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Autore: Sundance    11/10/2008    1 recensioni
C'era una volta, non più tardi di sedici anni fa, proprio in questo giorno, una coppia di regali sposi, i così soprannominati Rex, che decise di regalare al mondo una sorpresa strabiliante e di chiamarla Linda.
Dedicata di tutto cuore, in questo giorno speciale, alla mia preziosissima sorellina neosedicenne.
Genere: Generale, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"E dunque fammi capire, piccola matta. Non meno di dieci minuti fa detestavi i tedeschi, Berlino e compagnia cantante, con annessi i Tokio Hotel, e adesso sei qui a saltellare per questi... questi... I cosi, gli Strange Movie Theatre?" chiese Mitsuki con le mani sulla fronte.
"Si chiamano Cinema Bizarre!" ululò la Linda, impegnata a cercare su Wikipedia ogni nozione a riguardo dei suddetti.
"Oh, strange, bizarre, sarà uguale... e poi il cinema è chiamato movie theatre in USA" borbottò Mitsuki in risposta.
"Oooohhh, guarda, guarda, son così pucciosi!" gongolò Linda studiandoseli.
Mitsuki si avvicinò notevolmente scettica. Li fissò attentamente, poi sentenziò:
"Senti, salvo quello perchè mi sa di tenero, salvo quello perchè si trucca divinamente, salvo quello perchè mi ricorda un vampiro, e salvo quello perchè ha la maglia di Jack Skellington, basta."
"E lui?" domandò maliziosa Linda, portando davanti agli occhi della Madrina una foto del chitarrista a petto nudo.
"Mhm. Vabbè, salvo pure lui, ma giusto per la buona creanza, eh" borbottò Mitsuki, senza fare una piega. O quasi. Divenne vagamente violacea, in sintesi.
Linda sghignazzò e poi si fece cupa leggendo: "Oh, poverini, guarda, han passato cose tremende, leggi qui! Luminor non ha praticamente rapporti coi suoi, Strify per mesi s'è beccato le occhiatacce di suo padre, Yu è stato licenziato da dove lavorava per i capelli lunghi..."
"Frena, rewind, non capisco nè di chi parli nè in che lingua tu lo stia facendo! Cos'è uno Yu?"
"Yu è il nome del chitarrista, quella che hai salvato per buona creanza..." ghignò Linda, beccandosi uno scappellotto sul capo.
"E smettila di sfottermi, piccola ranocchia, o ti ci trasformo, in una ranocchia!"
"Uffa! Comunque, leggi!" sbottò Linda massaggiandosi la testa e spingendo Mitsuki a leggere le informazioni trovate su una ventina di forum.
Quella piccola serpe sapeva bene quali corde toccare dell'animo della Madrina, giacchè la povera Jo-Mitsuki prima di diventare una Strega Avaloniana Doc ne aveva passate di cotte e di crude nei vari College per Maghi&Co, bistrattata e rinnegata dalla maggior parte dei colleghi, ed era sempre molto sensibile sull'argomento.
Difatti cinque minuti dopo i suoi occhioni si eran trasformati in fontane e stava abbracciando la sua enorme foca di peluche, detta Nivea, grande quanto lei, piangendo senza dignità.
"Ma poveriniiiii! Che bas-bas-bastardi a trattarli così!" singhiozzò, strizzando Nivea come se ne andasse della sua vita.
Linda si congratulò per conto suo con se stessa, prima di proporle con voce suadente:
"Dovremmo fare qualcosa, che ne dici?"
"Hai ragione!" piagnucolò Mitsuki asciugandosi la guancia, poi saltò su e sfoderò la bacchetta magica:
"Farò morire tutti!" esclamò con aria mefistofelica, intanto che gli occhi le diventavano rossi, i denti appuntiti ed una nube nera e infuocata l'avvolgeva.
"Ehm... Io pensavo a qualcosa di un pò meno drastico..." propose Linda notevolmente sconvolta.
Denti a punta, occhi rossi e nube svanirono e Mitsuki guardò Linda incuriosita:
"Cioè?"
"No, beh, pensavo, è il mio compleanno, tra un pò... Forse, dico forse, potresti fare in modo che abbiano successo nel frattempo, e forse, dico forse, potresti far sì che facciano un tour in Italia, e forse, dico forse, potresti farmi andare al concerto..." cominciò ad elencare Linda con noncuranza.
"We, è un'ide... Linda. Mi credi così scema?" si bloccò a metà Mitsuki, già rimboccandosi le maniche e guardandola male.
"Uffa!" borbottò Linda.
Una delle regole delle Streghe era infatti non fare niente a proprio vantaggio, e far sì che i Cinema Bizarre avessero successo e facessero un tour italiano avrebbe comportato la felicità della protetta di Mitsuki, scopo di ogni Madrina, ma la felicità non doveva essere artificiale.
Per chiarirsi: la fata madrina di Cenerentola fa il vestito a Cenerentola, ma non suggerisce lei al principe di fare il ballo a corte. Era una cosa già programmata. Capito?
"Che regole del piffero" esclamò Linda quel dieci ottobre, dopo aver tentato mille volte (al minuto, per due mesi interi) di far cambiare idea a Mitsuki. La quale, per evitare quello stress continuo, se n'era volata via verso Avalon, promettendole di tornare per il suo compleanno - povera crista, diciamocelo, non ce la faceva più a sopportarla.
Nel frattempo però guarda caso i Cinema Bizarre eran davvero diventati famosi e avevano iniziato un tour che avrebbe toccato l'Italia tre volte. Pensate un pò voi.
Senza l'aiuto di Mitsuki, of course.
Ma Linda avrebbe potuto esprimere il desiderio del suo compleanno solo nel giorno del suo compleanno, e le tre date distavano da esso, perciò niente da fare.
"Che ingiustizia, potevano passare di qui domani, così avrei chiesto a Mitsuki di trasformarmi in diciottenne e farmeli incontrare al concerto, e invece niente, uffaccia..." borbottava rigirandosi nel letto la nostra Linda.
Tic-toc. Tic-toc. Tic-toc. Don, Don, Don... Mezzanotte.
Linda aprì gli occhi sperando di trovarsi davanti la luce argentea e verde di cui Mitsuki si circondava quando appariva, augurandosi magari che avesse qualche buona sorpresa per lei, e attese.
Tic-toc. Tic-toc.
Mezzanotte e un minuto.
Niente.
Linda chiuse gli occhi sospirando, arrendendosi all'evidenza.
"Oh, beh, comunque sarà un gran bel compleanno comunque, ecco, ovvia" decise, per poi sbadigliare e rigirarsi.
In quella...
*Stunk*Ahio!*Putum*Aiut!*Patapum*Ouch!
In due secondi aveva acceso la luce e preso una mannaia per fronteggiare l'intruso... Il quale si presentò ai suoi occhi in lungo mantello nero, completamente avviluppato nella propria veste, per terra.
Attimo di silenzio.
"Io vorrei sapere che aspetti a togliere quei libri delle medie da davanti alla porta, porco Silente."
"Mitsuki?" esalò Linda, inquadrando finalmente gli occhi della Madrina spuntare da qualche punto imprecisato di quella massa nera e aggrovigliata. Poi sbottò a ridere come una scema.

"Come sarebbe che posso andare?" esclamò interdetta Linda fissando a bocca aperta la Madrina.
"Certo. Cioè, non vai da nessuna parte, ma ci vai."
"Ah, beh, così è chiarissimo, Mikki."
Mitsuki s'era rimessa in piedi e spazzolata la veste, per poi annunciarle che essendo mezzanotte, il suo compleanno aveva finalmente inizio, e fino alla mezzanotte del giorno seguente avrebbe potuto fare quel che voleva, anche andare dai Cinema Bizarre.
"Cerca di non fare dell'ironia spicciola e ascoltami, irrispettosa ragazzina. Ad Avalon mi han detto che non posso mutare le date dei concerti dei Cibbì..."
"Cibbì?" domandò allibita Linda.
"Si, ad Avalon i nomi lunghi son troppo noiosi, si scorcia tutto. Cibbì, CB, Cinema Bizarre, quelli lì comunque, quelli che ballano coi manichini, per capirsi."
"Pfff... mhuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua! Sei una forza, Mikki!"
"Eh, lo so, sì" gongolò soddisfatta Mitsuki, la quale appunto ad Avalon veniva chiamata Mikki.
"Insomma, e dunque?"
"E dunque, non posso cambiare le loro date, ma se oggi ne hanno una in programma da qualche parte posso portartici e farteli incontrare. E' come il ballo di Cenerella, dopotutto: già prestabilito."
"Non ci credo! Davvero?"
"Certo! Meg è stata chiarissima a questo proposito, ha detto che..."
"Meg?"
"Morrigan, Morgana. Troppo lungo, te l'ho detto."
"Ah."
"Insomma, dicevo, ha detto che se oggi han qualche data già stabilita puoi andare, ovviamente sotto mia tutela... Oh, dove vai?" chiese vedendo scattare Linda nello studio.
"Accendo il pc e controllo!"
Mitsuki se ne tornò in camera a togliersi il mantello, canticchiando tra sè, quando avvertì un'aurea di profonda depressione provenire dallo studio. Corse di là e trovò Linda rannicchiata nell'angolino stile emoticon cipollino a fare i cerchietti per terra, affranta. Incuriosita lanciò un'occhiata allo schermo e vide che il concerto, in Francia, c'era stato il giorno prima, e per l'undici ottobre niente era previsto.
"O santo Merlino."
Desolata puntò di nuovo lo sguardo su Linda, che gocciolava lacrime stile fontana, e sospirò.
"Vabbè... Non vedo dove sia il problema, scusa."
Linda alzò il capo quel tanto che le permise di lanciarle un raggelante sguardo omicida.
"No?"
"No" rispose Mikki, la quale era molto coraggiosa, o almeno provava un gusto perverso a provocare l'ira della sua pupilla.
"Ma non c'è nessun concerto oggi!!! Come si fa????" ruggì la ragazzina alla volta della Madrina, col risultato di lisciarle tutti i boccoli mori che si era appena fatta al centro estetico di Avalon, tenuto dagli Elfi di Lothlorien, per la potenza dei suoi decibel.
"Linda, tesoro della mia vita, mia preziosa protetta..." cominciò con tanta pazienza Mikki, rifacendosi i boccoli con l'ausilio della bacchetta magica, "Meg ha detto..."
"Che se avevan qualche data potevo andare, ma sennò no! Come farò???" la interruppe Linda, scoppiando di nuovo a piangere.
Mikki contò fino a dieci in cinque lingue diverse per calmarsi, poi riprese:
"Ma Meg non ha mai detto che in caso non ci fosse il concerto tu non potresti andare, no?!" sibilò.
Linda bloccò un singhiozzo a metà e la guardò a lungo. Poi disse:
"Non ho capito."

Dopo tre testate nella porta, Mikki spiegò, dotandosi di infinita pazienza e scatola di biscotti alla cioccolata, così da far stare zitta Linda mentre masticava e finire di esporre le sue idee:
"Cenerentola ha colto l'occasione del ballo. Mi segui? Ora, metti caso la Fata Madrina fosse arrivata il giorno prima. Mica avrebbe aspettato un giorno intero, ti pare? L'avrebbe trasformata subito e l'avrebbe mandata al castello con o senza ballo previsto. Giusto?"
"Se lo dici tu ci credo" sgranocchiò Linda tra un biscotto e l'altro.
"Ecco, brava. Ora, il fatto che loro non abbiano un concerto domani, non implica che tu non compia gli anni, no? E quindi significa che puoi esprimere un desiderio, no? E se questo desiderio fosse andare a vederli con o senza concerto, cara la mia Cenerella?"
Linda sgranò gli occhi con rinnovata speranza e la fissò pucciosa.
"Metti caso che tu sia una grande fanatica di moda e nel giorno del tuo sedicesimo compleanno voglia chiedere alla Madrina Mikki di portarti in Francia a fare spese?"
Sguardo ancora più puccioso di Linda.
"Si può fare? Non è barare?"
Mikki scosse il ditino indice con un sorriso a trentadue denti:
"Nein. Barare sarebbe cambiare data dei concerti e fanne uno anche oggi. Ma non si può fare. E poi a te interessa incontrarli, indipendentemente dallo show, non è forse vero?"
"Waaaaaaaaa, ti amo Mikki-chan!" esplose Linda abbracciando stile koala la sua Madrina.
Mikki sorriso facendole pat-pat sul capo e rispose: "Beh, mi sembra ovvio." <--- questa la possiamo capire solo io e Linda, ma le spiegazioni son tutte in basso XD

"Dunque, secondo queste istruzioni posso spedirti direttamente dove si trovano loro, e fartici restare fino all'alba di domani, quindi mi raccomando sfrutta bene il tempo."
"Dai dai dai veloce che è già mezzanotte e mezza!"
"Oh, capirai, per mezz'ora... Comunque, ascoltami bene: io verrò con te in veste di accompagnatrice perchè non mi è permesso di lasciarti sola, però non avrò il mio aspetto, quindi mi trasformerò in... in un peluche. Va, così è semplice e comodo. Portami con te, mi raccomando, sennò è un guaio. Ok?"
"Ok, ma sbrigati!"
"Un attimo, devi capire tutto e a modo!"
"Ho capito, ho capito, all'alba finisce tutto, devo portarti sempre dietro, posso stare con loro solo per poche ore e basta, dopodichè sparirò, va bene? Ora si può andare?"
"Uhm... va bene, va. Mi sembrava però ci fosse qualche altra cosa da dire..."
"Daaaaaaaaiiiiiiiiiiiii!" supplicò Linda attaccandosi alla sua veste, e Mikki sospirò e disse:
"Ok. Pronta?"
"Sssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!" esclamò l'altra con gli occhioni lucidi.
"Allora esprimi un desiderio per il tuo compleanno!"
Linda chiuse gli occhi, mormorò qualcosa stringendo le mani, ed in un PUF di colori allegri e fluorescenti lei e Mikki svanirono.
Quando sentì i piedi fermi su un suolo piano ed il silenzio attorno, Linda sbirciò attraverso gli occhi socchiusi.
E vide una serie di mattonelle chiare e rettangolari.



  
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