Serie TV > Orange Is the New Black
Segui la storia  |       
Autore: inevitable_vale    10/10/2014    5 recensioni
Alex Vause a 26 anni si ritrova a lavorare in un college come assistente. Non sa che quel luogo
e quell'annata, le cambieranno la vita. Così come cambierà la vita di Piper Chapman, finita nel college che i suoi genitori hanno voluto che lei scegliesse.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Vause, Altri, Piper Chapman
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rieccomi dopo una settimana, provo a continuare questa FF! Spero di avere dei pareri, per capire se sto andando in una direzione giusta :)
___________________________________________________________________________________
Quando ritornò al suo appartamento, che condivideva con due amiche, Alex Vause si sentiva elettrica, rigenerata. Piper, pur sembrando timida e estranea ad attenzioni femminili di quel genere, l'aveva colpita. Erano rimaste per ore a stuzzicarsi, guardarsi. Quando poi Alex sfiorò la mano della ragazza, entrambe sentirono una scarica di tensione. Piper ebbe un sussulto nello stomaco e iniziò a guardare più intensamente Alex. Quest'ultima invece, si rese conto che Piper non era soltanto piacevole da guardare ma anche da ascoltare, e sfiorare. Aveva una voce delicata, a differenza della sua rauca e sensuale. Il modo in cui sorrideva, la faceva sorridere di riflesso. Il mattino seguente, un venerdì cupo e grigio, di quelli che fa venir voglia di dormire tutto il giorno, Alex andò in cucina per fare colazione, e lì trovò le sue due coinquiline che la accolsero con del caffé. 

-“Ma che fine hai fatto ieri, Vause?” - chiese Nicky, la sua eclettica, perspicace e diretta collega di sventure. Alex sorridendo, prese il caffé e afferrò una delle ciambelle presenti sul tavolo.
- “Sono inciampata in un disastro.” - Nicky la guardò incuriosita.
- “Che tipo di disastro? Un vedovo sfrontato? Una ragazza etero?”
-“Il secondo tipo..” - rispose Alex, scuotendo la testa.
- “E com'è questo disastro? Lo sai come la penso sulle ragazze etero...quelle ti fottono sempre.” - disse Nicky ridendo amaramente.
- “Ah si, lo vedo..” - rispose Alex, guardando l'altra coinquilina, Lorna, che lanciò un'occhiataccia a Nicky. 
- “Non divagare, chi è e com'è questo disastro?” - Nicky era sempre più curiosa, Alex aveva provato a cambiare discorso e questo significava solo una cosa: un vero disastro in arrivo.
- “Oddio Nichols, stai tranquilla. Nessun disastro in arrivo. E' solo una che segue i corsi del professore del quale sono assistente.” 
- “Solo?! Dove cavolo ti vai a infilare? Lo sai che è contro le regole flirtare con un'alunna? Il disastro sei tu, idiota!” - Disse Nicky portandosi le mani in testa, 
- “Esistono regole di questo genere? Oddio! Cazzo, meno male che mi sono trattenuta ieri. Questo lavoro non mi entusiasma ma non lo rischierei per una etero, bionda, dagli occhi azzurri e con due gambe perfette.” - Rispose Alex, quasi credendo in quello che stava dicendo. Nicky notò l'indecisione nei suoi occhi e le raccomandò di trattenersi, non ne valeva la pena, probabilmente era solo una ragazzina alla ricerca di nuove esperienze. Alex, concordò con Nicky e andò a farsi una doccia. Invece, Piper quella mattina si svegliò nella sua perfetta vita, sconvolta da quell'incontro. Stava pensando cose che non avrebbe dovuto pensare. Quella sinuosa mora dagli occhi verdi l'aveva stregata. Non capiva come e quando era successo, ma le continuava a tornare in mente la sensazione che aveva provato quando Alex le aveva sfiorato la mano, quello sguardo che le diede, quella carica elettrica che condivisero. Era una follia, era un'assistente universitaria, ad un corso che seguiva. Ma Piper continuava a rivivere quei momenti, fin quando non arrivò alla porta Polly, la sua migliore amica. Piper non le parlò della serata che aveva trascorso e cercò di scacciare via Alex dai suoi pensieri. Quando il week-end finì, Piper ripensò ad Alex lungo la strada che la portava in aula, dove avrebbe rivisto l'intrigante mora. Scrollò la testa, quasi volesse scacciare via ogni pensiero. Entrò in aula e Alex non c'era, così come neanche il professore. Fu quasi delusa ma allo stesso tempo rilassata. Il suo castello di sabbia crollò subito perché dopo qualche minuto comparse il Prof. Bloom con Alex al seguito. Era più attraente di quanto ricordasse, soprattutto con quella camicia bianca che le aderiva alla perfezione e quel blue jeans che evidenziava l'andatura sicura della giovane assistente. Questa volta fu Piper a seguire con lo sguardo Alex. E tutti i buoni propositi scomparsero, persi nelle labbra della mora. Labbra che d'improvviso diventarono l'oggetto del desiderio di Piper, che scosse di nuovo la testa, cercando di tornare in sé. O per lo meno, cercare di ritrovare sé stessa. Alex, dal canto suo, era più brava ad imporsi limiti e come si era ripromessa, evitò di dare attenzioni a Piper, non la cercò con lo sguardo, la evitò, anche se stranamente, sentì la sua presenza nell'aria. Sentiva il suo sguardo addosso ed era difficile non ricambiarlo; scrutare e provocare era una delle cose che preferiva, fare sua una “preda” con il solo sguardo, era qualcosa che faceva ogni volta. Ma questa volta, no. Avrebbe trovato una nuova avventura, meno rischiosa. Ma da quand'è che il rischio le faceva paura? Da quand'è che si tirava indietro di fronte alle regole? Non sapeva perché questa volta non voleva superare i limiti. La mattinata volse al termine e ignorare lo sguardo di Piper fu più difficile del previsto, ma non impossibile. Tornata a casa per pranzo, Alex cercò Nichols e le urlò qualcosa.
- “Non le ho rivolto neanche uno sguardo, che te ne pare?”
- “Sisi, perfetta. Ma avresti voluto?” - Disse Nicky, urlandole in risposta.
Alex si fermò e pensò; avrebbe voluto eccome. Ma, evitare Piper Chapman, era diventata una sfida. Senza capire che questa voglia di evitarla, non faceva altro che alimentare la voglia di averla. Nicky l'aveva capito, come sempre. Capiva le cose prima degli altri. Ma non volle dire niente ad Alex, forse sarebbe riuscita ad evitarla davvero. Piper, dal canto suo, era amareggiata. Aveva fantasticato troppo? Mentre mangiava il suo pranzo alla caffetteria del college, Polly la fece ritornare sulla terra.
- “Piper, ci sei?” - chiese Polly scrutando la bionda amica, che aveva lo sguardo fisso nel nulla.
- “Scusa...dicevi?” - Rispose Piper, completamente distratta e con lo sguardo che tornò a rivolgersi a Polly.
- “Non dicevo niente, non hai detto una parola da quando ci siamo sedute. Che hai?” 
- “Oh. Niente, sono solo stanca. Il lunedì mattina dovrebbe essere abolito.” - Tagliò corto Piper. Finito il pranzo, salutò Polly e come di consueto, si recò a lezione camminando distrattamente. Ad un certo punto, sentì un urto e quando alzò gli occhi, si ritrovò faccia a faccia con quelle labbra. Le due si scrutarono per qualche secondo, dopo di che si chinarono insieme a raccogliere ciò che quell'urto aveva creato. Piper farfugliava scuse, Alex sorrideva  ma non più maliziosamente, il suo era un sorriso distaccato e la cosa faceva impazzire Piper. Prima mi attira nella sua ragnatela e poi si allontana? Per Alex, invece, stava diventando sempre più difficile non essere se stessa, trattenersi. Mentre le due raccoglievano ciò che era sul pavimento, la mano di Piper sfiorò inconsciamente quella di Alex e i loro sguardi si incrociarono di nuovo, con quella carica che non faceva altro che eroderle dentro. Quando si rialzarono, Alex afferrò Piper per una mano e andarono in un'aula vuota. Quel tocco, quella stretta, era ciò che Piper aveva in testa da quella maledetta sera al bar. Quando Alex lasciò la presa, si sollevò gli occhiali sulla testa, in quel modo sensuale e sicuro in cui più volte Piper si era persa durante la lezione. Si appoggiò ad un banco e a braccia incrociate si rivolse alla bionda tentazione. 
- “Questa cosa deve finire qui. Quella sera ero alticcia, non avrei dovuto rivolgermi a te con così tanta confidenza. Ci sono delle regole e dobbiamo ritornare a rispettarle, chiaro?” - Alex farneticava cose in cui non credeva, ma che doveva dire. Piper la guardò sorridendo, per la prima volta si sentiva spavalda.
-“Ma le regole sono noiose.”- questa volta era Piper a sapere quello che stava dicendo, sicura come non mai. Si avvicinò ad Alex, le sfiorò il gomito, sfiorò quella camicia che aveva a lungo osservato e alzò lo sguardo verso gli occhi dell'altra - “Tu non credi?” - Alex era bloccata, combattuta tra il giusto e il desiderio. Fissava quel contatto, con la voglia di ricambiarlo. Raccolse le forze, si ricompose, prese la mano di Piper e la spostò, a malincuore, lontana da se. 
- “Non mi sembra il caso. Fai la brava ragazzina, e ritorniamo in quell'aula come se nulla fosse.” - Alex raccolse le sue cose e andò via, lasciandosi Piper alle spalle. Si sentiva afflitta. Non aveva ancora capito perché voleva tenersi alla larga da quella bellissima avventura. Sentì Piper alle sue spalle che la fermò, afferrandola dal polso e sussurrandole all'orecchio. 
- “Non finisce qui, tranquilla.” - e la superò, anticipandola nell'uscita dall'aula. Alex, questa volta, sorrise fiera di se ma con la stessa convinzione di Piper. Non sarebbe finita lì. Per fortuna.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Orange Is the New Black / Vai alla pagina dell'autore: inevitable_vale