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Autore: comebackfromstar    11/10/2014    0 recensioni
Un lavoro estivo e un amore impossibile. Zoe ha 18 anni e per portare i soldi a casa è costretta a fare un lavoro estivo che lei odia. Ma c'è una parte bella del suo lavoro: Massimo.
Ecco come un estate orribile si può trasformare nella più bella di tutte.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Massimo rientrò nel suo appartamento e sbatté la porta con forza buttando da un lato l’Easpak nero. In cucina Giada preparava da mangiare. Non condividevamo l’appartamento ma lei aveva le chiavi. Massimo era stanco di tornare a casa e trovare Giada; avrebbe preferito di gran lunga Zoe. Si riprese la chiavi, staccò tutti i portachiavi che mise nella borsa di Giada. “Giada dobbiamo parlare.” “ Ciao anche a te amore” disse Giada avvicinandosi a lui per dargli un bacio. Massimo non chinò la testa e continuò a fissarla dall'alto. “che succede?” chiese Giada allarmata. “io non ti amo. Ti ho tradito tantissime volte. E non ti sopporto più, non riesco manco a guardarti in faccia, tra noi è finita.” Le lacrime rigavano il volto di Giada sciogliendo la quantità eccessiva di trucco. “Stronzo” sibilò Giada a denti stretti mentre la sua mano colpiva il volto di Massimo che non si scompose; si riprese la borsa e se ne andò sbattendo la porta. Massimo prese una birra e si siede sul divano a guardare la partita, libro da Giada.
                                                                                                         ***
Zoe cadde a terra sfinita. Marco spense lo stereo “Okay, per oggi basta.” “No, riproviamo ti prego.” “Zoe è tardi, oggi hai fatto pure il turno in piscina.” “Ti prego, non voglio tornare a casa da lui.” “Okay, ma mangiamo qualcosa sembra che stai per svenire.” Stavano provando dalle sette senza interruzioni, ora erano le dieci e fuori aveva iniziato a fare buio da poco. Lo stomaco di Zoe brontolò al solo pensiero di qualcosa da mangiare. Marco era il migliore amico di Zoe. Sapeva tutto su di lei. Sapeva della sua cotta per Massimo; sapeva cosa aveva passato. La carne sfrigolava nella padella  quando il telefono di Zoe suonò. “Ma’ ti stavo per chiamare, mi fermo a dormire da Marco.” “Okay, guarda che tuo padre è arrabbiato perché Jennifer è tornata a casa da sola.” “Cazzi suoi, non posso portarla ad allenamento!” “Va bene stai tranquilla ci parlo io. A domani.” Sapeva che suo padre era arrabbiato, visto che non aveva potuto tenere Zoe lontano dal dolore teneva Jennifer sotto stretto controllo. “ State ancora provando?” Sonia era sulla soglia appoggiata allo stipite della porta. “Sì, Zoe poi si ferma da me; mangiamo qualcosa e ce ne andiamo chiudo io vai a letto tranquilla.” “Okay, ciao Zoe, ci vediamo  domani.” Mangiarono della carne e un po’ di insalata. “E’ incazzato?” “Sì, ovviamente.” “Non capisco perché è così solo con lei; cioè te potresti portare un ragazzo a casa e scoparci nella stanza accanto alla sua e non ti direbbe niente, lei non può nemmeno andare in giro da sola, ha sempre qualcuno che la controlla.” “Boh, ma se lei non si lamenta va bene così.” “Già.” E chiusero la conversazione.
La casa di Marco era in una via un po’ nascosta. Zoe aveva sempre amato la casa di Marco. I colori dominanti erano il bianco e il nero.  Appena si entra un corridoio porta alla sala, collegata alla camera da letto. La cucina non era molto spaziosa, ma molto ordinato. Il bagno era enorme con le piastrelle bianche e nere alternate, una grande vasca e uno specchio gigantesco. Lungo il corridoio c’erano tantissime foto e nella sala e nella camera c’erano meravigliosi quadri. “Guardiamo un film.” Propose Zoe. “Okay.” Rispose Marco levandosi le scarpe. Si sdraiarono sul divano, Marco era sdraiato con la testa sulla pancia di Zoe che giocava con i suoi ricci. “Guardiamo Billy Elliott?” chiese Zoe ridendo “Marco ci sei?” dalla gola di marco uscì un grugnito infastidito “scusa dormi pure.” Rispose lei ridendo. Continuò a girare i canali finché non spense la televisione e si addormentò anche lei. Zoe si risvegliò bruscamente dal suono del suo cellulare. Si illuminò il nome di Tania sul display. “Ehi bella.” Rispose. “Ehi, ho una notiziona!” “Spara.” “Ieri  mia sorella Giada è tornata casa piangendo disperata, si è lasciata con Massimo!” “Oddio non ci credo!!” Urlò Zoe alzandosi dal divano e svegliando Marco. “Che succede?” biascicò Marco con un occhio mezzo aperto e uno chiuso. “Niente dormi poi ti dico.” “Hai compagnia?” chiese Tania con voce curiosa. “ No, ho dormito da Marco.” “Capito.” “Ci sentiamo dopo.” “Okay.” Si andò a fare una doccia canticchiando. Poi rientrò in cucina già vestita per andare in piscina al lavoro e trovò Marco. “Come mai siamo così di buon umore oggi?” chiese ridendo “Massimo e Giada si sono lasciati.” Disse cercando in vano di nascondere un sorriso. “Bene” sorrise Marco passando una tazza a Zoe.

ciao a tutti. questo capitolo è un po' più lungo dell'altro. chiedo scusa se ci ho messo tanto per postarlo ma non è facile far combaciare tutto. spero di riuscire a pubblicare almeno egni due/tre giorni massimo. detto tutto questo spero vi piaccia il capitolo e continuiate a seguire la storia. ora mi dileguo prima di scrivere un romanzo ahahaha. 
bye bye X
   
 
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