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Autore: Juls_RaptorBVB    10/10/2014    3 recensioni
Harry e Giulia sono vicini di casa. Sono l'uno l'opposto dell'altra, e non possono evitare di scannarsi per qualsiasi cosa. Per giunta lei si ritrova in una situazione più complicata e grande di lei. Che farà? Cosa accadrà? [Il titolo della storia è molto importante, tenetelo bene a mente. Se riesco nel mio intento dovrebbe uscire qualcosa di decente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"You don't know what it's like:
welcome to my life."
Simple Plan - Welcome to my life

 



CAPITOLO 39.

Una volta mi hanno detto che non bisogna cercare l’ispirazione in cose particolari, ma sono proprio le cose di tutti i giorni che ci aiutano a creare meravigliosi capolavori.
Io sono una scrittrice, ho sempre sognato di vedere un mio libro pubblicato, ma per quanto ci provassi, non ho mai ottenuto nient’altro che porte sbattute in faccia.
Poi, mi sono trasferita e ho cominciato una nuova vita. Tutto è cambiato. Mi sono innamorata di un ragazzo meraviglioso, della città. Mi sono abituata alla presenza degli One Direction nella mia vita e adesso non mi sembrano poi così male. Una volta cambiato vita, quelle stesse porte che non ne volevano sapere di aprirsi per me, sono sparite.
In questi anni è stata una lotta continua: la perdita della memoria di Harry è stata più grave del previsto e per parecchio tempo è stato difficile conviverci. Lui era tornato a vivere con i suoi e aveva lasciato la band. Potete immaginare cosa significhi lo scioglimento degli One Direction? Una catastrofe, esatto. Erano troppo famosi per svanire così, eppure è successo. Liam, Niall, Louis e persino Zayn non ne volevano sapere di portare avanti la carriera tutti insieme, senza Harry. Volenti o nolenti, lui faceva parte della band ed era essenziale, per cui avevano tutti intrapreso carriere da solisti. Avevano ugualmente successo, ma mai come quando erano gli One Direction. A quell’epoca, mi immaginavo potenziali figli, bambini inconsapevoli del successo mondiale che i padri avevano avuto poco più che adolescenti. Cos’avrebbero raccontato loro i ragazzi? Avrebbero detto ai loro figli quanto erano famosi anni addietro? E Harry? Lui era ciò che mi premeva di più, ovviamente. Avrebbe recuperato la memoria? Ce l’avrebbe fatta? Avrebbe avuto una vita da marito e genitore? Si sarebbe ricordato finalmente di me?
 
I giornalisti per un periodo erano impazziti, non riuscivano a capire perché un fenomeno mondiale fosse finito così, da un giorno all’altro, poi si calmarono. Non so dire quale fosse stato il motivo. Semplicemente, così come avevano cominciato, smisero di sbattere la faccia del riccio sulle riviste.
I ragazzi andavano a trovarlo tutti i giorni, e gli raccontavano tutto quello che avevano passato insieme. Lui annuiva e ridacchiava di tanto in tanto, senza capire veramente quello che gli stavano dicendo, come se fosse un piacevole racconto di qualcosa che non lo riguardava.
Niall aveva persino smesso di mangiare dalla preoccupazione.
Louis, il caro vecchio amico di Harry, quello delle fan fiction, quello delle risate sguaiate e le battute pessime, il maniaco dei vestiti e di internet, si è rivelato il più saggio di tutti. Passava da una casa all’altra a chiedere come stavamo. Ho perso il conto di quante volte è venuto a trovarmi, ma va bene così. Quando mi ero chiusa in casa e non ne volevo più sapere di fare nulla, lui era stato, insieme a Liam, la persona che mi ha fatta uscire dallo stato vegetativo in cui mi trovavo.
E’ stata dura per tutti, soprattutto per Zayn, che, a causa della situazione creatasi tra noi, si era legato ancora di più a Harry, ma ne eravamo usciti tutti insieme.
Un bel giorno, mi ero fatta coraggio ed ero andata a trovarlo anche io, accompagnata da Liam, che mi è stato accanto per tutti questi anni senza mai lamentarsi, sempre paziente e pronto ad ascoltarmi. E’ stato un amico prezioso, ho imparato a conoscerlo e a volergli bene. Ho capito che quando si arrabbia è più spaventoso di qualsiasi altra persona, ma per fortuna succede poche volte.
Mi ricordo che era una giornata uggiosa. Pioveva a dirotto e i fiumi erano in piena. C’era il rischio di esondazioni, ma me n’ero fregata e Liam aveva detto che, per una volta, avrebbe evitato di pensare come una persona prudente. Avevamo viaggiato in silenzio. Silenzio interrotto da Liam che ogni tanto mi chiedeva come stavo ed io annuivo come a dire “sto bene, continua a guidare”.
Eravamo arrivati all’ospedale e, ad ogni passo che facevo, mi sentivo i piedi sempre più pesanti, come se volessero impedirmi di avvicinarmi alla stanza di Harry. Era passato tanto tempo dall’ultima volta in cui ero andata a trovarlo. Beh, a dire la verità quando ho saputo della sua amnesia temporanea sono scappata dall’ospedale e non sono più tornata a trovarlo. Quella era la prima volta che lo rivedevo e avevo una paura assurda di scoprire che forse non si ricordava nemmeno più la mia faccia.
Ero entrata in punta di piedi in camera e avevo sbirciato da dietro il muro. Harry era seduto sul letto, con i capelli perfettamente in ordine e un pigiama verde, che risaltava in modo impressionante il colore dei suoi occhi. L’avevo osservato di nascosto, studiando tutti i suoi lineamenti, senza perdermi per un solo istante i suoi movimenti fluidi del braccio. Stava parlando con qualcuno. Quel qualcuno era sua sorella Gemma, con cui avevo avuto modo di restare in contatto nonostante non riuscissi a vedere suo fratello.
Lei mi aveva vista e aveva sorriso, come se avesse sempre saputo che prima o poi sarei riuscita a vincere le mie ansie. Aveva bisbigliato qualcosa all’orecchio di Harry e si era diretta verso la porta. Mi era passata accanto e mi aveva trascinata fuori dal mio nascondiglio. Rimasta allo scoperto, avevo cercato di nascondermi ancora, ma la voce roca di Harry mi aveva convinta che avevo già fatto abbastanza figuracce per quel giorno. Mi ero avvicinata come un automa al letto del ragazzo e lui mi aveva fatto segno di sedermi accanto a lui. Ricordo bene la conversazione avuta con lui, non credo che la dimenticherò mai.
“Non fare la timida, vieni qua.”
Lo fissai sconvolta, ancora in apprensione per la mia imminente chiacchierata con lui. Non ero preparata e forse non lo sarei mai stata. Il mio istinto di sopravvivenza mi diceva di scappare velocemente ma riuscii ad eseguire la sua richiesta e a non farlo.
Ci guardammo per un po’, poi Harry disse qualcosa che mi spiazzò completamente.
“Sai, anche se non mi ricordavo nulla di te, io sapevo che tu eri molto importante. Non sapevo perché, ma ero certo di questo. Dentro di me lo sentivo e lo sento.”
La mia mente si soffermò sulla frase appena pronunciata e non rifletté su quel verbo –ricordare- al passato. Forse dovevo farlo, era il segnale che Harry stava finalmente bene e non mi aveva dimenticata, o meglio, ora ricordava che ero importante.
“E adesso cosa pensi?”
“Mmm.. beh, è veramente uno schifo non ricordare niente dei tuoi amici, della tua famiglia o… della tua ragazza. So che io e te stiamo insieme. Non nego di avere buon gusto, questo almeno non l’ho dimenticato.”
Ridacchiò come se avesse fatto una battuta e risi anche io. Non sapevo perché, ma quel commento mi fece sorridere.
“Vorrei solo sapere come… come si sta.”
“Come si sta a fare cosa?”
“A stare con te.”
Mi sorrise e mi accarezzò delicatamente la guancia. Chiusi gli occhi al suo tocco e rimasi lì, a gustarmi quel bellissimo momento.
“Puoi sempre scoprirlo.”
La sua mano si immobilizzò sulla mia guancia. Come mi era saltato in mente di dire una cosa del genere?!
“Voglio dire, quando ti riprenderai!”
Il ragazzo sbatté le palpebre per la sorpresa e annuì vigorosamente per poi dirmi si.
“Sei sempre carina quando arrossisci per l’imbarazzo.”
Non riuscii a riflettere sulla frase, perché le sue labbra si posarono sulle mie, e in quel momento capii che Harry Styles era tornato.
 
Ed eccomi qua, a distanza di anni, a scrivere la conclusione di questo libro che parla di me, delle mie esperienze passate e di ciò che mi è stato offerto nel corso di questi anni.
Ci ho messo un po’ a trovare il modo giusto di finirlo. In fondo, volevo un finale epico, di quelli che lasciano a bocca aperta. Non trovavo la famosa ispirazione, non c’era modo di concludere la mia storia, la storia della mia vita, come raccontano gli One Direction.
Non siamo poi così diversi: io metto per iscritto e loro cantano, ma il succo è lo stesso.
Mancava quel tocco in più che rimane impresso nel cuore di chi legge. Ho cercato disperatamente dentro di me per trovarlo, e mi sono ritrovata dopo 10 anni, a capire cosa serviva. A volte ciò che cerchi è proprio davanti a te, ma sei troppo impegnato a cercarlo altrove per notarlo. Ma la colpa non è nostra, la vita ci insegna che tutto quello che facciamo ha un prezzo, tutto quello che cerchiamo è nascosto. Come potevo cercare il finale perfetto in superficie?
Harry, adesso sta bene. Viviamo insieme ma non ci siamo sposati per ora. Vogliamo vivercela così, col nostro Hazza che ormai è diventato vecchio ma è sempre magnifico, e i ragazzi che ci fanno compagnia.
Sono tornati gli One Direction, un po’ più adulti e con storie più profonde da raccontare, ma sono sempre gli idoli di milioni di persone. Con, devo ammettere, una fan in più. Io.
Ho pensato per molto tempo a un titolo soddisfacente, questa storia deve averne uno degno. E anche questo si è rivelato molto difficile. Poi, un bel giorno, accendi l’iPod e imposti la riproduzione casuale e come per magia, ecco il titolo perfetto. Come chiamarlo, se non “Welcome to my life”?
Benvenuto nella mia vita.
Divertiti, aggiungo io.   




CIAO! SIETE SORPRESE? NON SO SE VI PIACERA' QUESTO FINALE, ME LA SONO GIOCATA. MA COME HO SCRITTO, DOVEVA LASCIARE A BOCCA APERTA. CI HO PENSATO TANTO E CREDO CHE IL MODO MIGLIORE DI TERMINARE LA STORIA SIA QUESTO. UN MODO UN PO' DIVERSO, UNA SPECIE DI LIBRO DI CUI SI VIENE A CONOSCENZA SOLTANTO ALLA FINE. SAPEVATE CHE LA PROTAGONISTA AMA SCRIVERE, MA NON SAPEVATE CHE IL LIBRO IN QUESTIONE E' PROPRIO TUTTA LA STORIA IN SE'. FATEMI SAPERE CHE PENSATE DI QUESTA CONCLUSIONE. SEGUITEMI ANCORA, DA POCO HO COMINCIATO UN'ALTRA STORIA: LA RAGAZZA CHE NON POTEVA INNAMORARSI. JULS__
  
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