Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: JuniaTheWitch    11/10/2008    3 recensioni
« Non sono sicuro di farcela, Hermione »
« Ron, non dire stupidaggini! »
Hermione lo spinse con forza nell’atrio dell’autoscuola e alcune persone rimasero a guardarli divertiti.
« Se ce l’ho fatta io… »
« Appunto. Io non sono te ! E poi… »
« Non posso credere che tu stia pensando veramente queste cose » lo interruppe sua moglie, « quando sappiamo entrambi di aver passato guai peggiori ».

Ron Weasley è alle prese col suo esame di guida.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
littlecorneroftheworld

Disclaimer: Ron Weasley, Hermione Granger e gli altri personaggi di Harry Potter appartengono a JK Rowling che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.

Note: Prendendo come riferimento uno scambio di battute che Ron ha con Harry nell’epilogo del settimo libro, ho provato ad immaginare come potrebbe essere stato il suo esame di guida  x)   [873 parole - Word]

Prima di lasciarvi alla lettura di questa one-shot, vorrei sottolineare ancora dei punti.

·         Screencap @ MuggleNet.com

·         I commenti e le recensioni sono sempre graditi, anche se non obbligatori. Tuttavia mi piacerebbe sapere cosa ne pensate dei miei lavori ;D

                    

                        

                            

                                DRIVING LESSONS

 

 

 

 

« Tutto bene con il parcheggio? »  chiese Ron a Harry. « Io si. Hermione non credeva che sarei riuscito a superare l’esame di guida Babbano, vero? Pensava che avrei dovuto Confondere l’esaminatore »

« Non è vero » protestò Hermione. « Avevo assoluta fiducia in te »

« In realtà l’ho Confuso »  sussurrò Ron a Harry mentre caricavano insieme il baule e il gufo di Albus sul treno.

[ Harry Potter e i Doni della Morte, Epilogo.]

 

 

 

« Ron, è ora. » Hermione strattonò con enfasi la spalla del marito, il quale non dava cenni di vita.

« Ronald, hai un esame da superare! » esclamò più forte la donna in una perfetta imitazione di sua suocera Molly.

« Mmmhione »  blaterò Ron girandosi dall’altra parte del letto. Infilò la testa sotto le lenzuola cercando di ignorare la voce di Hermione.  La donna sbuffò esasperata, facendo in modo che suo marito potesse sentirla e magari darsi una mossa.

Raccolse la sua chioma di crespi ricci in una coda e dopo aver svegliato i bambini si diresse in cucina in loro compagnia.

Avrebbe potuto far apparire latte e biscotti in una frazione di secondo con la sua bacchetta, tuttavia Hermione preferì fare manualmente meritandosi l’approvazione di Rose e Hugo.

I suoi bambini non avevano ancora il permesso di poter ricorrere alle arti magiche, e perciò avevano manifestato malcontento tutte le volte che lei o Ron si servirono della bacchetta per sbrigare faccende in fretta.

Un Ron insonnolito fece capolinea dalla porta d’ingresso. Ogni parola era seguita da uno o più sbadigli che suscitarono l’ilarità dei figli. Hermione era troppo occupata ad imburrare fette di pane tostato per dar retta anche a lui.

« Ron, hai chiesto a tua madre se può stare con i bambini mentre noi siamo via? » gli chiese infine.

Conoscendolo, Hermione sapeva di aver appena formulato una domanda retorica.

« No. George li terrà al negozio »

Hermione fece per rispondere, ma riuscì soltanto a mordersi le labbra. « George? Non avrà tempo! »

« Lo zio George trova sempre tempo per noi, mamma » si inserì Hugo nella conversazione.

« Zitto tu, e finisci la tua brioche! »  lo rimproverò sua madre.

« Herm, per una volta nella tua vita puoi sforzarti di sembrare contenta? »

Ron afferrò due fette di pane imburrato e lo sguardo lapidario di Hermione lo costrinse a lasciare i muffin al cioccolato dov’erano.

« Farete i bravi, non è vero? »

I due bambini annuirono in fretta, estasiati all’idea di trascorrere del tempo col loro zio preferito.

Hermione fu sollevata. Ora le rimaneva soltanto di occuparsi di quell’imbranato di suo marito.   

                                                            

                                                              *

 

 

« Non sono sicuro di farcela, Hermione »

« Ron, non dire stupidaggini! »

Hermione lo spinse con forza nell’atrio dell’autoscuola e alcune persone rimasero a guardarli divertiti.

« Se ce l’ho fatta io… »

« Appunto. Io non sono te ! E poi… »

« Non posso credere che tu stia pensando veramente queste cose » lo interruppe sua moglie, « quando sappiamo entrambi di aver passato guai peggiori »

Ron aprì la bocca per proferire parola, ma l’insegnante di guida Babbano interruppe il loro battibecco.

« Signor Weasley, che piacere! E’ pronto per la prova finale? »

Hermione rispose al posto del marito, sfoggiando uno dei suoi classici sorrisi. « Prontissimo! Vero tesoro? »

Ron borbottò qualcosa di incomprensibile, e Hermione gli calpestò un piede in risposta.

« Vogliamo andare? »

« Ho una via d’uscita? » rispose il rosso sarcastico. « Ci vediamo dopo » si rivolse alla moglie.

                                                                       

                                                                         *

 

 

« Signor Weasley, mantenga la distanza di sicurezza santo cielo! »

L’insegnante di guida se ne stava rannicchiato sul sedile, intimorito dalla spericolatezza del suo allievo. Teneva la cintura di sicurezza stretta tra le mani come se temesse che da un momento all’altro sarebbe scappata via.

« Signor Weasley, ha ingranato la marcia sbagliata! »

« Per la barba di Merlino, so perfettamente cosa sto facendo! » gli ruggì contro Ron, in preda al panico.

Chino sul volante, tentava di concentrarsi sulla strada , ma tutte le volte che incontrava una curva o un incrocio chiudeva gli occhi e andava avanti spedito senza considerare la possibilità di essere coinvolto o causare un incidente.

« Santo cielo, in dieci minuti ha violato più di cinque regole del codice stradale! E… guardi nello specchietto retrovisore, per l’amor di Dio! »

Esasperato, Ron tirò fuori la bacchetta ignorando l’urlo di sgomento del suo insegnante.

« Confundus! »

Il Babbano all’improvviso sembrò non ricordare nulla di quello che era accaduto alcuni istanti prima, e dopo aver guardato di sfuggita l’abitacolo dell’autovettura rivolse a Ron un sorriso affabile.

 

 

« Benissimo signor Weasley, il suo esame finisce qui. Congratulazioni, e si ricordi di ritirare la patente! »

Quando Ron tornò da Hermione aveva stampato sul volto un sorriso da vincitore. Alzò in alto le braccia e le ripeté più volte di essere il miglior guidatore del mondo.

Hermione si unì alla gioia del marito e lo abbracciò con forza, ma quando vide in lontananza l’esaminatore che si aggirava per la stanza in modo sospetto, cambiò subito tono nei confronti di Ron.

« Sei sicuro che sia andato tutto bene? »

L’espressione facciale di Hermione gli fece venire in mente quando, ai tempi di Hogwarts, sua moglie si dimostrava contraria a qualche sua scelta, o a qualche scelta di Harry.

« Cosa dovrebbe essere successo, Hermione? » domandò vago, ma entrambi sapevano che era un pessimo attore.

« Qualche Uso Improprio della magia, magari »

«  Oh, andiamo! Lo sai che i Babbani sono tutti strani »

Hermione non indagò oltre, ma promise a se stessa di verificare l’accaduto il più presto possibile. 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JuniaTheWitch