopolava e loro due erano ancora lì a guardarsi senza proferire parola.
"Scusa", mormorò ma Liam non le rispose e la sorpassò.
Emmalyn rimase lì a riflettere sul da farsi, e prima che il ragazzo oltrepassasse la porta d'ingresso,lo raggiunse di corsa affiancondolo.
"Liam mi dispiace, non volevo, ti ho chiesto anche scusa,per favore parlami",quasi lo supplicò con lo sguardo afferrandolo per un braccio non appena accelerò il passo.
"Vado di fretta,sai non sei l'unica che sta facendo tardi a lezione", gli rispose serio il ragazzo citando le sue parole di pochi minuti prima.
Il suono della seconda campanella rimbombò nel corridoio e un bidello passò accanto a loro e li guardò torvo.
"Cosa ci fate ancora qui?Forza andate in classe!", li rimproverò prima di proseguire.
Liam annuì poi si allontanò senza salutarla.
"Sono una stupida", continuava a ripetersi Emmalyn,
sbuffò sistemandosi meglio lo zaino in spalla e raggiunse la sua classe.
Quando arrivò in classe la professoressa stava già spiegando. Le lanciò un'occhiataccia ordinandole di andare a sedersi e di seguire la lezione,che non avrebbe ripetuto.
Si prospettava proprio una bella giornata.
Emmalyn abbassò lo sguardo sentendosi osservata dall'intera classe, poi annuì cercando Charlie con lo sguardo. La vide seduta al terzo banco della fila vicino alla finestra, la guardava dispiaciuta. Emmalyn la raggiunse sedendosi accanto a lei, prese dallo zaino il quaderno degli appunti e una penna poi lo lasciò  cadere accanto alla sedia.
"Perchè ci hai messo tanto?",bisbigliò Charlie durante la lezione.
"Liam voleva parlarmi", rispose vaga la castana continuando ad appuntare, era indecisa, doveva raccontarle tutto o tenersi l'accaduto per sè?
Optò per la prima, Charlie era una sua amica e le sembrava sbagliato mentirle e aveva bisogno di consigli.
"Penso di averla combinata grossa", affermò afflitta.
"Racconta", la incitò la bionda.

"Hai ragione l'hai combinata grossa", le si rivolse Charlie. Emmalyn la guardò torva e "non sei d'aiuto", le disse solo prima che la professoressa le richiamasse.
Le due abbassarono lo sguardo annuendo imbarazzate, prima di continuare a seguire la lezione.
La campanella che segnava la fine della lezione era suonata da poco e gli alunni si accingevano a sistemare i libri e ad uscire dalla classe.
"Continuando il discorso di prima", cominciò Charlie sistemando i libri nello zaino.
Emmalyn la fermò prima che potesse continuare e "non c'è bisogno che tu mi dica che ho sbagliato...lo so benissimo", disse mettendosi lo zaino in spalla. Poi aspettò che Charlie finisse di sistemare e insieme uscirono dalla classe.
"Penso solo che tu a volte non ti renda conto di che ragazzo meraviglioso sia Liam, quindi non fartelo scappare",parlò Charlie mentre camminavano in corridoio ed Emmalyn si sentì ancora più in colpa.
"Io non so cosa fare", si lasciò sfuggire un sospiro frustrato la castana, appoggiandosi all'armadietto.
"Tesoro parlagli e vedrai che si sistemerà tutto", la rassicurò Charlie e istintivamente Emmalyn l'abbraccio ritenendosi fortunata di averla conosciuta.
Mentre stringeva l'amica tra le sue braccia lo vide, Liam. Lui ed Harry erano poco più in là dalla parte opposta del corridoio.
Li guardò attentamente, stavano ridendo e poco dopo lo sguardo di Harry si posò su di lei. Emmalyn arrossì mentre Harry continuava ad osservarla, poco dopo anche Liam si voltò e la vide. La sua espressione divenne seria, le lanciò un'occhiataccia ed Emmalyn non riuscì a sostenere il suo sguardo.
Sciolse l'abbraccio e Charlie la guardò preoccupata e la castana con un cenno del capo le indicò i due ragazzi.
"Che aspetti va a parlargli!", la incoraggiò la bionda, ma Emmalyn non si mosse.
"Emmalyn", Charlie la guardò seria ed Emmalyn mosse alcuni passi prima di fermarsi. A quel punto l'amica da dietro la spinse e lei quasi cascò.
Alcuni ragazzi risero ed Emmalyn si voltò a guardare torva Charlie, che sorrise innocente.
Camminò piano diretta verso i due ragazzi, vide Harry guardarla e dire qualcosa a Liam, che si allontanò prima che lei potesse raggiungerli.Emmalyn rimase lì immobile nel bel mezzo del corridoio continuando a fissare il punto dove un attimo prima si trovava Liam. Sentì appoggiarsi una mano sulla spalla e si voltò a guardare Charlie che le sorrise rassicurante.
"Sarà meglio andare a lezione", le disse, Emmalyn annuì seguendola fino all'armadietto.

Durante la giornata aveva notato qualche volta Liam nei corridoi , ma ogni volta che i loro sguardi si erano incrociati, lui aveva sempre fatto finta di niente.Aveva sperato di trovarlo in mensa per andare a parlargli, ma lui non c'era.
"Emmalyn mi stai ascoltando", domandò  Charlie passandole una mano vicino al viso.La castana sembrò tornare in sè. La guardò confusa e poi posò lo sguardo sul suo piatto ancora pieno.
Erano sedute ad un tavola della mensa, lei Charlie e Louren,che non aveva fatto altro che guardarla imbronciata tutto il tempo ed Emmalyn aveva pensato che si stesse comportando davvero come una bimba capricciosa.
"Ti ho chiesto perchè non hai ancora mangiato nulla?,le spiegò la bionda.
"Non ho molta fame", mormorò Emmalyn guardandola,poi il suo sguardo si posò su Louren.
Sbuffò prima di alzarsi dal tavolo e uscire dalla mensa. Non nè poteva più dei suoi comportamenti infantili, il volerla proteggere significava farsi odiare e poi come se non bastasse ci si metteva pure il litigio con Liam ad innervosirla.

Doveva parlargli e chiarire la situazione, uscì in giardino nonostante il tempo non fosse dei migliori e lo trovò seduto su una panchina intento a leggere.
Rabbrividì quando l'aria invernale la colpì in pieno viso, e strofinò le mani tra di loro cercando di riscaldarle.
Gli si avvicinò sedendosi accanto a lui che non si scompose minimamente.
"Ciao" mormorò la ragazza sperando che distogliasse lo sguardo dal libro e l'ascoltasse.
Liam la guardò di sbieco tornando a leggere. Emmalyn roteò gli occhi sbuffando e Liam con un gesto secco chiuse il libro e la guardò arrabbiato.
"Mi dispiace ok? Ero arrabbiata stamattina e me la sono presa con te", gli spiegò la castana e il ragazzo scosse la testa contrariato.
"Se sei arrabbiata non devi certo prendertela con chiunque!", precisò lui alzando il tono di voce.
Emmalyn annuì dandogli ragione.
"Quindi hai intenzione di non parlarmi per i prossimi giorni?",chiese la castana abbassando lo sguardo.
Lo sguardo di Liam si addolcì, Emmalyn lo aveva trattato male si, e forse lui se l'era presa un pò troppo.
"Certo che no!", precisò attirando la sua attenzione.
"Ti sei comportata male è vero e ci sono rimasto male, ma avremmo benissimo potuto chiarirci subito, invece la situazione ci è sfuggita di mano",continuò il ragazzo.
Emmalyn gli sorrise annuendo con enfasi.
"Siamo stati due sciocci", parlarono contemporaneamente e scoppiando a ridere subito dopo.
"Quindi mi sembra di capire che quello che è accaduto sia acqua passata ormai, no?", domandò Emmalyn.
"Per questa volta ci passo su dai", rise il ragazzo contagiandola.
"Che onore!", lo prese in giro Emmalyn.

Emmalyn stava tornando a casa, quando dall'altra parte della strada vide Louren e Harry parlare.La rossa gesticolava nervosa ed Emmalyn avrebbe tanto voluto sapere che cosa stesse dicendo. Dopo poco aveva visto Harry sorriderle e le si era formato un groppo alla gola. Harry aveva invitato Louren a salire nella sua automobile parcheggiata qualche metro più in là. Emmalyn era rimasta lì impalata a guardare l'auto allontanarsi.
Sapeva che Louren avrebbe fatto sempre di testa sua, eppure aveva cercato di allontanarla da Harry e non ci era riuscita, ma la sua era solo preoccupazione o gelosia?
Un tuono la fece sussultare. Quando alzò gli occhi, il cielo si era ricoperto di nuvole, un temporale era in arrivo e lei si pentì di aver rifiutato il passaggio di Liam.
Accelerò il passo prima che avesse cominciato a piovere.
Quando arrivò a casa l'auto di Harry non c'era ancora e bastò questo a farla innervosire di nuovo.
Rabbrividì al solo pensiero di Louren ed Harry insieme.
Poi si riscosse dai suoi pensieri,doveva smetterla, lei era fidanzata con Liam! E nonostante tutto continuava a pensare ad Harry.
Bussò alla porta di casa e dopo poco Anne venne ad aprirle.
"Tesoro,entra", le sorrise gentile.
"Ciao Anne", la salutò la ragazza entrando in casa. Lasciò cadere lo zaino a terra e si tolse il giubbino e la sciarpa.
"Emmalyn,tesoro hai per caso visto Harry?",le domandò Anne guardando alla finestra.
"Sta per piovere e non è prudente guidare con questo tempaccio!", parlò preoccupata la donna
Harry...
"Penso che stia arrivando", la rassicurò Emmalyn, poi la informò che sarebbe andata in camera sua.
"Hei Gem", salutò la bionda entrando nella stanza.
Gemma sti stava mettendo lo smalto sulle unghie dei piedi.
"Heilà",ricambiò il saluto la ragazza non distogliendo lo sguardo.
Emmalyn lasciò cadere lo zaino a terra e si buttò a pancia in giù sul letto.
"Giornata pesante?", domandò ridendo la bionda.
Emmalyn sbuffò e non "immagini quanto",le rispose.
"Gem posso parlarti?",parlò poco la ragazza rivolgendosi all'amica,che le rivolse tutta la sua attenzione.
"Certo", annuì la bionda.
"Allora",cominciò,"penso di essere davvero una persona orribile, stamattina ho trattato male Liam perchè ero arrabbiata e mi dispiace davvero tanto per quello che ho fatto, fortunatamente abbiamo chiarito e questa cosa mi fa star male perchè per quanto io voglia davvero bene a Liam non riesco a vederlo come il mio ragazzo",confessò la castana afflitta.
"Tesoro", le si rivolse Gemma,"penso che sia giusto tu gli parli, dovete chiarire e questa situazione non può andare avanti, comincerete a soffrirne entrambi, lui perchè si sentirà usato e tu perchè stai con una persona che non ami veramente.
Emmalyn annuì rendendosi conto di quanto Gemma avesse ragione. Doveva chiarire i suoi sentimenti e parlare con Liam, nonostante non sarebbe stato facile dirglielo.
Quel pomeriggio non sarebbero usciti più, quindi avrebbe dovuto trovare un altro momento per parlare con lui.
"C'è dell'altro?", domandò curiosa la bionda.
In effetti c'era dell'altro ma Emmalyn era indecisa, doveva dirglielo o no?
"Questo dimostra ancora di più quanto io sia una persona orribile.Pensavo di poter ignorare i sentimenti che provo per questo ragazzo, ma non ci sono riuscita", ammise la castana gesticolando nervosa. Gemma la guardò sorpresa e "chi è questo ragazzo?Lo conosco?",le domandò.
Emmalyn non rispose e continuava a ripetersi di farsi forza e coraggio e di parlare.
"Sono innamorata di Harry",parlò tutto d'un fiato abbassando lo sguardo.
Gemma schiuse le labbra e sbarrò gli occhi sorpresa, ma in realtà se lo aspettava, poi penso a suo fratello e a quello che le aveva detto.
Si lasciò scappare un gridolino di gioia e si alzò cominciando a saltellare,"io lo sapevo!io lo sapevo!" ed Emmalyn rise.

Emmalyn aveva cercato di placare l'entusiasmo di Gemma ma non c'era riuscita. Aveva cominciato a studiare, ma non riusciva a memorizzare i concetti con tutti i pensieri che aveva per la testa. Al solo pensiero di dover parlare con Liam cominciò a salirle l'ansia,immaginava la sua faccia quando gli avrebbe detto che non era giusto continuare a stare insieme e il poter perdere la sua amicizia la faceva star male.
"Em", la richiamò Gemma ,"smettila di pensarci, starai ancora più male". Emmalyn non poteva capacitarsne, Gemma riusciva sempre a capire cosa le passasse per la testa.
Emmalyn annuì prima che il cellulare cominciasse a squillare. Lo afferrò leggendo il nome sul display:Papà.
"Ciao papà", parlò rispondendo e chiedendosi cosa dovesse dirle.
"Ciao Em", la salutò l'uomo dall'altro capo del telefono,"io e Katie vorremmo invitarti a cena a casa nostra stasera, hai impegni?", le domandò.
Emmalyn ci pensò, costatando poi di essere libera e "Per me va bene, non ho altri impegni",affermò.
"Perfetto!",esclamò Patrick"non ti dispiace se invito anche Harry,siete amici no?", le chiese conferma.
Emmalyn sbarrò gli occhi e Gemma la guardò confusa.
"No va bene",rispose pentendosene subito dopo.
Io non posso andare a quella cena con Harry, pensò quando ormai era tardi per replicare.
"Penso non ci sia bisogno che venga a prenderti, vieni con Harry, giusto?", domandò ancora l'uomo.
Certo che no
"Certo che si!" si battè una mano in fronte.
"Allora a stasera tesoro", la salutò Patrick.
"Si a stasera", ricambiò il saluto Emmalyn.
Si alzò di scatto dal letto e cominciò a parlare a raffica.
"Sono nei guai!Sono completamente nei guai!Io non posso andare a quella cena con Harry!Sono una stupida!"camminò avanti e indietro per la stanza.
"Emmalyn calmati", le consigliò Gemma.
La castana si fermò e la guardo portandosi le mani ai fianchi.
"Non.capisci.Gemma?Sono.nei.guai."le disse scandendo ogni parola.
"Okok ricapitoliamo la situazione", propose la bionda sedendosi sul letto e incrociando le gambe.
"Spiegati meglio", la prese in giro poi.
"Mio padre mi ha appena invitata a cena a casa sua stasera, e mi ha chiesto di poter invitare Harry, lui pensa che noi siamo amici e io come una stupida ho acconsentito", le spiegò Emmalyn calma.
"Ok quindi tu dovrai andare a questa cena con Harry", Gemma la guardò alzando un sopracciglio e trovando la sua reazione esagerata.Poi assunse un'espressione pensierosa e "scusa dov'è il problema?", le domandò accigliata.
"Punto 1: Io ed Harry non siamo amici,
"Punto 2: Non penso riusciremo ad arrivare a casa di mio padre perchè finiremo per litigare come sempre.
"Punto 3:...", le spiegò la castana portando il conto con le dita. Gemma la fermò prima che potesse continuare e "Non c'è nessun punto tre" precisò.
"Adesso scegliamo cosa devi metterti" le disse avvicinandosi al suo armadio.
"Ma io devo finire di studiare adesso", protestò la castana. Gemma non l'ascolto e cominciò a rovistare nel suo armadio.
"Ora questo è più importante", le rispose facendola sbuffare.

"Gemma non voglio mettermi un vestito!Devo solo andare ad una cena a casa di mio padre!"si lamentò Emmalyn. Gemma la guardò contrariata e "ti correggo, devi solo andare ad una cena a casa di tuo padre con Harry", le disse.
Emmalyn la guardò confusa,"non voglio attirare la sua attenzione, sono fidanzata", spiegò.
"Ancora per poco", le rispose con non chalance la bionda continuando a frugare  nell'armadio della ragazza.
Gemma!", la richiamò Emmalyn, picchiettando un piede sul pavimento.
"Sei insopportabile Em!Sono molto impegnata io!", protestò la bionda, e la castana la guardò torva.
"Trovato", Gemma sorrise soddisfatta passandole un vestito.
"Non voglio sentire repliche e adesso va a cambiarti", le puntò un dito contro e la spinse in bagno prima che potesse dire qualcosa. Poco dopo era già pronta.
Emmalyn fece una giravolta sul posto guardandosi allo specchio.
"Allora?", domandò Gemma in attesa di una sua risposta.
"Hai fatto un bel lavoro dai", la prese in giro la castana osservandosi un'ultima volta. Il vestitino blu oltremare a maniche lunghe le fasciava perfettamente il corpo snello. Non ricordava di averlo portato ed era da un pò che non lo indossava.
La bionda finse un'espressione imbronciata e l'altra scoppiò a ridere subito dopo.
Mentre ridevano e scherzavano qualcuno bussò alla porta. Entrambe si guardarono confuse e "avanti", disse Emmalyn.
Harry entrò in camera, indossava dei jeans skinny scuri e dal giubbotto lasciato aperto si intravedeva un maglione blu, ed Emmalyn pensò che fosse davvero bello, quella sera più del solito.Harry si sistemò qualche ciocca di capelli sfuggita al gel all'indietro e si inumidì le labbra. I loro sguardi si incrociarono e entrambi rimasero a fissarsi per un tempo indefinito e Harry pensò che Emmalyn stesse davvero bene, ma non glielo avrebbe mai detto.
Gemma finse un colpo di tosse riportandoli alla realtà.
"Ehm come mai sei qui?", domandò stranita Emmalyn, poi si ricordò della cena.
"Oggi ha chiamato tuo padre e mi ha detto che siamo invitati a casa sua stasera, ci aspettano per le 20:00", le spiegò il riccio.
Emmalyn assimilò ogni parola e "si ok andiamo", rispose poco dopo. Poi salutò Gemma che  le sorrise rassicurante e insieme ad Harry uscì dalla sua stanza.
"Mamma noi andiamo", l'avvertì Harry all'ingresso. Poi lui ed Emmalyn uscirono di casa.

Nell'abitacolo regnava il silenzio ed Emmalyn si sentiva davvero in imbarazzo. Prese il cellulare dalla borsa e cominciò a provare qualche giochino che tempo fa aveva scaricato.
"Come vanno le cose tra te e Liam? Ho saputo che avete litigato", domandò ad un certo punto Harry ed Emmalyn rimase spiazzata dalla sua domanda.
"Bene, abbiamo chiarito", disse solo. Harry non rispose, aumentò la pressione sul volante e svoltò bruscamente.
Emmalyn lo guardò preoccupata sperando sarebbero arrivati sani e salvi.
Poco dopo Harry parcheggiò qualche metro prima di casa Foster.
Scese dall'auto e si avviò verso la villetta. Emmalyn lo guardò confusa, scese raggiungendolo e prima che potesse suonare al citofono, "hei si può sapere che ti passa per la testa?", gli chiese alterandosi.
Harry si voltò a guardarla sorpreso come se si fosse accorto solo in quel momento della sua presenza.
"Niente", rispose secco citofonando.
"Siamo noi", rispose prima che il cancelletto si aprisse.
Emmalyn lo seguì silenziosa, non si prospettava una bella serata.
"Che piacere vedervi!", esclamò felice Katie sull'uscio della porta.
"Ciao zia", le sorrise gentile Harry poi strinse la mano a Patrick e "buonasera signor Foster", gli disse.
"Harry dammi del tu", lo rimproverò scherzoso Patrick dandogli una pacca sulla spalla.
"Ciao papà, ciao Katie", li salutò Emmalyn entrambi con un bacio sulla guancia.
"Prego entrate",Katie si spostò lasciandoli entrare e li guidò fino in sala da pranzo.Li invitò ad accomodarsi e si congedò con "la pasta è quasi pronta", e raggiunse la cucina.
Patrick seduto a capatavola incrociò le dita delle mani e le poggiò sul tavolo, poi guardò sua figlia ed Harry, seduti uno di fronte l'altro.
"Allora ragazzi come va con la scuola?",chiese curioso.
Emmalyn guardò Harry, che si irrigidì all'istante.
"In questi giorni stiamo studiando tanto, abbiamo compiti ed interrogazioni a non finire, ma fortunatamente va tutto bene", spiegò la ragazza, e Patrick sorrise fiero di sua figlia.
"Harry a te come va?", domandò l'uomo voltandosi a guardare il riccio.Harry accennò ad un sorriso e prima che potesse rispondere, Katie ritornò in sala con i piatti.
Harry tirò un sospiro di sollievo.
"Buon appetito", disse la donna sedendosi a tavolo dopo aver servito tutti.

"E' tutto davvero ottimo zia", si complimentò alla fine Harry pulendosi le labbra con un tovagliolo.
"Harry ha ragione", si unirono Emmalyn e suo padre parlando insieme. Poi si guardarono scoppiando a ridere subito dopo.
"Vi ringrazio", sorrise Katie alzandosi,"ora c'è il dolce",li informò prima di andare in cucina, ritorno poco dopo.
"Una domanda zia, ma quando le hai preparate tutte queste prelibatezze?", domandò il riccio portandosi una mano alla pancia,"mangerò il dolce,anche se sono pieno, lo faccio solo per te eh", disse facendo ridere tutti.
La torta al cioccolato che Katie aveva preparato era davvero squisita ma Emmalyn stava per sentirsi male per quanto aveva mangiato. Posò il cucchiaino nel piatto e bevve un sorso d'acqua. Aspettò che gli altri finissero di mangiare e abbassò lo sguardo piegando il tovagliolo che aveva messo sulle gambe. Quando rialzò lo sguardo Harry la stava fissando, non era la prima volta che Emmalyn lo notava in quella serata e come ogni volta arrossiva imbarazzata.
"Non finisci di mangiare?", le domandò Katie indicando il suo piatto con lo sguardo.
La castana scosse la testa e "sono piena", spiegò.
"Allora ragazzi quest'anno vi diplomate, avete già in mente cosa fare una volta che avrete finito la scuola?", domandò Patrick. Harry fu il primo a rispondere.
"Pensavo di andare al conservatorio, mi piace cantare e so suonare la chitarra",affermò fiero.
Emmalyn ricordò di quella mattina quando lo aveva visto suonare, la stessa mattina in cui si erano baciati...
"Non sapevo suonassi", esclamò sorpresa Katie.
"Harry è molto bravo e ha una bellissima voce",spiegò Emmalyn guardando Harry. Il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso e ", non penso di essere così bravo", parlò imbarazzato.
"Quindi  sei anche tu un appassionato di musica eh?", chiese Patrick.Poi guardò Emmalyn e "Emmalyn fino a qualche anno fa suonava il piano, purtroppo non ho mai potuto partecipare ad un suo saggio, ma era davvero brava", disse. Emmalyn lo guardò sorridendo,ricordando che era stato lui stesso a trasmetterle quella passione.
"Davvero?",domandò sorpreso il riccio,"non me lo avevi mai detto".
" Non ce n'è mai stato il tempo", precisò Emmalyn.
E davvero loro il tempo per conoscersi non lo avevano mai avuto.
"Vado in cucina", li informò Katie alzandosi.
"Vengo con te, ti aiuto", si offrì la castana.
"Non ce n'è bisogno tesoro", replicò la donna.
"Insisto", le sorrise Emmalyn prima di seguirla fino in cucina.

"Penso che tu ed Harry possiate formare proprio una bella coppia",le si rivolse Katie mentre le passava un piatto da asciugare.
Emmalyn strabuzzò gli occhi e "Cosaaaa?", domandò con voce stridula. Katie non riuscì a trattenere un risolino e " ho visto come ti guardava stasera, quel ragazzo è cotto", le disse e la castana abbassò lo sguardo imbarazzata, non era l'unica ad aver notato quegli sguardi.
"Sono stata giovane anche io tesoro, e so come andrà a finire", rise.
"Katie io sono fidanzata", le spiegò Emmalyn lasciandola spiazzata.
"Allora  devi farci conoscere il tuo ragazzo", le si rivolse la donna e Emmalyn annuì titubante.
"Mi dispiace interrompere la vostra conversazione, ma Emmalyn domani c'è scuola, dobbiamo andare", disse Harry entrando in cucina. La ragazza annuì seguendolo in salotto.Salutarono entrambi sia Katie sia Patrick prima di uscire dalla casa.
"E' stata una bella serata non trovi?", domandò il ragazzo mentre si incamminavano verso l'auto.
"Una bellissima serata", affermò contenta la castana.
"Mi piacerebbe tanto che il nostro rapporto fosse così sempre", ammise il riccio abbassando lo sguardo. Emmalyn lo guardò spiazzata, schiuse le labbra ma non riuscì a  dire nulla.
Lo guardò dubbiosa, poi Harry le aprì lo sportello ed Emmalyn salì nell'auto. Harry fece il giro e salì anche lui.
"Ecco so che tutto questo è iniziato per colpa mia, ma preferirei che noi fossimo amici, sono stanco di litigare",le spiegò mettendo in moto l'auto.
"Appunto hai incominciato tu, io potrei essere anche tua amica se tu non cambiassi comportamento da un momento all'altro"lo accusò Emmalyn ricordandosi del suo cambiamento di umore prima che entrassero in casa.
Harry strinse la presa sul volante e sbuffò.
"Ok ho ammesso di aver sbagliato, ma vogliamo parlare di te? Ogni volta che cerco una possibilità, tu mi respingi", disse senza distogliere lo sguardo dalla strada.
"Non sei nessuno per venirmi a fare la morale", sbottò la castana.
"La stessa cosa vale per te", ribattè il ragazzo guardandola, poi entrambi sbuffarono distogliendo lo sguardo.
"Io proprio non so come abbia potuto innamorarmi di te", diede voce ai suoi pensieri la castana guardandola spazientita.
Harry sbarrò gli occhi incredulo e "cosa?", domandò guardandola confuso.
Emmalyn si portò una mano alla bocca rendendosi conto di quello che aveva detto.
"Io non ho detto proprio nulla", precisò stizzita, poi scese dall'auto sbottando lo sportello.
Era arrabbiata, con Harry, ma soprattutto con sè stessa, non avrebbe mai dovuto confessare i suoi sentimenti, almeno non in quel momento e senza che se ne rendesse conto cominciò a piangere. Cosa avrebbe pensato Harry?E soprattutto che le avrebbe detto?Le avrebbe riso in faccia?Rabbrividì stringendosi nel suo cappotto, mentre continuava a camminare nel buio.
"Emmalyn!Emmalyn aspetta!", sentì chiamarsi, ma non si voltò a guardare Harry e continuò a camminare.
Poco dopo Harry la raggiunse afferrandola per un polso. Intrecciò le dita delle loro mani e con l'altra mano libera le prese delicatamente il viso.
I fari accesi dell'auto non troppo lontana gli permettevano di vedere il suo viso e fu in quel momento che Harry notò le lacrime che le bagnavano le guance.
Poggiò un pollice su una guancia ed Emmalyn rabbrividì al suo tocco, osservandolo mentre continuava a singhiozzare. Harry le asciugò le lacrime guardandola, gli occhi verdi più scuri dei suoi erano ancora velati di lacrime, il naso era arrossato e la labbra rosse screpolate. Emmalyn era solita mordersi il labbro inferiore e questo Harry lo sapeva, l'aveva visto farlo molte volte. Appoggiò il palmo della mano sulla sua guancia e poi piano con le dita tracciò il contorno del suo viso e delle sue labbra, quelle che Harry voleva far combaciare con le sue, perchè si in quel momento voleva baciarla e  infonderle sicurezza, ma non lo fece.
E forse era quello che si aspettava anche Emmalyn che lo guardò delusa allontanando la mano dal suo viso.
"Voglio andare a casa", mormorò abbassando lo sguardo.
Harry annuì conducendola fino all'auto, le loro mani intrecciate, ma nessuno sembrò accorgersene.
Il viaggio fino a casa proseguì silenzioso.
Quando Harry parcheggiò fuori casa, Emmalyn scese velocemente dall'auto fiondandosi in casa. Salì le scale di fretta prima che Harry potesse rientrare e si chiuse in camera.
Si appoggiò alla porta e si lasciò cadere a terra. Si portò le ginocchia al petto vi ci appoggiò la testa sopra. Si sentiva così fragile e stupida. Pensò a quelle parole non riuscendo a capacitarsi ancora di averle dette.Pensò a Liam e a come fosse stata ingiusta nei suoi confronti, lui che era stato sempre gentile con lei a differenza di Harry. Poi pensò ad Harry all'odio che le aveva mostrato non appena aveva messo piede in quella casa, ai momenti di tregua, agli sguardi che si erano scambiati e i baci che si erano dati. Scosse la testa per scacciare quei pensieri.Si mise in piedi, e si coricò senza nemmeno levarsi i vestiti che indossava, ma poco importava in quel momento. Aveva bisogno solo di dormire, ma si prospettava una notte insonne.

Angolo autrice:

Sono sicura abbiate pensato che fossi sparita ahaha, dopo più di due mesi e mezzo sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia.
Non ho aggiornato prima per vari motivi.
1: tra le vacanze ed altri impegni non ho avuto proprio tempo.
2: mancanza di ispirazione
3: la storia ha molte visualizzazioni, ma alla fine le ragazze a recensire sono sempre le stesse, e le recensioni sono anche diminuite e questa cosa mi demoralizza, avevo quasi pensato di non continuarla più, ma poi ci ho pensato e non mi è sembrato giusto nei confronti delle mie care lettrici che aspettano sempre con ansia che io aggiorni ahah, siete adorabili davvero, grazie per tutto.
Bene, ora passiamo al capitolo.
Succedono tantissime cose, Emmalyn litiga con Liam, ma fortunatamente si chiariscono. Secondo voi le loro reazioni sono state esagerate?
Emmalyn si confida con Gemma e finalmente *rullo di tamburi*, ammette di essere innamorata di Harry. Poi c'è la cena ed Emmalyn non sopporta i cambiamenti di umore del bel ragazzo riccio ahah.
Alla fine della serata, litigano ed Emmalyn confessa non rendendosene conto i suoi sentimenti. Ve lo sareste mai aspettate?Secondo voi ora che accadrà?
Emmalyn parlerà con Liam? Harry confesserà i suoi sentimenti?"
Lo scoprirete nei prossimi capitoli. Penso di aggiornare presto questa volta, l'ispirazione è tornata finalmente e sto già scrivendo il prossimo capitolo.
Inizio a dirvi che siamo quasi alla fine di questa storia.
Aspetto le vostre opinioni. Alla prossima!
Un bacio :*






  
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