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Autore: elisa salvatori    10/10/2014    0 recensioni
Voleva soltanto che quella serata finisse in fretta. Anche se doveva ancora cominciare.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jack'
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Voleva soltanto che quella serata finisse in fretta. Anche se doveva ancora cominciare. 
Lei e i suoi due amici arrivarono mezz’oretta dopo l’inizio della festa. Mentre Jack parcheggiava, Eli si toglieva le Vans per mettersi i tacchi. I tacchi, e già era partita la prima bestemmia della serata. Ad entrambi attendeva qualcosa in quel locale. Eli avrebbe riaffrontato il suo ex per la prima volta da quando era diventato “ex”, e Jack aveva.. beh, il rapporto tra lui e la festeggiata era sempre stato complicato. Dan aiutò Jack ad accostarsi il più possibile al marciapiede. Erano pronti.
All’entrata trovarono subito il resto del gruppo: Sarah aveva scelto un vestito bellissimo per i suoi diciotto anni. Eli si girò verso Jack, cosa che non fece Dan, che con tutti gli anni di amicizia che li legavano sapeva benissimo quale sguardo potesse avere il suo amico in quel momento. La guardava con un’apparente indifferenza atta a nascondere chissà cosa. Era preparato a vederla mano per mano al suo ragazzo, ma ci sono volte in cui non bastano mesi di preparazione per riuscire ad accusare certi colpi, ed Eli non avrebbe saputo dire se questa era una di quelle.
Entrarono, il locale aveva un grande spazio vuoto al centro davanti ad un palco dove si poteva ballare, ed era circondato da vari divanetti dove sedersi. Cena a buffet. Dopo aver mangiato, Eli e i ragazzi uscirono. Si diede il via alle danze con le sigarette per Eli e Dan. Nonostante Eli non fumasse da tre giorni non ce la faceva a sopportare la presenza del suo ex senza perlomeno intossicarsi il più possibile i polmoni. Lui, come lei aveva previsto, si avvicinò. “Come va?” “Bene”, e accende un’altra sigaretta. “Un’altra?” Lei annuisce. “A scuola?” Annuisce ancora. “Tanto prima o poi sarebbe dovuto succedere.” “Cosa?” “Rivederci e riparlarci.” “Già.” “La smetti di accenderti sigarette?” “Non sei mio padre.” “Ho capito, non smetterai di fumare finché non smetterò di farti domande.” Eli non rispose. Pensava a Sam, il suo ragazzo. Pensava che avrebbe voluto essere con lui invece che a quella festa tra vecchi amici. Invece che a quella festa col suo ex.
Sarah li raggiunse: fuori iniziava a far freddo e dentro si stava ballando. Rientrarono, e con l’occasione Eli iniziò a raccogliere i soldi che aveva anticipato per il regalo. Ci si ritrovò un’altra volta da sola e, come era scontato, lui riattaccò a parlare. Voleva sapere perché lei rispondesse così. Come se non lo sapesse. Che l’aveva quasi distrutta, che per poco non le aveva tolto anche la forza di rialzarsi. “Sinceramente, non ho voglia di parlare dei nostri problemi personali”, sbottò lei, “perché mi salgono solo commenti sarcastici e decisamente inappropriati. Quindi forse, per non rovinarci la festa, sarebbe il caso di evitare. Possiamo parlare del più e del meno se vuoi, ma su questo argomento lasciami in pace.” Lui sbuffò, ma dopo qualche secondo sembrò ripensarci e le chiese come stava andando con la raccolta dei soldi.
Jack intanto guardava il cellulare. Aspettava un messaggio da Ila, la donna della sua vita. Ila, non Sarah. Eppure le storie di Jack e Sarah sembravano essere intricate in nodi impossibili da sciogliere. Le loro strade si incontravano sempre, e non si univano mai. Sarah si stava baciando col suo ragazzo, ma tra loro due non c’era la stessa chimica che Jack aveva invece trovato in Ila. Per questo Sarah era sempre tornata sui suoi passi: con nessuno riusciva a provare ciò che Jack riusciva a farle sentire.
Dopo un cocktail, le due ragazze andarono a ballare. Si scatenarono: i cuori infranti si muovono con un’eleganza e una sensualità che i cuori sani non potranno mai avere. Eli e Sarah erano cresciute insieme: cosa era cambiato rispetto a dieci anni fa? Tutti quei ragazzi intorno. Tutti quei baci scambiati, quegli amori provati, quel sesso vissuto. Ma si guardavano negli occhi e ancora, nonostante loro, nonostante tutto, ridevano.
La serata finì. Quando Eli salutò il suo ex, si sentì sussurrare all’orecchio che era stato veramente felice di rivederla. Eli non rispose.
Quando Sarah salutò Jack, lo strinse in un abbraccio impacciato e gli disse velocemente qualcosa. Jack non rispose.
In macchina Jack guidava sovrappensiero. Dan aveva disteso il sedile anteriore per farsi accarezzare il collo e i capelli da Eli, che stava dietro.
Lei prese il cellulare e inviò un cuore al suo ragazzo, a cui aveva pensato tutta la sera: anche quando si era trovata sola con l’altro, quando l’altro non per sbaglio l’aveva sfiorata. Gli inviò soltanto un cuore, e voleva dire: ora io voglio te.
Eli tornò a casa, stanca, nonostante le insistenze di Dan per farla andare a dormire da lui.
Si scrisse con Sam per tutta la notte.
Jack accompagnò anche Dan e poi se ne tornò a casa.
Si scrisse con Ila per tutta la notte.
   
 
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